L’elettrocardiografia ( ECG )
sotto sforzo è caratterizzata da alta specificità ma limitata sensibilità nella
diagnosi di ischemia miocardica.
Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Basilea ( Svizzera ) hanno valutato
se la misurazione del peptide natriuretico di tipo B ( BNP ) fosse in grado di
migliorare l’accuratezza diagnostica dell’elettrocardiografia eseguita sotto
sforzo.
Sono stati arruolati 256 pazienti consecutivi con sospetta ischemia miocardica
alla SPECT ( tomografia computerizzata ad emissione di fotoni singoli ).
I livelli di BNP sono stati misurati prima ed 1 minuto dopo lo sforzo massimale.
L’ischemia miocardica inducibile è stata individuata in 127 pazienti ( 49.6% ).
I livelli mediani del peptide natriuretico di tipo B a riposo e dopo il picco
d’esercizio erano più alti nei pazienti con ischemia inducibile ( p < 0.001 per
entrambi ).
Rispetto ai pazienti nel più basso quartile di BNP al picco di esercizio, quelli
nel più alto quartile presentavano un rischio di ischemia inducibile 3 volte
maggiore ( RR = 3.3; p = 0.015 ).
E’ stato osservato che la combinazione dell’ECG sotto sforzo e dei livelli di
BNP al picco dello sforzo ( 110 pg/ml come cutoff ) ha permesso di distinguere
in modo più accurato i pazienti ischemici da quelli non ischemici, rispetto alla
sola elettrocardiografia sotto sforzo.
Dallo studio è emerso che i livelli di peptide natriuretico di tipo B sono
associati ad ischemia miocardica inducibile. ( 2006 )
Staub D et al, Am Heart J 2006; 151: 1223-1230
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