- [Vedi Indice]Tevetenz 600 mg è indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale.
La dose consigliata è di 600 mg di Tevetenz una volta al giorno.
La dose di eprosartan può essere aumentata a 800 mg una volta al giorno, qualora sia richiesta una ulteriore riduzione pressoria. Per questa posologia sono disponibili altre compresse di diverso dosaggio. Il raggiungimento della massima riduzione della pressione arteriosa nella maggior parte dei pazienti può richiedere 2 o 3 settimane di trattamento.
Tevetenz 600 mg può essere utilizzato come monoterapia o in associazione con altri antipertensivi. In particolare, l'aggiunta di un diuretico tiazidico come idroclorotiazide o un bloccante dei canali del calcio quale la nifedipina a rilascio prolungato, ha dimostrato di avere un effetto additivo con Tevetenz 600 mg.
- Pazienti anziani
Nessun aggiustamento di dosaggio è richiesto nei pazienti anziani.
- Dosaggio in pazienti con funzionalità epatica compromessa
L'esperienza in pazienti con insufficienza epatica è limitata (vedi sezione "Controindicazioni").
- Dosaggio in pazienti con funzionalità renale compromessa
Nessun aggiustamento di dosaggio è richiesto nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina
³ 30 ml/min).
- Bambini
Poiché l'efficacia e la sicurezza nei bambini non sono state studiate, la somministrazione in età pediatrica è sconsigliata.
Tevetenz 600 mg può essere somministrato durante o lontano dai pasti.
Non ci sono limitazioni alla durata del trattamento.
Ipersensibilità nota ai componenti del prodotto. Insufficienza epatica grave. Gravidanza e allattamento (vedi sezione "Gravidanza e allattamento").
- Insufficienza epatica
L'esperienza nei pazienti con insufficienza epatica è limitata (vedi sezione "Controindicazioni").
- Insufficienza renale
Nessun aggiustamento della dose è richiesto nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina
³ 30 ml/min). Si raccomanda cautela nel trattamento di pazienti con clearance della creatinina < 30 ml/min o di pazienti sottoposti a dialisi.
- Malattia coronarica
L'esperienza in pazienti con malattie coronariche è al momento limitata.
Sulla base dell'esperienza con altri farmaci di questa classe, inclusi ACE inibitori, vengono riportate le seguenti precauzioni:
- Iperkaliemia
Benché Tevetenz 600 mg non abbia alcun effetto significativo sul livello del potassio sierico, non si ha esperienza di somministrazione contemporanea con diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio. Di conseguenza non si può escludere il rischio di iperkaliemia, qualora venga assunto con diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio. In pazienti con insufficienza renale, si raccomanda il regolare monitoraggio dei livelli di potassio sierico in caso di somministrazione contemporanea di Tevetenz 600 mg con farmaci che possono aumentare la concentrazione di potassio.
- Insufficienza cardiaca grave
Pazienti la cui funzionalità renale dipende dall'attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (es.: pazienti con insufficienza cardiaca grave), durante la terapia con ACE inibitori hanno sviluppato oliguria e/o iperazotemia progressiva e raramente insufficienza renale acuta. Poiché attualmente non è disponibile una adeguata esperienza clinica in pazienti con insufficienza cardiaca grave, non si può escludere che la funzionalità renale in questi pazienti possa essere ridotta dal trattamento con Tevetenz 600 mg, a seguito della inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone.
- Riduzione del sodio e/o ipovolemia
All'inizio della terapia può verificarsi ipotensione sintomatica in pazienti con grave riduzione del sodio e/o ipovolemia (es.: terapia con diuretici a dosi elevate).
La riduzione del sodio e/o del volume ematico deve essere corretta prima dell'inizio della terapia o deve essere ridotta la preesistente terapia diuretica.
- Iperaldosteronismo primario
In pazienti affetti da iperaldosteronismo primario il trattamento con Tevetenz 600 mg non è consigliato.
- Stenosi della valvola aortica e mitralica/Cardiomiopatia ipertrofica
Come tutti i vasodilatatori, Tevetenz 600 mg deve essere usato con cautela in pazienti con stenosi della valvola aortica e mitralica o cardiomiopatia ipertrofica.
- Stenosi dell'arteria renale
Non si ha esperienza in pazienti con stenosi dell'arteria renale unilaterale o bilaterale.
- Trapianto renale
Non si ha esperienza in pazienti recentemente sottoposti a trapianto renale.
Non sono state osservate interazioni clinicamente rilevanti con i seguenti farmaci: digossina, warfarin, glibenclamide o ranitidina. Nessuna interazione è stata inoltre osservata con farmaci che influenzano il sistema enzimatico del citocromo P450, ad es. ketoconazolo e fluconazolo. È stato dimostrato che eprosartan non inibisce, in vitro, il citocromo P450 umano, enzimi CYP1A, 2A6, 2C9/8, 2C19, 2D6, 2E e 3A.
Benché Tevetenz 600 mg non abbia alcun effetto significativo sui livelli di potassio sierico, sulla base dell'esperienza acquisita con altri farmaci che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, l'uso contemporaneo di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri farmaci che possono aumentare i livelli di potassio sierico (es. eparina) può indurre iperkaliemia.
L'effetto antipertensivo può essere potenziato da altri antipertensivi.
Tossicità e un aumento reversibile delle concentrazioni sieriche di litio sono state osservate durante la contemporanea terapia con preparati a base di litio e ACE inibitori. Non sono disponibili dati sulla terapia contemporanea di Tevetenz 600 mg e litio.
- Gravidanza: non si ha esperienza sull'uso di Tevetenz 600 mg in gravidanza. Farmaci che agiscono direttamente sul sistema renina-angiotensina-aldosterone possono causare morbosità e mortalità fetale e neonatale quando somministrati durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. Come per altri farmaci che modificano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, Tevetenz 600 mg non deve essere usato in gravidanza e, qualora venisse accertato lo stato di gravidanza, la sua somministrazione deve essere sospesa il più presto possibile.
- Allattamento: non è noto se eprosartan viene escreto nel latte materno, ma si sa che è escreto in quello di ratto. Tevetenz 600 mg non deve essere usato in donne che allattano.
L'effetto di Tevetenz 600 mg sulla capacità di guidare e di usare macchine non è stato studiato; tuttavia, sulla base delle sue proprietà farmacodinamiche, è improbabile che il farmaco possa interferire con questa capacità. Durante la guida o l'uso di macchinari, si deve tener presente che, in corso di trattamento dell'ipertensione, possono occasionalmente verificarsi capogiri o affaticamento.
- Studi clinici
In studi clinici controllati verso placebo, l'incidenza complessiva di eventi avversi riportati con eprosartan è stata comparabile a quella rilevata con placebo. Gli eventi avversi sono stati generalmente lievi e transitori ed hanno portato all'interruzione del trattamento soltanto nel 4,1% dei pazienti trattati con eprosartan rispetto al 6,5 % del gruppo placebo.
La tabella seguente riporta gli eventi avversi segnalati da pazienti ipertesi in studi controllati verso placebo della durata massima di 13 settimane, indipendentemente da una correlazione con il farmaco. Sono inclusi tutti gli eventi avversi riportati con un'incidenza dell'1% o più con eprosartan.
Nessuno di tali eventi avversi più ricorrenti si è presentato con una frequenza più elevata, che avesse un significato clinico, in eprosartan.
Numero totale di pazienti | Eprosartan
1202
% | Placebo
352
% |
Mal di testa | 10,1 | 10,8 |
Infezioni del tratto respiratorio superiore | 7,9 | 5,4 |
Mialgia | 4,0 | 4,0 |
Rinite | 4,0 | 2,8 |
Faringite | 3,7 | 2,6 |
Tosse | 3,5 | 2,6 |
Sinusite | 3,2 | 3,4 |
Vertigini | 2,9 | 3,7 |
Diarrea | 2,5 | 2,6 |
Infezioni virali | 2,4 | 1,4 |
Lesioni | 2,4 | 1,1 |
Dolore toracico | 2,1 | 2,0 |
Artralgia | 1,8 | 1,1 |
Affaticamento | 1,5 | 1,1 |
Dolore addominale | 1,5 | 0,9 |
Dispepsia | 1,3 | 1,7 |
Mal di schiena | 1,3 | 1,1 |
Infezioni del tratto urinario | 1,3 | 0,3 |
Dolore | 1,2 | 1,1 |
Palpitazioni | 1,2 | 0,9 |
Dispnea | 1,2 | 0,6 |
Ipertrigliceridemia | 1,2 | 0 |
Edemi | 1,1 | 2,3 |
Bronchite | 1,1 | 2,3 |
Depressione | 1,0 | 0 |
Raramente è stato riportato angioedema.
- Risultati di laboratorio
In studi clinici controllati verso placebo, sono state osservate concentrazioni significativamente elevate di potassio sierico nello 0,9% dei pazienti trattati con eprosartan e nello 0,3 % dei pazienti che avevano assunto placebo.
Valori significativamente bassi di emoglobina sono stati rilevati nello 0,1 % e nello 0% dei pazienti trattati rispettivamente con eprosartan e placebo.
In rari casi è stato osservato un innalzamento dei valori di BUN nei pazienti in trattamento con eprosartan. Raramente sono stati osservati anche aumenti nei parametri della funzionalità epatica, ma non è stata rilevata una correlazione causale con il trattamento con eprosartan.
Sono disponibili dati limitati circa il sovradosaggio nell'uomo. La manifestazione più probabile di sovradosaggio dovrebbe essere l'ipotensione. Qualora si verificasse ipotensione sintomatica deve essere intrapreso un trattamento di supporto.
Classe farmacoterapeutica: Agente antipertensivo: codice ATC: C09CA02.
Eprosartan è un antagonista dei recettori per l'angiotensina II, non-tetrazolico, non-bifenilico, di sintesi, attivo per via orale. L'angiotensina II gioca un ruolo importante nella fisiopatologia dell'ipertensione. L'angiotensina II si lega selettivamente al recettore AT1 presente in molti tessuti (es.: muscolatura liscia vascolare, ghiandole surrenali, rene, cuore) e produce importanti effetti biologici quali la vasocostrizione, la ritenzione di sodio ed il rilascio di aldosterone.
Eprosartan antagonizza nel volontario sano l'effetto dell'angiotensina II sulla pressione arteriosa, sul flusso ematico renale e sulla secrezione di aldosterone. Nei pazienti ipertesi, si ottiene un controllo della pressione arteriosa simile sia con una singola somministrazione di eprosartan sia con una somministrazione frazionata in due dosi. Il controllo della pressione arteriosa si mantiene in modo costante e uniforme per 24 ore. La sospensione del trattamento con eprosartan non comporta un brusco incremento (effetto rebound) della pressione arteriosa.
Eprosartan è stato valutato in pazienti affetti da ipertensione lieve e moderata (pressione diastolica misurata in posizione seduta
³95 mmHg e <115 mmHg) ed in pazienti con ipertensione grave (pressione diastolica misurata in posizione seduta ³115 mmHg e £125 mmHg).
Nel corso di sperimentazioni cliniche è stato osservato che dosi fino a 1200 mg al giorno, per 8 settimane, sono efficaci senza apparente relazione tra dose ed incidenza di eventi avversi.
Nei pazienti con ipertensione la riduzione della pressione arteriosa non provoca modificazioni della frequenza cardiaca.
Effetti positivi di eprosartan sulla riduzione della mortalità e della morbidità cardiovascolare non sono attualmente noti.
Eprosartan non compromette i meccanismi di autoregolazione renale. In soggetti maschi adulti normali ha dimostrato di aumentare il flusso plasmatico renale effettivo medio. Eprosartan mantiene la funzionalità renale in pazienti con ipertensione essenziale ed in pazienti con insufficienza renale; non riduce il tasso di filtrazione glomerulare in soggetti maschi normali, in pazienti con ipertensione o in pazienti con vari gradi di insufficienza renale. Eprosartan ha un effetto natriuretico in soggetti normali sottoposti a dieta iposodica e può essere somministrato senza problemi a pazienti con ipertensione essenziale ed a pazienti con vari gradi di insufficienza renale, senza causare ritenzione di sodio o deterioramento della funzionalità renale.
Eprosartan non influenza significativamente l'escrezione urinaria di acido urico.
Eprosartan non potenzia gli effetti correlati alla bradichinina (mediati dall'ACE), come la tosse. In uno studio specifico per comparare l'incidenza della tosse in pazienti trattati con eprosartan e con un ACE inibitore, l'incidenza di tosse secca persistente in pazienti trattati con eprosartan (1,5%) è risultata significativamente più bassa (p<0,05) di quella osservata in pazienti trattati con un ACE inibitore (5,4%). In un ulteriore studio effettuato per valutare l'incidenza della tosse in pazienti con precedenti di tosse a seguito di trattamento con ACE inibitori, l'incidenza di tosse secca persistente è stata del 2,6% con eprosartan, 2,7% con placebo e 25,0% con un ACE inibitore (p<0,01% eprosartan verso ACE inibitore).
L'effetto di eprosartan sulla riduzione della pressione arteriosa, valutato in tre studi clinici (pazienti totali=791), è risultato almeno sovrapponibile a quello osservato con l'ACE inibitore enalapril. In uno di questi studi, condotto su pazienti affetti da ipertensione grave, è stata riportata una riduzione statisticamente significativa della pressione arteriosa sistolica per eprosartan rispetto ad enalapril, misurata sia in posizione seduta che eretta.
La biodisponibilità assoluta a seguito di singola somministrazione orale di 300 mg di eprosartan è di circa il 13% dovuta ad un limitato assorbimento orale. Il picco di concentrazione plasmatica di eprosartan somministrato a digiuno per via orale è raggiunto tra 1 e 2 ore. Le concentrazioni plasmatiche sono proporzionali alle dosi tra 100 e 200 mg, ma meno correlabili tra 400 e 800 mg. L'emivita di eprosartan somministrato per via orale è tipicamente compresa tra 5 e 9 ore. Eprosartan non dà luogo a significativi fenomeni di accumulo a seguito di uso cronico. La somministrazione di eprosartan assieme al cibo ritarda l'assorbimento con lievi modifiche (<25%) della Cmax e dell'AUC, senza rilevanza clinica.
Il legame di eprosartan con le proteine plasmatiche è elevato (circa il 98%) e costante per le concentrazioni raggiungibili alle dosi terapeutiche. L'entità del legame con le proteine plasmatiche non è influenzata da sesso, età, insufficienza epatica o renale lieve/moderata, ma è stata osservata una sua riduzione in un limitato numero di pazienti con insufficienza renale grave.
Eprosartan è stato somministrato, senza rischi, contemporaneamente ad agenti ipolipidemici (es.: lovastatina, simvastatina, pravastatina, fenofibrato, gemfibrozil, niacina).
A seguito di somministrazione endovenosa di [14 C]-eprosartan, circa il 61% della radioattività è recuperata nelle feci e il 37% circa nelle urine. Dopo somministrazione orale di [14 C]-eprosartan, circa il 90% della radioattività è recuperata nelle feci e circa il 7% nelle urine.
A seguito di somministrazione orale ed endovenosa di [14 C]-eprosartan nell'uomo, eprosartan è stato l'unico composto, correlabile al trattamento, ritrovato nel plasma e nelle feci. Nelle urine, circa il 20% della radioattività è escreta sotto forma di acilglucuronide dell'eprosartan, mentre il restante 80% viene eliminato come farmaco immodificato.
Il volume di distribuzione di eprosartan è di circa 13 litri; la clearance plasmatica totale è di circa 130 ml/min e all'eliminazione di eprosartan contribuiscono sia l'escrezione biliare che renale.
Sia il valore di AUC che quello di Cmax di eprosartan aumentano nell'anziano (mediamente di circa due volte), ma ciò non richiede modifiche di dosaggio.
Dopo somministrazione di 100 mg di eprosartan in dose singola, i valori di AUC (ma non di Cmax ) aumentano, mediamente, di circa il 40% in pazienti con insufficienza epatica.
Rispetto ai valori osservati in soggetti con funzionalità renale normale, i valori medi di AUC e di Cmax sono stati circa il 30% più alti in pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina di 30 - 59 ml/min), circa il 50% più elevati in un numero limitato di pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina di 5 - 29 ml/min) e circa il 60% in pazienti sottoposti a dialisi.
I parametri farmacocinetici di eprosartan non differiscono nei due sessi.
Tossicologia generale:
Tossicità acuta:
Non sono stati osservati casi di mortalità nel ratto e nel topo a dosi fino a 3000 mg/kg e nel cane fino a 1000 mg/kg.Tossicità cronica:
In studi di tossicità cronica, eprosartan (somministrato per via orale a dosaggi fino a 1000 mg/kg/die, fino a sei mesi) non ha provocato alcun fenomeno tossico nel ratto.
Nel cane, eprosartan ha causato una riduzione dei parametri dei globuli rossi (conta eritrocitaria, emoglobina, ematocrito) a dosi di 30 mg/kg/die o superiori a seguito di somministrazione orale fino a sei mesi; tuttavia i valori di tali parametri sono tornati alla normalità a un anno, nonostante la somministrazione del farmaco fosse proseguita.Tossicità nel periodo riproduttivo:
Eprosartan, somministrato a coniglie gravide, ha indotto mortalità materna e fetale a 10 mg/kg/die solo durante la fase finale della gravidanza.
Tale fenomeno è verosimilmente da attribuire all'azione sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Al dosaggio di 3 mg/kg/die è stata osservata solo tossicità materna senza effetti a livello fetale.Tossicità genetica:
Una serie di test in vitro ed in vivo non ha evidenziato fenomeni genotossici.Cancerogenicità:
Nessuna osservazione relativa al potenziale cancerogenico del prodotto è stata rilevata in ratti ed in topi trattati per due anni rispettivamente a dosi di 600 e 2000 mg/kg/die.
I nuclei delle compresse da 600 mg contengono: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, crospovidone e magnesio stearato.
Il film di rivestimento contiene ipromellosa, titanio biossido, macrogol 400 e polisorbato 80.
Nessuna nota.
18 mesi
Il prodotto deve essere conservato ad una temperatura non superiore a 25 °C.
Confezionamento in blister opachi di PVC/Aclar o flaconi in HDPE e tappo in polipropilene.
Compresse rivestite con film da 600 mg:
Blister: 14 - 28 - 56 - 98 - 280 (10x28) compresse rivestite con film
Flaconi: 100 compresse rivestite con film
Nessuna.
SOLVAY PHARMA S.p.A
Via della Libertà, 30 - 10095 Grugliasco (TO)
14 compresse rivestite con film da 600 mg *AIC n. 033331137
28 compresse rivestite con film da 600 mg AIC n. 033331149
56 compresse rivestite con film da 600 mg *AIC n. 033331152
98 compresse rivestite con film da 600 mg *AIC n. 033331164
280 compresse rivestite con film da 600 mg *AIC n. 033331176
100 compresse rivestite con film da 600 mg *AIC n. 033331188
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
19/07/2000
Non pertinente
Luglio 2000
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