L’angiogenina è un membro della superfamiglia delle ribonucleasi.
E’ stato ipotizzato che le anormalità dei livelli di angiogenina nella sindrome
coronarica acuta abbiano implicazioni prognostiche nel predire eventi avversi.
Sono stati misurati i livelli plasmatici di angiogenina in 39 pazienti
consecutivi ( 63,4% maschi, età media 67 anni ), ricoverati con sindrome
coronarica acuta.
Il gruppo di controllo malati era composto da 44 pazienti con malattia
coronarica stabile, mentre il gruppo di controllo sani di 76 persone.
Il periodo osservazionale è stato di 6 mesi.
Gli endpoint avversi comprendevano: morte cardiovascolare, recidiva di sindrome
coronarica acuta, rivascolarizzazione ed insufficienza cardiaca.
I pazienti con sindrome coronarica acuta presentavano significativamente più
elevati livelli plasmatici di angiogenina rispetto ai controlli. ( P< 0,001 ).
Dopo aggiustamento, gli aumentati livelli di troponina T ed i cambiamenti
elettrocardiografici, gli aumentati livelli di angiogenina erano
indipendentemente associati a più eventi avversi al follow-up di 6 mesi ( HR =
1.44; P= 0,008 )
I dati stanno ad indicare che i livelli plasmatici di angiogenina sono
significativamente aumentati nella sindrome cardiaca acuta, e possono essere
coinvolti nella patogenesi di questa condizione. Alti livelli di angiogenina
sono in grado di predire eventi avversi nel corso del follow-up. ( 2007 )
Tello-Montolin et al, Eur Heart J 2007; 28: 3006-3011
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