L’ictus è una grave
complicanza, seppur non comune, della sindrome coronarica acuta senza
sopraslivellamento ST ( NSTE-ACS ).
Uno studio coordinato da Ricercatori dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam (
Olanda ) si è posto l’obiettivo di identificare i predittori di ictus entro 30
giorni dopo una sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST.
I 6 studi hanno coinvolto 31.402 pazienti.
Sono stati riscontrati 228 ( 0.7% ) casi di ictus, di cui 155 ( 0.5% ) ictus non
emorragici, 20 ( 0.06% ) ictus emorragici, e 53 ictus senza conferma alla
tomografia computerizzata.
L’incidenza di mortalità entro 30 giorni tra i pazienti colpiti da ictus è stata
del 25%.
L’età avanzata ( odds ratio, OR, per aumenti di 10 anni: 1.5 ), un precedente
ictus ( OR = 2.1 ) ed un’elevata frequenza cardiaca ( OR per aumenti di 10
battiti: 1.1 ) sono risultati i più forti predittori di ictus a 30 giorni.
Il fumo, un precedente infarto miocardico, il diabete e l’ipertensione non sono
risultati predittori non indipendenti di ictus.
L’impiego di inibitori della glicoproteina IIb/IIIa non ha aumentato il rischio
di ictus. ( 2006 )
Westerhout CM et al, Eur Heart J 2006; 27: 2956-2961
|