L’impiego della PET con un tracciante in grado di
evidenziare depositi di amiloide può permettere una diagnosi precoce della
malattia di Alzheimer.
Ricercatori della Pittsburgh University hanno coordinato uno studio che ha
valutato per la prima volta sull’uomo un nuovo tracciante , denominato PIB (
Pittsburgh Compound-B ).
Sono stati arruolati 16 pazienti con malattia di Alzheimer in forma lieve e 9
controlli.
I pazienti affetti da malattia di Alzheimer hanno mostrato una ritenzione
marcata del tracciante nelle zone della corteccia note per contenere un elevato
numero di depositi di amiloide, particolarmente nella regione frontale della
corteccia ( 1.94 volte ).
Un aumento sensibile è stato anche osservato nella zona della corteccia
parietale ( 1.71 volte ), temporale ( 1.52 volte ) ed occipitale ( 1.54 volte )
, e nello striato ( 1.76 volte ).
Non sono state osservate differenze di ritenzione del tracciante tra i malati di
Alzheimer ed i controlli nelle aree in cui generalmente non si hanno depositi di
amiloide ( sostanza bianca sottocorticale, ponte e cervelletto )
Nelle aree corticali, la ritenzione di PIB è correlata inversamente con il
metabolismo cerebrale del glucosio.
Tale relazione si è mostrata più accentuata nella zona della corteccia
parietale.
I risultati suggeriscono che la tomografia ad emissione di positroni ( PET ) con
il PIB può fornire informazioni quantitative sui depositi di amiloide
nell’uomo.( 2004 )
Klunk WE, Annals of Neurology ( Published online 21 Jan 2004 )
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