Interazioni - [Vedi Indice]Non sono stati eseguiti studi specifici sulle interazioni farmacologiche con la dorzolamide.
Negli studi clinici, la dorzolamide è stata impiegata in concomitanza con i seguenti farmaci, senza evidenziare interazioni negative: timololo in soluzione oftalmica, betaxololo in soluzione oftalmica e farmaci per uso sistemico quali ACE-inibitori, calcio-antagonisti, diuretici, antiinfiammatori non steroidei, compresa aspirina, ed ormoni (per es. estrogeni, insulina, tiroxina). Le associazioni della dorzolamide con farmaci miotici e con agonisti adrenergici non sono state valutate adeguatamente durante il trattamento del glaucoma.
La dorzolamide è un inibitore dell'anidrasi carbonica e, sebbene somministrato topicamente, viene assorbito per via sistemica. Negli studi clinici, la dorzolamide non è stata associata ad alterazioni dell'equilibrio acido-base; tuttavia, questi squilibri sono stati osservati con l'uso di inibitori dell'anidrasi carbonica per via orale che, in alcuni casi, hanno causato interazioni medicamentose (per es., tossicità associata a terapia con alte dosi di salicilato). Deve, quindi, essere considerata la potenzialità di tali interazioni farmacologiche in pazienti trattati con la dorzolamide.
- Gravidanza
Non sono stati condotti studi su donne in gravidanza. Durante la gravidanza la dorzolamide non deve essere somministrata. Nel coniglio, sono state osservate malformazioni dei corpi vertebrali nei piccoli di femmine trattate con dosi tossiche associate all'acidosi metabolica.
- Allattamento
Non è noto se nell'uomo il farmaco venga escreto nel latte materno. La dorzolamide non deve essere usata durante l'allattamento. In ratti in allattamento è stato osservato un decremento del peso corporeo.
Possibili effetti collaterali, come capogiri e disturbi visivi, possono interferire con la capacità di guidare e di operare con macchinari (vedere anche "Effetti indesiderati").
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate sia in corso di studi clinici sia con l'immissione in commercio del farmaco:
- Disturbi oculari: bruciore e dolore puntorio, offuscamento della visione, prurito all'occhio, lacrimazione, congiuntivite, infiammazione palpebrale, irritazione palpebrale, incrostazione palpebrale, irritazione che comprende arrossamento, dolore, cheratite puntata superficiale, edema corneale, iridociclite, miopia transitoria (che si è risolta con l'interruzione della terapia);
- Disturbi generali: Ipersensibilità: segni e sintomi di reazioni locali (reazioni palpebrali) e di reazioni allergiche sistemiche, che includono edema angioneurotico, orticaria e prurito, rash, dispnea, raramente broncospasmo;
- Disturbi gastrointestinali: sensazione di gusto amaro, nausea, secchezza delle fauci, irritazione faringea;
- Disturbi cutanei: dermatite da contatto;
- Disturbi neurologici: cefalea, astenia/faticabilità, capogiro, parestesia;
- Disturbi renali e urinari: urolitiasi;
- Dati di Laboratorio: L'uso della dorzolamide non è stato associato a squilibri elettrolitici di rilevanza clinica.
Sono disponibili solo informazioni limitate per quanto riguarda il sovradosaggio nell'uomo in seguito a ingestione accidentale o intenzionale della dorzolamide cloridrato. Quanto segue è stato riportato con l'ingestione: sonnolenza; applicazione topica: nausea, capogiro, cefalea, faticabilità, anomalie dell'attività onirica e disfagia.
Il trattamento deve essere sintomatico e di sostegno. È possibile che si verifichino uno squilibrio elettrolitico, acidosi ed eventuali effetti sul sistema nervoso centrale. Devono essere monitorati i valori degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e del pH.
Codice ATC: S01EC03
Agente antiglaucoma per uso topico
Inibitore dell'anidrasi carbonica.
Meccanismo d'Azione
L'anidrasi carbonica (AC) è un enzima che si ritrova in molti tessuti corporei, compresi gli occhi. Nell'uomo, l'anidrasi carbonica è presente in diversi isoenzimi, il più attivo dei quali è l'anidrasi carbonica II (AC-II) rilevato principalmente nei globuli rossi ma anche in altri tessuti. L'inibizione dell'anidrasi carbonica nei processi ciliari dell'occhio riduce la secrezione di umore acqueo. Ne consegue una riduzione della pressione endoculare (PIO).
Trusopt contiene la dorzolamide cloridrato, un potente inibitore dell'anidrasi carbonica II umana. In seguito a somministrazione topica oculare, la dorzolamide riduce la pressione endoculare elevata, sia in presenza che in assenza di glaucoma. La pressione endoculare elevata è un importante fattore di rischio nella patogenesi del danno del nervo ottico e della perdita del campo visivo.
La dorzolamide non determina costrizione pupillare e riduce la pressione endoculare senza provocare effetti collaterali come la cecità notturna e lo spasmo da accomodazione. La dorzolamide ha effetto scarso o nullo sulla frequenza del polso o sulla pressione arteriosa.
Anche i b-bloccanti per uso topico abbassano la PIO attraverso la riduzione della secrezione di umore acqueo, ma agiscono con un differente meccanismo di azione. Gli studi hanno mostrato che quando la dorzolamide viene somministrata in aggiunta ad un b-bloccante per uso topico, si osserva un'ulteriore riduzione della PIO; questo risultato concorda con gli effetti additivi riportati con b-bloccanti e con gli inibitori dell'anidrasi carbonica per uso orale.
Effetti farmacodinamici
Effetti clinici
In studi clinici su larga scala, della durata massima di un anno su pazienti con glaucoma o ipertensione oculare, è stata dimostrata l'efficacia della dorzolamide somministrata tre volte al giorno in monoterapia (PIO al basale
³ 23 mmHg) o somministrata due volte al giorno come terapia addizionale al trattamento con b-bloccanti per uso oftalmico (PIO basale ³ 22 mmHg). L'effetto ipotensivo della dorzolamide sulla PIO, in monoterapia o in associazione terapeutica, è stato osservato per tutto il giorno e si è mantenuto durante la terapia a lungo termine. L'efficacia della monoterapia a lungo termine è risultata simile a quella del betaxololo e leggermente inferiore a quella del timololo. Somministrata come terapia aggiuntiva ai b-bloccanti per uso oftalmico, la dorzolamide ha mostrato un effetto ipotensivo aggiuntivo sulla PIO, simile a quello della pilocarpina al 2% somministrata quattro volte al giorno.
Diversamente dagli inibitori dell'anidrasi carbonica per uso orale, la somministrazione topica di dorzolamide cloridrato consente un'azione diretta sull'occhio con dosi sostanzialmente inferiori e, quindi, con una minore esposizione sistemica al farmaco. Negli studi clinici, questo ha comportato una riduzione della PIO senza squilibri acido-base o elettrolitici caratteristici degli inibitori dell'anidrasi carbonica per uso orale.
Quando applicata topicamente, la dorzolamide raggiunge il circolo sistemico. Per valutare la potenzialità di un'inibizione dell'anidrasi carbonica a livello sistemico dopo somministrazione topica, sono state misurate le concentrazioni di farmaco e del suo metabolita negli eritrociti e nel plasma, nonché il grado di inibizione dell'anidrasi carbonica negli eritrociti. Con la terapia cronica, la dorzolamide si accumula negli eritrociti a causa di un legame selettivo con l'AC-II, mentre le concentrazioni plasmatiche del farmaco in forma libera rimangono estremamente basse. Dal farmaco si forma un singolo N-desetil metabolita, che inibisce la AC-II meno potentemente del farmaco da cui deriva ma che inibisce anche un isoenzima meno attivo (AC-I). Anche il metabolita si accumula nei globuli rossi dove si lega principalmente alla AC-I. La dorzolamide si lega per il 33% circa alle proteine plasmatiche. La dorzolamide viene escreta principalmente nelle urine in forma immodificata; anche il metabolita è escreto nelle urine. A fine trattamento, la dorzolamide viene eliminata dai globuli rossi secondo una cinetica non lineare, il che determina un rapido declino delle concentrazioni iniziali del farmaco, cui fa seguito una fase di eliminazione meno veloce con un'emivita del farmaco di circa 4 mesi.
Quando la dorzolamide è stata somministrata per via orale per simulare la massima esposizione sistemica dopo somministrazione topica oculare a lungo termine, lo stato stazionario è stato raggiunto in 13 settimane. Allo stato stazionario, virtualmente non erano presenti nel plasma in forma libera né il farmaco né il suo metabolita; inoltre, l'inibizione dell'AC a livello degli eritrociti è risultata inferiore a quella ritenuta necessaria per osservare un effetto farmacologico sulla funzione renale o respiratoria. Simili risultati farmacocinetici sono stati osservati dopo somministrazione topica cronica della dorzolamide.
Tuttavia, in alcuni pazienti anziani con compromissione renale (clearance della creatinina stimata 30-60 ml/min) sono state rilevate maggiori concentrazioni di metabolita negli eritrociti, ma ciò non è stato associato direttamente a differenze significative nell'inibizione dell'anidrasi carbonica o ad effetti collaterali sistemici clinicamente significativi.
I principali dati di studi su animali con la dorzolamide cloridrato somministrata per via orale, sono stati correlati agli effetti farmacologici dell'inibizione sistemica dell'anidrasi carbonica. Alcuni di questi dati erano specifici per la specie esaminata e/o causati dall'acidosi metabolica.
Negli studi clinici, nei pazienti non si sono manifestati segni di acidosi metabolica o variazioni degli elettroliti serici, indicativi di inibizione sistemica della AC. Pertanto, non si prevede che gli effetti rilevati dagli studi su animali si osservino nei pazienti trattati con dorzolamide al dosaggio terapeutico.
Idrossietilcellulosa, mannitolo, sodio citrato, idrossido di sodio (per aggiustare q.b. il pH = 5,65), benzalconio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Non note.
La durata di stabilità è di 2 anni.
Trusopt non deve essere usato oltre 28 giorni dopo la prima apertura del contenitore.
Flacone ALP
Conservare a temperatura non superiore a 30 °C.
Conservare il flacone nella confezione esterna.
Ocumeter Plus dosatore oftalmico: conservare il flacone nella confezione esterna.
Flacone ALP:
La confezione del flaconcino prodotto secondo la metodica industriale ALP (Automated Liquid Packaging) è costituita da un contenitore ovale, translucido, di polietilene a bassa densità con una punta contagocce e da un tappo in polipropilene di colore arancione. La punta ed il cappuccio arancione sono coperti con un sigillo di protezione trasparente, eliminabile all'atto della prima apertura. Il flacone ALP contiene 5 ml di soluzione.
Ocumeter Plus dosatore oftalmico:
Il dosatore oftalmico Ocumeter Plus è costituito da un contenitore translucido in polietilene ad alta densità con un contagocce sigillato, una superficie comprimibile per l'erogazione delle gocce ed un tappo costituito da due parti assemblate. All'atto della prima apertura, il tappo perfora il contagocce sigillato e, automaticamente, le due parti che lo compongono si incastrano, trasformandolo in un unico elemento. Il sigillo di protezione è costituito da due fascette tratteggiate che dall'etichetta del flacone si estendono sul tappo.
Il dosatore oftalmico Ocumeter Plus contiene 5 ml di soluzione.
Trusopt è disponibile nelle seguenti confezioni:
1 x 5 ml (flaconi singoli da 5 ml)
3 x 5 ml (tre flaconi da 5 ml)
6 x 5 ml (sei flaconi da 5 ml)
Informare il paziente di evitare che la punta del contagocce venga a contatto con l'occhio o con le zone circostanti.
Informare il paziente che, le soluzioni oftalmiche, se usate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni che notoriamente causano infezioni oculari.
L'uso di soluzioni infette può causare gravi danni all'occhio e conseguente perdita della visione.
Dosatore Oftalmico Ocumeter Plus:
Prima di usare il farmaco assicurarsi che le fascette di sicurezza siano intatte. Uno spazio fra flacone e tappo è normale per un flacone che non è ancora stato aperto.Svitare il tappo ruotandolo nel senso indicato dalle frecce. Le fascette di sicurezza si romperanno indicando che il flacone è aperto e pronto per l'uso.Inclinare il capo all'indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l'occhio.Capovolgere il contenitore, afferrandolo con il pollice o l'indice a livello del lato comprimibile, come mostrato in figura. Premere leggermente fino a che non sia stata erogata una singola goccia nell'occhio, come prescritto dal proprio medico.Non mettere a contatto la punta del contagocce con l'occhio o con la palpebra. Ripetere i punti 3 e 4 per l'altro occhio, qualora il medico abbia prescritto il trattamento per entrambi gli occhi.Avvitare il tappo ermeticamente.
Farsi prescrivere una nuova confezione quando il liquido sta per finire.
MERCK SHARP & DOHME (ITALIA) S.p.A.
Via G. Fabbroni, 6 - 00191 ROMA
Consociata della: MERCK & Co.Inc.
Whitehouse Station, New Jersey, U.S.A.
Flacone ALP:
1 x 5 ml (1 flacone da 5 ml) AIC n. 031848017/M
Dosatore Oftalmico Ocumeter Plus
1 x 5 ml (1 flacone da 5 ml) AIC n. 031848017/M
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Novembre 1999
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Novembre 2000
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