Chinoplus 600 mg compresse rivestite con film.
Ogni compressa rivestita con film contiene prulifloxacina 600 mg Per gli eccipienti vedere 6.1.
Compresse rivestite con film.
Compresse oblunghe, di color giallo, rivestite con film.
Chinoplus è indicato per il trattamento di infezioni sostenute da germi sensibili, nelle seguenti condizioni:
infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie (cistite semplice); infezioni complicate delle basse vie urinarie; riacutizzazione di bronchite cronica.
Nel trattamento di pazienti con malattie infettive, si deve tener conto delle caratteristiche locali relative alla sensibilità agli antibiotici
Limitatamente agli adulti, la posologia indicativa è la seguente:
pazienti con infezioni acute non complicate delle basse vie urinarie (cistite semplice):
è sufficiente una sola compressa da 600 mg; pazienti con infezioni complicate delle basse vie urinarie:
una compressa da 600 mg una volta al giorno fino ad un massimo di 10 giorni di trattamento.
pazienti con riacutizzazione di bronchite:
una compressa da 600 mg una volta al giorno fino ad un massimo di 10 giorni di trattamento.
In caso di infezioni complicate delle basse vie urinarie e riacutizzazione di bronchite cronica, la durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia e dal decorso clinico del paziente e deve comunque proseguire per almeno 48.72 ore dalla remissione/scomparsa dei sintomi.
Le compresse di Chinoplus devono essere deglutite intere con acqua e devono essere assunte tenendo conto dell’assunzione di cibo (vedi Paragrafo 4.5).
Per la mancanza di studi specifici non è possibile determinare la posologia in pazienti con insufficienza renale (pazienti con clearance della creatinina
< 60 ml/min) ed in pazienti con insufficienza epatica.
Pertanto, in questi pazienti il monitoraggio dei livelli plasmatici del farmaco costituisce il metodo più affidabile per l’adattamento del dosaggio.
1
- Ipersensibilità alla prulifloxacina, ad altri antibatterici chinolonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Bambini prima dell’età puberale o ragazzi al di sotto dei 18 anni con incompleto sviluppo scheletrico.
- Pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla somministrazione di chinoloni.
- Gravidanza e allattamento (vedi sezione 4.6).
Come per gli altri chinolonici, Chinoplus deve essere usato con cautela in pazienti con disturbi del SNC che possano predisporre alle convulsioni o abbassare la soglia convulsiva.
Gli studi preclinici non hanno mostrato alcun effetto di prulifloxacina sull’intervallo QTc.
Tuttavia tale possibilità non può essere esclusa, in quanto questo effetto è stato osservato con farmaci della stessa classe.
Pertanto, nei pazienti con ipokaliemia ed ipocalcemia o in pazienti che manifestano disturbi del ritmo l’impiego dei chinoloni deve essere attentamente valutato, eventualmente associando un monitoraggio dell’intervallo QTc.
A seguito della somministrazione di altri farmaci della stessa classe sono state osservate lesioni del tendine di Achille o di altri tendini, in particolare in soggetti anziani ed in quelli sottoposti a terapia con corticosteroidi.
I pazienti devono essere informati che, in caso di comparsa di segni di infiammazione tendinea, mialgia, dolore o infiammazione a livello articolare, si consiglia l’interruzione del trattamento e di mantenere a riposo l’arto o gli arti interessati sino a che la diagnosi di tendinite non sia stata esclusa.
Il trattamento con antimicrobici, inclusi i chinoloni, può determinare la comparsa di colite pseudomembranosa.
Pertanto, in caso di diarrea successiva alla somministrazione di antimicrobici è importante considerare tale possibilità.
L’esposizione al sole o a raggi ultravioletti può causare la comparsa di fototossicità in pazienti in trattamento con prulifloxacina, così come con altri chinoloni.
Durante il trattamento con Chinoplus l’eccessiva esposizione al sole o a raggi ultravioletti deve essere evitata; in caso di comparsa di fototossicità, il trattamento deve essere interrotto.
I pazienti con difetti latenti o accertati per l’attività della glucoso-6.fosfato deidrogenasi, sono predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione Chinoplus deve essere usato con cautela.
Come riportato per altri chinoloni, possono raramente presentarsi fenomeni di rabdomiolisi, caratterizzati da mialgia, astenia, incremento dei valori plasmatici di CPK e mioglobina, e rapido deterioramento della funzionalità renale.
In questi casi, il paziente deve essere attentamente controllato e devono essere intraprese adeguate misure correttive, compresa l’eventuale interruzione del trattamento.
L’uso dei chinoloni è talvolta correlato alla comparsa di cristalluria; i pazienti in trattamento con questa classe di prodotti devono mantenere un adeguato bilancio idrico al fine di evitare la concentrazione delle urine.
La tollerabilità e l’efficacia di Chinoplus nei pazienti con insufficienza epatica non è stata valutata.
Nel prescrivere una terapia antibiotica dovrebbero essere considerate le linee guida locali e/o nazionali sull’uso appropriato degli antibatterici.
Il medicinale contiene lattosio; pertanto i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, con deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il medicinale.
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
2 Il trattamento concomitante con cimetidina, antiacidi contenenti Al e Mg o preparazioni contenenti ferro e calcio riduce l’assorbimento di Chinoplus; di conseguenza Chinoplus dovrebbe essere somministrato 2 ore prima od almeno 4 ore dopo l’assunzione di questi preparati.
L’assunzione contemporanea di prulifloxacina e latte determina un decremento dell’area sotto la curva di concentrazione/tempo (AUC) e riduce l’eliminazione urinaria della prulifloxacina, mentre l’ingestione di cibo rallenta e riduce i livelli di picco.
L’escrezione urinaria di prulifloxacina diminuisce quando somministrata insieme al probenecid.
La somministrazione concomitante di fenbufen con alcuni chinoloni può provocare un aumento del rischio di convulsioni; di conseguenza la somministrazione di Chinoplus e fenbufen deve essere attentamente valutata.
I chinoloni possono determinare ipoglicemia in pazienti diabetici che assumono farmaci ipoglicemizzanti.
La somministrazione concomitante di Chinoplus e teofillina può causare una lieve diminuzione della clearance della teofillina che non dovrebbe avere alcuna rilevanza clinica.
Tuttavia, come per gli altri chinoloni, è consigliabile il monitoraggio dei livelli plasmatici di teofillina nei pazienti con disordini metabolici o che presentino fattori di rischio.
I chinoloni possono incrementare gli effetti degli anticoagulanti orali come la warfarina ed i suoi derivati; qualora questi prodotti siano somministrati insieme ad Chinoplus si raccomanda uno stretto monitoraggio con il test di protrombina o con altri affidabili test della coagulazione.
Dati preclinici hanno dimostrato che la nicardipina può potenziare la fototossicità della prulifloxacina.
Nessuna interazione clinicamente significativa è stata osservata nel corso dello sviluppo clinico di Chinoplus a seguito della somministrazione concomitante con gli altri medicinali comunemente impiegati nel trattamento di pazienti affetti dalle patologie riportate alla sezione 4.1.
Non sono disponibili dati clinici relativi all’impiego di prulifloxacina durante la gravidanza accertata.
Studi sugli animali non hanno indicato teratogenicità.
Altri effetti tossici sulla riproduzione sono stati rilevati soltanto in caso di tossicità materna (vedi sezione 5.3).
Tuttavia, nel ratto, si è osservato che la prulifloxacina attraversa la barriera placentare e passa in gran quantità nel latte materno.
Come per altri chinoloni, è stato dimostrato che prulifloxacina determina artropatie negli animali giovani, e pertanto il suo uso durante la gravidanza e l’allattamento è controindicato.
I chinoloni possono causare vertigini e stato di confusione, pertanto, il paziente deve sapere come risponde al trattamento prima di guidare o usare macchinari o iniziare attività che richiedano vigilanza e coordinazione.
Gli effetti indesiderati di seguito riportati sono riconducibili agli studi clinici effettuati con Chinoplus ed alle segnalazioni di farmacovigilanza.
La maggior parte degli eventi avversi è stata di intensità lieve o moderata.
3 Sono stati utilizzati i seguenti valori di frequenza:
molto comuni (≥ 10%), comuni (da 1% a 10%), non comuni (da 0,1% a 1%), rari (da 0,01% a 0,1%) e molto rari (<0,01% comprese segnalazioni isolate).
Disturbi generali e stato del sito di somministrazione – Rari:
febbre Disturbi del sistema nervoso – Non comuni:
cefalea, vertigini.
Rari:
alterazioni del gusto.
Disturbi psichiatrici - Rari:
disturbi del sonno, sonnolenza, confusione.
Disturbi dell’orecchio e del labirinto – Rari:
riduzione dell’udito.
Disturbi oculari – Rari:
iperemia oculare Disturbi gastrointestinali - Comuni (solo in caso di trattamento prolungato):
epigastralgia, nausea.
Non comuni:
diarrea, epigastralgia, nausea, gastrite e vomito.
Rari:
dolori addominali, disturbi gastrointestinali, stomatite angolare, dispepsia, flatulenza, indigestione, disturbi del cavo orale, moniliasi orale, glossite, dilatazione gastrica.
La frequenza di epigastralgia e nausea può essere maggiore in caso di trattamenti prolungati.
Disturbi dei tessuti muscoloscheletrico e connettivo – Rari:
spasmi muscolari, rabdomiolisi.
Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo – Non comuni:
prurito, rash cutaneo.
Rari:
eczema del viso, fototossicità ed orticaria.
Disturbi vascolari – Rari:
vampate di calore.
Analisi di laboratorio – Rari:
aumento delle γ GT, aumento della bilirubina.
Disturbi metabolici e nutrizionali – Non comuni:
anoressia.
Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate molto raramente (<0,01%):
reazione anafilattica/anafilattoide, sindrome di Steven Johnson, ipoglicemia, ipoestesia, dermatite da farmaci.
Il trattamento con Chinoplus può essere associato a cristalluria asintomatica senza variazione dei livelli di creatinina, ad alterazioni dei parametri di funzionalità epatica ed eosinofilia.
Nei casi osservati, tali modificazioni sono state asintomatiche e transitorie.
Durante il trattamento con Chinoplus non può essere esclusa la comparsa di reazioni avverse e alterazioni dei parametri di laboratorio sopra non citate, ma riportate per gli altri chinoloni.
La somministrazione orale nel topo, ratto e cane (maschi e femmine) di dosi singole sino a 5000 mg/kg non ha avuto effetti letali.
Non sono disponibili informazioni sul sovradosaggio nell’uomo; Chinoplus è stato somministrato sino alla dose di 1200 mg/die per 12 giorni in volontari sani mostrando nel complesso una buona tollerabilità.
Nel caso di sovradosaggio in acuto, lo stomaco deve essere svuotato provocando vomito o praticando un lavaggio gastrico, il paziente deve essere attentamente seguito e trattato con terapia sintomatica.
Categoria farmacoterapeutica: fluorochinoloniCodice ATC: J01MA17Prulifloxacina è un antibatterico appartenente alla classe dei fluorochinoloni dotato di ampio
spettro di
azione
e
di
elevata
efficacia.
Dopo
somministrazione
orale
prulifloxacina
viene assorbita
dal
tratto
gastrointestinale
ed
immediatamente
trasformata
in
ulifloxacina,
suo metabolita attivo
(vedi sezione 5-2).Meccanismo d’azione.
Chinoplus si è dimostrato attivo in vitro, nei confronti di una ampia
gamma di
patogeni
Gram-positivi
e
Gram-negativi.
Prulifloxacina
esercita
la
sua
azione
antibatterica inibendo selettivamente la DNA-girasi, un enzima vitale presente nei batteri, cheè coinvolto nella duplicazione, trascrizione
e riparazione del DNA. 4Meccanismo
di
resistenza.
L’insorgenza
di
antibiotico-resistenza
alla
prulifloxacina
(così
come
agli
altri
fluorochinoloni)
è
generalmente
dovuta
a
mutazioni
spontanee
nell’ambito
della girasi
del
DNA
batterico.
In
vitro, è
stata
osservata
resistenza
crociata
con
altri fluorochinoloni.Per i particolari meccanismi
di insorgenza di resistenza ai fluorochinoloni, non vi è resistenza
crociata tra
prulifloxacina
ed
antibiotici
di
classi
diverse,
quindi
Chinoplus
può
risultare efficace
anche
in
presenza
di
ceppi
batterici
resistenti
ad
aminoglicosidi,
penicilline, cefalosporine e
tetracicline.Intervalli di inibizione.
Sono stati definiti sulla base dei dati di attività antibatterica NCCLS e dei parametri farmacocinetici del prodotto.
Si suggeriscono i seguenti intervalli di inibizione: Sensibili: MIC ≤ 1 g/ml,
Intermedi: MIC>1 fino a < 4 g/ml,
Resistenti: MIC ≥ 4 g/ml.Spettro
antibatterico.
Occorre
considerare
che
la
prevalenza
di
resistenza
acquisita
per
le specie selezionate
può variare geograficamente
e con il tempo, pertanto è
auspicabile la disponibilità
di
informazioni
locali
sulla
resistenza,
particolarmente
quando
si
trattano infezioni
gravi.
Se
necessario,
e
qualora
la
prevalenza
locale
di
resistenze
possa
rendere
discutibile l’utilità del farmaco, si consiglia di richiedere un parere ad un esperto.I dati riportati
nella tabella che segue indicano lo
spettro antibatterico della prulifloxacina:
|
|
Microrganismo |
|
|
Sensibile |
Intermedio |
Resistente |
Aerobi gram- positivi: |
Staphylococcus
aureus(meticillino-sensibile),
Staphylococcus epidermidis,
Streptococcus agalactiae,
Streptococcus pyogenes. |
Enterococcus
avium,
Enterococcus faecalis,
Enterococcus faecium, Streptococcus pneumoniae , |
Enterococcusvancomicina-resistente,Staphylococcus
aureusmeticillino-resistante, |
Aerobi gram- negativi: |
Campylobacter jejuni, Citrobacter
freundii, Citrobacter koserii,
Enterobacter aerogenes,
Enterobacter cloacae,
Escherichia
coli
(compresiceppi enteroemorragici
edenterotossici),Haemophilus influenzae,
Klebsiella oxytoca,
Klebsiella pneumoniae,
Legionella pneumophila,
Moraxella catarrhalis,
Morganella morganii,,
Neisseria gonorrhoeae,Proteus mirabilis, Proteus vulgaris,
Providencia rettgeri,Pseudomonas aeruginosa,
Salmonella
sp.,Shigella
sp.
(comprese
S. flexneri
e
S. sonnei). |
Acinetobacter
calcoaceticus, Serratia marcescens. |
Providencia stuartii, |
Anaerobi: |
Clostridium perfringens, Peptostreptococcus
sp.,
Porphyromonas
gingivalis, Prevotella intermedia. |
|
Bacteroides
sp.,Clostridium difficile. |
5 Altre
informazioni.
Negli
studi
in
vitro
l’azione
antibatterica
di
prulifloxacina
è
stata caratterizzata
da
una
penetrazione
batterica
migliore
e
da
un
effetto
post-antibiotico
più prolungato
rispetto
ai fluorochinoloni
di riferimento.
Prulifloxacina è il profarmaco del metabolita attivo, ulifloxacina.
Assorbimento – Nell’uomo prulifloxacina è rapidamente assorbita (Tmax = circa 1h) e trasformata in ulifloxacina; dopo somministrazione singola di 600 mg il picco plasmatico medio di ulifloxacina è di 1,6 g/ml e la AUC è di 7,3 g*h/ml.
Allo steady-state, che si raggiunge entro 2 giorni dall’inizio del trattamento con somministrazione unica giornaliera, il Cmax e l’AUC sono di 2,0 g/ml e di 7,6 g*h/ml, rispettivamente.
Il cibo ritarda e riduce leggermente la concentrazione al picco plasmatico di ulifloxacina, ma non modifica la AUC.
Distribuzione – Nell’uomo, il rapporto polmone/plasma della concentrazione media di Chinoplus aumenta nel tempo e, dopo 24 ore, il metabolita attivo ulifloxacina mantiene concentrazioni tissutali medie di 5 volte superiori a quelle del plasma, confermando i risultati ottenuti nell’animale, dove le concentrazioni di ulifloxacina nel polmone e nel rene sono risultate più alte di quelle plasmatiche (1,2 – 2,8 volte e 3 - 8 volte, rispettivamente).
Il legame proteico nell’uomo, valutato sia in vitro che ex vivo, è pari a circa il 50%, indipendentemente dalla concentrazione del farmaco.
La scarsa concentrazione di ulifloxacina riscontrata nel liquido cerebro-spinale dopo somministrazione i.v.
nel cane e somministrazione ripetuta p.o.
nell’uomo, indica che ulifloxacina difficilmente supera la barriera emato-encefalica.
Biotrasformazione – Il profilo metabolico di prulifloxacina nell’animale e nell’uomo è comparabile.
Gli studi nell’animale hanno dimostrato che il metabolismo di prulifloxacina inizia durante l’assorbimento intestinale e si completa con il suo passaggio nel fegato.
Oltre alla trasformazione in ulifloxacina, sono stati identificati altri metaboliti minori, quali la forma diolica ed alcuni derivati come glucuronide, oxo-derivato e etilen-diammino derivati, la cui concentrazione ed attività è trascurabile rispetto al principio attivo.
Negli studi in vitro non sono state osservate interazioni significative con gli isoenzimi del citocromo P-450, a parte una lieve inibizione del CYP1A1/2 che corrisponde ad una debole diminuzione della clearance di teofillina.
Poiché le metilxantine, ed in particolare teofillina, costituiscono il substrato principale per l’isoenzima CYP1A1/2, il grado d’interazione con altri substrati dell’isoenzima (vedi warfarina) può considerarsi solo inferiore.
Eliminazione – L’emivita del metabolita attivo, ulilfoxacina, è di circa 10 ore, sia dopo somministrazione singola che ripetuta allo steady-state nell’uomo, mentre negli animali (ratti, cani e scimmie) varia tra le 2 e le 12 ore.
Studi con il prodotto marcato nell’uomo hanno dimostrato che l’eliminazione avviene prevalentemente per via fecale.
Dopo somministrazione orale di 600 mg, la radioattività ritrovata nelle urine e nelle feci ammonta in totale approssimativamente al 95%.
Tali risultati confermano quanto evidenziato in precedenti studi effettuati sugli animali (ratti, cani e scimmie).
La quantità di ulifloxacina escreta con le urine è il 16,7 % della dose somministrata su base molare e la clearance renale di ulifloxacina è di circa 170 ml/min.
L’eliminazione renale di ulifloxacina avviene per filtrazione glomerulare e per secrezione attiva.
b) Caratteristiche nei pazienti Il profilo farmacocinetico di prulifloxacina negli anziani si è dimostrato simile a quello degli 6 adulti, senza variazioni in funzione dell’età, e pertanto non sono ritenute necessarie modifiche del dosaggio nei pazienti anziani.
In pazienti con insufficienza renale lieve o moderata, dopo somministrazione orale di Chinoplus 600 mg, il picco plasmatico medio di ulifloxacina raggiunge valori tra 1,30 e 1,62 µg/ml.
I valori di AUC variano tra 13,71 e 23,33 µg*h/ml e l’emivita tra 12,3 e 32,4 ore.
La clearance renale di ulifloxacina diminuisce rispetto ai volontari sani in funzione del grado di insufficienza.
Tossicità ripetuta.
In studi di tossicità con somministrazione ripetuta, cartilagini articolari, reni, apparato gastrointestinale e fegato sono risultati i principali organi bersaglio.
Con dosi fino a 3 volte più alte rispetto a quelle terapeutiche non sono stati osservati effetti tossici sulle cartilagini articolari (cani giovani); con dosi fino a 6, 10 e 12 volte più alte di quelle terapeutiche non sono stati osservati effetti tossici nel fegato (cani) e rene (cani e ratti).
Il farmaco non prolunga l’intervallo QT in vivo e non dimostra effetti inibenti sulla corrente di potassio a rettificazione ritardata (HERG) in vitro.
Tossicità riproduttiva.
Gli studi di tossicità riproduttiva non hanno evidenziato teratogenicità.
Effetti sulla fertilità o sullo sviluppo embrionale e fetale sono stati osservati soltanto in caso di tossicità materna.
Mutagenicità.
I saggi standard di genotossicità hanno evidenziato effetti positivi in alcuni test in vitro effettuati con prulifloxacina su colture di cellule di mammifero, ma sono risultati negativi in vivo e nei batteri.
Si ritiene che tali effetti siano associati all’inibizione di topoisomerasi II in presenza di alte concentrazioni di prulifloxacina.
Potenziale carcinogeno.
La prulifloxacina non si è dimostrata cancerogena in un modello sperimentale di iniziazione-promozione a medio termine.
Non sono state effettuate prove di carcinogenesi a lungo termine.
Antigenicità.
La prulifloxacina è risultata priva di effetti antigenici.
Fototossicità.
La prulifloxacina ha indotto reazioni fototossiche, sebbene in studi comparativi nell’animale abbia mostrato di possedere una attività fototossica minore rispetto a quella degli altri fluorochinoloni impiegati (ofloxacina, enoxacina, pefloxacina, acido nalidixico e lomefloxacina).
Molti chinoloni sono anche fotomutageni/fotocarcinogenici, la possibilità che anche la prulifloxacina abbia tali effetti non può essere esclusa.
Nefrotossicità.
Dopo somministrazione ripetuta per via orale di 3000 mg/kg/die nel ratto, un dosaggio molto superiore alla dose terapeutica nell’uomo, la prulifloxacina ha causato cristalluria per precipitazione di ulifloxacina.
Cardiotossicità.
Studi condotti nel cane hanno mostrato che prulifloxacina non provoca modificazioni di rilievo nell’elettrocardiogramma.
In particolare, non è stato osservato alcun cambiamento del QTc nè dopo singola sommistrazione endovenosa nel cane anestetizzato, nè dopo somministrazione orale per 6 mesi nel cane conscio, a tutte le dosi somministrate.
Studi in vitro hanno confermato l’assenza di effetti inibenti sulle correnti rettificatrici ritardate del potassio (HERG).
Tossicità articolare.
La prulifloxacina, similmente agli altri fluorochinoloni, ha causato artropatia solo negli animali giovani.
Tossicità oculare.
Dosi orali di 26,4 o 58,2 mg/kg/die di prulifloxacina una volta al giorno per 52 settimane nella scimmia non hanno causato effetti avversi correlati al trattamento sulla funzionalità o morfologia oculare.
Effetto rabdomiolitico.
Dosi fino a 10 mg/kg/die di ulifloxacina somministrate per via intravenosa una volta al giorno per 14 giorni consecutivi non hanno indotto rabdomiolisi nel coniglio.
Nucleo lattosio monoidrato cellulosa microcristallina croscarmellosa sodica povidone silice colloidale anidra magnesio stearato Rivestimento ipromellosa glicole propilenico titanio diossido (E171) talco ossido ferrico (E172).
Non pertinente
2 anni a confezionamento integro.
Astuccio di cartone contenente 1 blister da 1, 2, 5 compresse rivestite con film o 2 blister da 5 compresse rivestite con film.
Blister in materiale accoppiato (Poliammide/alluminio/PVC) termosaldato con materiale ricoprente (alluminio/PVC).
E’ possibile che non tutte le confezioni siano in commercio.
Nessuna.
Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco A.C.R.A.F.
S.p.A.
– Viale Amelia, 70 – 00181 ROMA (Italia).
Scatola 1 compressa rivestita con film da 600 mg A.I.C.
035679012 Scatola 2 compresse rivestite con film da 600 mg A.I.C.
035679024 Scatola 5 compresse rivestite con film da 600 mg A.I.C.
035679036 Scatola 10 compresse rivestite con film da 600 mg A.I.C.
035679048 8
21 Giugno 2004
20 Marzo 2006 9
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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