NIMESULENE 100 mg compresse NIMESULENE 100 mg granulato per sospensione orale NIMESULENE 200 mg supposte
Ogni compressa contiene 100 mg di nimesulide.
Ogni bustina di granulato per sospensione orale contiene 100 mg di nimesulide.
Ogni supposta contiene 200 mg di nimesulide Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1
Compresse, granulato per sospensione orale e supposte.
Trattamento del dolore acuto.
Trattamento sintomatico dell�osteoartrite dolorosa.
Dismenorrea primaria.
NIMESULENE deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche.
Adulti:
Compresse o granulato per sospensione orale:
100 mg due volte al giorno dopo i pasti.
Supposte:
200 mg due volte al giorno.
Anziani:
nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera (vedere 5.2).
Bambini (<12 anni):
NIMESULENE � controindicato in questi pazienti (vedere anche 4.3).
Adolescenti (da 12 a 18 anni):
sulla base del profilo cinetico negli adulti e delle caratteristiche farmacodinamiche di nimesulide, non � necessario modificare la dose in questi pazienti.
Insufficienza renale:
sulla base della farmacocinetica, non � necessario modificare la dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min), NIMESULENE � invece controindicato in caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina
< 30ml/min) (vedere 4.3 e 5.2).
Insufficienza epatica:
l�uso di NIMESULENE � controindicato in pazienti con insufficienza epatica (vedere
C/office/SPC/Nimesulene - modifica - ok pag.
1 di 8 4.3 Controindicazioni Ipersensibilit� nota a nimesulide o agli eccipienti del prodotto.
Precedenti reazioni di ipersensibilit� (per esempio, broncospasmo, rinite, orticaria) in risposta all�acido acetilsalicilico o ad altri farmaci anti-infiammatori non steroidei.
Precedenti reazioni epatotossiche alla nimesulide.
Ulcera gastrica o duodenale attiva, emorragie cerebrovascolari, altre emorragie o patologie emorragiche in corso.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Disturbi gravi della coagulazione.
Grave insufficienza cardiaca Insufficienza renale grave.
Insufficienza epatica.
Bambini al di sotto dei 12 anni.
Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (vedere 4.6 e 5.3).
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile che occorre per controllare i sintomi.
Sospendere il trattamento se non si osservano benefici.
In rari casi � stata riportata un�associazione tra NIMESULENE e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni rarissimi casi di decesso (vedere anche 4.8).
I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche durante il trattamento con NIMESULENE (per esempio, anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, spossatezza, urine scure) o i pazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalit� epatica devono sospendere il trattamento.
Questi pazienti non dovrebbero pi� utilizzare nimesulide.
Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco.
Durante il trattamento con NIMESULENE deve essere evitata la concomitante somministrazione di farmaci di cui � nota l�epatotossicit� e l�abuso di alcolici in quanto possono aumentare il rischio di reazioni epatiche.
Durante la terapia con NIMESULENE, occorre avvertire i pazienti di non assumere altri analgesici.
Non � consigliato l�uso concomitante di diversi FANS.
L'uso di NIMESULENE deve essere evitato in concomitanza di FANS inibitori selettivi della COX-2.
Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione:
durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione (vedi sezione 4.3), e' piu' alto con dosi aumentate di FANS.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile.
L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e sezione 4.5).
Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedi sezione 4.5).
Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono NIMESULENE il trattamento deve essere sospeso.
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2 di 8 I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedi sezione 4.8).
Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perch� l�uso di NIMESULENE pu� danneggiare la funzionalit� renale.
In tal caso, sospendere il trattamento (vedere anche 4.5).
Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche', in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema.
Anziani:
I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi sezione 4.2).
I pazienti anziani sono particolarmente sensibili anche ad altri eventi avversi dei FANS, incluse insufficienza renale, cardiaca o epatica.
E� quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico.
Poich� nimesulide pu� interferire con la funzionalit� piastrinica, va usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica (vedere anche 4.3).
NIMESULENE non rappresenta tuttavia un sostituto dell�acido acetilsalicilico nella profilassi cardiovascolare.
I FANS possono mascherare la febbre dovuta a un�infezione batterica sottostante.
L�uso di NIMESULENE pu� ridurre la fertilit� e non � consigliato in donne che cercano una gravidanza.
Nelle donne che hanno difficolt� a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilit�, si deve considerare la sospensione del trattamento con NIMESULENE (vedere 4.6).
Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi sezione 4.8).
Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio:
l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
NIMESULENE deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
NIMESULENE 100 mg compresse contiene lattosio e non � quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al galattosio, con carenza di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio- galattosio.
NIMESULENE granulato per sospensione orale contiene saccarosio e non � quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, carenza di saccarosio-isomaltasi.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Interazioni farmacodinamiche Anticoagulanti:
i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).
I pazienti che ricevono warfarina, agenti anticoagulanti simili o acido acetilsalicilico presentano un maggior rischio di complicanze emorragiche se trattati con NIMESULENE.
L�associazione � pertanto sconsigliata (vedere anche 4.4) ed � controindicata in pazienti con patologie gravi della coagulazione (vedere anche 4.3).
Se non si pu� evitare l�associazione, monitorare costantemente l�attivit� anticoagulante.
Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs):
aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Corticosteroidi:
aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).
Interazioni farmacodinamiche/farmacocinetiche con i diuretici Nei soggetti sani, nimesulide riduce transitoriamente l�effetto di furosemide sull�escrezione di sodio e, in misura minore, sull�escrezione di potassio e riduce la risposta diuretica.
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3 di 8 La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione (di circa il 20%) dell�AUC e dell�escrezione totale di furosemide, senza comprometterne la clearance renale.
L�uso concomitante di furosemide e di NIMESULENE richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache, come descritto al paragrafo 4.4.
Interazioni farmacocinetiche con altri farmaci E� stato riportato che i farmaci anti-infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta livelli plasmatici elevati e tossicit� da litio.
Se si prescrive NIMESULENE a un paziente in terapia con litio, occorre monitorare costantemente i livelli di litio.
Sono anche state studiate in vivo potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarina, digossina, cimetidina e un preparato antiacido (una combinazione di idrossido di alluminio e magnesio).
Non sono state osservate interazioni clinicamente significative.
Nimesulide inibisce il CYP2C9.
Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzati da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con NIMESULENE.
Occorre cautela se nimesulide viene assunta meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotressato perch� i livelli sierici di metotressato possono aumentare causando una maggiore tossicit� del farmaco.
Dato il loro effetto sulle prostaglandine renali, gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicit� delle ciclosporine.
Effetti di altri farmaci su nimesulide Studi in vitro hanno dimostrato che tolbutamide, acido salicilico e acido valproico spostano la nimesulide dai siti di legame con le proteine plasmatiche.
Nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.
L�uso di NIMESULENE � controindicato nell�ultimo trimestre di gravidanza (vedere 4.3).
Come per gli altri FANS, l�uso di NIMESULENE non � consigliato nelle donne che cercano una gravidanza (vedere 4.4).
Come per gli altri FANS, di cui � nota l�inibizione della sintesi delle prostaglandine, nimesulide pu� provocare chiusura prematura del dotto arterioso, ipertensione polmonare, oliguria, oligoamniosi, maggior rischio di emorragie, inerzia uterina ed edema periferico.
Sono stati riportati casi isolati di insufficienza renale in neonati di donne che avevano assunto nimesulide nell�ultimo periodo di gravidanza.
Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicit� riproduttiva atipica (vedere 5.3) e non sono disponibili dati esaurienti sull�uso di NIMESULENE nelle donne in gravidanza.
Non � pertanto noto il rischio potenziale per l�uomo e non � raccomandato prescrivere il farmaco durante i primi due trimestri di gravidanza.
Non � noto se NIMESULENE viene secreto nel latte umano.
NIMESULENE � controindicato nelle donne che allattano (vedere 4.3 e 5.3).
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di NIMESULENE sulla capacit� di guidare o usare macchinari.
Tuttavia, i pazienti che soffrono di capogiri, vertigini o sonnolenza dopo aver assunto NIMESULENE dovrebbero astenersi dal guidare o usare macchinari.
Gastrointestinali:
gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono
di
natura
gastrointestinale.
Possono verificarsi
ulcere
peptiche,
perforazione
o
emorragia
gastrointestinale,
a
volte
fatale,
in
particolare
negli anziani (vedi sezione 4-4). C/office/SPC/Nimesulene - modifica - ok
pag.
4 di 8Dopo
somministrazione
di
NIMESULENE
sono
stati
riportati:
nausea, vomito,
diarrea,
flatulenza,
costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite
e
morbo
di
Crohn (vedi sezione 4-4).Meno frequentemente
sono state osservate gastriti.Edema,
ipertensione e insufficienza
cardiaca sono state riportate in
associazione al trattamento con FANS.
Reazioni bollose includenti
Sindrome
di
Stevens-Johnson
e
Necrolisi
Tossica
Epidermica
(molto
raramente). Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate* (su circa7.800 pazienti) e sui dati di farmacovigilanza.
I casi riportati sono classificati come molto comuni (>1/10); comuni (>1/100,
<1/10), non comuni (>1/1-000, <1/100); rari (>1/10-000, <1/1-000); molto rari (<1/10-000),
inclusi i casi isolati.
Alterazioni
del sangue e sistema
linfatico |
Rari |
Anemia*
Eosinofilia * |
Molto rari |
Trombocitopenia
Pancitopenia Porpora |
Alterazioni del sistema immunitario |
Rari |
Ipersensibilit�* |
Molto rari |
Anafilassi |
Alterazioni del
metabolismo e della nutrizione |
Rari |
Iperkaliemia* |
Disturbi psichiatrici |
Rari |
Ansia* Nervosismo*
Incubi* |
Alterazioni del sistema nervoso |
Non comuni |
Vertigini* |
Molto rari |
Mal di testaSonnolenzaEncefalopatia (sindrome
di Reye) |
Disturbi oculari |
Rari |
Visione sfuocata * |
Molto rari |
Disturbi visivi |
Alterazioni dell�apparato
uditivo e vestibolare |
Molto rari |
Vertigini |
Alterazioni cardiache |
Rari |
Tachicardia* |
Alterazioni del sistema vascolare |
Non comuni |
Ipertensione* |
Rari |
Emorragia*Fluttuazioni della pressione
arteriosa* Vampate
di calore * |
Alterazioni
dell�apparato
respiratorio,
del torace e del
mediastino. |
Non comuni |
Dispnea* |
Molto rari |
AsmaBroncospasmo |
Alterazioni
dell�apparato gastrointestinale |
Comuni |
Diarrea* Nausea* Vomito* |
Non comuni |
Stipsi* Flatulenza* Gastrite* |
Molto rari |
Dolori addominali
Dispepsia StomatiteMelenaEmorragie
gastrointestinali Ulcera e
perforazione duodenale
Ulcera e perforazione
gastrica |
C/office/SPC/Nimesulene - modifica - ok
pag.
5 di 8
Alterazioni del sistema epatobiliare(vedere
4-4) |
Molto rari |
EpatiteEpatite fulminante
(inclusi casi letali) ItteroColestasi |
Alterazioni della cute
e del tessuto sottocutaneo |
Non comuni |
Prurito* Eruzioni*Aumento
della sudorazione* |
Rari |
Eritema*
Dermatite* |
Molto rari |
OrticariaEdema
angioneurotico Edema del viso
Eritema multiformeSindrome
di Stevens JohnsonNecrolisi epidermica
tossica |
Alterazioni renali e delle vie
urinarie |
Rari |
Disuria* Ematuria*Ritenzione urinaria* |
Molto rari |
Insufficienza renaleOliguriaNefrite interstiziale |
Disordini
generali
e
alterazioni
del
sito
di somministrazione |
Non comuni |
Edema* |
Rari |
Malessere*
Astenia* |
Molto rari |
Ipotermia |
Indagini diagnostiche |
Comuni |
Aumento
degli enzimi epatici* |
* dati di frequenza ricavati
dalle sperimentazioni cliniche |
I sintomi associati a sovradosaggio acuto di FANS si limitano di solito a sonnolenza, torpore, nausea, vomito e dolori epigastrici, generalmente reversibili con terapia di supporto.
Si possono manifestare emorragie gastrointestinali.
Si possono manifestare anche, sia pur raramente, ipertensione, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria e coma.
Dopo ingestione di FANS a dosi terapeutiche sono state riportate reazioni di anafilassi, che si potrebbero manifestare anche dopo sovradosaggio.
In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto.
Non esistono antidoti specifici.
Non sono disponibili informazioni sull�eliminazione di nimesulide tramite emodialisi:
dato il suo grado elevato di legame alle proteine plasmatiche (fino al 97,5%), � improbabile che la dialisi risulti utile in caso di sovradosaggio.
L�emesi e/o il carbone attivo (da 60 a 100 g negli adulti) e/o i catartici osmotici possono essere indicati, se somministrati entro 4 ore in pazienti con sintomi da sovradosaggio o che hanno assunto elevate dosi di nimesulide.
La diuresi forzata, l�alcalinizzazione delle urine, l�emodialisi o l�emoperfusione possono non risultare utili a causa del legame elevato con le proteine.
Occorre monitorare la funzionalit� renale ed epatica.
Gruppo farmacoterapeutico:
farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei.
Codice ATC:
M01AX17 C/office/SPC/Nimesulene - modifica - ok pag.
6 di 8 La nimesulide � un farmaco antiinfiammatorio non steroideo con propriet� analgesiche e antipiretiche che agisce inibendo l�enzima ciclo-ossigenasi che sintetizza le prostaglandine.
Compresse e granulato per sospensione orale Nimesulide viene ben assorbita dopo la somministrazione orale.
Dopo una dose singola di 100 mg di nimesulide, negli adulti si raggiunge il livello massimo nel plasma di 3.4 mg/L dopo 2.3 ore.
AUC = 20 - 35 mg h/L.
Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra questi valori e quelli registrati dopo la somministrazione di 100 mg due volte al giorno per 7 giorni.
Supposte Dopo singola somministrazione di una supposta da 200 mg di NIMESULENE viene raggiunto in 4 ore un picco plasmatico di circa 2 mg/L, con AUC medio di 27 mg h/L.
I corrispondenti valori allo steady state sono stati:
Cmax circa 3 mg/L; Tmax= 4 ore e AUC di 25 mg h/L.
Inoltre le supposte di NIMESULENE 200 mg si sono dimostrate bioequivalenti a NIMESULENE 100 mg compresse, malgrado un pi� lungo Tmax ed un ridotto Cmax.
Fino al 97,5% del farmaco si lega alle proteine plasmatiche.
Nimesulide viene ampiamente metabolizzata nel fegato attraverso diverse vie, inclusi gli isoenzimi CYP2C9 del citocromo P450.
Sussiste pertanto una potenziale interazione farmacologica con farmaci metabolizzati da CYP2C9 (vedere 4.5).
Il metabolita principale � il para-idrossi derivato che � anch�esso attivo farmacologicamente.
Il tempo alla comparsa del metabolita in circolo � breve (circa 0,8 ore), ma la sua costante di formazione non � elevata ed � notevolmente inferiore alla costante di assorbimento di nimesulide.
L�idrossinimesulide � il solo metabolita trovato nel plasma, ed � quasi completamente coniugato.
Il suo T� varia da 3,2 a 6 ore.
Nimesulide viene escreta principalmente nelle urine (circa il 50% della dose somministrata).
Solo l�1.3% viene escreto come farmaco non modificato.
L�idrossinimesulide, il metabolita principale, si trova solo come glicuronato.
Circa il 29% della dose viene escreta metabolizzata nelle feci.
Il profilo cinetico di nimesulide non cambia negli anziani sia dopo dose singola che ripetute.
In uno studio sperimentale con singola somministrazione svolto su pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min) vs.
volontari sani, i picchi plasmatici di nimesulide e del suo metabolita principale non erano superiori a quelli dei volontari sani.
AUC e t1/2 beta erano del 50% superiori, ma comunque sempre nell�intervallo di variabilit� dei valori cinetici osservati per nimesulide nei volontari sani.
La somministrazione ripetuta non ha determinato accumulo.
Nimesulide � controindicata in pazienti con insufficienza epatica (vedere 4.3).
I dati preclinici non evidenziano particolari rischi per l�uomo sulla base degli studi convenzionali di farmacologia sulla sicurezza, tossicit� di dosi ripetute, genotossicit� e potenziale oncogeno.
Negli studi di tossicit� con dosi ripetute, nimesulide ha mostrato tossicit� gastrointestinale, renale ed epatica.
Negli studi di tossicit� riproduttiva sono stati osservati segni di potenziale teratogeno o embriotossico (malformazioni scheletriche, dilatazione dei ventricoli cerebrali) nei conigli, ma non nei ratti, trattati fino a livelli di dose non tossici per le madri.
Nei ratti, sono stati osservati un aumento della mortalit� nella prole nel primo periodo postnatale ed effetti indesiderati sulla fertilit�.
C/office/SPC/Nimesulene - modifica - ok pag.
7 di 8 compresse da 100 mg Dioctil-sodio-solfosuccinato, idrossipropilcellulosa, lattosio, sodio amido glicolato, cellulosa microgranulare, magnesio stearato, olio vegetale idrogenato.
bustine da 100 mg:
Saccarosio, aroma arancio, acido citrico, maltodestrina, cetomacrogol.
supposte da 200 mg:
Gliceridi semisintetici, poliossietilene sorbitan monostearato.
Nessuna
2 anni
Compresse e granulato per sospensione orale:
nessuna particolare precauzione per la conservazione Supposte:
conservare in luogo fresco
Le compresse vengono confezionate in blisters di PVC/Al; il blister viene introdotto unitamente al foglio illustrativo in astuccio di cartone litografato.
Ogni confezione contiene 30 compresse da 100 mg.
Il granulato viene ripartito in bustine di carta/alluminio/polietilene; le bustine vengono introdotte unitamente al foglio illustrativo in astuccio di cartone litografato.
Ogni confezione contiene 30 bustine da 100 mg.
Le supposte sono contenute in alveoli di PVC/PE; gli alveoli vengono introdotti unitamente al foglio illustrativo in astuccio di cartone litografato.
Ogni confezione contiene 10 supposte da 200 mg.
Nessuna istruzione particolare.
Laboratori Guidotti S.p.A.
- Via Livornese 897 � PISA � La Vettola Concessionario per la vendita :
F.I.R.M.A.S.p.A.
� Via di Scandicci, 37 � Firenze.
30 compresse da 100 mg AIC n.
029007046 30 bustine da 100 mg AIC n.
029007059 10 supposte da 200 mg AIC n.
029007061
Marzo 1996/Novembre 2004
Dicembre 2005 C
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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