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    TORA-DOL



      CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
      Antinfiammatorio/antireumatico non steroideo.

      PRINCIPI ATTIVI
      Ketorolac trometamina.

      ECCIPIENTI
      Compresse rivestite con film da 10 mg: cellulosa microcristallina, lat
      tosio, magnesio stearato, ipromellosa, titanio diossido, macrogol 8000
      . Soluzione iniettabile 10 mg/ml: alcool, sodio cloruro, acqua per pre
      parazioni iniettabili. Soluzione iniettabile 30 mg/ml: alcool, sodio c
      loruro, acqua per preparazioni iniettabili. Gocce orali soluzione 20 m
      g/ml: acido citrico, sodio fosfato monobasico, metile-paraidrossibenzo
      ato, propile-paraidrossibenzoato, sodio idrossido a pH 6,5 +/- 0,5, ac
      qua depurata.

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    DEI FARMACI IN COMMERCIO IN ITALIA



      INDICAZIONI
      Compresse rivestite con film e gocce orali: e' indicato soltanto nel t
      rattamento a breve termine (massimo 5 giorni) del dolore post operator
      io di grado moderato. Soluzione iniettabile: somministrato per via int
      ramuscolare od endovenosa e' indicato nel trattamento a breve termine
      (massimo due giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado moderat
      o-severo. Nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso Tor
      a-dol endovenoso puo' essere usato quale complemento ad un analgesico
      oppiaceo. La soluzione iniettabile: e' inoltre indicato nel trattament
      o del dolore dovuto a coliche renali.

    Farmaci nell'Emergenza



      CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
      Attenzione: Il farmaco non e' indicato nel dolore lieve o di tipo cron
      ico Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli ecci
      pienti. A causa della possibilita' di sensibilita' crociata e' anche c
      ontroindicato in pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico e/o altri
      farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano indotto manifestazioni
      allergiche, per il rischio di insorgenza di reazioni gravi di tipo ana
      filattico. Sindrome completa o parziale di poliposi nasale, angioedema
      , broncospasmo. Asma. Ulcera peptica e sanguinamento gastroenterico pr
      egressi, in atto o sospetti. Ulcera peptica attiva, o precedenti anamn
      estici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione rela
      tiva a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera pept
      ica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione
      o emorragia). Severa insufficienza cardiaca. Sanguinamento cerebrovasc
      olare pregresso, in atto o sospetto. Ipovolemia o disidratazione. Insu
      fficienza renale di grado moderato o grave (creatinina sierica > 1,8 m
      g/dl). Cirrosi epatica o epatiti gravi. Diatesi emorragica. Disordini
      della coagulazione. Pazienti che hanno subito interventi chirurgici ad
      alto rischio emorragico o emostasi incompleta. Pazienti in terapia an
      ticoagulante. Trattamento concomitante con altri farmaci antinfiammato
      ri non steroidei e con sali di litio, probenecid o pentossifillina. Pa
      zienti in terapia diuretica intensiva. Il medicinale inibisce la funzi
      one piastrinica e prolunga il tempo di sanguinamento, pertanto e' cont
      roindicato l'uso nella profilassi analgesica chirurgica e durante gli
      interventi chirurgici perche' aumenta il rischio di sanguinamento. Nei
      bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 16 anni. L'impiego e
      ' controindicato durante la gravidanza, in prossimita' e durante il pa
      rto e durante l'allattamento. Attenzione: la soluzione iniettabile con
      tiene etanolo pertanto e' controindicato l'uso per via epidurale o int
      ratecale.



      POSOLOGIA
      Compresse rivestite con film e gocce orali: La durata di trattamento n
      on deve superare i 5 giorni. Adulti: la dose somministrata deve essere
      la piu' bassa dose efficace in relazione alla severita' del dolore e
      alla risposta del paziente. La dose raccomandata negli adulti e' di 10
      mg (pari ad 1 compressa rivestita con film o a 10 gocce di soluzione)
      , secondo necessita', ogni 4-6 ore fino ad un massimo di 40 mg/die. Ne
      l giorno di passaggio dalla terapia parenterale a quella orale, non de
      ve essere superata la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che
      la dose orale massima non deve superare i 40 mg. La dose deve essere
      adeguatamente ridotta nei soggetti con peso inferiore a 50 KG. Anziani
      (>= 65 anni): nel paziente anziano la posologia deve essere attentame
      nte stabilita dal medico, che dovra' valutare un'eventuale riduzione d
      ei dosaggi sopraindicati. La formulazione gocce orali e' particolarmen
      te indicata nei pazienti con difficolta' di deglutizione. Bambini: la
      sicurezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del
      farmaco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni. Soluzione i
      niettabile: contiene etanolo pertanto non deve essere utilizzata per v
      ia epidurale o intratecale. Per via parenterale la durata della terapi
      a non deve superare i 2 giorni in caso di somministrazione in bolo e 1
      giorno in caso di infusione continua. La dose somministrata deve esse
      re la piu' bassa dose efficace in relazione alla severita' del dolore
      e alla risposta del paziente. Somministrazione intramuscolare: adulti:
      si consiglia negli adulti di iniziare con la dose di 10 mg, seguita d
      a dosi di 10-30 mg da ripetersi ogni 4-6 ore, secondo necessita', fino
      ad un massimo di 90 mg/die, utilizzando la dose minima efficace. La d
      urata della terapia non deve superare i 2 giorni. Nel giorno di passag
      gio dalla terapia parenterale a quella orale, non deve essere superata
      la dose totale giornaliera di 90 mg, ricordando che la dose orale mas
      sima non deve superare i 40 mg. La dose deve essere adeguatamente rido
      tta nei soggetti con peso inferiore a 50 KG. Anziani (>= 65 anni): nel
      paziente anziano la posologia deve essere attentamente stabilita dal
      medico, che dovra' valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi soprain
      dicati. Nei pazienti anziani la dose massima giornaliera non deve comu
      nque superare i 60 mg/die. Bambini: la sicurezza e l'efficacia nei bam
      bini non e' stata stabilita. L'uso del farmaco e' pertanto controindic
      ato al di sotto di 16 anni. Somministrazione endovenosa L'uso endoveno
      so del preparato e' riseravato agli ospedali e alle case di cura. Adul
      ti: in situazioni caratterizzate da dolore acuto intenso (come ad esem
      pio nella terapia d'attacco del dolore post-operatorio) e' consigliata
      una dose iniziale di 10 mg, seguita da dosi di 10-30 mg che possono e
      ssere ripetute, in caso di necessita', dopo 4-6 ore, utilizzando la do
      se minima efficace. Se necessario il trattamento puo' proseguire ad in
      tervalli maggiori; non deve comunque essere superata la dose giornalie
      ra di 90 mg. Anziani (>= 65 anni): nei pazienti anziani la dose massim
      a giornaliera non deve comunque superare i 60 mg/die. Bambini: la sicu
      rezza e l'efficacia nei bambini non e' stata stabilita. L'uso del farm
      aco e' pertanto controindicato al di sotto di 16 anni. Coliche renali:
      la posologia consigliata e' una fiala da 30 mg per somministrazione i
      ntramuscolare o endovenosa.

     PRONTUARIO DI 8000 MEDICINALI (compresi Generici)

      CONSERVAZIONE
      Gocce orali: mantenere al riparo dalla luce.

      AVVERTENZE
      Non utilizzare nel trattamento del dolore lieve o di tipo cronico. L'u
      so concomitante con altri FANS deve essere evitato. Prima di iniziare
      la terapia, accertarsi che il paziente non abbia avuto in precedenza r
      eazioni di ipersensibilita' verso il ketorolac, acido acetilsalicilico
      e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei. L'uso e' sconsigliat
      o nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazio
      ne dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita
      ' o che sono sottoposte a indagini sulla fertilita'. Uso negli anziani
      : occorre particolare cautela, poiche' l'incidenza di alcuni degli eff
      etti indesiderati puo' essere piu' alta rispetto ai pazienti piu' giov
      ani. I pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avve
      rse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali,
      che possono essere fatali. Nei soggetti anziani si puo' verificare un
      aumento dell'emivita di eliminazione del farmaco e una contemporanea r
      iduzione della clearance. Pertanto, oltre ad una riduzione della dose
      complessiva, puo' essere opportuno un piu' lungo intervallo tra le dos
      i. Effetti gastrointestinali: puo' causare irritazione gastrointestina
      le, ulcera e sanguinamento in pazienti con o senza pregressa storia di
      patologia gastrointestinale. L'incidenza di questi effetti aumenta co
      n la dose e la durata del trattamento. Non usare contemporaneamente il
      farmaco ed altri FANS. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e per
      forazione: durante il trattamento con tutti i FANS sono state riportat
      e emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono
      essere fatali. Evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketorolac pu
      o' essere associato a un elevato rischio di tossicita' gastrointestina
      le, soprattutto quando usato al di fuori delle indicazioni autorizzate
      e/o per prolungati periodi. Negli anziani e in pazienti con storia di
      ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il ris
      chio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu
      ' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il
      trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di
      agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve e
      ssere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumon
      o basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il risc
      hio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia di tossicita' gas
      trointestinale devono riferire qualsiasi sintomo gatsrointestinale inu
      suale in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve
      essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che pot
      rebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia. Quando si ver
      ifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumo
      no il medicinale il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono ess
      ere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia
      gastrointestinale poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. E
      ffetti respiratori: il farmaco puo' determinare, negli asmatici e nei
      soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente altri fen
      omeni pseudo-allergici o shock. Effetti cardiovascolari e cerebrovasco
      lari: sono stati riportati ritenzione idrica ed edema in associazione
      all'utilizzo di FANS. L'utilizzo di inibitori selettivi della ciclooss
      igenasi-2 e alcuni FANS puo' essere associato ad un lieve aumento del
      rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione no
      n controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemi
      ca cronica, arteriopatia periferica e/o vasculopatia cerebrale devono
      essere trattati con il farmaco solo dopo attenta valutazione. Una simi
      le valutazione deve essere effettuata prima di iniziare il trattamento
      di pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Effe
      tti renali: il medicinale, inibisce la sintesi delle prostaglandine, p
      otendo causare nefrotossicita', incluse glomerulonefriti, nefriti inte
      rstiziali, necrosi papillare, sindrome nefrosica e insufficienza renal
      e acuta. Pazienti con funzione renale compromessa: e' controindicato l
      'uso in pazienti con valori di creatinina sierica superiori a 1,8 mg/d
      l. E' controindicato in terapia diuretica intensiva. Ritenzione idrica
      e edema: somministrare con cautela in pazienti con scompenso cardiaco
      , ipertensione e patologie simili. Occorre cautela nei pazienti con un
      a storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche', in associ
      azione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica e
      d edema. Pazienti con funzione epatica compromessa: sono state raramen
      te notate lievi variazioni dei test di funzione epatica, comunque senz
      a rilevanza clinica. Si consiglia tuttavia di monitorare la funzione e
      patica in pazienti nei quali questa era precedentemente compromessa, e
      di sospendere il trattamento qualora si manifestassero evidenze di gr
      ave compromissione epatica. Effetti ematologici: il farmaco inibisce l
      a funzionalita' piastrinica e potrebbe prolungare il tempo di sanguina
      mento. Non somministrare a pazienti con disordini della coagulazione o
      a pazienti in trattamento con farmaci che interferiscono con l'emosta
      si, ivi compresa l'eparina a basse dosi (2500-5000 U.I.) somministrata
      a scopo profilattico. Nell'esperienza successiva alla commercializzaz
      ione, sono stati riportati ematomi post-operatori e altri segni di san
      guinamento delle ferite in associazione all'uso peri-operatorio della
      soluzione iniettabile del farmaco. I medici devono considerare il pote
      nziale rischio di sanguinamento quando l'emostasi e' critica, ad esemp
      io nei casi di resezione della prostata, tonsillectomia o chirurgia es
      tetica. Effetti cutanei: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fat
      ali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e n
      ecrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in a
      ssociazione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazie
      nti sembrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione s
      i verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattam
      ento. Il farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cu
      taneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita
      '. Le iniezioni devono essere eseguite secondo rigorose norme di steri
      lizzazione, asepsi ed antisepsi. Le compresse rivestite con film conte
      ngono lattosio.

      INTERAZIONI
      Deve essere evitato l'uso contemporaneo ed altri farmaci antinfiammato
      ri non steroidei. L'uso concomitante con corticosteroidi aumenta il ri
      schio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. L'uso concomitante
      del farmaco e di agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reup
      take della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastro
      intestinale. I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti
      , come il warfarin. Il medicinale inibisce l'aggregazione piastrinica,
      riduce le concentrazioni di trombossano e prolunga il tempo di sangui
      namento. A differenza dell'aspirina, i cui effetti sono prolungati, la
      funzione piastrinica ritorna alla normalita' entro 24-48 ore dopo l'i
      nterruzione del trattamento con il medicinale. In vitro il farmaco det
      ermina una riduzione trascurabile del legame di warfarina con le prote
      ine plasmatiche. Come per altri farmaci che inibiscono la sintesi dell
      e prostaglandine, la somministrazione contemporanea del prodotto con m
      etotressato o con litio deve essere attuata con cautela, in quanto puo
      ' verificarsi una diminuzione della clearance di questi ultimi, con co
      nseguente aumento della loro tossicita'. Il medicinale puo' interagire
      con furosemide, diminuendone l'azione diuretica. Diuretici, ACE inibi
      tori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effe
      tto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazien
      ti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o
      pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazi
      one di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di
      agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare a
      d un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una
      possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Quest
      e interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono il pr
      odotto in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensi
      na II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela,
      specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatame
      nte idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio del
      la funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante. L'uso con
      temporaneo di pentossifillina puo' aumentare il rischio di sanguinamen
      to. La somministrazione contemporanea di probenecid e il farmaco porta
      ad una riduzione della clearance di quest'ultimo e, di conseguenza, a
      concentrazioni plasmatiche piu' elevate e prolungate.

      EFFETTI INDESIDERATI
      Infezioni ed infestazioni: meningite asettica. Patologie del sangue e
      del sistema linfatico: trombocitopenia, porpora, epistassi. Disturbi d
      el sistema immunitario: anafilassi; le reazioni anafilattoidi, quali l
      'anafilassi, possono avere esito fatale; reazioni da ipersensibilita'
      (broncospasmo, vasodilatazione, rash, ipotensione, edema laringeo). Di
      sturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia, iperkaliemia, ip
      onatriemia. Disturbi psichiatrici: depressione, insonnia, ansia, irrit
      abilita', reazioni psicotiche, anomala attivita' onirica, allucinazion
      i, euforia, difficolta' nella concentrazione, stati di torpore, confus
      ione. Patologie del sistema nervoso: cefalea, capogiri, convulsioni, p
      arestesia, ipercinesia, alterazioni del gusto. Patologie dell'occhio:
      disturbi della visione. Patologie dell'orecchio e del labirinto: tinni
      to, perdita dell'udito, vertigini. Patologie cardiache: palpitazioni,
      bradicardia, insufficienza cardiaca. Edema, ipertensione e insufficien
      za cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FA
      NS. Patologie vascolari: ipertensione, vasodilatazione, ipotensione, e
      matomi, flushing, pallore, sanguinamento post-operatorio delle ferite.
      Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni
      FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata)
      puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trom
      botici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Patologi
      e respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema polmonare, dispnea, a
      sma. Apparato gastrointestinale: gli eventi avversi piu' comunemente o
      sservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere
      peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatali,
      in particolare negli anziani. Dopo somministrazione del farmaco sono s
      tati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dis
      pepsia, dolore/disturbo addominale, senso di pienezza, melena, sanguin
      amento rettale, ematemesi, stomatiti ulcerative, esofagite, eruttazion
      i, ulcerazione gastrointestinale, pancreatite, secchezza delle fauci,
      esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono sta
      te osservate gastriti. Patologie epatobiliari: epatite, ittero colesta
      tico, insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottoc
      utaneo: angioedema, dermatite esfoliativa, aumentata sudorazione, rash
      maculo-papulare, orticaria, prurito, porpora, reazioni bollose, compr
      ese sindrome di Steven-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto r
      aramente). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto conn
      ettivo: mialgia. Patologie renali e urinarie: poliuria, pollakiuria, o
      liguria, insufficienza renale acuta, sindrome uremico-emolitica, nefri
      te interstiziale, ritenzione urinaria, sindrome nefrosica, dolore al f
      ianco. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: infertil
      ita' femminile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede d
      i somministrazione: astenia, febbre, reazioni al sito di iniezione, ed
      ema, dolore toracico, sete eccessiva. Esami diagnostici: aumento del t
      empo di sanguinamento, aumento urea sierica, aumento della creatinina,
      alterazione dei test di funzionalita' epatica.

      GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
      L'impiego e' controindicato in gravidanza, in prossimita' o durante il
      parto e durante l'allattamento. L'inibizione della sintesi di prostag
      landine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo e
      mbrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aument
      ato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi do
      po l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prim
      e fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiach
      e aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto ch
      e il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli anim
      ali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine
      ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impian
      to e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza d
      i varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riport
      ato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi de
      lle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terz
      o trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prosta
      glandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con ch
      iusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfun
      zione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-id
      roamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possib
      ile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregant
      e che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contra
      zioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. L'u
      so del farmaco in prossimita' del parto puo' determinare il ritardo de
      l parto stesso; inoltre il farmaco puo' provocare, se somministrato in
      tale periodo, alterazioni dell'emodinamica del piccolo circolo del na
      scituro, con gravi conseguenze per la respirazione. Nelle donne in eta
      ' fertile un'eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima del
      l'inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere a
      ssicurata un'efficace copertura anticoncezionale. Il farmaco e' escret
      o in piccole quantita' nel latte materno pertanto l'uso e' controindic
      ato durante l'allattamento. Fertilita': l'uso e' sconsigliato nelle do
      nne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione dovrebb
      e essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che so
      no sottoposte a indagini sulla fertilita'.