Ricercatori del Royal Perth Hospital in Australia hanno condotto uno studio allo
scopo di valutare la frequenza ed il genotipo delle cellule T CD8 specifiche per
cytomegalovirus nei pazienti affetti da HIV con una precedente
immunosoppressione , con viremia per HIV stabile non-rilevabile, dovuta alla
terapia antiretrovirale altamente attiva ( HAART, highly active antiretroviral
therapy ).
Sono stati studiati i casi di 21 pazienti con infezione da HIV e sieropositivi
per cytomegalovirus con conta al nadir delle cellule T CD4 inferiore a 50 x 106
cellule/l, con almeno 4 anni di terapia HAART e 6 mesi di completa soppressione
virale ( livello di HIV RNA inferiore a 50 copie/ml ).
I casi dei pazienti sono stati confrontati, per età e sesso, con 12 soggetti
sieropositivi per il cytomegalovirus e sieronegativi per il virus HIV.
Rispetto ai controlli, i pazienti con infezione da HIV hanno presentato un
elevato numero di cellule T CD8 positive-alla-perforina, producenti
interferone-gamma, specifiche per IE-1.
Siccome IE1 è espressa precocemente durante la riattivazione di cytomegalovirus,
queste cellule possono avere una certa importanza nel prevenire la replicazione
del cytomegalovirus a livelli patogeni.
Inoltre, le cellule T CD4, specifiche per il cytomegalovirus, non sono
essenziali per il mantenimento di ampie popolazioni di cellule T CD8 specifiche
per cytomegalovirus nei pazienti aviremici con infezione da HIV trattati con
HAART. ( 2005 )
Stone SF et al, AIDS 2005; 19: 555-562
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