- [Vedi Indice]Angina pectoris: come monoterapia o in associazione ad altri farmaci antianginosi quali beta-bloccanti e/o calcioantagonisti.
Poiché la risposta ai nitroderivati differisce da paziente a paziente, appare utile la scelta del dosaggio di nitroglicerina sulla base della quantità minima efficace.
Si consiglia comunque l'applicazione di un dispositivo transdermico al giorno.
Il dispositivo dovrà essere collocato su di una superficie dove il tessuto cutaneo sia sano, preventivamente pulito e dove i peli siano scarsi (per esempio la parte laterale del torace).
Per la buona adesività dovrà essere effettuata una pressione per qualche secondo con il palmo della mano.
Sono stati evidenziati livelli ematici attivi dopo circa 30'dalla applicazione del sistema.
La durata dell'applicazione giornaliera dovrà essere stabilita dal Medico curante; secondo il caso potrà essere per tutte le 24 ore o discontinuata per qualche ora (per esempio durante la notte) al fine di evitare l'insorgenza di tolleranza verso il farmaco.
Dopo l'utilizzazione prescritta dal Medico, rimuovere il dispositivo e gettarlo. Applicare il nuovo dispositivo su un'altra regione cutanea. Onde evitare i fenomeni d'irritazione locale conviene attendere qualche giorno prima di utilizzare nuovamente la stessa area di applicazione.
In caso di scollamento spontaneo, dovrà essere applicato un nuovo dispositivo in altra sede.
Intolleranza nota ai nitroderivati. Insufficienza circolatoria acuta: shock, collasso. Ipotensione arteriosa marcata. Grave anemia. Aumentata pressione intracranica o intraoculare. Insufficienza cardiaca da stenosi mitralica, aortica o da pericardite costrittiva.
Triniplas deve essere utilizzato sotto stretta sorveglianza medica in caso di somministrazione a pazienti con infarto del miocardio o con insufficienza cardiaca.
Qualora il paziente passi ad altro trattamento, Triniplas va sospeso gradualmente, mentre si inizia il nuovo trattamento. Non interrompere bruscamente la terapia.
Il dispositivo deve essere rimosso prima di effettuare una cardioversione elettrica o dell'uso di un defibrillatore.
Triniplas non trova indicazione nel trattamento delle crisi anginose in fase acuta; infatti in questo caso può essere utilizzato solo se associato a nitroderivati ad azione rapida.
In caso di sospensione del trattamento in pazienti anginosi, per prevenire eventuali reazioni da sospensione, questa deve avvenire in modo graduale e sotto stretto controllo medico.
Usare con cautela nei pazienti con ipossiemia da anemia grave, poiché in tali pazienti la biotrasformazione della nitroglicerina è ridotta.
Similmente, cautela è indicata nei pazienti con ipossiemia e squilibrio di ventilazione/perfusione dovuto ad affezione polmonare o insufficienza cardiaca ischemica.
I pazienti con angina pectoris, infarto miocardico o ischemia cerebrale sono affetti frequentemente da anomalie delle piccole vie aeree (specialmente ipossia alveolare).
In questi casi la vasocostrizione che si manifesta all'interno del polmone sposta la perfusione dalle aree di ipossia alveolare alle regioni meglio ventilate.
Come potente vasodilatatore, la nitroglicerina, potrebbe opporsi alla vasocostrizione e pertanto determinare un aumento della perfusione delle aree scarsamente ventilate, peggiorando lo squilibrio ventilazione/perfusione e determinando una ulteriore diminuzione della pressione parziale dell'ossigeno arterioso.
La terapia con nitrati può aggravare l'angina causata da cardiomiopatia ipertrofica.
Nei casi in cui risulti preferibile la terapia intermittente, in considerazione della possibilità di eventuali attacchi anginosi nei periodi in cui il sistema non è applicato, può essere consigliabile la somministrazione contemporanea di un farmaco antianginoso. Nel caso si sviluppi tolleranza ai cerotti di nitroglicerina, l'effetto della nitroglicerina sublinguale può risultare parzialmente diminuito.
Prestare particolare attenzione quando la temperatura sia molto elevata o in caso di permanenza in piedi per lunghi periodi di tempo.
Tenere fuori della portata dei bambini , sia prima che dopo l'uso.
Quando richiesto, il farmaco può essere associato a beta-bloccanti e calcioantagonisti.
Onde evitare eventuali ipotensioni eccessive, deve essere prestata la massima attenzione alla somministrazione contemporanea di calcioantagonisti a spiccata attività vasodilatante, vasodilatatori diretti (idralazina, etc.) e diuretici.
È consigliabile limitare l'assunzione di alcool durante il trattamento con Triniplas.
La risposta alla nitroglicerina può diminuire con l'assunzione contemporanea di acido acetilsalicilico e antiinfiammatori non steroidei.
La somministrazione contemporanea di fenobarbital può aumentare il metabolismo epatico riducendo i livelli plasmatici.
Triniplas va impiegato con cautela durante la gravidanza, specialmente nei primi tre mesi. Non è noto se il principio attivo passa nel latte materno, pertanto i vantaggi per la madre devono essere valutati, tenendo presenti i possibili rischi per il bambino.
Triniplas, specie all'inizio del trattamento, a causa della possibile insorgenza di effetti collaterali quali ipotensione, nausea, vertigini, può diminuire la reattività del paziente durante la guida o l'utilizzazione di macchinari.
Come tutti i preparati a base di nitrati, Triniplas può presentare:
cefalee che si verificano all'inizio del trattamento e che scompaiono dopo qualche giorno;nausea, vomito e ipotensione ortostatica. Vertigini possono presentarsi negli ammalati particolarmente sensibili alla nitroglicerina;molto più raramente reazioni allergiche cutanee.
Occasionalmente possono verificarsi arrossamento cutaneo, con o senza leggero prurito locale o sensazione di bruciore, nonché dermatite allergica da contatto nella sede di applicazione del sistema che, comunque, regrediscono spontaneamente dopo qualche ora dall'asportazione dello stesso.
L'uso, specie se prolungato, di prodotti per applicazione topica può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione; in tali casi occorre interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche.
Il rischio di sovradosaggio è molto basso grazie alla liberazione controllata della nitroglicerina.
Con dosi elevate di nitroglicerina, specie nei soggetti anziani, possono comparire ipotensione, di grado anche grave, tachicardia riflessa, collasso e sincope.
In tal caso è possibile assistere il paziente portandolo in posizione sdraiata, sollevandogli gli arti inferiori; se necessario questo primo intervento può essere seguito da terapia adeguata in accordo con il giudizio del Medico curante.
In caso di sovradosaggio accidentale, l'effetto della nitroglicerina può essere rapidamente sospeso rimuovendo dalla cute il sistema.
La nitroglicerina produce un effetto dilatante sul sistema venoso, riducendone le resistenze e determinando una riduzione del flusso venoso verso il cuore. Questo provoca una diminuzione del volume e della pressione telediastolici nel ventricolo sinistro, con riduzione quindi della domanda di ossigeno.
La riduzione della pressione della parete ventricolare produce inoltre un miglioramento nella distribuzione del sangue ai tessuti subendocardici.
La nitroglicerina induce inoltre un effetto dose-dipendente di riduzione delle resistenze del sistema vascolare arterioso, sia periferico che a livello coronarico.
Questo effetto si traduce quindi in una diminuzione del lavoro cardiaco da una parte, ed in un aumento di apporto di ossigeno dall'altra.
Triniplas è un dispositivo terapeutico di liberazione transdermica, nel quale la nitroglicerina è impregnata in una particolare matrice polimerica, che ne consente una liberazione lenta e controllata nel tempo. Il tutto è ricoperto da un sottile film acrilico e da una pellicola che va tolta prima dell'uso.
Dopo l'applicazione sulla pelle, la nitroglicerina penetra direttamente nella circolazione ematica. La velocità di liberazione della nitroglicerina dal sistema transdermico consente concentrazioni stabili del principio attivo da 2 a 24 ore dopo l'applicazione.
Dopo la rimozione del dispositivo, il livello plasmatico di nitroglicerina si abbassa rapidamente nel giro di 1 - 2 ore. Ciò permette, nei casi di riduzione di efficacia del nitroderivato per lo sviluppo di tolleranza, la possibilità di effettuare una efficace "finestra terapeutica".
L'eliminazione avviene preferibilmente per via urinaria.
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Duro-Tak 80, sorbitan monooleato.
Composizione del cerotto:
poliestere siliconato, polietilene a bassa densità.
La nitroglicerina può interferire con i tests di laboratorio per le catecolamine fornendo valori superiori al reale o false positività.
2 anni.
Conservare ad una temperatura tra 15 °C e 25 °C.
Triniplas 5 mgastuccio contenente 15 sistemi transdermici con superficie da 7 cm2 , liberanti in vivo 5 mg/24 h di nitroglicerina, contenuti in bustine di alluminio politenato.
Triniplas 10 mgastuccio contenente 15 sistemi transdermici con superficie da 14 cm2 , liberanti in vivo 10 mg/24 h di nitroglicerina, contenuti in bustine di alluminio politenato.
Triniplas 15 mgastuccio contenente 15 sistemi transdermici con superficie da 21 cm2 , liberanti in vivo 15 mg/24 h di nitroglicerina, contenuti in bustine di alluminio politenato.
Estrarre il sistema dalla bustina.Afferrare una linguetta e tirare con cautela.Applicare sulla zona prescelta la parte adesiva liberata dalla linguetta.Afferrare la restante linguetta e tirare con cautela.Fare aderire esercitando per circa 10 secondi una leggera pressione sul sistema fino a perfetta adesione.
NOVARTIS FARMA S.p.A.
S.S. 233 (Varesina) km 20,5 - 21040 Origgio (VA)
Triniplas 5 mg AIC n. 029030044
Triniplas 10 mg AIC n. 029030057
Triniplas 15 mg AIC n. 029030069
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31.10.1994/15.999.
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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Novembre 1999.
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