Una buona aderenza a una dieta di tipo Mediterraneo è
associata a un minor rischio di mortalità e di malattie croniche, ma la sua
relazione con il decadimento cognitivo non è ben definita.
Un gruppo di Ricercatori francesi ha studiare l’associazione di una dieta
Mediterranea con il cambiamento della performance cognitiva e con il rischio di
demenza in persone anziane.
Lo studio prospettico di coorte ha coinvolto 1.410 adulti ( di età uguale o
superiore a 65 anni ) di Bordeaux ( Francia ), inclusi nella coorte Three-City
nel 2000-2001 e riesaminati almeno una volta nel corso di 5 anni.
L’aderenza a una dieta mediterranea ( punteggio da 0 a 9 ) è stata calcolata
mediante un questionario di frequenza alimentare e un contatto telefonico a 24
ore.
La performance cognitiva è stata valutata con 4 test neuropsicologici: MMSE (
Mini-Mental State Examination ), IST ( Isaacs Set Test ), BVRT ( Benton Visual
Retention Test ) e FCSRT ( Free and Cued Selective Reminding Test ).
I casi incidenti di demenza ( n=99 ) sono stati validati da un Comitato
indipendente di Esperti neurologi.
Dopo aggiustamento per età, sesso, educazione, stato coniugale, calorie
introdotte, attività fisica, sintomatologia depressiva, assunzione di 5 o più
farmaci al giorno, genotipo dell’apolipoproteina E, fattori di rischio
cardiovascolare e ictus, un punteggio della dieta Mediterranea più alto è
risultato associato a meno errori nel test MMSE ( beta = -0.006; P = 0.04 per 1
punto nel punteggio di dieta mediterranea ).
La performance negli altri test neuropsicologici utilizzati non era, invece,
associata in modo significativo all’aderenza a una dieta mediterranea.
Una maggiore aderenza come variabile categoriale ( punteggio da 6 a 9 ) non è
risultata associata a meno errori nel test MMSE e a migliori punteggi nel test
FCSRT nell’intera coorte, ma tra gli individui rimasti liberi da demenza nei 5
anni, l’associazione per il gruppo a maggiore aderenza rispetto a quello con
minore aderenza è risultata significativa ( aggiustata per tutti i fattori, per
il test MMSE: beta = -0.03; P = 0.04; per il test FCSRT: beta = 0.21; P =0.04 ).
L’aderenza alla dieta mediterranea non era associata a rischio di demenza
incidente ( modello completamente aggiustato: hazard ratio, HR=1.12; P = 0.72 ),
nonostante la potenza dello studio nell’identificare una differenza fosse
limitata.
Dallo studio è emerso che una più alta aderenza a una dieta mediterranea è
associata a un declino cognitivo più lento al test Mini-Mental State Examination,
ma questo dato non è consistente con quello degli altri test cognitivi
effettuati.
Una maggiore aderenza alla dieta mediterranea non è associata al rischio di
demenza incidente. ( 2009 )
Féart C et al, JAMA 2009; 302: 638-648
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