Ricercatori statunitensi , coordinati dal National Institute
on Aging , hanno verificato la relazione tra la riduzione associata all’età del
testosterone endogeno plasmatico totale e nell’indice di testosterone libero
nell’uomo , ed il conseguente sviluppo della malattia di Alzheimer.
I partecipanti allo studio prospettico appartenevano al Baltimore Longitudinal
Study of Aging , ed avevano al basale un’età compresa tra i 32 e gli 87 anni. <
br> All’ingresso tutti i partecipanti non presentavano la malattia di Alzheimer.
Un totale di 574 pazienti sono stati monitorati più volte per un periodo medio
di 19.1 anni.
L’insorgenza della malattia di Alzheimer è risultata inversamente associata
all’indice di testosterone libero.
All’aumentare dell’indice di testosterone libero si osservava una diminuzione
del rischio di Alzheimer ( hazard ratio, HR= 0.74 ).
Un incremento dell’indice di testosterone libero di 10 nmol/nmol comportava una
riduzione del 26% del rischio di malattia.
Gli uomini che hanno successivamente sviluppato la malattia di Alzheimer
presentavano concentrazioni di testosterone libero più basse , anche prima della
diagnosi.
Ricerche future potranno determinare se livelli più alti di testosterone libero
siano in grado di conferirire una protezione dalla malattia di Alzheimer negli
uomini anziani.( 2004 )
Moffat S D et al, Neurology 2004;62:188-193
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