Per via orale
Salvo diversa prescrizione del Medico, si raccomanda il contenuto di 1 bustina (sciolto in un bicchiere d'acqua) 1 volta al dì per 6 settimane o anche più a lungo se opportuno.
Il ciclo può essere ripetuto con intervalli di 2 mesi. La somministrazione orale può essere utilmente associata a quella parenterale delle fiale.
Per via intramuscolare
Si aspirino nella stessa siringa i contenuti della coppia di fiale A (bruna) e B (incolore).
Una lieve colorazione gialla della soluzione iniettabile della fiala A non influisce sull'attività e tollerabilità.
Si somministri il contenuto di 1 o di 2 coppie di fiale, per via intramuscolare, 3 volte alla settimana per 4-6 settimane.
La somministrazione intramuscolare può utilmente integrare quella orale in quanto ne accelera e ne migliora gli effetti terapeutici.
Per somministrazione singola la glucosamina solfato ha dato i seguenti risultati:
Per via orale nel topo: DL50 > 5000 mg/kg.
Per via i.m. nel topo: DL50 > 3000 mg/kg.
Per via i.v. nel topo: DL50 > 1500 mg/kg.
Per via orale nel ratto: DL50 > 5000 mg/kg.
Per via i.m. nel ratto: DL50 > 3000 mg/kg.
Per via i.v. nel ratto: DL50 > 1500 mg/kg.
Per somministrazioni prolungate la glucosamina solfato ha dato i seguenti risultati
Dopo somministrazione per 4 settimane nel ratto a dosi orali di 0, 100, 200 e 300 mg/kg non si sono osservate differenze significative tra gli animali trattati e quelli di controllo.
Nel coniglio per 4 settimane alle dosi i.v. di 0, 40 e 80 mg/kg non si sono osservate differenze significative tra gli animali trattati e quelli di controllo.
In seguito a somministrazione per 26 settimane nel ratto alle dosi orali di 0, 200, 300, 400 mg/kg non si sono osservate differenze significative fra i gruppi trattati e i gruppi di controllo.
In seguito a somministrazione per 52 settimane nel ratto a dosi orali fino a 2700 mg/kg non si sono osservate differenze significative fra i gruppi trattati e i gruppi di controllo alla dose di 300 mg/kg. La minima dose tossica può essere stimata fra 300 e 900 mg/kg.
Nel cane, per 26 settimane, alle dosi orali di 200, 600 e 2700 mg/kg riferite a glucosamina solfato (cristallina) non si sono osservate differenze significative fra i gruppi trattati e i gruppi di controllo.
Nel cane, per 26 settimane, alle dosi i.m. di 0, 100, 200, 300 mg/kg, non si sono osservate differenze significative fra gli animali trattati e i gruppi di controllo.
Embriotossicità (teratogenesi)
Le seguenti dosi di glucosamina solfato somministrate durante il periodo critico della gravidanza non hanno provocato differenze significative rispetto ai controlli:
- nella ratta S.D. dosi orali da 100 a 2500 mg/kg,
- nella ratta S.D. dosi i.m. di 200 e 300 mg/kg,
- nella coniglia NZ dosi orali da 100 a 2500 mg/kg,
- nella coniglia NZ dosi i.v. di 40 e 80 mg/kg.
Fertilità
Nel ratto le dosi orali di 300,900 e 2700 mg/kg, riferite a glucosamina solfato (cristallina), somministrate ai maschi per 10 settimane prima dell'accoppiamento e durante l'accoppiamento o alle femmine per 2 settimane prima dell'accoppiamento, durante l'accoppiamento, la gravidanza e l'allattamento non hanno provocato differenze significative rispetto ai controlli.
Sono risultati negativi i tests di mutagenesi condotti, con o senza attivazione metabolica, su vari ceppi di Salmonella (test di Ames) e sul Saccharomyces Cerevisiae D4.
È anche risultato negativo l'Host-mediated assay effettuato somministrando il farmaco a dosi orali di 1,3 e 9 g/kg o sottocutanee di 60,180 e 540 mg/kg e Salmonella typhimurium per via i.p.
In vivo (test del micronucleo nel topo) la somministrazione di glucosamina solfato a dosi orali di 1,3 e 9 g/kg e a dosi sottocutanee di 60,180 e 540 mg/kg non ha aumentato gli eritrociti con micronucleo.
Il farmaco non ha mostrato effetti sul sistema cardiocircolatorio, sul respiro, sul SNC o vegetativo.
Ha dimostrato invece una lieve attività antiinfiammatoria nel ratto nel test del cotton pellet e dell'edema da carragenina.