Interazioni - [Vedi Indice]L'alcool può rafforzare gli effetti del farmaco.
Si raccomanda cautela nell'uso in gravidanza e durante l'allattamento.
Alcuni effetti collaterali possono all'inizio e specialmente sotto l'effetto concomitante dell'alcool, attenuare la capacità di reazione in situazioni quali la guida di macchinari.
Alle dosi terapeutiche Trinitrina generalmente non causa alcun importante effetto collaterale. Ciononostante, in soggetti ipersensibili, si possono talvolta verificare sintomi da ipotensione arteriosa. Si possono anche osservare altri effetti collaterali quali cefalea, arrossamento cutaneo, vertigini, tachicardia, astenia, che in genere scompaiono in seguito a diminuzione delle dosi.
Dosi molto elevate possono provocare vomito, ipotensione, sincope, cianosi, metaemoglobinemia, disturbi respiratori, bradicardia. L'alcool può rafforzare gli effetti del farmaco.
Dosi molto elevate possono provocare vomito, ipotensione, sincope, cianosi, metaemoglobinemia, disturbi respiratori, bradicardia .
Il meccanismo d'azione di Trinitrina non è ancora completamente chiarito. Comunque il suo impiego nell'attacco d' angina è giustificato dai seguenti effetti farmacologici: vasodilatazione arteriosa e venosa che provoca una riduzione del precarico e del postcarico con conseguente diminuzione del fabbisogno d'ossigeno da parte del miocardio. Trinitrina possiede inoltre un'azione diretta sul circolo coronarico che si estrinseca attraverso una dilatazione preferenziale dei vasi collaterali e favorisce una migliore irrorazione delle aree ischemiche.
Dopo somministrazione sublinguale il farmaco è rapidamente assorbito ed esplica la sua attività entro pochi minuti, determinando una pressoché immediata risoluzione della crisi dolorosa.
Le DL50 nel topo e nel ratto per via endovenosa sono rispettivamente 17,28 (M) - 18,22 (F) mg/kg e 24,43 (M) e 28,20 (F) mg/kg.
Nel cane sono state tollerate dosi e.v. di 1 e 3 mg/kg per 14 giorni.
La nitroglicerina somministrata per via endovenosa ed intraperitoneale nel coniglio e nel ratto non ha dimostrato effetti teratogeni e embriotossici.
Metile p-idrossibenzoato, vanillina, alcool polivinilico, gelatina, magnesio carbonato, magnesio stearato, gomma arabica, glucosio anidro, titanio biossido, silice precipitata, calcio stearato, cellulosa, talco, mannitolo, lattosio, amido, saccarosio
Non note.
36 mesi.
Nessuna.
Flacone di vetro giallo chiuso con capsula di alluminio PFP e guarnizione di politene.
Il flacone contiene 70 compresse rivestite.
Nessuna.
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