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IMMUNOENDOCIG
Principio attivo: immunoglobulina umana anti-citomegalovirus a molecola integra per uso endovenoso (virus inattivata).Composizione quantitativa: 1 ml di soluzione ottenuta dalla ricostituzione del liofilizzato con il solvente incluso nella confezione contiene: proteine mg 50 di cui immunoglobuline umane almeno 95% con anticorpi contro il citomegalovirus non meno di 100 U.I.
secondo lo standard di riferimento del Paul Ehrlich Institute (PEI).
Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.�
Profilassi delle manifestazioni cliniche dell'infezione da citomegalovirus in pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva, in modo particolare nei riceventi trapianti d'organo.
Posologia Come regola si somministrano dosi di 50 U.I.
per kg di peso corporeo.La somministrazione deve iniziare il giorno del trapianto o il giorno prima (trapianto di midollo osseo).La profilassi pu� anche essere iniziata fino a 10 giorni prima del trapianto particolarmente nel caso di pazienti siero-positivi per il CMV.Viene consigliato un totale di almeno 6 dosi ad intervalli di 2-3 settimane.Metodo di somministrazione Immunoendocig deve essere somministrato per via endovenosa ad una velocit� d'infusione iniziale di 10-20 gocce al minuto per 20-30 minuti.
Se ben tollerata la velocit� di somministrazione pu� essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 40 gocce al minuto per il resto dell'infusione.Medicinale utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero e in cliniche e case di cura o strutture ad esse assimilate.�
Intolleranza alle immunoglobuline omologhe, specialmente nei casi molto rari di deficienza di IgA quando il paziente abbia anticorpi anti-IgA.�
Certe gravi reazioni allergiche al preparato possono essere correlate alla velocit� di infusione.La velocit� di infusione, raccomandata nella "Posologia e modo di somministrazione", deve essere strettamente seguita ed il paziente deve essere rigorosamente controllato ed attentamente osservato per qualsiasi sintomo durante l'intero periodo dell'infusione.Nel caso di reazione avversa bisogna ridurre la velocit� di somministrazione o interrompere l'infusione fino alla scomparsa dei sintomi.Nel caso in cui, dopo l'interruzione dell'infusione, persistano gravi reazioni, viene raccomandato il trattamento appropriato.In caso di reazioni anafilattiche o di shock il trattamento deve seguire le linee guida della terapia dello shock.I pazienti devono essere osservati almeno 20 minuti dopo la fine della somministrazione.Per quanto riguarda il rischio di trasmissione di agenti infettivi � effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei.
Ogni unit� di plasma usata per la produzione di Immunoendocig � controllata per l'assenza di HBsAG, di anticorpi anti-HIV1 , anti-HIV2 e anti-HCV e sottoposta a screening per il contenuto di ALT.
Il plasma pool � inoltre controllato per la presenza di HCV-RNA mediante la tecnica di amplificazione genica e risulta non reattivo.
Durante la produzione sono effettuate procedure di rimozione e di inattivazione (Immunoendocig � trattato con una miscela di solvente/tensioattivo).
Vaccini vivi attenuati La somministrazione di immunoglobuline pu� alterare, per un periodo di almeno 6 settimane e fino a 3 mesi, l'efficacia dei vaccini a virus vivi attenuati come quelli per il morbillo, rosolia parotite e varicella.Interferenze con i tests sierologici Dopo l'iniezione di immunoglobuline, l'aumento transitorio degli anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente pu� dare risultati falsamente positivi dei tests sierologici.
La sicurezza d'uso di questa specialit� medicinale durante la gravidanza umana non � stata stabilita in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrata soltanto con cautela in donne gravide o in madri che allattano.La lunga esperienza d'uso delle immunoglobuline indica che non sono da aspettarsi effetti dannosi sul decorso della gravidanza, sul feto e sul neonato.Le immunoglobuline vengono escrete nel latte e possono contribuire al trasferimento di anticorpi protettivi al neonato.�
Non vi � alcuna indicazione che l'immunoglobulina umana anticitomegalovirus possa alterare la capacit� di guidare e di usare macchinari.
Si possono occasionalmente verificare reazioni avverse come: brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgie e lieve dolore lombare.Raramente le immunoglobuline possono causare un calo della pressione del sangue ed in alcuni casi isolati shock anafilattico anche quando il paziente non abbia mostrato ipersensibilit� a precedenti somministrazioni.Quando si somministrano prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano, non si possono totalmente escludere malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi.
Ci� si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta.
Le conseguenze del sovradosaggio non sono note.
Gruppo farmacoterapeutico: sieri immuni e immunoglobuline; immunoglobuline umane anticitomegalovirus per uso endovenoso; codica ATC: J06BB09.L'immunoglobulina anticitomegalovirus per uso endovenoso Immunoendocig contiene anticorpi specifici (per lo pi� IgG) ad alto titolo contro il citomegalovirus.
Dopo somministrazione endovenosa Immunoendocig � immediatamente e completamente biodisponibile nella circolazione del ricevente.Si distribuisce in modo relativamente rapido tra il plasma ed i fluidi extravascolari, dopo circa 3-5 giorni viene raggiunto un equilibrio fra i compartimenti intra ed extracellulare.L'emivita nel circolo di soggetti con livelli ormonali di IgG � di circa 24 giorni.Nei riceventi trapianti d'organo affetti da infezione progressiva da CMV si deve considerare una diminuzione dell'emivita plasmatica degli anticorpi (4-14 giorni).Le IgG ed i complessi di IgG sono catabolizzati nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.�
Le immunoglobuline sono costituenti normali dell'organismo umano.Negli animali il controllo della tossicit� della singola dose non ha rilevanza in quanto dosi pi� alte causano un sovraccarico.
La tossicit� di dosi ripetute e gli studi di tossicit� embriofetale sono impraticabili per l'induzione e per l'interferenza con gli anticorpi.
Gli effetti della specialit� sul sistema immunitario del neonato non sono stati studiati.Dato che l'esperienza clinica non fornisce alcun indizio per effetti oncogeni e mutageni delle immunoglobuline, non sono considerati necessari studi sperimentali e particolarmente in specie eterologhe.�
Sodio cloruro, saccarosio.Flacone solvente: Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.�
L'immunoglobulina umana anticitomegalovirus per uso endovenoso Immunoendocig, non deve essere mescolata con altri prodotti medicinali.�
A confezione integra e se conservato come prescritto ha una validit� di 3 anni dalla data di preparazione.Immunoendocig deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione.�
Conservare a temperatura non superiore a 25 �C al riparo dalla luce.Non congelare.�
Immunoendocig 2000 U.I.: scatola contenente un flacone in vetro trasparente neutro con tappo perforabile in elastomero con sostanza liofilizzata corrispondente a 2000 U.I.
di immunoglobulina umana anti-citomegalovirus ed un flacone in vetro neutro con 20 ml di solvente
Immunoendocig 5000 U.I.:scatola contenente un flacone in vetro trasparente neutro con tappo perforabile in elastomero con sostanza liofilizzata corrispondente a 5000 U.I.
di immunoglobulina umana anti-citomegalovirus ed un flacone in vetro neutro con 50 ml di solvente
Ricostituzione della soluzione.htmlirare il solvente con una siringa ed iniettarlo con la stessa siringa nel flacone contenente il liofilizzato, agitare gentilmente fino a solubilizzazione avvenuta ed infondere per via endovenosa con set infusionale.Prima della somministrazione ispezionare visualmente la soluzione per rilevare corpuscoli o alterazioni cromatiche.Le soluzioni che non si presentano limpide o che hanno sedimenti non devono essere usate.Prima dell'uso il prodotto deve essere riscaldato a temperatura ambiente o corporea.Non usare soluzioni torbide o che presentino depositi.Immunoendocig deve essere usato immediatamente dopo la ricostituzione.Non usare il prodotto dopo la data di scadenza.Per evitare il rischio di contaminazione batterica qualsiasi soluzione non usata deve essere scartata.
Eliminare le frazioni del prodotto non utilizzate nel modo appropriato, utilizzando gli appositi contenitori per la raccolta differenziata dei medicinali.�
OSLOFARM LIMITED120 East Road N16AA - London (Gran Bretagna)Rappresentata in Italia da: Nuovo Istituto Sieroterapico Milanese S.r.L.Barga - Castelvecchio Pascoli - Localit� ai Conti (Lu)
Immunoendocig 2000 U.I.
AIC n.
028180026Immunoendocig 5000 U.I.
AIC n.
028180038�
Solo per uso ospedaliero.�
Rinnovo: gennaio 2001.�
Non pertinente.�
Gennaio 2001
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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