Interazioni - [Vedi Indice]Nessuna conosciuta fino ad ora.
L'isossisuprina è indicata nel trattamento della minaccia di parto pretermine e della minaccia di aborto. Se ne sconsiglia l'impiego durante l'allattamento.
Non risultano limitazioni.
Specialmente con la somministrazione parenterale di dosi elevate possono comparire tachicardia, vertigini ed ipotensione arteriosa, più raramente nausea e vomito.
Può manifestarsi eruzione cutanea grave. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire, se del caso, una terapia idonea.
Non sono riportate gravi forme di sovradosaggio. Se dovuto a somministrazione orale è consigliabile la lavanda gastrica; in ogni caso, se ritenuto necessario, è utile l'iniezione intramuscolare di un beta-bloccante non selettivo.
L'isossisuprina cloridrato è un b2 stimolante non selettivo, caratterizzato anche da una modesta azione litica sui recettori a da un'attività spasmolitica diretta da 5 a 40 volte più potente di quella della papaverina. La stimolazione dei recettori b2 adrenergici, largamente presenti a livello del miometrio, è connessa con le risposte inibitrici rilassanti a questo livello. Tale attività è stata dimostrata in vitro ed in vivo nell'animale. In vitro è stato dimostrato che nell'utero isolato di coniglio e su strisce di utero umano l'isossisuprina è in grado di sopprimere quasi completamente l'attività contrattile. Nell'animale l'isossisuprina inibisce le contrazioni uterine nel gatto e nel cane in gravidanza. L'attività inibitrice della isossisuprina interessa sia la muscolatura circolare che quella longitudinale, indipendentemente dalla specie animale e dallo stato ormonale.
I risultati ottenuti nell'animale sono stati confermati anche nell'utero umano in corso di gravidanza, in cui la somministrazione del farmaco riduce l'intensità e la frequenza delle contrazioni uterine, sia in presenza di contrattilità normale che di stati di ipertonia.
Per via orale rapido e completo assorbimento a livello intestinale. La Vasosuprina retard, per la sua particolare preparazione che consente un rilascio graduale e protratto nel tempo della sostanza attiva, permette di mantenere livelli ematici di isossisuprina terapeuticamente attivi per almeno 12 ore.
La Vasosuprina è presente nel sangue sia in forma libera che come glicuronide, entrambe eliminate esclusivamente per via renale.
I valori della DL50 sono i seguenti: 1100 mg/kg (topo per os); 1750 mg/kg (ratto per os); 1500 mg/kg (topo s.c.); 185 mg/kg (topo i.p.); 61 mg/kg (topo e.v.).
Tossicità cronica praticamente assente con somministrazione di dosi fino a 600 mg/kg/die per 1 anno nel ratto e fino a 400 mg/kg/die nel cane.
Tossicità gravidica e fetale assente in diverse specie animali e con differenti dosi.
Fiale: glicerina, acqua per preparazioni iniettabili.
Compresse retard: idrossipropilmetilcellulosa, lattosio, caolino, acido stearico, talco.
Nessuna nota finora.
5 anni per tutte le confezioni.
Conservare in normali condizioni ambientali.
Fiale: astuccio in cartoncino contenente 10 fiale da ml 2
Compresse retard: astuccio in cartoncino contenente 20 compresse da 30 mg confezionate in blister
Costo giornaliero della terapia media
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Costo totale della terapia media di 30 giorni
Fiale
Compresse retard
Non pertinente.
ISTITUTO LUSO FARMACO D'ITALIA - S.p.A.
Via Carnia, 26 - 20132 Milano
Fiale AIC n. 021279031
Compresse retard AIC n. 021279056
Da vendersi su presentazione di ricetta medica.
Fiale e compresse: 01/06/2000
Farmaco non soggetto al DPR 309/1990.
Giugno 2000.
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