Uno studio clinico di fase II, noto come STEP, e che stava valutando un vaccino
prodotto da Merck & Co contro il virus HIV, è stato interrotto nel settembre
2007 a causa del più alto rischio di contrarre l’infezione da HIV da parte di
coloro a cui era stato iniettato il vaccino.
Il vaccino consisteva in un adenovirus 5 modificato, contenente elementi di HIV
in grado di stimolare il sistema immunitario del ricevente.
Tre anni dopo l’inizio dello studio, i Ricercatori del Montepellier Institute of
Molecular Genetics in Francia, hanno osservato che i soggetti che avevano
assunto il vaccino e che presentavano una precedente immunità nei confronti
dell’adenovirus 5 avevano contratto l’infezione da HIV rispetto a quelli che non
avevano ricevuto il vaccino.
Il più alto rischio di infezione da HIV tra i riceventi il vaccino di Merck & Co
è stato riscontrato nei maschi non circoncisi con preesistenti anticorpi verso
adenovirus 5.
La presenza da lungo tempo di anticorpi specifici per adenovirus 5, generati nel
corso di infezioni naturali, ha favorito la diffusione dell’infezione HIV
all’interno delle cellule presentanti l’antigene ( APC ), con successiva
attivazione delle cellule T.
I soggetti vaccinati presentavano più cellule T, facilitando in tal modo
un’eventuale infezione da virus HIV che ha come bersaglio proprio le cellule T.
( 2008 )
Fonte: Journal of Experimental Medicine, 2008
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