- [Vedi Indice]Timolux è indicato in:
pazienti con ipertensione ocularepazienti con glaucoma cronico ad angolo apertopazienti afachici con glaucoma pazienti con glaucoma ad angolo stretto e con episodi precedenti di chiusura d'angolo, spontanea o iatrogena, nell'occhio controlaterale, in cui sia necessario ridurre la pressione oculareè anche indicato come terapia concomitante nel glaucoma pediatrico, che sia inadeguatamente controllato con altre terapie antiglaucoma.
Di solito si inizia la terapia somministrando una goccia di Timolux 0.25% in ogni occhio affetto 2 volte al giorno. Se la risposta clinica non è adeguata, la posologia può essere variata somministrando una goccia allo 0.50% in ogni occhio affetto due volte al giorno. Se la pressione endoculare si mantiene a livelli soddisfacenti, in molti pazienti la terapia può essere proseguita con un'unica somministrazione giornaliera.
Uso con altri farmaci antiglaucoma: Nel caso fosse necessario un effetto ipotonizzante oculare più marcato si possono somministrare in associazione miotici colinergici, miotici alfa-bloccanti, adrenergici, prostaglandine, inibitori dell'anidrasi carbonica sistemici o topici. Quando occorre aggiungere il Timolux ad un'altra terapia antiglaucoma, somministrare una goccia di soluzione allo 0.25% nell'occhio affetto ogni 12 ore, oppure di soluzione allo 0.5% in caso di risposta clinica non sufficiente.
Uso pediatrico: Nei pazienti pediatrici il Timolux va impiegato solo nei casi di difficile compenso tonometrico, in aggiunta ad altra terapia ipotonizzante oculare e comunque sempre sotto lo stretto controllo dello specialista. La posologia consigliata è di 1 goccia di soluzione 0.25% nell'occhio affetto ogni 12 ore. Se necessario la posologia può essere aumentata ad 1 goccia di soluzione allo 0.5% ogni 12 ore.
Trasferimento da altra terapia
Quando un paziente viene trasferito da un altro agente beta-bloccante per uso topico oftalmico, questo deve essere sospeso dopo un intero dosaggio giornaliero e iniziare il giorno successivo il trattamento con Timolux 0.25%: una goccia di Timolux 0.25% in ogni occhio affetto due volte al giorno. Se la risposta clinica è inadeguata, si può aumentare la dose ad una goccia di Timolux 0.50% due volte al giorno.
Quando un paziente viene trasferito da una terapia con un singolo agente antiglaucoma che non sia un beta-bloccante per uso topico oftalmico, il primo giorno si continua il trattamento con il farmaco già in uso, aggiungendo una goccia di Timolux 0.25% in ogni occhio affetto due volte al giorno. Il giorno seguente si sospende completamente il farmaco usato in precedenza e si continua con Timolux 0.25%. Se è richiesto un dosaggio più alto di Timolux 0.25%, sostituire con una goccia di Timolux 0.50% in ogni occhio due volte al giorno.
Timolux è controindicato in pazienti con asma bronchiale o con pregressi episodi di asma bronchiale o con broncopneumopatia cronica ostruttiva, brachicardia sinusale, blocco atrioventricolare di II e III grado, scompenso cardiaco manifesto, shock cardiogeno. Ipersensibilità ai componenti del prodotto o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Essenzialmente controindicato in gravidanza e allattamento.
Timolux non è stato studiato nelle donne in gravidanza quindi il suo impiego richiede che vengano valutati i benefici della terapia contro i possibili rischi (vedere 04.3 Controindicazioni).
Uso durante allattamento
Il timololo è rilevabile nel latte umano. A causa delle potenziali reazioni indesiderate serie causate dal timololo in bambini in allattamento, si deve decidere se sospendere il farmaco o l'allattamento, tenendo conto dell'importanza del farmaco per la madre (vedere 04.3 Controindicazioni).
Come accade con altri farmaci oftalmici applicati topicamente, timololo può essere assorbito sistemicamente. Di conseguenza, le stesse reazioni indesiderate rilevabili a seguito di somministrazione sistemica di agenti beta-bloccanti possono manifestarsi con la somministrazione topica. Pazienti già in trattamento con un beta-bloccante per via orale debbono essere osservati per il potenziale effetto additivo, sia sulla pressione endoculare che sugli effetti sistemici conosciuti del beta-blocco.
Lo scompenso cardiaco deve essere adeguatamente controllato prima di iniziare la terapia. In pazienti con una storia di grave malattia cardiaca, i segni di scompenso cardiaco debbono essere attentamente sorvegliati e la frequenza del polso controllata ripetutamente.
In seguito alla somministrazione di timololo sono state riportate reazioni respiratorie e reazioni cardiache, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti con asma e, raramente, morte in associazione a scompenso cardiaco.
Impiegare con cautela in pazienti diabetici trattati con insulina o altri ipoglicemizzanti, per la possibilità di mascheramento dei sintomi da ipoglicemia. Parimenti possono risultare mascherati i sintomi di ipertiroidismo. In pazienti con glaucoma ad angolo chiuso, l'obbiettivo immediato del trattamento è la riapertura dell'angolo, operazione che richiede il restringimento della pupilla con un miotico: timololo ha scarso o nessun effetto sulla pupilla. Quando il timololo è usato nel glaucoma ad angolo chiuso per ridurre la pressione endoculare elevata esso dovrà essere impiegato in associazione con un miotico e mai da solo.
L'impiego del Timolux è in genere ben tollerato anche in pazienti portatori di lenti a contatto corneale di tipo rigido. Per la presenza di benzalconio cloruro, il Timolux non è indicato nei portatori di lenti a contatto di tipo morbido.
L'uso del timololo non è raccomandato nella prima infanzia. Se l'impiego fosse necessario deve essere somministrato sotto stretto controllo dello specialista.
In alcuni pazienti può verificarsi una diminuzione della risposta ipotensiva al timololo, dopo trattamenti prolungati. In tali casi può essere necessario ricorrere alla soluzione 0.5% oppure interrompere temporaneamente la terapia con Timolux e sostituirla con altri farmaci antiglaucoma non appartenenti alla categoria dei betabloccanti.
Uso pediatrico
L'uso del Timolux non è raccomandato negli infanti prematuri e nei neonati.
Rischio di reazioni anafilattiche
Pazienti con anamnesi di atopia o grave reazione anafilattica causate da allergeni di varia natura, possono essere più sensibili a tali allergeni in seguito ad una nuova esposizione accidentale, diagnostica o terapeutica. È possibile che questi pazienti non rispondano alle dosi usuali di adrenalina usate per il trattamento di reazioni anafilattiche.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Sono possibili effetti additivi e di insorgenza di ipotensione e/o marcata bradicardia quando il timololo è somministrato in associazione con calcio-antagonisti, betabloccanti e/o farmaci depletanti le catecolamine. Il timololo non induce significativi effetti sul diametro pupillare; si può comunque osservare una midriasi quando viene somministrato in associazione con adrenalina o dipivalilepinefrina.
Uso in gravidanza
Possibili effetti collaterali come capogiro e disturbi della visione possono in alcuni pazienti interferire con la capacità di guidare e con l'uso di macchine.
Timolux è in genere ben tollerato. I seguenti effetti indesiderati sono stati riscontrati o in studi clinici o con l'entrata in commercio del farmaco, e si può prevedere che si verifichino anche con Timolux.
Sensi speciali: segni e sintomi di irritazione oculare, inclusi congiuntivite, blefarite, cheratite e diminuita sensibilità corneale; disturbi visivi, incluse variazioni di rifrazione (dovute in alcuni casi alla sospensione della terapia miotica), diplopia e ptosi.
Cardiovascolari: bradicardia, aritmia, ipotensione, sincope, blocco cardiaco, accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, scompenso cardiaco congestizio, palpitazione, arresto cardiaco.
Respiratori: broncospasmo (soprattutto in pazienti con preesistente malattia broncospastica), insufficienza respiratoria, dispnea.
Organismo nella sua interezza: cefalea, astenia, faticabilità, dolore toracico, mascheramento dei sintomi di ipoglicemia in pazienti diabetici insulino-dipendenti.
Apparato tegumentario: reazioni di ipersensibilità, incluso rash localizzato o generalizzato e grave.
Digestivi: nausea.
Correlazione causale sconosciuta:
Per i seguenti eventi indesiderati segnalati non è stata dimostrata una correlazione causale con la terapia con Timolux: edema maculare cistoide afachico, secchezza delle fauci, congestione nasale, anoressia, dispnea, effetti sul S.N.C. (es. cambiamenti comportamentali, che includono confusione mentale, allucinazioni, ansia, disorientamento, nervosismo, sonnolenza ed altri disturbi psichici), ipertensione e fibrosi retroperitoneale.
Effetti collaterali potenziali:
Questi altri effetti indesiderati sono stati riportati negli studi clinici con il timololo maleato dopo somministrazione orale e possono essere considerati effetti potenziali del timololo maleato soluzione oftalmica.
Organismo in generale:
Dolore alle estremità, diminuita resistenza all'esercizio, perdita di peso.
Cardiovascolari:
Blocco AV (secondo o terzo grado), blocco senoatriale, edema, edema polmonare, insufficienza cardiaca, peggioramento dell'angina pectoris, vasodilatazione.
Digestivo:
Vomito, diarrea ed epatomegalia.
Endocrini:
Iperglicemia e ipoglicemia.
Cutanei:
Prurito, irritazione cutanea, aumentata pigmentazione, sudorazione e dermatite esfoliativa (un caso).
Muscoloscheletrici:
Artralgia.
Neurologici:
Vertigini, parestesia e locale indebolimento.
Psichiatrici:
Diminuita concentrazione, incubi, aumento dell'attività onirica, insonnia e diminuzione della libido.
Ematologici:
Porpora non trombocitopenica.
Respiratori:
Rantoli, tosse.
Sensi speciali:
Tinnito, secchezza oculare.
Urogenitali:
Impotenza, difficoltà di minzione.
Valori di laboratorio:
Cambiamenti importanti clinicamente nei parametri standard di laboratorio sono stati raramente associati con la somministrazione orale del timololo maleato. Si sono verificati lievi aumenti dell'azotemia, del potassio sierico e dell'acido urico, dei trigliceridi e minime diminuzioni dell'emoglobina, dell'ematocrito e del colesterolo HDL; tali variazioni non sono state ingravescenti o associate a manifestazioni cliniche.
Non sono disponibili dati riguardanti un iperdosaggio nell'uomo.
I più comuni segni e sintomi prevedibili in caso di iperdosaggio con un farmaco beta-bloccante per via sistemica sono bradicardia sintomatica, ipotensione, broncospasmo e insufficienza cardiaca acuta.
Vengono riportate le misure terapeutiche da intraprendere nei casi seguenti.
Ingestione:
In caso di ingestione si consiglia la lavanda gastrica; gli studi hanno dimostrato che il timololo non viene rapidamente rimosso dal circolo con la dialisi.
Bradicardia sintomatica:
Somministrare per via endovenosa atropina solfato alla dose di 0.25-2 mg; se la bradicardia persiste, somministrare con cautela isoproterenolo cloridrato per via endovenosa. Nei casi refrattari si deve prendere in considerazione l'uso di un pace-maker cardiaco transvenoso.
Ipotensione:
Somministrare farmaci pressori simpaticomimetici. Nei casi refrattari si è dimostrato utile il glucagone cloridrato.
Broncospasmo:
Somministrare isoproterenolo cloridrato e, se necessario aminofillina come terapia.
Scompenso cardiaco acuto:
Una terapia convenzionale a base di digitale, diuretici, ossigeno deve essere istituita immediatamente; nei casi refrattari si consiglia aminofillina per via endovenosa e in seguito, se necessario, si può somministrare glucagone cloridrato.
Blocco cardiaco (I o II grado):
Impiegare isoproterenolo cloridrato o pacemaker cardiaco transvenoso.
Timolux riduce la pressione endoculare elevata e normale sia in presenza che in assenza di glaucoma. La pressione endoculare è un importante fattore di rischio nella patogenesi della perdita visiva del glaucomatoso. Più alto è il livello della pressione endoculare, maggiore è la probabilità di perdita del campo visivo e di danno a livello del nervo ottico.
Il timololo maleato è un farmaco di blocco dei recettori beta-adrenergici, non selettivo, privo di significativa attività simpaticomimetica intrinseca, come pure di effetto deprimente diretto a livello miocardico e di effetto anestetico locale (stabilizzatore di membrana). La sua azione antiipertensiva a livello oculare implica, probabilmente, una ridotta formazione dell'acqueo, anche se è osservato un leggero aumento nella facilitazione del deflusso.
L'inizio dell'effetto si osserva, in genere, circa 20 minuti dopo l'instillazione e la riduzione massima della pressione endoculare si verifica entro 1-2 ore. Un abbassamento significativo della pressione endoculare può persistere per un periodo di 24 ore con Timolux. Questa lunga durata di azione permette il controllo della pressione oculare durante le ore notturne. Osservazioni ripetute in un arco di tempo di 3 anni indicano che l'azione di Timolux nel ridurre la pressione endoculare è ben mantenuta.
A differenza dei miotici Timolux riduce la pressione endoculare con poco o nessun effetto sulla accomodazione o sul diametro pupillare. In questo modo modificazioni dell'acuità visiva dovute ad una aumentata accomodazione non sono comuni e non manifestano visione offuscata o oscurata e cecità notturna prodotte da miotici. Inoltre, nei pazienti con cataratta viene evitata l'impossibilità di vedere l'opacità intorno al cristallino quando la pupilla è ristretta da miotici.
Per os, nel ratto l'assorbimento del timololo è rapido. La concentrazione plasmatica è massima dopo 1 ora. L'emivita plasmatica è di circa 30'.
Nel coniglio il timololo somministrato come collirio determina assorbimento molto rapido nella camera anteriore dell'occhio. Dopo unica dose di 50 microlitri di sol. allo 0.5% la conc. massima viene osservata dopo 30'. La conc. media nell'umor acqueo è di 2.47 mg/ml e la media plasmatica di 0.19 mg/ml.
Anche nel cane il timololo viene rapidamente assorbito: i picchi plasmatici appaiono dopo circa 1 h e l'emivita plasmatica è un po' inferiore a 1 h.
In vivo e in vitro sull'occhio del coniglio è stato studiato il passaggio e il tenore in timololo a livello di iride e corpo ciliare e pure il suo legame con la melanina oculare dimostrando che, la somministrazione quotidiana per 30 gg, provoca aumento del tenore di timololo in rapporto ai valori registrati il primo giorno le concentrazioni essendo però 2 o 3 volte più elevate. Il timololo si lega in modo reversibile alla melanina oculare.
Sempre nel coniglio, dopo somministrazione di 3 H timololo, i tenori in timololo erano identici nelle porzioni inferiori o superiori del tessuto congiuntivale.
La somministrazione di forti dosi di timololo in collirio può determinare un passaggio sistemico del prodotto nell'organismo.
Tossicologia animale
Non si sono osservati effetti indesiderati a livello oculare in conigli e cani trattati topicamente con Timolux nel corso di studi della durata di 1 e 2 anni rispettivamente.
La DL50 orale del timololo è 1190 mg/kg nelle femmine del topo e 900 mg/kg nelle femmine di ratto.
In uno studio della durata di 2 anni sulla somministrazione orale di timololo maleato in ratti, si è verificato un aumento statisticamente significativo (p 0.05) dell'incidenza di feocromocitoma nei ratti maschi trattati con 300mg/kg/die (dosi 300 volte superiori alla dose orale massima raccomandata nell'uomo). La dose orale massima raccomandata di timololo è 60 mg; una goccia di Timolux 0.50%, contenente circa 0.2 mg, rappresenta 1/300 di questa dose. Tali differenze non sono state osservate in ratti trattati con dosi pari a 25-100 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo.
Si è verificato un aumento statisticamente significativo (p 0.05) dell'incidenza complessiva di neoplasie polmonari benigne e maligne, polipi uterini benigni e adenocarcinoma mammario in topi femmine a dosaggi 500 mg/kg/die (500 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo), ma non a dosi di 5 o 50 mg/kg/die.
Il timololo maleato si è mostrato privo di potenziale mutageno quando valutato in vivo ( topo) mediante test del micronucleo e analisi citogenetiche (dosi fino a 800 mg/kg) e in vitro mediante analisi di trasformazione neoplastica della cellula (fino a 100 g/ml).
Tossicità su Sviluppo Riproduzione
Studi sulla fertilità e sulla riproduzione in ratti non hanno mostrato effetti indesiderati sulla fertilità nel maschio e nella femmina a dosi fino a 150 volte la dose orale massima raccomandata nell'uomo. Studi di teratogenicità con timololo in topi e conigli a dosi fino a 50 mg/kg/die (50 volte la dose massima raccomandata nell'uomo) non hanno mostrato segni di malformazioni fetali. Sebbene a questi dosaggi si fosse osservato un ritardo dell'ossificazione fetale, non si sono osservati effetti indesiderati sullo sviluppo postnatale della prole. Nel topo dosi di 1000 mg/kg/die (1000 volte la dose orale massima consigliata nell'uomo) sono risultate tossiche per la madre e hanno causato un aumento del numero di aborti fetali. Un aumento degli aborti fetali è stato anche osservato nei conigli trattati con dosi 100 volte superiori la dose orale massima raccomandata nell'uomo, in questo caso senza apparente tossicità per la madre.
Sodio fosfato monobasico monoidrato; sodio fosfato bibasico eptaidrato; benzalconio cloruro; acqua depurata.
Per la presenza di benzalconio cloruro il Timolux non è compatibile con l'uso di lenti a contatto corneale morbide.
24 mesi a confezione integra.
Il prodotto non deve essere utilizzato oltre 28 giorni dalla prima apertura.
Nessuna.
Flacone da 5 ml in polietilene completi di contagocce e tappo a vite in polistirene.
Nessuna in particolare.
TUBILUX PHARMA S.p.A.
Via Costarica, 20/22 - 00040 Pomezia (Roma)
Timolux 0.25% collirio 5 ml AIC n. 034305019
Timolux 0.50% collirio 5 ml AIC n. 034305021
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
10.10.2000
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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Ottobre 2000
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