Il taglio cesareo potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’asma a
causa di una ritardata colonizzazione microbica, ma l’associazione rimane
controversa.
Ricercatori del National Institute for Public Health and Environment, a
Bilthoven in Olanda, hanno condotto uno studio per verificare in maniera
prospettica se i bambini nati con taglio cesareo fossero a più alto rischio di
sviluppare asma durante l’infanzia e sensibilizzazione all’età di 8 anni,
tenendo conto dello stato allergico dei genitori.
Un gruppo di 2.917 bambini che aveva preso parte a uno studio di coorte è stato
seguito per 8 anni.
La definizione di asma includeva respiro sibilante, dispnea e prescrizione di
steroidi per via inalatoria.
In un sottogruppo di 1.454 bambini sono stati misurati a 8 anni gli anticorpi
sierici IgE per allergeni inalabili e alimentari.
Nella popolazione totale dello studio, il 12.4% ( n = 362 ) dei bambini ha
mostrato sintomi di asma all’età di 8 anni.
Il taglio cesareo, con una prevalenza totale dell’8.5%, è risultato associato a
un aumento del rischio di asma ( OR=1.79 ) e questa associazione è risultata più
forte tra i bambini predisposti ( con 2 genitori allergici: OR=2.91; con solo 1
genitore allergico: OR=1.86 ), rispetto ai bambini con genitori non-allergici (
OR=1.36).
L’associazione tra taglio cesareo e sensibilizzazione all’età di 8 anni è
risultata significativa solo nei figli di genitori non-allergici ( OR=2.14 ).
In conclusione, i bambini nati con parto cesareo presentano un maggior rischio
di asma di quelli nati con parto vaginale, soprattutto se figli di genitori
allergici.
Il parto cesareo aumenta il rischio di sensibilizzazione agli allergeni comuni
solamente nei bambini con genitori non-allergici. ( 2009 )
Roduit C et al, Thorax 2009; 64: 107-113
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