Tenitran è un vasodilatatore coronarico efficace nell'angor e nel ridurre la frequenza e l'intensità delle crisi stenocardiche.
È caratterizzato da un'azione pronta e contemporaneamente di lunga durata: assomma perciò in sè la caratteristica di immediatezza di risposta terapeutica della trinitroglicerina ed una azione protratta nel tempo.
- Azione della tenitramina sul cuore isolato di cavia
Alla dose di 5 mcg/ml la tenitramina esplica un effetto coronarodilatatore entro 2 minuti senza apprezzabili conseguenze sulla forza e sulla potenza della contrazione.
- Azione della tenitramina sulla coronaria isolata di vitello
Alle concentrazioni di 5 e 40 mcg/kg determina una riduzione spiccata della risposta delle coronarie allo stimolo elettrico diretto.
- Azione della tenitramina sulla pressione sanguigna sistemica
Alle dosi di 2-6 mg/kg per via intraduodenale non induce modificazioni sensibili della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
- Azione della tenitramina sul sistema neurovegetativo
Sul cane alle dosi di 2-6 mg/kg la tenitramina non induce modificazioni significative a carico del sistema nervoso vegetativo sia in senso adrenergico che colinergico.
- Azione sulle lesioni miocardo-sperimentali da isoproterenolo
Già al dosaggio di 1 mg/kg su ratti con lesioni indotte da isoproterenolo si evidenzia un'azione curativa delle lesioni stesse.
- Azione della tenitramina sulle modificazioni elettrocardiografiche da acetilcolina nel cane
A dosi di 3 mg/kg per via endovenosa la tenitramina è in grado di provocare reversione delle curve elettrocardiografiche conseguenti alla perfusione cardiaca con acetilcolina.
Tossicità acuta
DL50 per via orale nel ratto: 335 mg/kg.
DL50 per via peritoneale nel ratto: 122 mg/kg.
Tossicità cronica (6 mesi)
Per via orale condotta nel ratto a dosi crescenti fino a 2 mg/kg/die e nel coniglio a dosi crescenti fino a 0,50 mg/kg/die non ha evidenziato effetti patologici; anche i controlli sull'apparato digerente hanno dimostrato l'assenza di fenomeni istolesivi.
Tossicità fetale
Nel topo, ratto, coniglio (dosi 0,5 mg/kg/die) la tenitramina non determina lesioni tossiche fetali, né particolari rilievi riguardanti la fecondità, la vitalità e le caratteristiche morfologiche di feti e neonati.