Truman, Harry Spencer
(Lamar, Missouri 1884 - Independence, Missouri 1972), trentatreesimo presidente degli Stati Uniti (1945-1953). Prima di essere eletto alla presidenza, come candidato del Partito democratico, Truman ricoprì la carica di vicepresidente sotto il governo Roosevelt; la sua esperienza politica, al momento dell'elezione, era perciò piuttosto vasta. Nonostante ciò, i suoi primi anni di governo furono particolarmente difficili: Truman dovette assumere decisioni di grande responsabilità riguardo all'uso della bomba atomica– per porre fine alla guerra con il Giappone – e alla linea di condotta da adottare nei confronti dell'Unione Sovietica, alleata degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. All'inizio del 1947 il presidente formulò la propria strategia in materia di politica estera nella cosiddetta dottrina Truman, che si fondava sul principio del "contenimento" dell'espansione comunista nel mondo. I risultati più evidenti della sua linea politica si ebbero nell'istituzione del piano Marshall e della NATO (Organizzazione del trattato dell'Atlantico del Nord). Nel 1950, in accordo con le Nazioni Unite, intervenne nella guerra di Corea schierandosi a sostegno della Corea del Sud in lotta contro la filosovietica Corea del Nord. La politica di "contenimento" venne di fatto estesa anche all'Asia, e il presidente cominciò a fornire un aiuto finanziario ai francesi, impegnati in Vietnam contro le forze comuniste guidate da Ho Chi Minh (Vedi Guerra d'Indocina). Il possesso di armi atomiche da parte dell'URSS segnò la fine del monopolio statunitense e fu il primo passo verso la corsa agli armamenti e la Guerra Fredda. All'amministrazione Truman si deve anche l'istituzione della CIA, l'agenzia di controspionaggio che operava in modo indipendente dal Dipartimento di Stato e dal Congresso. In politica interna, il presidente continuò il progetto rooseveltiano del New Deal.