- [Vedi Indice]Principio attivo:
Trixilan capsule - Ogni capsula contiene:
cefatrizina propilenglicole (pari a mg 500 di cefatrizina) mg 582
Trixilan sospensione - 100 ml contengono:
cefatrizina propilenglicole (pari a g 5 di cefatrizina) g 5,82
Capsule e sospensione estemporanea.
- [Vedi Indice]Infezioni sostenute da germi Gram-positivi e Gram-negativi sensibili all'antibiotico. In particolare, la cefatrizina si è dimostrata efficace nelle infezioni delle vie respiratorie (faringiti, bronchiti) e nelle infezioni delle vie urinarie, sia nell'età adulta che nell'età infantile.
Si consiglia la seguente posologia, salvo la diversa prescrizione medica:
Adulti: 1,5 - 3 g/die in dosi ugualmente divise ogni sei-otto ore.
Bambini: in rapporto all'età, al peso e alla gravità dell'infezione, 30-60 mg/kg/die in quattro somministrazioni ad intervalli regolari. Ogni cucchiaino dosatore, da ml 5, contiene mg 250 di antibiotico. Sotto la diretta responsabilità del Medico la posologia potrà essere aumentata nei casi più gravi. Il trattamento dovrebbe essere continuato per un minimo di 48-72 ore dopo la scomparsa della sintomatologia.
Modalità d'uso per la preparazione della sospensione: aggiungere l'acqua fino a livello indicato ed agitare. La sospensione così preparata mantiene inalterata la sua attività antibiotica per sette giorni, se conservata in frigorifero. Prima di ogni assunzione il flacone deve essere ben agitato.
Ipersensibilità verso le cefalosporine e verso gli altri componenti del prodotto.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Le cefalosporine vanno impiegate con cautela nei soggetti allergici alle penicilline. Sia a livello clinico che di laboratorio è stata accertata allergicità crociata parziale tra penicilline e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico specie dopo somministrazione parenterale. In caso di reazione allergica si deve sospendere il trattamento ed istituire idonee misure terapeutiche (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, adrenalina od altre misure d'emergenza. Casi di colite pseudomembranosa sono stati descritti in concomitanza all'uso di cefalosporine (ed altri antibiotici a largo spettro d'azione). È importante prendere in considerazione tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante la terapia. Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività dei test di Coombs (talora false). In caso di marcata insufficienza renale, la posologia delle cefalosporine deve essere opportunamente ridotta sulla base dei risultati delle prove di funzionalità renale.
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