In caso di uso prolungato, come per tutti gli steroidi per uso oftalmico, può verificarsi la formazione di cataratta subcapsulare posteriore e glaucoma con lesioni del nervo ottico. In corso di malattie che determinano assottigliamento della cornea, può verificarsi la perforazione con uso topico di steroidi. Possono verificarsi, raramente senso di dolore pungente o bruciore.
Come per tutti gli antibiotici, l'uso topico prolungato può condurre allo sviluppo di microorganismi non sensibili, particolarmente di Monilia, nel qual caso il prodotto deve essere sospeso e si dovrà adottare adeguata terapia immediata.
Raramente possono verificarsi fenomeni di ipersensibilità. In tal caso interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea, se necessario.
A causa della presenza della tetrizolina raramente possono verificarsi cefalea transitoria, nausea ed effetti di sensibilizzazione a carico della congiuntiva. In tal caso consultare il Medico oculista affinché possa essere istituita una terapia idonea. Questa specialità medicinale contiene sodio etimercurio tiosalicilato come conservante e, quindi, è possibile che si verifichino reazioni allergiche.
Prove sperimentali di farmacodinamica hanno dimostrato che nell'associazione in oggetto si mantengono inalterate le attività dei singoli componenti: azione antiinfiammatoria del betametasone, decongestionante della tetrizolina, antibatterica ad ampio spettro della bekanamicina.
Il prodotto è risultato praticamente privo di tossicità negli animali e la tollerabilità si è dimostrata molto buona.
L'attività della bekanamicina non è modificata dalla presenza di umor acqueo. La penetrazione della bekanamicina nell'umor acqueo, dopo somministrazione i.m., sottocongiuntivale o in gocce, è buona.
I tassi di bekanamicina nell'umor acqueo si mantengono a lungo inalterati e ben distribuiti nei tessuti oculari.
La bekanamicina è stata ritrovata nell'umor acqueo a partire dai 30 minuti successivi all'istillazione fino a 6 ore dopo.
Concentrazioni di bekanamicina si ritrovano nella congiuntiva e nei muscoli estrinseci, in minor concentrazione nel segmento posteriore dell'occhio,nell'iride, nella sclera e nella coroide, mentre non viene reperita nel cristallino.
Il betametasone è scarsamente assorbito per via topica e non presenta gli effetti collaterali che si verificano con la somministrazione orale o parenterale.
La DE50 per os è pari a 0,5 mg/kg/die e l'effetto si esplica a tutte e tre le componenti del processo infiammatorio: essudativa, vascolare, proliferativa. Il betametasone ha un'elevata attività antiallergica e antiinfiammatoria (10 volte superiore a quella del prednisolone).
La tossicità acuta è bassa: nel topo la DL50 per os è di 2,7 g/kg.; i.p. di 0,7 g/kg.
L'azione terapeutica del betametasone è sovrapponibile a quella del desametasone ma più intensa di quella di altri corticosteroidi.
La tetrizolina riduce i sintomi classici della flogosi, quali edema, prurito, dolore ed epifora da ipersecrezione. Essa è una sostanza ad attività simpaticomimetica, che si dimostra nella sua azione vasocostrittrice. La somministrazione ripetuta di soluzioni allo 0,25 e allo 0,5% sulla cornea di coniglio dimostra l'assenza di tossicità locale e di fenomeni irritativi e di sensibilizzazione.
La sua efficacia tende a diminuire dopo 10 giorni di impiego.