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La spiramicina trova indicazione nelle infezioni da germi sensibili. Infezioni
del cavo orale: parodontopatie e gengiviti, coadiuvante nel
trattamento della piorrea alveolare; Infezioni delle vie
respiratorie: rinofaringiti, angine, laringiti, otite media,
bronchiti, broncopolmoniti, polmoniti, ascessi polmonari,
empiemi; Infezioni varie: pertosse, erisipela, scarlattina,
gonorrea; Infezioni dei tessuti molli: piodermiti, foruncolosi,
ascessi, piaghe infette; Trattamento delle complicanze batteriche
broncopolmonari dell’influenza e delle malattie
esantematiche.
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Adulti. La dose giornaliera è abitualmente di
2-3 compresse da 3.000.000 U.I. ripartite in 2-3
somministrazioni. Le compresse devono essere ingerite, senza
masticarle, con abbondante liquido.Bambini. La posologia
quotidiana varia da 150.000 a 225.000 U.I./Kg peso corporeo a
seconda della gravità dell’affezione da trattare:
tale dose deve essere ripartita in 3/4 somministrazioni. Il
trattamento deve essere continuato per almeno 48 ore dopo la
scomparsa dei segni clinici o batteriologici
dell’infezione.
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Ipersensibilità verso i componenti o sostanze strettamente correlati dal punto di vista
chimico.
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E’ sempre raccomandabile, durante i trattamenti prolungati
con dosi elevate, eseguire controlli periodici della crasi
ematica e della funzionalità epatica. La spiramicina non
raggiunge nel liquido cerebro-spinale livelli terapeuticamente
utili pertanto è inefficace nel trattamento delle
meningiti.. Non è necessario modificare la posologia in
caso di insufficienza renale dato che la molecola attiva non
viene eliminata per via renale.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Il farmaco può interagire con la Levodopa. In caso di assunzione contemporanea informarne il
medico per istituire una sorveglianza clinica ed eventualmente
adattare la posologia della Levodopa. Il farmaco appartiene alla
famiglia dei macrolidi, per la quale sono stati osservati
fenomeni di ischemia in caso di uso simultaneo con
vasocostrittori derivati dalla segale cornuta (diidroergotamina,
ergotamina). Tuttavia non è stato segnalato alcun caso
derivante dall’uso della spiramicina.
E’ possibile resistenza crociata con oleandomicina,
eritromicina e con macrolidi in genere.
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Nelle donne in caso di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di
effettiva necessità, sotto il controllo del medico. La
spiramicina è escreta nel latte materno, pertanto è
controindicato l’allattamento in caso di trattamento con il
medicinale.
Non sono note interferenze sulla capacità
di guida e sull’uso di macchine.
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Tra gli effetti indesiderati sono da annoverare dolori gastrici, nausea, vomito, diarrea e
reazioni di tipo allergico.
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Non sono note in letteratura segnalazioni di effetti tossici da iperdosaggio di spiramicina.
In caso di ingestione di dosi eccessive del farmaco, gli
interventi di emergenza dovranno essere rivolti a contrastare i
sintomi che si possono presentare.
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La spiramicina è un antibiotico della famiglia dei macrolidi
isolato da colture Streptomyces ambofaciens. Agisce sulle cellule
batteriche in fase proliferativa con meccanismo di tipo
batteriostatico, per inibizione della sintesi proteica
ribosomiale. Esercita attività antibatterica su germi
Gram-positivi quali: Staphylococcus aureus (anche ceppi
resistenti a penicilline, streptomicina, tetraciclina,
cloramfenicolo, eritromicina); Streptococcus pyogenes;
Streptococcus viridans; Streptococcus faecalis; Diplococcus
pneumoniae. E’ inoltre efficace in infezioni sostenute da
alcuni germi Gram-negativi: Haemophilus pertussis; Neisseria
gonorrhoeae ed in alcune rickettsiosi e si è dimostrata
anche attiva verso il Treponema microdentium, la Leptotrichia
buccalis e la Borrelia vincentii. La spiramicina è stata
usata con risultati favorevoli in alcune infezioni da mycoplasmi,
in uretriti aspecifiche e nella toxoplasmosi. E’ stata pure
dimostrata la sua efficacia nelle parodontopatie.
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L’assorbimento intestinale di Spiramicina Merck Generics
3.000.000 U.I. compresse rivestite con film� è
soddisfacente, con comparsa del picco ematico alla 2a
- 3a ora. Il legame con le proteine plasmatiche
è di circa il 10%. Spiramicina Merck Generics 3.000.000
U.I. compresse rivestite con film presenta la caratteristica di
diffondere nei tessuti rapidamente ed in concentrazioni
elevate.
Concentrazioni di antibiotico fino a oltre 10 volte quelle
ematiche sono state riscontrate in muscolo, osso, prostata, rene,
polmone, fegato. Nel latte si trovano livelli di antibiotico
circa 20-40 volte quelli sierici.
Anche nella bile le concentrazioni di antibiotico sono di
molto superiori a quelle ematiche. La diffusione attraverso la
barriera ematoliquorale e placentare risulta modesta.
L’eliminazione della spiramicina avviene principalmente
attraverso le vie biliari, circa il 10% viene escreto attraverso
le vie urinarie. Altre vie di eliminazione sono le feci e le
escrezioni ghiandolari (saliva, sudore, ecc.). L’emivita
biologica plasmatici in oggetti con funzionalità renale
normale risulta di 8 ore circa.
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I dati di
tossicità acuta, studiata su diverse specie animali e
varie posologie, non hanno fornito indicazioni di effetti
tossici. Anche per somministrazioni prolungate il farmaco non ha
provocato alterazioni a carico dei vari organi. . La spiramicina
è risultata inoltre non embriotossica ne teratogena.
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Idrossipropilcellulosa; Crospovidone; Silice precipitata; Magnesio stearato; Sodio
laurilsolfato; Copolimeri metacrilici; Triacetina; Talco; Titanio
biossido Polietilenglicole 4000; Lattosio.
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Non sono stati evidenziati casi di incompatibilità.
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La durata di stabilità a confezionamento integro è di mesi 36.
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Non previste.
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Scatola in cartoncino litografato, contenente 12
compresse raccolte in blisters di PVC/AL, fra loro
termosaldati.
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Non sono necessarie particolari istruzioni per l’uso.
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Merck Generics Italia SpA – Via Aquileia, 35 –�
20092 Cinisello Balsamo (MI)
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AIC: n. 033291016/G
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11/01/2000
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GIUGNO 2001
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