Interazioni - [Vedi Indice]
Studi sull’interazione farmacologicain-vitro
hanno dimostrato che l’isoenzima CYP 3A4 del citocromo P450
è significativamente inibito da Synercid e di conseguenza
anche il metabolismo della ciclosporina A, del midazolam, della
nifedipina e della terfenadina è inibito.
La somministrazione concomitante di Synercid e della
ciclosporina (dose orale singola), della nifedipina (dose orale
ripetuta) e del midazolam (dose endovenosa in bolo) in volontari
sani ha evidenziato livelli plasmatici elevati di questi farmaci:
la Cmax è aumentata rispettivamente del 25%,
del 18% e del 14% (valori mediani) e l’AUC è
aumentata rispettivamente del 63%, del 44% e del 38% (valori
mediani). Perciò, si raccomanda di monitorare i livelli
ematici di ciclosporina all’inizio del contemporaneo
trattamento con Synercid.
Si raccomanda un accurato monitoraggio clinico quando Synercid
viene somministrato contemporaneamente a nifedipina o
midazolam.
La somministrazione concomitante di Synercid e di FK-506
(tacrolimo) ha determinato un aumento di circa il 15% dei livelli
minimi di questo farmaco. In assenza di altri dati, si consiglia
di monitorare i livelli ematici di tacrolimo all’inizio del
trattamento cconcomitante con Synercid.
Pertanto è ragionevole attendersi che la concomitante
somministrazione di Synercid e di altri farmaci metabolizzati
principalmente dal sistema enzimatico CYP 3A4 determinerà
un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci con la
conseguente possibilità di comparsa di eventi avversi
(vedere le Sezioni 4.3 “Controindicazioni”,
4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni per
l’uso” e 5.2 “Proprietà
Farmacocinetiche”).
A una concentrazione pari a 10 volte quella massima plasmatica
nell’uomo, Synercid non inibisce in vitro in maniera
significativa il citocromo P450 1A2, 2A6, 2C9, 2C19, 2D6 o 2E1.
La rilevanza clinica di questi dati in vitro non è stata
confermata in vivo.
In assenza di un monitoraggio elettrocardiografico durante gli
studi clinici, occorre usare cautela quando Synercid viene
somministrato contemporaneamente a farmaci noti per prolungare
l’intervallo QT [antiaritmici di classe Ia e III,
neurolettici, antidepressivi,alcuni antibiotici (agenti
antimalarici, fluorochinoloni, antimicotici azolici, macrolidi),
alcuni antistaminici non sedativi].
Un leggero aumento dei livelli di transaminasi è stato
riportato quando Synercid è stato somministrato in
concomitanza con paracetamolo o altri farmaci noti per diminuire
i livelli di Glutatione intracellulari.
�
Gravidanza
Non sono stati eseguiti studi in donne gravide. Synercid deve
essere usato in gravidanza solo se il medico ritiene che i
vantaggi superino il rischio potenziale (vedere sezione 5.3
“Dati preclinici di tollerabilità”).
Allattamento
Synercid viene escreto nel latte di ratto. Non si sa se
Synercid venga escreto nel latte umano. Di conseguenza, bisogna
avvisare le donne che allattano di interrompere
l’allattamento durante il trattamento con Synercid.
�
I pazienti devono essere allertati sulla potenziale comparsa
di vertigini o mal di testa, e consigliati di non guidare o
utilizzare macchinari al presentarsi di questi sintomi.
�
La tollerabilità di Synercid è stata valutata in
1099 pazienti arruolati in 5 studi clinici comparativi e in 1199
pazienti in 4 studi non-comparativi. I pazienti di
quest’ultimo gruppo hanno ricevuto Synercid per infezioni
dovute a batteri Gram-positivi per i quali non erano disponibili
altri trattamenti efficaci. I pazienti di questa popolazione
erano gravemente ammalati, con numerose patologie di base e
disfunzioni dello stato fisiologico.
Reazioni avverse segnalate da studi clinici
comparativi:
Reazioni avverse probabilmente o possibilmente correlate con la
somministrazione di Synercid:
Reazioni avverse segnalate con un’incidenza uguale o
superiore all’1%:
Reazioni avverse venose (somministrazione periferica)
(vedere sezione 4.4 “Speciali avvertenze e precauzioni per
l’uso”): infiammazione (42,0%), dolore (40,0%), edema
(17,3%), reazione nella sede di infusione (13,4%), tromboflebite
(2,4%).
Reazioni avverse non-venose: nausea (4,6%), diarrea (2,7%),
vomito (2,7%), eruzione cutanea (2,5%), cefalea (1,6%), prurito
(1,5%), dolore (1,5%).
Reazioni avverse segnalate con un’incidenza inferiore
all’1%, ma superiore allo 0,1%:
Moniliasi orale, stomatite, dispepsia, stipsi,
pancreatite, colite pseudomembranosa, dolore addominale,
vaginite, infezioni delle vie urinarie, ematuria, sudorazione,
vasodilatazione, edema periferico, flebite, emorragia in sede di
infusione, cellulite, infezione, aritmia, febbre, polmonite,
dispnea, versamento pleurico, dolore toracico, palpitazioni,
parestesie, ipertonia, miastenia, insonnia, ansia, confusione,
vertigini, eruzione maculopapulare, orticaria, reazioni
allergiche e anafilattoidi potenzialmente gravi, gotta,
artralgia, mialgia (vedere la Sezione 4.4 “Speciali
avvertenze e precauzioni per l’uso”per queste due
reazioni avverse), crampi alle gambe.
Durante gli studi comparativi di Fase III, le percentuali di
sospensione dovute a reazioni avverse non venose e venose
possibilmente o probabilmente correlate con la somministrazione
di Synercid sono state rispettivamente del 6,1% e del 10,7%.
Alterazioni dei valori di laboratorio:
In studi clinici comparativi, è stato segnalato un
aumento della bilirubinemia totale e coniugata superiore di 5
volte il Limite Superiore di Normalità (LSN)
rispettivamente nello 0,9% e nel 3,1% dei pazienti.
Altre alterazioni dei valori dei parametri di laboratorio
segnalate come clinicamente significative, indipendentemente dal
rapporto con la somministrazione di Synercid e con
un’incidenza superiore all’1%, sono state le
seguenti:
aumento degli eosinofili, dell’azotemia, delle
gamma-glutammil-transferasi, della creatin-fosfochinasi, della
lattico-deidrogenasi, dell’ALT e dell’AST.
diminuzione dell’emoglobina,
dell’ematocrito e del potassio.
aumento e diminuzione della conta piastrinica.
E’ stato segnalato un caso di trombocitopenia grave.
La percentuale di casi che hanno sospeso la terapia a causa di
alterazioni dei valori di esami di laboratorio possibilmente o
probabilmente correlate con Synercid era dello 0,5%.
Reazioni avverse segnalate dal Programma di uso
compassionevole:
Reazioni avverse probabilmente o possibilmente correlate con
la somministrazione di Synercid:
Reazioni avverse segnalate con un’incidenza uguale o
superiore all’1%:
Reazioni avverse venose vedere la Sezione 4.4 “Speciali
avvertenze e precauzioni per l’uso”),: dolore
(14,8%), reazione nella sede di infusione (11,1%), edema (6,2%),
infiammazione (6,2%) ed emorragia (2,5%).
Reazioni avverse non venose: artralgia (9,5%), mialgia (7,3%)
(vedere sezione 4.4 “Speciali avvertenze e Speciali
Precauzioni per l’uso per queste due reazioni avverse),
nausea (4,2%), vomito (1,9%), eruzione cutanea (1,7%), dolore
(1,3%), astenia (1,1%) e aritmia (1,0%).
Reazioni avverse segnalate con un’incidenza inferiore
all’1%, ma superiore allo 0,1%:
Diarrea, dolore addominale, anoressia, moniliasi orale,
vaginite, iponatriemia, miastenia, infezione delle vie urinarie,
flebite, ipotensione, dolore toracico, dolore dorsale, cefalea,
febbre, tachicardia, ittero, epatite, faringite, eruzione
maculopapulare, prurito, sudorazione.
Le percentuali globali di sospensione della terapia per
reazioni avverse non-venose e venose possibilmente e
probabilmente correlate con la terapia con Synercid sono state
rispettivamente del 5,4% e dello 0,7%.
Alterazioni dei valori dei parametri di laboratorio:
Le seguenti alterazioni dei valori dei parametri di
laboratorio sono state segnalate come clinicamente significative,
indipendentemente dal rapporto con la somministrazione di
Synercid, e con un’incidenza superiore all’1%:
aumento dell’azotemia, della creatininemia, degli
eosinofili, delle gamma-glutammil-transpeptidasi, della fosfatasi
alcalina, della bilirubinemia coniugata, della bilirubinemia
totale, dell’ALT, del potassio, dell’AST, della
lattico-deidrogenasi.
Diminuzione dell’ematocrito,
dell’emoglobina, delle piastrine, dei globuli bianchi e dei
neutrofili.
Aumento e diminuzione delle piastrine e del
potassio.
E’ stato segnalato un caso di pancitopenia.
La percentuale di casi che hanno sospeso il trattamento per
alterazione dei valori dei parametri di laboratorio possibilmente
o probabilmente correlate con Synercid era del 2%.
�
Non sono stati segnalati casi sintomatici di sovradosaggio con
Synercid. I pazienti che ricevono una dose eccessiva dovrebbero
essere tenuti accuratamente sotto osservazione e ricevere un
trattamento di sostegno. Synercid non viene eliminato mediante
dialisi peritoneale (vedere la Sezione 5.2 Proprietà
Farmacocinetiche). L’elevato peso molecolare di
entrambi i componenti di Synercid fa ritenere che sia improbabile
che il prodotto venga eliminato mediante emodialisi.
�
Gruppo farmacoterapeutico: anti-infettivi generali per uso
sistemico (J01FG02 – Antibatterici per uso sistemico).
�
Microbiologia
Le streptogramine A (dalfopristin) e B (quinupristin)
componenti di Synercid sono utilizzate per uso medicinale nel
rapporto di 70:30. Quinupristin e dalfopristin possiedono
singolarmente un’attività batteriostatica
in-vitro nei confronti di molte specie batteriche
Gram-positive ed agiscono sinergicamente. Questo sinergismo
conferisce al prodotto un’attività battericida
contro stafilococchi e streptococchi sensibili ai macrolidi.
Inoltre, i maggiori metaboliti di quinupristin e di dalfopristin
mostrano un sinergismoin-vitro con il composto
progenitore complementare.
Il meccanismo mediante il quale le streptogramine A e B
interagiscono a livello dei ribosomi batterici per ottenere
l’inibizione della sintesi delle proteine batteriche
è complesso. Il legame dei componenti A al ribosoma
è seguito da un legame separato delle molecole B. Si
verifica un cambiamento di conformazione stabile nel ribosoma e
la sintesi proteica viene bloccata.
Non si ha resistenza crociata fra Synercid e gli antibiotici
beta-lattamici, gli aminoglicosidi, i glicopeptidi, i chinoloni o
le tetracicline, come risulta dalla analisi delle Concentrazioni
Minime Inibenti (CMI).
Alcuni studi in-vitro hanno indicato che
l’attività di Synercid nei confronti di ceppi di
S. aureus � costituzionalmente resistenti ai macrolidi,
alle lincosamidi ed alle streptogramine di tipo B (resistenza
MLSB-C) è ridotta in confronto a quella contro
ceppi che non possiedono questo meccanismo di resistenza. Nei
confronti di questi ceppi, Synercid non mostra attività
battericida ed è presente un modesto effetto
post-antibiotico. Negli MRSA (Methicillin-resistant
Staphylococcus aureus), la percentuale di ceppi con resistenza
MLSb-C è approssimativamente del 75-80%; i dati clinici
sono limitati. Negli MSSA (Methicillin susceptible Staphylococcus
aureus), la percentuale di ceppi con resistenza MLSb-C è
approssimativamente del 5-20% nell’Unione Europea.
Test di associazioniin vitro di Synercid con
aztreonam, cefotaxime, ciprofloxacina e gentamicina, non hanno
dimostrato alcun antagonismo nei confronti delle
Enterobacteriaceae e diPseudomonas aeruginosa.
In generale, test di associazione in vitro di Synercid
con: glicopeptidi, b-lattamici, chinoloni, tetracicline e
cloramfenicolo nei confronti di enterococchi e stafilococchi, non
hanno dimostrato alcun antagonismo. Inoltre, test di associazione
in vitro di Synercid con aminoglicosidi non hanno dimostrato
alcun antagonismo, ad eccezione di uno studio in vitro in cui
Synercid antagonizzava l’effetto battericida
dell’oxacillina e della gentamicina nei confronti di ceppi
diStaphylococcus aureus (ATCC 29213) sensibili
alla meticillina e dell’ampicillina nei confronti diE.
faecalis (ATCC 29292).
Un effetto post-antibiotico prolungato (PAE) di Synercid
è stato osservato con loStaphylococcus aureus (10
ore) e loStreptococcus pneumoniae (9,1 ore) nel modello
animale dell’ascesso della coscia nel topo neutropenico,
che ha confermato i dati osservati in vitro sullo
Staphylococcus aureus e sull’E. faecium di
4-6 ore in analoghe condizioni sperimentali.
Synercid non è attivo sull’Enterococcus
faecalis.
Breakpoint (valori soglia)
I seguenti breakpoint delle CMI sono stati approvati
relativamente a microrganismi aerobi a crescita rapida, compreso
loStreptococcus pneumoniae
National Committee for Clinical Laboratory Standards
(NCCLS)
sensibile < 1 mg/L; intermedio 2mg/L e resistente
> 4 mg/L.
British Society of Antimicrobial Chemotherapy (B.S.A.C.)
sensibile <2mg/L; resistente >4mg/L
Comité Français de l’Antibiogramme
Société - Société Française de
Microbiologie (CA-SFM)
sensibile <0.5mg/L; resistente > 2mg/L
La prevalenza della resistenza acquisita può variare a
seconda dell’area geografica e con il tempo per specie
batteriche selezionate ed è auspicabile avere informazioni
locali sulla resistenza, specialmente quando si trattano
infezioni gravi. Queste informazioni rappresentano solo una guida
approssimativa sulle probabilità che i microrganismi siano
sensibili a Synercid. Viene riportata di seguito una tabella con
le variazioni delle percentuali di resistenza per alcune specie
batteriche particolari nell’ambito dei Paesi
dell’Unione Europea.
�
�
Spettroantibattericoin-vitro
|
Range della resistenza Europea dove è nota la
variabilità
|
Sensibili
|
Micro-organismi aerobi Gram-positivi:
|
Enterococcus faecium1
|
1,5 - 2%
|
Streptococcus agalactiae
|
�
|
S. aureus sensibile
all’eritromicina1-3
|
0 – 0,4%
|
Streptococcus pneumoniae
|
0 – 0,5%
|
S. aureus eritromicina-resistente2
|
0 – 5%
|
Streptococcus pyogenes
|
�
|
Sensibilità intermedia
|
Micro-organismi Gram-positivi aerobi
|
Micro-organismi anaerobi
|
Streptococchi di gruppo C
|
�
|
Clostridium perfringens
|
�
|
Streptococchi di gruppo G
|
�
|
Peptostreptococcus spp.
|
�
|
Resistenti
|
Micro-organismi Gram-positivi aerobi:
|
Enterococcus avium
|
�
|
Enterococcus gallinarum
|
�
|
Enterococcus casseliflavus
|
�
|
Pediococcus spp.
|
�
|
Enterococcus durans
|
�
|
Streptococcus bovis
|
�
|
Enterococcus faecalis
|
�
|
�
|
�
|
Micro-organismi Gram-negativi aerobi:
|
Enterobacteriaceae
|
�
|
Pseudomonas spp.
|
�
|
Haemophilus influenzae
|
�
|
Haemophilus parainfluenzae
|
�
|
Gram-negativi non fermentanti, inclusi
|
�
|
�
|
�
|
Micro-organismi anaerobi
|
Bacteroides spp.
|
�
|
Prevotella spp.
|
�
|
AltriClostridium spp.
|
�
|
Veillonella spp.
|
�
|
Fusobacterium spp.
|
�
|
�
|
�
|
�
1 L’efficacia clinica è stata dimostrata per
ceppi isolati sensibili in indicazioni cliniche approvate.
2� Negli MRSA, la percentuale di ceppi con resistenza MLSb-C
è approssimativamente del 75-80%. Nei confronti di questi
ceppi, Synercid non mostra attività battericida� ed
è presente un modesto effetto post-antibiotico. I dati
clinici sono limitati.
3 Negli MSSA, la percentuale di ceppi con resistenza MLSb-C
è approssimativamente del 5-20% nell’Unione
Europea.
|
�
Quinupristin e dalfopristin sono i principali componenti
attivi circolanti nel plasma nell’uomo. Tuttavia
quinupristin e dalfopristin vengono rapidamente convertiti in
diversi metaboliti principali: due metaboliti coniugati per
quinupristin (uno con il glutatione e uno con la cisteina) e uno
non coniugato per dalfopristin (formatosi per idrolisi del
farmaco).
I profili farmacocinetici di quinupristin e dalfopristin in
associazione con i loro metaboliti sono stati determinati usando
la biodeterminazione dopo infusioni multiple di Synercid della
durata di 60 minuti in due gruppi di giovani volontari sani di
sesso maschile. Ciascun gruppo ha ricevuto 7,5 mg/kg per via
endovenosa ogni 12 od 8 ore per un totale di 9 e 10 dosi
rispettivamente. I parametri farmacocinetici erano paragonabili
con entrambi i regimi posologici; quelli del regime posologico di
8 ore sono riportati nella seguente tabella:
Parametri farmacocinetici medi in steady state di
quinupristin, dalfopristin e dei metaboliti
(±DS)
n = 10
�
|
Regime posologico
|
Cmax1 (µg/mL)
|
AUC2 (µg.h/mL)
|
t½3 (h)
|
�
|
Quinupristin e metaboliti
|
3,20 + 0,67
|
7,20 + 1,24
|
3,07+ 0,51
|
�
|
Dalfopristin e metabolita
|
7,96 + 1,30
|
10,57 + 2,24
|
1,04 + 0,20
|
�
|
1 Cmax = Concentrazione plasmatica
massima del farmaco
2 AUC = Area sotto la curva della concentrazione
plasmatica nel tempo
3 t 1/2�� = Emivita
|
�
|
|
L’eliminazione di quinupristin e dalfopristin
immodificati è simile (0,7 l/h/kg) e il volume apparente
di distribuzione di entrambi i prodotti è di circa 1,0
l/kg. Le emivite di eliminazione di quinupristin e dalfopristin
sono rispettivamente di circa 0,9 e 0,75 ore.
Quinupristin si lega sia all’albumina che
all’a-1-glicoproteina, il legame proteico va dal 55 al 78%
per quinupristin e dall’11 al 26% per dalfopristin.
La penetrazione di quinupristin e dalfopristin immodificati
nel liquido di bolla non infiammatorio corrisponde
rispettivamente a circa il 19% e all’11% dei valori stimati
nel plasma. La penetrazione nel liquido di bolla di quinupristin
e dalfopristin in associazione con i loro metaboliti principali
era in totale di circa il 40% rispetto alla concentrazione
plasmatica.
E’ stato dimostrato che quinupristin e dalfopristin
radiomarcati penetrano nei macrofagi umaniex vivo con un
rapporto tra concentrazione intracellulare ed extracellulare di
60:1 per quinupristin e di 30:1 per dalfopristin, dopo
un’ora. Un lento rilascio dai macrofagi era completo dopo 5
ore sia per quinupristin che per dalfopristin.
Metabolismo
In vitro la trasformazione dei farmaci progenitori nei
loro metaboliti attivi principali avviene mediante reazioni non
enzimatiche e non dipende dall’attività degli enzimi
del citocromo P450 o della glutatione-transferasi. Tuttavia
è stato dimostrato che Synercid è un inibitore
dell’isoenzima CYP 3A4.
La somministrazione concomitante di Synercid e ciclosporina
(dose orale singola), nifedipina (dose orale ripetuta) e
midazolam (dose endovenosa in bolo) in volontari sani ha
determinato elevati livelli plasmatici di questi farmaci: la
Cmax è aumentata rispettivamente del 25%, del
18% e del 14% (valori mediani) e l’AUC è aumentata
rispettivamente del 63%, del 44% e del 38% (valori mediani)
(vedere Sezione 4.5 Interazioni con altri medicinali� e altre
forme di interazione).
�
L’escrezione fecale costituisce la principale via di
eliminazione sia del farmaco progenitore che dei suoi metaboliti
(75-77% della dose). L’escrezione urinaria è
responsabile dell’eliminazione di circa il 15% della dose
di quinupristin e del 19% della dose di dalfopristin. I dati
preclinici nel ratto hanno dimostrato che circa l’80% della
dose viene escreta nella bile e fanno ritenere che
nell’uomo l’escrezione biliare contribuisca in
maniera preponderante all’eliminazione fecale.
Anziani/Sesso/Obesi: La farmacocinetica di quinupristin
e dalfopristin non è modificata in pazienti anziani o
dissimile nei due sessi. Nei pazienti obesi, i valori di
Cmax e AUC di quinupristin aumentano di circa 1,3
volte e l’AUC di dalfopristin di circa 1,4 volte.
Insufficienza renale: (clearance della creatinina
compresa fra 6 e 28 ml/min): dopo somministrazione di una dose
singola di 7,5 mg/kg, l’AUC di quinupristin e dalfopristin
in associazione con i loro metaboliti principali aumentava
rispettivamente di circa 1,4 e 1,2 volte. E’ stato
osservato che i livelli plasmatici di quinupristin e dei suoi
metaboliti aumentano, quando la clearance della creatinina
diminuisce.
Attualmente i dati disponibili sono insufficienti per
escludere la necessità di una riduzione della dose in
presenza di una compromissione della funzionalità renale e
si consiglia di usare con cautela Synercid in questi
pazienti.
In pazienti sottoposti a dialisi peritoneale ambulatoriale
continua, l’eliminazione mediante la dialisi di
quinupristin, dalfopristin e dei loro metaboliti è
trascurabile. L’AUC plasmatica di quinupristin e di
dalfopristin immodificati aumenta di circa 1,2 e 1,3 volte.
L’elevato peso molecolare di entrambi i componenti di
Synercid fa ritenere che sia improbabile che essi vengano
eliminati mediante emodialisi.
Insufficienza epatica: In pazienti con cirrosi epatica,
dopo somministrazione di una dose singola di 7,5 mg/kg
l’emivita terminale di quinupristin e dalfopristin non era
modificata. Tuttavia, l’AUC di quinupristin e dalfopristin
in associazione con i loro metaboliti principali aumentava
rispettivamente di circa 2,8 e 1,5 volte. Dati di farmacocinetica
di popolazione indicavano che le concentrazioni plasmatiche dei
metaboliti di quinupristin sono aumentate di oltre 5 volte quando
la bilirubinemia totale superava di 3 volte il limite superiore
di normalità.
Bambini: La farmacocinetica di Synercid in soggetti pediatrici
non è stata studiata.
�
In studi di tossicità nell’animale,
l’incidenza e la gravità degli eventi avversi
sistemici e locali erano reversibili e non cumulativi e variavano
a seconda della dose, della concentrazione e della durata
dell’infusione.
Il trattamento ripetuto con dosi elevate era associato ad
alterazioni dermiche nelle scimmie e a una diminuzione del numero
di globuli rossi nei ratti e nelle scimmie.
Un rilascio di istamina è stato osservato nei cani,
nelle scimmie e nei topi con dosi di Synercid rispettivamente di
5, 20 e 103 mg/kg. Tuttavia questo fenomeno non è stato
osservato in volontari sani a dosi singole fino a 29,4 mg/kg e a
dosi multiple fino a 7,5 mg/kg ogni 8 ore.
Tutti gli studi di tossicità sulla riproduzione nel
topo e nel ratto (tossicità embriofetale, fertilità
e tossicità peri/post-natale) non sono stati condotti con
dosi adeguate a garantire un margine di sicurezza in vista
dell’utilizzo nell’uomo.
In studi eseguiti nell’animale non è stata
riscontrata evidenza di effetti teratogeni quando Synercid veniva
somministrato ai ratti e ai topi. Alle dosi comparabili alla
posologia terapeutica nell’uomo, è stata osservata
una lieve immaturità fetale nei ratti e nei topi. In ratte
che allattavano, quinupristin veniva escreto nel latte.
Un prolungamento del tratto QT e QTc è stato osservato
nella scimmia dopo somministrazioni ripetute in bolo di Synercid
in dose paragonabile a quella terapeutica umana e tale da dare
una esposizione sistemica molto maggiore.
In condizioni simili all’uso nell’uomo, nessun
prolungamento dell’intervallo QT e QTc è stato
osservato nella scimmia trattata con Synercid.
Non sono stati eseguiti studi di cancerogenicità a
lungo termine con Synercid.
Sono stati eseguiti studi di genotossicità con
Synercid, mediante testin vivo ein vitro sui
batteri e nei mammiferi. I test usati comprendevano la mutazione
inversa batterica (test di Ames), il test di mutazione genica
CHO/HGPRT, il test di sintesi non programmata del DNA in-vitro in
epatociti di ratto, il test di aberrazione cromosomica in cellule
CHO-K1 ed il test del micronucleo nel midollo osseo di topo
in-vivo.
Con questi test non è stata ottenuta alcuna prova di
un’attività mutagena in-vitro e nessuna induzione
della riparazione del DNA o di un effetto clastogeno in-vivo di
Synercid, dalfopristin o quinupristin.
Il test di aberrazione cromosomica in-vitro in cellule CHO-K1
con Synercid è risultato negativo. Quando dalfopristin
è stato studiato singolarmente, a concentrazioni altamente
citotossiche è stata osservata una risposta positiva. Con
quinupristin è stata osservata una risposta negativa.
Acido metansolfonico, azoto, sodio idrossido, acqua per
preparazioni iniettabili.
SYNERCID NON DEVE ESSERE DILUITO CON SOLUZIONI SALINE, DATO
CHE NON È COMPATIBILE CON IL CLORURO DI SODIO.
Synercid non deve essere mescolato o veicolato insieme ad altri
farmaci, ad eccezione di quelli menzionati nella sezione 6.6.
La validità del prodotto nei flaconcini chiusi è
di 24 mesi.
I flaconcini ricostituiti devono essere ulteriormente diluiti
entro 30 minuti e la soluzione da infusione diluita deve essere
usata entro 5 ore se tenuta a temperatura� fino a 25°C oppure
entro 24 ore se tenuta� a 2-8ºC.
Poiché Synercid non contiene conservanti antibatterici,
deve essere ricostituito in condizioni rigorosamente
asettiche.
I flaconcini ricostituiti devono essere ulteriormente diluiti
entro 30 minuti.
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere
usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, i tempi
e le condizioni di conservazione prima dell’uso sono sotto
responsabilità del preparatore e normalmente non devono
essere superiori a 24 ore a 2-8°C, a meno che non sia stata
effettuata una ricostituzione/diluizione in condizioni asettiche
controllate e convalidate.
Non congelare.
Flaconcino monouso da 10 ml (vetro tipo I) con tappo
elastomerico grigio e ghiera in alluminio con apertura flip-off
blu.
Un astuccio contiene un flaconcino monouso sterile da
500mg.
I flaconcini sono destinati ad un uso singolo,
l’eventuale soluzione non utilizzata deve essere
eliminata.
1. Ricostituire il flaconcino a dose singola aggiungendo
lentamente 5 ml di soluzione glucosata al 5% o di acqua sterile
per preparazioni iniettabili
2. Ruotare delicatamente il flaconcino manualmente senza
agitarlo, per assicurare la dissoluzione del contenuto limitando
la formazione di schiuma. Questa operazione può richiedere
almeno due minuti.
3. Lasciar sedimentare la soluzione per almeno due minuti fino a
quando tutta la schiuma è scomparsa. La soluzione
risultante deve essere limpida. Come avviene per altri prodotti
farmaceutici per uso parenterale, esaminare l’eventuale
presenza di particelle di materiale prima della diluizione e
della somministrazione ed eliminare la soluzione se contiene dei
precipitati. I flaconcini ricostituiti in questo modo hanno una
concentrazione di 100 mg/ml. La quantità di soluzione da
prelevare deve essere adattata al peso del paziente per ottenere
una dose di 7.5 mg/kg. Il contenuto del flaconcino ricostituito
deve essere ulteriormente diluito entro 30 minuti.
4. Se somministrata per via venosa centrale, la soluzione di
Synercid deve essere diluita in 100ml di glucosata 5%.
5. Se somministrata per via venosa periferica, la soluzione di
Synercid deve essere diluita in 250 ml di glucosata al 5%.
(vedere la Sezione 4.2 “Posologia e modo di
somministrazione”).
La dose desiderata deve essere somministrata mediante
infusione endovenosa della durata di almeno 60 minuti.
Se Synercid deve essere somministrato contemporaneamente con
un altro farmaco, ciascun farmaco deve essere somministrato
separatamente in conformità alla sua dose e via di
somministrazione raccomandata.
Nel caso di infusione intermittente di Synercid e di altri
farmaci attraverso una via endovenosa comune, la linea deve
essere lavata con soluzione glucosata al 5% prima e dopo la
somministrazione di Synercid.
AVENTIS PHARMA S.p.A.
P.le S. Tűrr, 5
A.I.C. n. 034830012/M