Un’analisi cross-sezionale
compiuta su un campione di ampie dimensioni ha mostrato che la prevalenza dei
sintomi di asma notturno era del 60%.
Il 42% dei pazienti che hanno completato lo studio hanno dichiarato di non aver
presentato sintomi di asma notturno, ma i medici li hanno riscontrati.
Uno studio di 47 soggetti con asma notturno o non-notturno ha mostrato che il
polimorfismo Gly16 era presente maggiormente nei pazienti con asma notturno (
72% ) rispetto ai pazienti con asma non-notturno ( 54% ).
E’ stato osservato in uno studio che il trattamento con l’inibitore della pompa
protonica Esomeprazolo ( Nexium ) ha migliorato il picco di flusso ( picco di
flusso espiratorio ) nei pazienti con asma notturno e malattia da reflusso
gastroesofageo.
Tra i pazienti con asma notturna e russamento, il 48% presentava apnea
ostruttiva notturna.
Dopo ventilazione a pressione positiva continua, è stato osservato un
significativo miglioramento dei punteggi dei sintomi notturni dell’asma;
tuttavia, nessuna significativa differenza nelle funzioni polmonari è stata
riscontrata.
I dati analizzati hanno evidenziato che:
- i sintomi notturni sono frequentemente sottodiagnosticati;
- l’apnea ostruttiva notturna può essere prevalente nell’asma notturna;
- il polimorfismo Gly16 del recettore beta-2 è comune tra i soggetti con asma
notturno;
- il trattamento di soppressione acida con Esomeprazolo nei pazienti con
reflusso gastroesofageo ed asma notturno migliora il picco di flusso;
- la ventilazione a pressione positiva continua migliora i sintomi notturni, ma
non i test di funzionalità polmonare.
Shigemitsu H, Afshar K, Curr Opin Pulm Med 2007; 13: 49-55
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