TARKA
Una capsula contiene:
Principio attivo:
Verapamil cloridrato 180,0 mg Trandolapril 2,0 mg Per gli eccipienti vedere la sezione 6.1.
Capsule a rilascio modificato.
Rosa chiaro opaco.
Ipertensione arteriosa essenziale in pazienti la cui pressione arteriosa � stata normalizzata con i singoli componenti nelle stesse proporzioni delle dosi.
La dose abituale corrisponde ad una capsula una volta al giorno, al mattino, prima, durante o dopo la prima colazione.
Le capsule devono essere deglutite intere.
Dose per i pazienti in et� pediatrica:
Tarka � controindicato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) (Vedere anche la sezione 4.3 "Controindicazioni").
Dose in soggetti anziani:
poich� la disponibilit� sistemica � superiore nei soggetti anziani rispetto ai giovani affetti da ipertensione, in alcuni soggetti anziani si pu� verificare una caduta pressoria pi� pronunciata (vedere la sezione 4.4).
Dosaggio in caso di insufficienza renale:
Tarka � controindicato in caso di insufficienza renale grave (vedere le sezioni 4.3
& 4.4).
Dosaggio in caso di insufficienza epatica:
l�uso di Tarka non � raccomandato in pazienti affetti da insufficienza epatica grave; Tarka � controindicato in pazienti con cirrosi epatica con ascite.
(vedere sezioni 4.3
& 4.4).
Ipersensibilit� accertata verso il trandolapril o qualsiasi altro ACE-inibitore e/o il verapamilo a uno qualsiasi degli eccipienti.
Anamnesi di edema angioneurotico associato ad una precedente terapia con un ACE-inibitore.
Edema angioneurotico ereditario o idiopatico.
Shock cardiogeno.
Infarto miocardico recente con complicazioni.
Blocco A-V di II o III grado senza pacemaker.
Blocco S-A.
Malattia del nodo del seno in pazienti privi di pacemaker.
Insufficienza cardiaca congestizia.
Flutter/fibrillazione atriale in associazione con una via accessoria ( per esempio la sindrome WPW).
Insufficienza renale grave (clearance della creatinina
< 10 ml/min); dialisi.
Cirrosi epatica con ascite.
Stenosi aortica o mitralica, cardiomiopatia ostruttiva ipertrofica.
Aldosterismo primitivo.
Gravidanza.
Allattamento.
Pazienti in et� pediatrica e adolescenti (<18 anni).
Ipotensione sintomatica:
Occasionalmente e in determinate circostanze, l'assunzione di Tarka pu� indurre un'ipotensione sintomatica.
Tale rischio � superiore nei pazienti con attivazione del sistema renina-angiotensina- aldosterone (come per esempio in caso di ipovolemia o deplezione salina dovuta all'utilizzo di diuretici, a dieta iposodica, dialisi, disidratazione diarrea o vomito; funzionalit� ridotta del ventricolo sinistro, ipertensione renovascolare).
In tali pazienti � necessario correggere l'ipovolemia o la deplezione salina prima del trattamento che deve preferibilmente essere iniziato in ambiente ospedaliero.
I pazienti che presentano ipotensione durante l'adattamento della posologia, devono essere posti in clinostatismo e se necessario essere sottoposti ad un aumento della volemia mediante somministrazione orale di liquidi o somministrazione endovenosa di soluzione fisiologica.
La terapia con Tarka, una volta controllata la volemia e la pressione arteriosa, pu� essere poi continuata.
Alterazione della funzionalit� renale (vedi anche la sezione 4.3):
E' consigliabile sottoporre i pazienti con moderate alterazioni della funzionalit� renale ad un regolare monitoraggio.
Nei pazienti con disfunzione renale Tarka pu� determinare iperkaliemia.
Nei pazienti con preesistente alterazione della funzionalit� renale o insufficienza cardiaca congestizia, � possibile un peggioramento acuto della funzionalit� renale (insufficienza renale acuta).
L'utilizzo di Tarka nell'ipertensione secondaria ed in particolare nell'ipertensione reno- vascolare non � adeguatamente documentato; Tarka quindi non deve essere somministrato a questo tipo di pazienti, soprattutto a quelli con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi unilaterale dell'arteria renale ed un solo rene funzionante (esempio:
i pazienti sottoposti ad un trapianto di rene), in quanto possono subire un peggioramento acuto della funzionalit� renale.
Proteinuria:
La proteinuria pu� presentarsi specialmente nei pazienti con alterazione della funzionalit� renale o con dosaggio relativamente elevato di ACE-inibitori.
Insufficienza epatica grave.
Poich� l'esperienza terapeutica in pazienti affetti da insufficienza epatica grave non � sufficientemente documentata, l'utilizzo di Tarka non � raccomandato.
Tarka � controindicato in pazienti affetti da cirrosi epatica con ascite (vedere anche la sezione 4.3).
Edema angioneurotico:
Gli ACE-inibitori (come il trandolapril) possono provocare, raramente, la comparsa di edemi angioneurotici rappresentati da edema del viso, delle estremit�, della lingua, della glottide, e/o della laringe.
I pazienti nei quali insorge un edema angioneurotico devono immediatamente sospendere la terapia con trandolapril ed essere seguiti fino alla scomparsa dell'edema.
Di solito, l'edema angioneurotico limitato al viso regredisce spontaneamente.
Gli edemi che interessano non soltanto il viso ma anche la glottide possono rappresentare un pericolo per la vita a causa del rischio di ostruzione delle vie aeree:
rispetto ai pazienti non di colore una pi� alta incidenza di angioedema � stata riportata nei pazienti di colore trattati con ACE inibitori.
Gli edemi angioneurotici che interessano la lingua, la glottide o la laringe richiedono l'immediata somministrazione di 0,3.0,5 ml di epinefrina (soluzione 1:
1000) insieme agli altri provvedimenti terapeutici del caso.
E' consigliata estrema prudenza nei pazienti con anamnesi di edema angioneurotico idiopatico.
Tarka � controindicato in caso di anamnesi di edema angioneurotico associato alla terapia con ACE- inibitore (vedere anche la sezione 4.3).
Neutropenia/Agranulocitosi:
Il rischio di neutropenia sembra essere collegato alla posologia e al tipo di ACE-inibitore, e dipende dalle condizioni cliniche del paziente.
Pu� presentarsi nei pazienti con alterazioni renali, specialmente se associate a collagenopatie vascolari come il lupus erythematosus sistemico e la sclerodermia e alla terapia con specialit� medicinali immunosoppressori.
Rari casi sono stati segnalati in pazienti non complicati.
I sintomi scompaiono dopo l'interruzione del trattamento con ACE-inibitore.
Tosse:
Durante il trattamento con ACE-inibitore pu� presentarsi una tosse secca non produttiva che scompare dopo l'interruzione del trattamento.
Iperkaliemia:
Durante il trattamento con ACE-inibitore pu� presentarsi una iperkaliemia, specialmente in presenza di insufficienza renale e/o cardiaca.
A questo riguardo la somministrazione contemporanea di integratori di potassio o diuretici risparmiatori di potassio (in quanto possono indurre un notevole aumento del livello di potassio nel plasma) deve essere utilizzata ove ritenuto strettamente necessario e mantenendo strettamente controllata la potassiemia.
Persone anziane:
Tarka � stato studiato in un numero limitato di pazienti ipertesi anziani.
I dati farmacocinetici dimostrano che la disponibilit� sistemica di Tarka � superiore nei pazienti ipertesi anziani rispetto a quelli pi� giovani.
In alcuni pazienti anziani � stata riscontrata una pi� marcata diminuzione della pressione arteriosa rispetto agli altri pazienti.
Si consiglia pertanto di effettuare una valutazione della funzionalit� renale all'inizio della terapia.
Pazienti chirurgici:
Nei pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici maggiori in anestesia generale, gli ACE-inibitori possono determinare ipotensione, che pu� essere corretta mediante l'impiego di plasma expander.
Disturbi della conduzione:
I trattamenti vanno usati con cautela nei pazienti che presentano blocco atrioventricolare di primo grado.
(Vedi anche 4.3).
Bradicardia:
Il Tarka va usato con cautela nei pazienti bradicardici.
Patologie in cui � influenzata la trasmissione neuromuscolare:
Tarka deve essere assunto con cautela in pazienti affetti da malattie che influenzano la trasmissione neuromuscolare (miastenia grave, sindrome di Lambert-Eaton, distrofia muscolare di Duchenne in stato avanzato).
Pazienti emodializzati (vedereanche la sezione 4.3):
Sono state segnalate reazioni anafilattoidi in pazienti trattati con ACE-inibitori e contemporaneamente sottoposti ad emodialisi con membrane ad alto flusso di poliacrinitrile metallil-solfonato (ad esempio "AN 69").
Pertanto, le suddette membrane non devono essere usate in questi pazienti.
Desensibilizzazione:
Nei pazienti sottoposti a terapia con ACE-inibitori e concomitante desensibilizzazione ai veleni animali si possono sviluppare reazioni anafilattiche (in qualche caso con pericolo di vita).
LDL-aferesi:
Si sono notate reazioni anafilattiche con pericolo di vita quando pazienti in LDL-aferesi assumono contemporaneamente ACE-inibitori.
La valutazione dei pazienti deve comprendere l'accertamento della funzionalit� renale prima dell'inizio della terapia e durante il trattamento.
Le misurazioni della pressione arteriosa per valutare la risposta terapeutica a Tarka, devono essere sempre effettuate prima della successiva somministrazione.
Lattosio:
Le capsule di Tarka contengono lattosio.
Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficit di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questa specialit� medicinale.
Sodio:
Questo medicinale contiene 1.12mmol ( o 25.71 mg) di sodio per dose.
Ci� va tenuto in considerazione da pazienti sottoposti a regime alimentare controllato di sodio.
Associazioni non raccomandate:
Diuretici risparmiatori di potassio o integratori di potassio:
gli ACE-inibitori riducono la perdita di potassio indotta dal diuretico.
I diuretici risparmiatori di potassio come lo spironolactone, il triamterene o l'amiloride, gli integratori di potassio o i succedanei del sale contenenti potassio possono portare a notevoli aumenti della potassiemia, specialmente in presenza di alterazione della funzionalit� renale.
Nei casi in cui se ne prescrive l'uso concomitante a causa di ipokaliemia manifesta, essi devono essere somministrati con cautela e con frequenti controlli della potassiemia.
Dantrolene:
non � raccomandato l'uso contemporaneo di verapamil con dantrolene.
Precauzioni nell'uso:
Specialit� medicinali anti-ipertensive:
aumentano l'effetto ipotensivo di Tarka.
Diuretici:
nei pazienti che assumono diuretici, specialmente in presenza di ipovolemia e/o deplezione salina si pu� riscontrare un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa dopo l'inizio della terapia con ACE-inibitori.
Il rischio di ipotensione pu� essere limitato interrompendo la somministrazione del diuretico, aumentando la volemia o l'assunzione di sale prima della somministrazione o iniziando la terapia dai dosaggi inferiori.
Successivi aumenti del dosaggio devono essere effettuati con cautela.
Litio:
sono stati riscontrati casi sia di aumento, che di riduzione degli effetti del litio usato insieme al verapamil.
La somministrazione contemporanea di ACE-inibitori e litio pu� ridurre l'escrezione del litio.
In questi casi i livelli di litio nel siero devono essere controllati frequentemente.
Anestetici:
Il Tarka pu� intensificare gli effetti ipotensivi di certi farmaci anestetici.
Narcotici/Antipsicotici:
si pu� verificare un'ipotensione posturale.
Allopurinolo, farmaci citostatici o immunosoppressori, corticosteroidi sistemici o procainamide:
la somministrazione contemporanea con ACE-inibitori pu� aumentare il rischio di leucopenia.
Farmaci cardiodepressivi:
l'uso contemporaneo di verapamil e farmaci cardiodepressivi, come ad esempio i farmaci che inibiscono la produzione e la conduzione degli impulsi cardiaci (ad esempio beta-bloccanti, anti-aritmici, anestetici per inalazione) pu� determinare effetti additivi indesiderati.
Chinidina:
l'uso contemporaneo di chinidina e verapamil per via orale in pazienti con cardiomiopatia ipertrofica (ostruttiva) ha determinato, in un piccolo numero di casi, la comparsa di ipotensione ed edema polmonare.
Digoxina:
� stato segnalato che l'uso del verapamil insieme alla digoxina determina un aumento del 50-75% dei livelli di digoxina, rendendone necessaria una riduzione della posologia.
Miorilassanti:
l'azione dei miorilassanti (come i bloccanti neuromuscolari) pu� essere rinforzata.
Tranquillanti/antidepressivi:
come con tutti i farmaci anti-ipertensivi, sussiste un rischio elevato di ipotensione ortostatica quando si associa Tarka a tranquillanti maggiori od a farmaci antidepressivi contenenti imipramina.
Avvertenze:
Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS):
la somministrazione di agenti anti-infiammatori non steroidei pu� ridurre l'effetto anti-ipertensivo di un ACE-inibitore.
E' stato inoltre riportato che FANS e ACE-inibitori esercitano un effetto aggiuntivo di aumento della potassiemia, mentre pu� ridursi la funzionalit� renale.
In linea di massima tali effetti sono reversibili, e si presentano soprattutto in pazienti dalla funzionalit� renale compromessa.
Antiacidi:
inducono una diminuzione della biodisponibilit� degli ACE-inibitori.
Simpaticomimetici:
possono ridurre gli effetti anti-ipertensivi degli ACE-inibitori; occorre perci� controllare attentamente il paziente per verificare il raggiungimento dell'effetto desiderato.
Alcool:
rafforza l'effetto ipotensivo.
Il verapamil pu� determinare un aumento dei livelli ematici di carbamazepina, ciclosporina e teofillina, aumentandone il rischio di tossicit�.
La rifampicina, la fenitoina ed il fenobarbital riducono la concentrazione plasmatica del verapamil mentre la cimetidina pu� aumentarla.
Antidiabetici:
all'inizio della terapia, in alcuni casi, si pu� rendere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico o di Tarka onde evitare una eccessiva riduzione dei livelli di glucosio nel sangue.
Egrave; stato dimostrato che il succo di pompelmo determina un aumento del livello plasmatico di verapamil, componente della specialit� medicinale Tarka.
Deve pertanto essere evitata l�assunzione concomitante di succo di pompelmo e Tarka.
Gravidanza:
L�uso di Tarka durante la gravidanza � controindicato (vedere la sezione 4.3).
L'innocuit� di Tarka nelle donne gravide non � stata adeguatamente documentata.
Tuttavia vi sono segnalazioni aneddotiche, dopo esposizione dei feti ad ACE-inibitori, di ipoplasia polmonare neonatale, ritardi dello sviluppo intrauterino, persistenza del canale arterioso, ed ipoplasia del cranio.
Inoltre, l'attivit� farmacologica degli ACE-inibitori � compatibile con la possibilit� di ipotensione fetale, che pu� essere associata ad oliguria/anuria fetale/neonatale ed oligoidramnios (vedere anche la sezione 5.3).
Gli effetti teratogeni si manifestano soprattutto quando gli ACE-inibitori vengono impiegati nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza e non � noto se l'esposizione dell'embrione o del feto all'ACE-inibitore solo nel primo trimestre determini un'azione teratogena o embriotossica/fetotossica.
Le donne gravide, o che desiderano diventarlo, devono consultare il proprio medico.
Donne in et� fertile:
I medici devono informare adeguatamente le donne in et� fertile prima di prescrivere un ACE- inibitore.
Allattamento:
Le madri in trattamento con Tarka devono evitare l'allattamento al seno (vedere la sezione 4.3).
Non sono stati accertati effetti sulla capacit� di guidare e sull'uso di macchinari.
Tuttavia Tarka pu� determinare in alcuni casi vertigini e senso di stanchezza.
Le reazioni avverse da farmaco
per Tarka sono consistenti con quelle osservate per i suoi componenti
o per le rispettive classi di appartenenza.
Le reazioni
avverse da farmaco pi�comunemente
riportate sono; tosse, emicrania,
costipazione, vertigini,
capogiri e vampate
di calore(vedi tabella sottostante). Nella seguente tabella sono
descritte sia gli eventi avversi
riportati spontaneamente sia
quelli osservati durante
gli
studi
clinici. All'interno
di ciascuna classe di
organi,
le ADR sono ordinate in base alla
frequenza, utilizzando la
seguente convenzione: comune
(>1/100, <1/10), non comune
(>1/1000, <1/100), raro (>1/10000,<1/1000),
molto raro (<1/10000), inclusi i
casi isolati.
Classe di
organi |
Frequenza |
Effetti
indesiderati |
Sangue e Sistema
linfatico |
Molto raro |
Leukopenia Pancitopenia Trombocitopenia |
Sistema
immunitario |
Non comune |
Reazioni allergiche.
Aumento non
specificato
delle gammaglobuline |
|
Molto raro |
Ipersensibilit� non
specifica |
Disordini
del
metabolismo e della
nutrizione |
Non comune |
Iperlipidemia |
|
Raro |
Anoressia |
Disturbi psichiatrici |
Non comune |
Sonnolenza |
|
Molto raro |
Aggressivit�, Ansia
Depressione Nervosismo |
Disordini
del sistema
nervoso |
|
|
|
Comune |
Capogiri Vertigini |
|
Non comune |
Tremore |
|
Raro |
Collasso |
|
Molto
raro |
Equilibrio
compromesso.
Insonnia. Parestesia o
iperestesia. Sincope o insufficienza
circolatoria
acuta con perdita di conoscienza. Alterazione
del gusto. Debolezza. |
Disturbi
oculari |
Molto raro |
Vista anomala/
offuscata |
Disturbi cardiaci/sistema
vascolare |
Comune |
Vampate
di calore |
|
Non comune |
Blocco AV di primo
grado. Palpitazioni |
|
Molto
raro |
Angina pectoris. Fibrillazione
atriale. Completo blocco AV.
Blocco AV non specifico. Bradicardia. Arresto cardiaco. Emorragia
cerebrale. Edema
periferico. Edema nonspecifico.
Vampate.
Insufficienza cardiaca . Eventi
ipotensivi inclusa ortostasi o fluttuazione della pressione sanguigna
(vedere anche la sezione
4-4). Tachicardia. |
Disturbi respiratori, toracici
e mediastinici |
Comune |
Tosse |
|
Molto raro |
Asma.
Bronchite. Dispnea. Congestione sinusale. |
Apparato gastrointestinale |
Comune |
Costipazione |
|
NonComune |
Dolore addominale.
Diarrea. Disturbi gastrointestinali non specifici. Nausea. |
|
Molto raro |
Secchezza
delle fauci/gola.
Pancreatite. Vomito. |
Sistema
epatobiliare |
Molto raro |
Colestasi.
Epatite. Aumento delle
gammaGT. Aumento delLDH. Aumento
delle lipasi. Ittero. |
Cute e annessi |
Non comune |
Edema facciale. Prurito. Rash |
|
Raro |
Aumento
della sudorazione. Alopecia. Herpes simplex |
|
Molto
raro |
Disturbi cutanei non specifici.
Edema angioneurotico(vedere anche la sezione
4-4). Eritema multiforme.
Esantemao dermatite.
Psoriasi. Orticaria |
Apparato muscoloscheletrico,
tessuto connettivo e tessuto osseo. |
Molto raro |
Artralgia.
Mialgia.
Miastenia |
Sistema
urinario |
Non comune |
Poliuria |
|
Molto raro |
Insufficienza renale acuta
(vedere anche sezione 4-4) |
Disordini
del sistema
riproduttivo e della mammella |
Molto raro |
Ginecomastia.
Impotenza |
Disordini
generali e alterazione del
sito di sommministrazione |
Comune |
Emicrania |
|
Non comune |
Dolore al
petto |
|
Molto raro |
Affaticamento
e astenia |
Ricerche |
Non comune |
Test della funzionalit� epatica
anomalo |
|
Raro |
Iperbilirubinemia |
|
Molto raro |
Aumento
della fosfatasi alcalina. Aumento
del potassio |
sierico.
Aumento
delle transaminasi. Le seguenti reazioni avverse non sono
state ancora riportate per Tarka,
ma sono generalmenteattribuite agli
ACE inibitori: Sangue e sistema linfatico:
diminuzione
dell�emoglobina e dell�ematocrito,
casi individuali di agranulocitosi.
In pazienti affetti
da deficienza congenita
di G-6-PDH sono stati riportati casi
isolatidi anemia
emolitica. Disturbi psichiatrici:
occasionalmente
confusione. Disordini del sistema nervoso: raramente,
disturbi del sonno. Apparato uditivo e vestibolare:
raramente,
problemi
di equilibrio, tinnito. Disturbi cardiaci/sistema
vascolare: casi individuali
di aritmia, infarto
del miocardio
e attacchi ischemici transienti
sono stati
riportati in associazione con ipotensione. Disturbi respiratori, toracici e
mediastinali: raramente, sinusite, rinite, glossite e broncospasmo. Apparato gastrointestinale:
occasionalmente
indigestione.
Casi individuali di
ileo. Sistema epatobiliare:
casi individuali di ittero
colestatico. Cute e annessi:
occasionalmente,
reazioni allergiche e
ipersensibilit� come la sindrome
di Steven- Johnson, necrolisi epidermica
tossica.
Pu� essere accompagnata
da febbre,
mialgia, artralgia,
eosinofilia e/o un aumento dei titoli
ANA. Ricerche: specialmente
in caso di insufficienza renale, insufficienza
cardiaca grave
e ipertensione renovascolare si pu�
verificare un aumento dell�urea nel
sangue e della creatinina plasmatica.
Tuttavia, questi aumenti
sono reversibili a seguito dell�
interruzione del trattamento. A seguito dell�inizio della terapia con
ACE inibitori si pu� occasionalmente
verificare ipotensione sintomatica
o grave.
Ci� si verifica
specialmente
in certi gruppi
a rischio, come ad esempio pazienti
con un sistema
renina-angiotensina-aldosterome stimolato. Le seguenti reazioni avverse non sono
state ancora riportate per Tarka
ma sono generalmente
attribuite alle
fenilalchilammine utilizzate
nel blocco
dei canali
del calcio: Disordini del sistema nervoso: in alcuni casi, si
possono verificare sintomi
extra-piramidali (morbodi Parkinson, choreoatetosi, sindrome
distonica).
Fino ad oggi l�esperienza
ha mostrato che questi sintomi
si risolvono una volta che il prodotto medicinale
� interrotto.
Si sono verificati
casi isolati di peggioramento di
miastenia
grave, sindrome di Lambert-Eaton e casi avanzati
di distrofiamuscolare di Duchenne. Apparato gastrointestinale:
a seguito di un trattamento
a lungo termine,
l�iperplasia gengivale � estremamente
rara e comunque reversibile dopo
l�interruzione della terapia. Cute e annessi:
sono stati riportati sindrome
di Steven-Johnson ed eritromelalgia.
In casi isolati reazioni
allergiche
cutanee come
l�eritema.Disordini del
sistema
riproduttivo e
della mammella: sono stati riportati
casi di iperprolattinemia
ela galattorrea. In pazienti
affetti da angina pectoris
o malattie cerebrovascolari
trattati con verapamil,
un�eccessiva ipotensione pu�
provocare infarto del miocardio
o un attacco cerebrovascolare.
Finora non vi sono state segnalazioni di sovradosaggio con il prodotto di associazione.
La dose pi� elevata impiegata nelle sperimentazioni cliniche � stata pari a 16 mg di trandolapril.
Questa dose non ha determinato alcun segno o sintomo di intolleranza.
Il sintomo pi� importante prevedibile dopo una overdose significativa � rappresentato dall'ipotensione.
In questo caso, si consiglia di somministrare soluzione fisiologica.
I segni e sintomi pi� importanti di sovradosaggio di verapamil sono dovuti alla sua attivit� farmacologica sul sistema cardiovascolare e comprendono l'ipotensione derivante dalla vasodilatazione periferica e un aumento dell'inotropismo negativo, la depressione della produzione degli impulsi nel nodo del seno e disturbi a carico della conduzione, che possono determinare bradicardia sinusale, arresto sinusale, blocco A-V, ed asistolia.
Dopo un sovradosaggio di verapamil per os, il paziente deve essere monitorato e trattato in un reparto di terapia intensiva.
Il trattamento del sovradosaggio deve essere rivolto ad impedire un ulteriore assorbimento di verapamil da parte del tratto gastrointestinale, insieme al trattamento sintomatico degli effetti tossici (vedi sopra) e compensando gli effetti calcio antagonisti di questo principio attivo.
L'ulteriore assorbimento del verapamil da parte del tratto gastrointestinale pu� essere impedito mediante lavaggio gastrico, somministrazione di sostanze adsorbenti (carbone attivo) e di un catartico (sodio solfato).
Oltre ai provvedimenti generali di supporto per contrastare l'ipotensione grave (che pu� giungere fino allo shock), e cio� il mantenimento di una volemia adeguata mediante somministrazione di plasma o di un plasma expander, pu� essere necessario stimolare il muscolo cardiaco con farmaci inotropi positivi quali dopamina, dobutamina o isoproterenolo.
L'atropina (o la metilatropina) possono essere utili nel trattamento della bradicardia sinusale.
Il blocco A-V deve essere trattato con farmaci simpaticomimetici (isoproterenolo o metaproterenolo) o con un pacemaker.
L'asistolia deve essere trattata con i mezzi usuali che comprendono rianimazione cardiopolmonare, regolazione della frequenza cardiaca, ecc.
L'effetto calcio- antagonista pu� essere fronteggiato mediante la somministrazione parenterale di calcio, ad esempio sotto forma di calcio gluconato.
Categoria farmacoterapeutica:
Verapamil, combinazioni Codice ATC:
C08DA51 Tarka � una combinazione fissa del calcio antagonista verapamil per abbassare la frequenza del battito cardiaco e dell�ACE inibitore trandolapril.
Verapamil:
L'azione farmacologica del verapamil � dovuta all'inibizione dell'influsso degli ioni calcio attraverso i canali lenti della membrana cellulare del muscolo liscio vasale e delle cellule cardiache contrattili e di conduzione.
Il meccanismo d'azione del verapamil determina i seguenti effetti:
1.
Vasodilatazione arteriosa.
Il verapamil riduce la pressione arteriosa, sia a riposo che sotto sforzo, mediante la dilatazione delle arteriole periferiche.
Il verapamil riduce la pressione arteriosa, sia a riposo che sotto sforzo, mediante la dilatazione delle arteriole perifiche.
Questa riduzione delle resistenze periferiche totali (postcarico) riduce il fabbisogno miocardico di ossigeno ed il consumo energetico.
2.
Riduzione della contrattilit� miocardica.
L'attivit� inotropa negativa del verapamil pu� essere compensata dalla riduzione delle resistenze periferiche totali.
L'indice cardiaco non viene diminuito salvo che nei pazienti con una preesistente disfunzione ventricolare sinistra.
Il verapamil non interferisce con la regolazione simpatica del cuore poich� non blocca i recettori beta-adrenergici.
Pertanto, bronchite spastica ed affezioni similari non rappresentano controindicazioni al verapamil.
Trandolapril:
Trandolapril inibisce il sistema renina-angiotensina aldosterone del plasma.
La renina � un enzima endogeno sintetizzato dai reni e immesso nel sistema circolatorio dove converte l'angiotensinogeno in angiotensina I, un decapeptide relativamente inattivo.
L'angiotensina I � quindi convertita in angiotensina II dall'enzima di conversione dell'angiotensina.
L'angiotensina II � un potente vasocostrittore, responsabile della vasocostrizione arteriosa e dell'aumento della pressione arteriosa e della secrezione di aldosterone da parte della ghiandola surrenale.
L'inibizione dell'ACE si traduce in una diminuzione dell'angiotensina II nel plasma, che porta ad una riduzione dell'attivit� vasopressoria e della secrezione di aldosterone.
Sebbene quest'ultima riduzione sia modesta, si possono verificare piccoli aumenti della concentrazione di potassio, perdita di sodio e liquidi.
L'interruzione del feedback negativo dell'angiotensina II sulla secrezione della renina si traduce in un aumento dell'attivit� reninica nel plasma.
L'enzima di conversione � responsabile inoltre della degradazione della bradichinina (potente vasodilatatore) in metaboliti inattivi.
Perci� l'inibizione dell'ACE si traduce in un aumento dell'attivit� del sistema kallikrein-chinino circolante e locale che contribuisce alla vasodilatazione periferica attivando il sistema prostaglandinico.
E' possibile che questo meccanismo sia coinvolto negli effetti ipotensivi degli ACE-inibitori e sia responsabile di certe reazioni evverse.
In pazienti ipertesi la somministrazione di ACE-inibitori comporta una riduzione della pressione arteriosa in misura pressoch� identica sia in orto che in clinostatismo, senza variazioni della frequenza cardiaca.
Le resistenze arteriose periferiche si riducono sia che l'output cardiaco aumenti, sia che resti invariato.
Aumenta il flusso plasmatico renale, mentre il GFR rimane invariato.
In alcuni pazienti il controllo ottimale dei valori pressori pu� richiedere parecchie settimane di terapia.
Durante la terapia cronica gli effetti anti-ipertensivi si mantengono invariati.
Una brusca interruzione della terapia non si associa ad un rapido aumento della pressione arteriosa.
L'effetto anti-ipertensivo del trandolapril si instaura entro un'ora dalla somministrazione e persiste per almeno 24 ore e non interferisce con l'andamento circadiano della pressione arteriosa.
Tarka:
N� gli studi sull'animale n� quelli su volontari sani hanno potuto evidenziare interazioni farmacocinetiche o sul SRA tra verapamil e trandolapril.
L'attivit� sinergica osservata con questi due principi attivi deve pertanto essere attribuita alle loro azioni farmacodinamiche complementari.
Nelle sperimentazioni cliniche Tarka � risultato pi� efficace nel ridurre i valori elevati di pressione arteriosa rispetto ai monocomponenti usati singolarmente.
Nelle sperimentazioni a lungo termine, la tollerabilit� e la sicurezza di Tarka sono risultate buone.
Le capsule contengono verapamil cloridrato a rilascio prolungato e trandolapril a rilascio immediato.
Verapamil:
Assorbimento:
Circa il 90% del verapamil somministrato per via orale viene assorbito.
La biodisponibilit� media � del 22% a causa dell'intenso metabolismo di primo passaggio epatico, e presenta una grande variabilit� (10.35%).
La biodisponibilit� media dopo somministrazione ripetuta � di circa il 30%.
La contemporanea assunzione di cibo non influenza la biodisponibilit� del verapamil.
Distribuzione e biotrasformazione:
Il picco di concentrazione plasmatica compare dopo 4 ore.
Il picco di concentrazione plasmatica del norverapamil viene raggiunto circa 6 ore dopo la somministrazione.
Lo stato di equilibrio dopo somministrazione ripetuta di una dose/die viene raggiunto dopo 3.4 giorni.
Il legame del verapamil alle proteine plasmatiche � di circa il 90%.
Eliminazione:
L'emivita dopo somministrazione ripetuta � in media di 8 ore.
Il 3.4% della dose somministrata viene eliminato immodificato nelle urine.
L'eliminazione dei metaboliti avviene con le urine (70%) e con le feci (16%).
Il norverapamil, uno dei 12 metaboliti identificati nelle urine, possiede il 10.
20% dell'attivit� farmacologica del verapamil, e costituisce il 6% del farmaco eliminato.
Allo stato di equilibrio, le concentrazioni plasmatiche del norverapamil e del verapamil sono simili.
La cinetica del verapamil non viene modificata da alterazioni della funzionalit� renale.
La biodisponibilit� e l'emivita del verapamil sono aumentate nei pazienti affetti da cirrosi epatica.
La cinetica del verapamil, tuttavia, non � modificata nei pazienti con disfunzioni epatiche compensate.
La funzionalit� renale non ha alcun effetto sull'eliminazione del verapamil.
Trandolapril:
Assorbimento:
Il trandolapril somministrato per via orale viene assorbito rapidamente.
L'assorbimento � del 40- 60% e non � influenzato dalla contemporanea assunzione di cibo.
La concentrazione plasmatica raggiunge il picco dopo 30 minuti circa.
Distribuzione e biotrasformazione:
Il trandolapril scompare dal plasma molto rapidamente, e la sua emivita � inferiore ad un'ora.
Il trandolapril viene idrolizzato nel plasma formando il trandolaprilato, inibitore specifico dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE).
La quantit� di trandolaprilato che si forma non � influenzata dall'assunzione di cibo.
Il picco di concentrazione plasmatica del trandolaprilato viene raggiunto dopo 4.6 ore.
Il legame del trandolaprilato alle proteine plasmatiche � maggiore dell'80%.
Il trandolaprilato si lega con marcata affinit� all'ACE, e questo � un processo saturabile.
La maggior parte del trandolaprilato in circolo si lega all'albumina con un processo non saturabile.
Dopo somministrazione ripetuta di una dose/die, lo stato di equilibrio viene raggiunto dopo 4 giorni circa sia nei volontari sani che nei pazienti ipertesi giovani ed anziani.
L'emivita effettiva calcolata in base all'accumulo � di 16.24 ore.
Eliminazione:
Il 10.15% della dose di trandolapril somministrata viene eliminata nelle urine come trandolaprilato immodificato.
Dopo somministrazione orale di trandolapril marcato, il 33% della radioattivit� viene ritrovato nelle urine ed il 66% nelle feci.
La clearance renale del trandolaprilato mostra una correlazione lineare con la clearance della creatinina.
Il livello plasmatico del trandolaprilato � significativamente pi� elevato nei pazienti con clearance della creatinina ≤ 30 ml/min.
Tuttavia, dopo somministrazione ripetuta a pazienti con disfunzione renale cronica, lo stato di equilibrio viene ugualmente raggiunto dopo 4 giorni, indipendentemente dal grado di alterazione della funzionalit� renale.
La concentrazione plasmatica del trandolapril pu� essere 10 volte pi� elevata nei pazienti con cirrosi epatica che nei volontari sani.
Anche la concentrazione plasmatica e l'eliminazione renale del trandolaprilato sono aumentate nei pazienti cirrotici, sebbene in misura minore.
La cinetica del trandolapril(ato) rimane immodificata nei pazienti con disfunzione epatica compensata.
Tarka:
Poich� non sono note interazioni cinetiche tra verapamil e trandolapril o trandolaprilato, i parametri cinetici di questi due principi attivi, singolarmente somministrati, sono validi anche per il prodotto di associazione.
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Effetti tossici generici si sono riscontrati solamente con dosaggi molto superiori al dosaggio massimo usato negli esseri umani.
Perci� le preoccupazioni per la sicurezza per gli uomini sono trascurabili.
I test di genotossicit� non hanno dimostrato un particolare pericolo per l'uomo.
Studi condotti su animali hanno dimostrato che gli ACE-inibitori tendono ad avere effetti negativi sul tardo sviluppo fetale, producendo morte del feto ed anomalie dovute all'attivit� farmacologica di questi principi attivi e siano da collegare all'oligoidramnios indotto dall'ACE-inibitore.
Non vi � alcuna prova in merito alla potenziale oncogenicit� sia per il trandolapril che per il verapamil.
Composizione delle compresse rivestite con film di verapamil:
Cellulosa microcristallina, iprolosa, ipromellosa, lattosio magnesio stearato, macrogol 400, macrogol 6000, povidone, silice colloidale anidra, sodio alginato, sodio docusato, talco, titanio diossido (E171).
Composizione dei granuli di trandolapril:
Amido di mais, lattosio monoidrato, povidone, sodio stearil fumarato Composizione della capsula rigida di gelatina:
gelatina, ferro ossido (E172), sodio lauril solfato, titanio diossido.
Non sono note incompatibilit� con Tarka.
3 anni
Non conservare a temperatura superiore ai 25 � C
Astuccio contenente 3 blisters (alluminio PVC/PVDC) da 10 capsule di 180 mg di verapamil cloridrato / 2 mg di trandolapril Astuccio contenente 5 blisters (alluminio PVC/PVDC) da 10 capsule di 180 mg di verapamil cloridrato / 2 mg di trandolapril Le capsule sono di colore rosa.
Nessuna istruzione particolare
ABBOTT S.p.A.
� 04010 CAMPOVERDE (LT)
30 capsule A.I.C.
n.
032384051/M 50 capsule A.I.C.
n.
032384063/M
AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE Prima autorizzazione:
26.11.1996 Rinnovo dell�autorizzazione :
26.06.2001
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01/12/2005
Ultimo aggiornamento: 15/12/2008.
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