Interazioni - [Vedi Indice]
Non vi sono studi eseguiti ad hoc per valutare le interazioni
farmacologiche del docetaxel.
Studiin vitro hanno dimostrato che il metabolismo del
docetaxel può essere modificato dalla somministrazione
contemporanea di composti inducenti o inibenti il citocromo P450
3A o che vengano da questo metabolizzati (e possano perciò
inibire competitivamente l’enzima), quali ciclosporine,
terfenadina, ketoconazolo, eritromicina e troleandomicina. Di
conseguenza usare cautela nel trattamento di pazienti in terapia
concomitante con tali farmaci per il rischio potenziale di
interazioni importanti.
Il docetaxel è altamente legato alle proteine (> del
95%). Anche se non è stata studiata specificatamente la
possibile interazionein vivo tra docetaxel e terapie
concomitanti, le interazioniin vitro tra farmaci
strettamente legati alle proteine quali eritromicina,
difenidramina, propranololo, propafenone, fenitoina, salicilati,
sulfametoxazolo e sodio valproato non hanno evidenziato influenze
sul legame di docetaxel alle proteine. Inoltre il desametasone
non modifica il legame proteico di docetaxel. Il docetaxel non
influenza il legame della digitossina.
La clearance di docetaxel è aumentata (si veda
«Proprietà farmacocinetiche») nella terapia di
combinazione doxorubicina/docetaxel.
�
Non sono stati effettuati studi nella donna in gravidanza. In
studi effettuati sul ratto e sul coniglio, docetaxel risulta
embriotossico e fetotossico e riduce la fertilità nel
ratto. Come per altri farmaci citotossici, il docetaxel
può provocare danno fetale se somministrato a donne in
gravidanza. Per questo motivo docetaxel non deve essere
somministrato a donne gravide. Le donne in età fertile in
trattamento con docetaxel devono essere avvertite di evitare il
rischio di una gravidanza e di avvisare immediatamente il medico
curante nel caso in cui ciò avvenga.
Il docetaxel è una sostanza lipofila ma non è
noto se sia escreto nel latte materno. Di conseguenza, data la
potenziale insorgenza di reazioni avverse nel lattante,
l'allattamento al seno deve essere interrotto durante il
trattamento con docetaxel.
�
È improbabile che docetaxel abbia influenza sulla
capacità di guidare o di utilizzare macchine.
�
Le reazioni avverse considerate possibilmente o probabilmente
correlate alla somministrazione di docetaxel sono state ottenute
da pazienti trattati con docetaxel monoterapia o in combinazione.
Tra i pazienti che hanno ricevuto docetaxel in monoterapia, 1312
pazienti hanno ricevuto 100 mg/m2 di TAXOTERE e 121
pazienti hanno ricevuto 75 mg/m2 di TAXOTERE. Tra i
pazienti che hanno ricevuto docetaxel in combinazione con
doxorubicina, 50 mg/m2, 258 pazienti hanno ricevuto
75�mg/m2 di TAXOTERE.
Ematologia
Sono state riportate soppressione midollare ed altri eventi
collaterali di tipo ematologico. La reazione avversa più
frequente a docetaxel è stata la neutropenia che è
reversibile e non cumulativa (si veda «Posologia e modo di
somministrazione» e «Avvertenze speciali e opportune
precauzioni d’impiego»). Il nadir si è
manifestato mediamente dopo 7 giorni e la durata media della
neutropenia grave (< 500 cellule/mm3) è
stata 7 giorni.
In pazienti trattati con TAXOTERE a 100 mg/m2 , in
monoterapia, sono state riportate infezioni gravi associate a
neutropenia ( neutrofili <500 cellule/mm3) nel 4,6%
dei pazienti. Infezioni gravi, comprendenti sepsi e polmonite,
sono state fatali nell’1,7% dei pazienti. Nel 2,4% dei
pazienti sono stati riportati episodi emorragici raramente
associati a trombocitopenia grave (piastrine <50.000 cellule/
mm3).
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Neutropenia�: Tutti i gradi
|
96,6
|
89,8
|
99,2
|
Grave*
|
76,4
|
54,2
|
91,7
|
Neutropenia febbrile
|
11,8
|
8,3
|
34,1
|
Trombocitopenia�:Tutti i gradi
|
7,8
|
10
|
28,1
|
Grave*
|
0,2
|
1,7
|
0,8
|
Anemia�: Tutti i gradi
|
90,4
|
93,3
|
96,1
|
� Grave**
|
8,9
|
10,8
|
9,4
|
Infezioni�: Tutti i gradi
|
20
|
10,7
|
35,3
|
Grave**
|
5,7
|
5
|
7,8
|
* NCI grado 4
** NCI grado 3-4
Reazioni di ipersensibilità
Reazioni da ipersensibilizzazione si sono manifestate di
solito entro pochi minuti dall’inizio dell’infusione
di docetaxel e sono state generalmente di grado da lieve a
moderate. I sintomi più frequentemente riportati sono
stati vampate di calore , eruzione con o senza prurito,
oppressione toracica, dorsalgia, dispnea e febbre da farmaco o
brividi. Reazioni gravi, caratterizzate da ipotensione e/o
broncospasmo o rash/eritema generalizzato si sono risolte dopo
l’interruzione dell’infusione e adeguata terapia (si
veda «Avvertenze speciali e opportune precauzioni
d’impiego»)
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Tutti i gradi
|
25,9
|
2,5
|
4,7
|
Gravi*
|
5,3
|
0
|
1,2
|
* NCI grado 3-4
Reazioni cutanee
Sono state osservate reazioni cutanee reversibili considerate
in genere di grado da lieve a moderato. Le reazioni sono state
caratterizzate da eruzione, incluse le eruzioni localizzate
principalmente ai piedi ed alle mani, ma anche alle braccia, al
viso o al torace, frequentemente associate a prurito. Le eruzioni
si sono manifestate generalmente entro una settimana
dall’infusione di docetaxel. In pazienti trattati con
TAXOTERE a 100 mg/m2, come monoterapia il 73 % di
questi eventi si è dimostrato reversibile entro 21 giorni.
Meno frequentemente sono stati riportati sintomi gravi come
eruzioni seguite da desquamazione che raramente hanno richiesto
la sospensione temporanea o definitiva del trattamento (si veda
«Posologia e modo di somministrazione» e
«Avvertenze speciali e opportune precauzioni
d’impiego»). Sono state riportate gravi alterazioni a
carico dell’unghia caratterizzate da ipopigmentazione o
iperpigmentazione, talvolta dolore e onicolisi. Con docetaxel
sono stati riportati casi molto rari di eruzioni bollose come
eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson ed altri fattori
concomitanti potrebbero aver contribuito allo sviluppo di tali
effetti.
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Cutanea�: Tutti i gradi
|
56,6
|
15,7
|
13,6
|
���������������� Gravi*
|
5,9
|
0,8
|
0
|
Alterazioni ungueali:
����������������������� Tutti i gradi
|
27,9
|
9,9
|
20,2
|
Gravi
|
2,6
|
0,8
|
0,4
|
* NCI grado 3-4
Ritenzione di liquidi
Sono stati riportati casi di edema periferico e più
raramente casi di versamento pleurico, pericardico, ascite e
aumento di peso. L’edema periferico di solito si manifesta
iniziando alle estremità inferiori e può divenire
generalizzato con un aumento di peso di 3 o più kg. La
ritenzione idrica è cumulativa per incidenza e
intensità (si veda «Avvertenze speciali e opportune
precauzioni d’impiego»).
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Tutti i gradi
|
64,1
|
24,8
|
35,7
|
Gravi
|
6,5
|
0,8
|
1,2
|
In pazienti trattati con TAXOTERE 100 mg/m2 in
monoterapia la dose cumulativa mediana alla sospensione del
trattamento è stata di più di 1.000
mg/m2 e il tempo mediano di reversibilità della
ritenzione idrica è stato di 16,4 settimane (range da 0 a
42 settimane). La comparsa di ritenzione di grado da moderato a
severo (dose cumulativa mediana: 818,9 mg/m2) è
ritardata in pazienti che hanno ricevuto la premedicazione
rispetto ai pazienti senza premedicazione (dose media
cumulativa:
489,7 mg/m2; tuttavia, in alcuni pazienti, è
stata riportata durante i primi cicli di terapia.
La ritenzione di liquidi non era associata a episodi acuti di
oliguria o ipotensione. Raramente sono stati riportati
disidratazione ed edema polmonare.
Gastrointestinali
Sono stati riportati i seguenti effetti gastrointestinali:
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione
con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Nausea: Tutti i gradi
|
40,5
|
28,9
|
64
|
Gravi*
|
4
|
3,3
|
5
|
Vomito: Tutti i gradi
|
24,5
|
16,5
|
45
|
Gravi*
|
3
|
0,8
|
5
|
Diarrea: Tutti i gradi
|
40,6
|
11,6
|
45,7
|
Gravi*
|
4
|
1,7
|
6,2
|
Anoressia
|
16,8
|
19,0
|
8,5
|
Costipazione
|
9,8
|
6,6
|
14,3
|
Stomatite: Tutti i gradi
|
41,8
|
24,8
|
58,1
|
Gravi*
|
5,3
|
1,7
|
7,8
|
* NCI Grado 3-4
In pazienti trattati con TAXOTERE a 100 mg/m2, in
monoterapia, lo 0,2% dei pazienti ha riportato grave
costipazione. Esofagite ed alterazione del gusto sono state
riportate rispettivamente nell’1% dei pazienti (0,4% gravi)
e nel 10,1% dei pazienti (0,07% gravi). Emorragia
gastrointestinale e dolori addominali sono stati osservati
rispettivamente nell’1,4% dei pazienti (0,3% gravi) e nel
7,3% dei pazienti (1% gravi).
Raramente sono stati riportati in conseguenza di disturbi
gastrointestinali, episodi di disidratazione, perforazione
gastrointestinale, colite ischemica, colite e enterocolite
neutropenica. Sono stati riportati casi molto rari di occlusione
ileale ed intestinale.
Sistema nervoso
Lo sviluppo di neurotossicità periferica grave richiede
la riduzione della dose (si veda «Posologia e modo di
somministrazione» e «Avvertenze speciali e opportune
precauzioni d’impiego»).
Segni neurosensoriali di grado da lieve a moderato sono
caratterizzati da parestesia, disestesia o dolore incluso
bruciore. Eventi neuro-motori sono caratterizzati principalmente
da debolezza. Dati sulla reversibilità sono disponibili
per il 35,3 % di pazienti che hanno sviluppato
neurotossicità al trattamento con TAXOTERE a 100
mg/m2 come monoterapia. Gli eventi si sono risolti
spontaneamente entro tre mesi. Dopo somministrazione di docetaxel
sono stati osservati rari casi di convulsioni o perdita
temporanea di coscienza. Tali reazioni talvolta compaiono durante
l’infusione.
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Neurosensoriali�: Tutti i gradi
|
50
|
24
|
30,2
|
Gravi*
|
4,1
|
0,8
|
0,4
|
Neuromotori�: Tutti i gradi
|
13,8
|
9,9
|
2,3
|
Gravi**
|
4
|
2,5
|
0,4
|
* NCI grado 3
** NCI grado 3-4
Apparato cardiovascolare
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Ipotensione
|
3,8
|
1,7
|
0,4
|
Disritmia cardiaca: Tutti i gradi
|
4,1
|
2,5
|
1,2
|
Gravi*
|
0,7
|
0
|
0
|
Insufficienza cardiaca
|
0,5
|
0
|
2,3
|
* NCI grado 3-4
Il 2,4% dei pazienti trattati con TAXOTERE a 100
mg/m2 in� monoterapia� ha manifestato� ipertensione.
Raramente sono stati riportati eventi tromboembolici venosi. Sono
stati riportati rari casi di infarto miocardico.
Epatici
|
% pazienti
|
|
Monoterapia
|
Combinazione
con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
AST (aumento) : Grave*
|
<3,0
|
0
|
<1,0
|
ALT (aumento) : Grave*
|
<2,0
|
0
|
<1,0
|
Bilirubina (aumento)�: Grave*
|
<5,0
|
<2,0
|
<2,5
|
Fosfatasi alcalina (aumento): Grave*
|
<4,0
|
0
|
<2,5
|
* NCI grado 3-4
Sono stati riportati rarissimi casi di epatite.
Altri effetti
|
% pazienti
|
|
Agente singolo
|
Combinazione con doxorubicina
|
|
100mg/m²
|
75mg/m²
|
75mg/m²
|
Alopecia
|
79
|
38
|
94,6
|
Astenia: Tutti i gradi
|
62,6
|
48,8
|
54,7
|
Gravi
|
11,2
|
12,4
|
8,1
|
Mialgia: Tutti i gradi
|
20
|
5,8
|
8,5
|
Gravi
|
1,4
|
0
|
0
|
Reazioni al sito di infusione
|
5,6
|
0
|
3,1
|
Dolore
|
16,5
|
10,7
|
17,1
|
In pazienti trattati con 100 mg/m2 in monoterapia,
l’artralgia è stata osservata nell’8,6% dei
pazienti, la dispnea nel 16,1% (che era di grado severo nel 2,7%
di questi) e dolore toracico (4,5% con lo 0,4% di casi severi)
senza nessun coinvolgimento cardiaco o respiratorio.
L’alopecia è stata osservata nel 79% di pazienti
trattati con 100 mg/m2 di docetaxel in monoterapia. In
un caso l’alopecia non è stata reversibile al
termine dello studio.
Le reazioni nel sito di infusione sono state generalmente
lievi ed erano caratterizzate da iperpigmentazione,
infiammazione, arrossamento e secchezza della pelle, flebite o
stravaso, «aumento della permeabilità» della
vena.
Raramente sono stati riportati sindrome da stress respiratorio
acuto e polmonite interstiziale. Raramente sono stati riportati
fenomeni di «recall» da radiazione .
Casi di lacrimazione con o senza congiuntivite,
come casi di ostruzione del dotto lacrimale come conseguenza di
una eccessiva lacrimazione sono stati raramente riportati.
�
Sono stati riportati alcuni casi di sovradosaggio Non esiste
antidoto noto per il sovradosaggio da docetaxel. In caso di
sovradosaggio, il paziente dovrebbe essere tenuto in
un’unità specializzata e le funzioni vitali
strettamente monitorate. Le complicazioni principali che si
aspettano in caso di sovradosaggio consistono in soppressione del
midollo osseo, neurotossicità periferica e mucosite.
I pazienti devono ricevere G-CSF terapeutico al più
presto dopo scoperta del sovradosaggio. Devono essere intraprese
altre misure sintomatiche appropriate, secondo
necessità.
�
Categoria farmacoterapeutica: farmaco antineoplastico, Codice
ATC: L01CD 02
Il docetaxel è un farmaco antineoplastico che agisce
favorendo l'aggregazione di tubulina in microtubuli stabili e
inibisce la loro disaggregazione, portando così ad una
notevole diminuzione di tubulina libera. Il legame di docetaxel
ai microtubuli non altera il numero dei protofilamenti.
Il docetaxelin vitro spezza il sistema microtubulare
cellulare che è essenziale per funzioni vitali della
cellula quali la mitosi e l'interfase.
Il docetaxelin vitro è citotossico nei
confronti di varie linee tumorali murine ed umane e di tumori
umani asportati recentemente nelle prove clonogeniche effettuate.
Docetaxel raggiunge concentrazioni intra-cellulari elevate e
durature. Inoltre docetaxel è attivo su alcune linee
cellulari (ma non tutte) esprimenti un eccesso di
glicoproteina-p, codificata dal gene di multiresistenza ai
farmaci.In vivo, docetaxel ha sperimentalmente un ampio
spettro di azione nei confronti di tumori murini in stadio
avanzato, e tumori umani innestati, indipendentemente dallo
schema posologico.
Dati clinici
Tumore della mammella
TAXOTERE come unico trattamento
Sono stati condotti due studi comparativi randomizzati di fase
III con docetaxel alle dosi raccomandate e con un regime di 100
mg/m2 ogni 3 settimane, su pazienti con tumore
metastatico della mammella, di cui 326 dopo fallimento di un
trattamento con alchilanti e 392 dopo fallimento di un
trattamento con antracicline.
Nelle pazienti nelle quali il trattamento con agenti
alchilanti era risultato inefficace, il docetaxel è stato
confrontato con doxorubicina (75 mg/m2 ogni 3
settimane). Docetaxel ha aumentato la percentuale di risposte
(52% verso 37%, p=0,01) e diminuito il tempo di risposta (12
settimane verso 23 settimane, p=0,007), senza variare il tempo di
sopravvivenza (15 mesi per docetaxel verso 14 mesi per
doxorubicina, p=0,38) od il tempo di progressione (27 settimane
per docetaxel verso 23�settimane per doxorubicina, p=0,54).
Tre pazienti trattate con docetaxel (2%) hanno dovuto
sospendere il trattamento a causa di ritenzione di fluidi, mentre
15 pazienti in trattamento con doxorubicina (9%) hanno dovuto
sospendere a causa di tossicità a livello cardiaco (tre
decessi per scompenso cardiaco congestizio).
Nelle pazienti nelle quali il trattamento con agenti
antracicline era risultato inefficace, docetaxel è stato
confrontato con la combinazione di Mitomicina C e Vinblastina (12
mg/m2 ogni 6 settimane e 6�mg/m2 ogni 3
settimane). Docetaxel ha aumentato la percentuale di risposta
(33% verso 12%, p<0,0001), ha aumentato il tempo di
progressione della malattia (19 settimane verso 11 settimane,
p=0,0004) ed ha aumentato il tempo di sopravvivenza (11 mesi
verso 9 mesi, p=0,01).
Il profilo di tollerabilità di docetaxel nel corso di
questi studi di fase III era in linea con il profilo di
tollerabilità riscontrato negli studi di fase II (si veda
la sezione "Effetti indesiderati")
TAXOTERE in combinazione con Doxorubicina
E’ stato condotto uno studio randomizzato di fase III su
429 pazienti con tumore metastatico, non pretrattate, che
confrontava doxorubicina (50 mg/m²) in combinazione con
docetaxel (75 mg/m²) (braccio AT) a doxorubicina
(60mg/m²) in combinazione con ciclofosfamide (600mg/m²)
(braccio AC). Entrambi i regimi sono stati somministrati il
giorno 1 ogni tre settimane.
Il tempo alla progressione (TTP) è risultato
significativamente aumentato nel braccio AT rispetto a quello del
braccio AC, p=0,0138. Il TTP mediano è stato di 37,3
settimane (95%CI: 33,4 – 42,1) nel braccio AT e di 31,9
settimane (95%CI: 27,4 – 36,0) nel braccio AC.
La percentuale di risposta osservata è risultata
significativamente più elevata nel braccio AT rispetto al
braccio AC, p=0,009. Tale percentuale è risultata del
59,3% (95%CI: 52,8 – 65,9) nel braccio AT rispetto al 46,5%
(95%CI: 39,8 – 53,2) nel braccio AC.
In questo studio, il braccio AT ha evidenziato una maggiore
incidenza, rispetto al braccio AC, di neutropenia grave (90%
contro 68,6%), di neutropenia febbrile (33,3% contro 10%), di
infezioni (8% contro 2,4%), di diarrea (7,5% contro 1,4%), di
astenia (8,5% contro 2,4%), e di dolore (2,8% contro 0%).
D’altra parte, il braccio AC ha mostrato una maggiore
incidenza di anemia grave rispetto al braccio AT (15,8% contro
8,5%) e una maggiore incidenza di tossicità cardiaca:
insufficienza cardiaca congestizia (3,8% contro 2,8%),
diminuzione assoluta del LVEF ³ 20% (13,1% contro 6,1%),
diminuzione assoluta del LVEF ³ 30% (6,2% contro 1,1%). La
morte tossica si è verificata in 1 paziente del braccio AT
(insufficienza cardiaca congestizia) e in 4 pazienti del braccio
AC (1 dovuta a shock settico e 3 dovute a insufficienza cardiaca
congestizia).
In entrambi i bracci la qualità della vita, misurata
con il questionario dell’EORTC, è risultata
paragonabile e stabile durante il trattamento e il follow-up.
Tumore del polmone non a piccole cellule
Pazienti precedentemente trattati con chemioterapici con o
senza radioterapia
In uno studio clinico di fase III, in pazienti pre-trattati,
il tempo di progressione (12,3 settimane contro 7 settimane) e la
sopravvivenza sono significativamente aumentati con docetaxel a
75 mg/m2 rispetto al Migliore Trattamento di Supporto
(MTS).
La percentuale di sopravvivenza ad 1 anno è risultata
significativamente superiore con docetaxel (40%) rispetto a MTS
(16%).
In pazienti trattati con docetaxel a 75 mg/m2
è stato fatto minore uso di morfina (p< 0,01), di
analgesici non a base di morfina (p<0,01), di altri
trattamenti (p=0,06) e radioterapia (p<0,01) rispetto a quelli
trattati con MTS.
Nei pazienti valutabili, la percentuale di risposta globale
è stata del 6,8%, e la durata media della risposta
è stata di 26,1 settimane.
�
La farmacocinetica di docetaxel è stata studiata in
pazienti con tumore dopo somministrazione di
20-115�mg/m2 in studi di Fase I. Il profilo
cinetico di docetaxel non è dose-dipendente ed è
consistente con un modello farmacocinetico a tre compartimenti,
con emivite per le fasi a, b e g rispettivamente di 4 min., 36
min. e 11,1 ore. La fase tardiva è in parte dovuta al
ritorno relativamente lento di docetaxel dal compartimento
periferico. Dopo la somministrazione di 100 mg/m2 per
infusione di un'ora è stato ottenuto un livello medio di
picco plasmatico di 3,7�mcg/ml, con una corrispondente AUC di 4,6
h.mcg/ml. Valori medi di clearance totale e volume di
distribuzione allo steady state erano rispettivamente 21
1/h/m2 e 113�l. Le variazioni interindividuali della
clearance totale sono state di circa il 50%. Il docetaxel si lega
alle proteine plasmatiche per oltre il 95%.
Uno studio con 14C-docetaxel è stato
condotto in tre pazienti con tumore. Docetaxel era eliminato sia
nelle urine sia nelle feci tramite ossidazione mediata dal
citocromo P 450 del gruppo estere tert-butilico; entro sette
giorni, circa il 6% ed il 75% della radioattività
somministrata viene escreta rispettivamente attraverso le urine e
le feci. Circa l'80% della radioattività riscontrata nelle
feci è escreta entro le prime 48 ore sotto forma di un
metabolita maggiore e tre metaboliti minori inattivi e
quantità molto piccole di prodotto immodificato.
Uno studio di farmacocinetica di popolazione è stato
eseguito su 577 pazienti. I parametri farmacocinetici calcolati
attraverso il modello erano molto vicini a quelli osservati negli
studi di Fase I. La farmacocinetica del docetaxel non è
stata modificata dall'età o dal sesso del paziente. In un
piccolo numero di pazienti (n=23) con risultati biochimici che
suggerivano una moderata disfunzione epatica (ALAT, ASAT > 1,5
volte il limite superiore normale, associate a fosfatasi alcalina
> 2,5 il limite superiore normale), la clearance totale
è diminuita in media del 27% (si veda "Posologia e modo di
somministrazione"). La clearance di docetaxel non è
modificata nei pazienti con ritenzione di fluidi lieve o
moderata. Non sono disponibili dati in pazienti con ritenzione di
fluidi grave.
Quando usato in combinazione, docetaxel non influenza la
clearance della doxorubicina e i livelli plasmatici del
doxorubicinolo (un metabolita della doxorubicina). D’altra
parte, la clearance di docetaxel risulta aumentata sebbene
l’efficacia sia mantenuta.
�
La potenzialità cancerogenica di docetaxel non è
stata studiata.
Il docetaxel si è dimostrato mutageno nel testin
vitro di aberrazione cromosomiale in cellule CHO-K1 ein
vivo nel test del micronucleo nel topo. Tuttavia docetaxel
non è mutageno nel test di Ames o nel test di mutazione
genica CHO/HGPRT. Questi risultati sono consistenti con
l'attività farmacologica di docetaxel.
Reazioni avverse sugli organi genitali maschili, osservate nel
corso di studi di tossicità nei roditori, suggeriscono che
docetaxel può danneggiare la fertilità
maschile.
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Flaconcino di TAXOTERE: polisorbato 80
Fiala solvente: etanolo in acqua per preparazioni
iniettabili.
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Non note.
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Flaconcini di TAXOTERE: 24 mesi
Soluzione premiscelata: La soluzione prediluita contiene 10
mg/ml di docetaxel e deve essere utilizzata immediatamente dopo
la preparazione, anche se è stata dimostrata la
stabilità chimico-fisica di detta soluzione per un periodo
di 8 ore se conservata tra +2°C e +8°C o a temperatura
ambiente.
Soluzione per infusione: la soluzione per infusione,
conservata a temperatura ambiente, deve essere utilizzata entro 4
ore.
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I flaconi devono essere conservati tra 2°C e +25°C e
protetti dalla luce diretta.
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Ogni blister di TAXOTERE 80 mg concentrato e solvente per
soluzione per infusione contiene:
un flaconcino monodose di TAXOTERE e
un flaconcino monodose di solvente per TAXOTERE
Flaconcino di Taxotere 80 mg concentrato per soluzione per
infusione.
Il flaconcino di TAXOTERE 80 mg concentrato per soluzione per
infusione ha una capacità di 15 ml, è in vetro
chiaro con una capsula rossa rimovibile.
Il flaconcino contiene una soluzione di docetaxel in 2 ml di
polisorbato 80 ed una concentrazione di 40 mg/ml (volume di
riempimento: 94,4 mg/2,36 ml). Questo volume di riempimento
è stato stabilito durante lo sviluppo di TAXOTERE per
compensare la perdita di liquido durante la preparazione della
soluzione prediluita dovuta alla formazione di schiuma,
all’adesione alle pareti del flacone ed allo «spazio
morto». Il sovrariempimento assicura che dopo la diluizione
con l’intero contenuto della fiala di solvente acclusa a
TAXOTERE, il volume minimo estraibile di soluzione prediluita sia
di 8 ml, contenenti 10�mg/ml di docetaxel che corrisponde al
contenuto dichiarato in etichetta di 8�mg per flacone.
Flaconcino di solvente:
Il solvente è contenuto in un flaconcino da 15 ml in
vetro chiaro con capsula rimovibile trasparente.
Il flaconcino di solvente contiene 6 ml di soluzione al 13%
(p/p) di etanolo in acqua per preparazioni iniettabili (volume di
riempimento: 7,33 ml). L’aggiunta dell’intero
contenuto del flacone di solvente a quello di TAXOTERE 80 mg,
concentrato per soluzione per infusione assicura
l’ottenimento di una soluzione premiscelata con una
concentrazione di 10 mg/ml di docetaxel.
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Raccomandazioni per maneggiare con sicurezza
TAXOTERE è un farmaco antineoplastico e, come con altri
prodotti potenzialmente tossici, si deve usare cautela nel
maneggiarlo e nel prepararne soluzioni. Si raccomanda l'uso di
guanti.
Se TAXOTERE in forma concentrata, prediluita o in soluzione
per infusione dovesse entrare in contatto con la pelle, lavare
immediatamente e perfettamente con acqua e sapone. Se TAXOTERE in
forma concentrata, prediluita o in soluzione per infusione
dovesse entrare in contatto con membrane mucose, lavare
immediatamente e perfettamente con acqua.
Preparazione per la somministrazione endovenosa
a) Preparazione della soluzione pronta per l'uso di
TAXOTERE (10 mg docetaxel/ml)
Se i flaconi sono conservati in frigorifero,
lasciare a temperatura ambiente per 5 minuti il numero richiesto
di scatole di TAXOTERE.
Usando una siringa graduata con ago, aspirare l’intero
contenuto del flacone di solvente per Taxotere capovolgendo
parzialmente il flacone.
Iniettare l’intero contenuto della siringa nel
corrispondente flacone di TAXOTERE.
Rimuovere la siringa e l'ago e mescolare la soluzione
manualmente capovolgendo ripetutamente per 45 secondi. Non
agitare.
Lasciare riposare il flacone di soluzione prediluita per 5
minuti a temperatura ambiente e quindi controllare che la
soluzione risulti chiara e omogenea. (La formazione di schiuma
è normale anche dopo 5 minuti a causa del contenuto di
polisorbato 80 nella formulazione).
La soluzione prediluita contiene 10 mg/ml di docetaxel e deve
essere utilizzata immediatamente dopo la preparazione, anche se
è stata dimostrata la stabilità chimico-fisica di
detta soluzione per un periodo di 8 ore se conservata tra
+2°C e +8°C o a temperatura ambiente.
b) Preparazione della soluzione per infusione
Per ottenere la dose richiesta per il paziente possono essere
necessari più flaconi di soluzione prediluita. Sulla base
della dose necessaria per il paziente espressa in mg, prelevare
in asepsi il volume corrispondente di soluzione prediluita
contenente 10 mg/ml di docetaxel da un numero appropriato di
flaconi di soluzione prediluita per mezzo di una siringa graduata
con ago. Ad esempio per una dose di 140 mg di docetaxel si devono
prelevare 14 ml di soluzione prediluita di docetaxel.
Iniettare il volume necessario di soluzione prediluita in una
sacca o flacone di 250 ml contenenti una soluzione glucosata al
5% o soluzione fisiologica allo 0,9%.
Nel caso in cui sia necessaria una dose di docetaxel superiore
a 200 mg, utilizzare un volume maggiore di soluzione da infusione
in modo che la concentrazione di docetaxel non superi
0,74�mg/ml.
Mescolare manualmente la sacca o il flacone con movimento
rotatorio.
La soluzione per infusione di TAXOTERE deve essere utilizzata
entro 4 ore e deve essere somministrata sotto forma di infusione
della durata di 1 ora, in asepsi, a temperatura ambiente ed in
normali condizioni di luce.
Come per tutti i prodotti per uso parenterale, la soluzione
prediluita e la soluzione perfusionale di TAXOTERE deve essere
esaminata visivamente prima dell’uso, le soluzioni
contenenti precipitati devono essere eliminate.
Modalità di eliminazione
Tutti i dispositivi che sono stati utilizzati per diluire o
somministrare TAXOTERE devono essere trattati in accordo con le
procedure standard.
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Aventis Pharma S.A.
20 Avenue Raymond Aron,
92165 Antony Cedex
Francia
Rappresentante locale:
Aventis Pharma S.p.A.
P.le S. Türr, 5 –20149 Milano
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EU/1/95/002/002
In Italia: AIC n. 032391029
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27 Novembre 1995
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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Aprile 2002
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