Le terapie cardiologiche
basate sull’evidenza sono sottoutilizzate nei pazienti anziani.
Sono stati studiati 24.165 pazienti con sindrome coronarica acuta, in 102
ospedali ed in 14 Paesi.
Nei pazienti anziani, di età uguale o superiore ai 65 anni, era comune una
storia di angina, il TIA/ictus, l’infarto miocardico, l’insufficienza cardiaca
congestizia, l’ipertensione, la fibrillazione atriale.
I calcio-antagonisti e gli Ace inibitori erano maggiormente prescritti a
differenza dei beta-bloccanti, della terapia trombolitica, delle statine e degli
inibitori della glicoproteina IIb/IIIa.
L’Eparina non-frazionata era maggiormente prescritta nei giovani pazienti,
mentre non è stata osservata differenza riguardo all’Eparine a basso peso
molecolare tra i diversi gruppi di età.
Il ricorso all’angiografia coronarica e al PCI ( intervento coronarico
percutaneo ) è risultato significativamente ridotto con l’età.
La percentuale di bypass coronarico è risultata più alta tra i pazienti di età
compresa tra i 65 ed i 74 anni ( 8,1% ) e 55-64 anni ( 7,7% ), più bassa tra i
soggetti più giovani ( 4,7% ) e più anziani ( 2,7% ).
L’incidenza di grave sanguinamento è stata del 2-3% tra i pazienti di età
maggiore ai 65 anni e superiore del 6% in quelli di età uguale o superiore agli
85 anni.
Lo studio ha rilevato che molti pazienti anziani, affetti da sindrome coronarica
acuta non ricevono terapie basate sull’evidenza.( 2005 )
Avezum A et al, Am Heart J 2005; 149: 67-73
|