La
terapia antiretrovirale altamente efficace ( HAART ) ha mostrato la sua
efficacia in differenti popolazioni, ma i dati tra gli utilizzatori di droghe
iniettabili sono limitati.
I soggetti con infezione da HIV arruolati nello studio ALIVE ( Acquired
Immunodeficiency Syndrome Link to Intravenous Experiences ) fin dal 1988 sono
stati sottoposti semestralmente a valutazione per identificare la loro prima
conta di linfociti T CD4+ al di sotto di 200/mmc.
I pazienti sono stati seguiti per la mortalità per tutto il 2002.
E’ stata individuata un’era pre-HAART prima della metà del 1996, ed un’era HAART
in base all’utilizzo della terapia antiretrovirale altamente efficace.
Tra i 665 partecipanti allo studio, 258 sono morti nel corso di 2402
persone-anno di follow-up.
Rispetto alla sopravvivenza nell’era pre-HAART, la sopravvivenza nell’era HAART
è migliorata sia per coloro che hanno ricevuto la terapia HAART che per quelli
che non l’hanno ricevuta ( hazard ratio = 0.06 e 0.03, rispettivamente; p <
0.001 ).
Il declino annuale nella conta dei linfociti T CD4+ è risultato minore tra i
partecipanti non sottoposti a trattamento dell’era HAART che non nei
partecipanti dell’era pre-HAART ( -10/mmc versus –37/mmc, rispettivamente ),
indicando che il cambiamento delle indicazioni di trattamento può aver
contribuito a migliorare la sopravvivenza, e che le analisi ristrette all’era
HAART abbiano probabilmente sottostimato l’efficacia della terapia
antiretrovirale altamente efficace.( 2005 )
Vlahov D et al, Am J Epidemiol 2005 ; 161 : 999-1012
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