Vastarel (trimetazidina) interviene nel metabolismo energetico della cellula esposta all'ipossia o all'ischemia ed evita la caduta dei tassi intracellulari dell'ATP. Essa contribuisce al regolare funzionamento delle pompe ioniche e dei flussi transmembranari sodio-potassio e a mantenere l'omeostasi cellulare.
Nell'animale:
L'attività di Vastarel (trimetazidina) sul metabolismo cellulare ricercata nel cane con insufficienza aortica o coronarica e nel topo in ipossia molto grave, permette di evitare:
l'accumulo dei lattati a livello del tessuto miocardico;la diminuzione dei tassi dei metaboliti intermedi della glicolisi a livello della cellula epatica.
Lo studio del potenziale energetico cellulare, nel ratto dopo iniezione di vasopressina e nel topo in ipossia grave, mette in evidenza che la trimetazidina:
si oppone, a livello miocardico, alla caduta delle riserve energetiche di ATP;evita, a livello della cellula cerebrale, la caduta delle riserve di ATP e di AMP ciclico;mantiene, a livello della cellula epatica, l'attività funzionale degli enzimi mitocondriali, sede della produzione d'energia per la cellula.
Vastarel (trimetazidina) si oppone anche alle modificazioni elettrofisiologiche indotte dall'ischemia:
diminuisce l'elevazione del segmento ST dell'E.C.G. nel cane con infarto del miocardio sperimentale;facilita, sull'E.E.G. la comparsa di un'attività elettrica globale e permette un ritorno più rapido della reattività corticale nel coniglio in fase di recupero dopo ischemia cerebrale provocata
Infine, Vastarel (trimetazidina) corregge le alterazioni metaboliche provocate dall'ischemia sperimentale.
Farmacologia clinica:
Studi controllati, condotti in doppio cieco nell'angina pectoris, hanno dimostrato che nei pazienti con angina pectoris, Vastarel (trimetazidina):
aumenta le possibilità di sforzo fisico fin dal quindicesimo giorno di trattamento, come lo dimostra l'aumento significativo del lavoro totale alla prova da sforzo;diminuisce significativamente la frequenza delle crisi anginose; provoca una diminuzione significativa del consumo di trinitrina.