A cura di Fabio Antonaci
La cefalea a grappolo, la più dolorosa delle cefalee primarie, è una patologia
con criteri diagnostici comunemente accettati dalla Società Internazionale delle
Cefalee.
Questo tipo di cefalea, di intensità severa, inizia generalmente nella seconda
decade di vita. La prevalenza in età pediatrica è comunque relativamente bassa e
cioè circa lo 0.1%.
E’ di un neuropediatra. Lampl, la descrizione di una bambina di 7 anni con
cefalea a frequenza quotidiana, con attacchi di intensità severa, strettamente
unilaterali della durata di circa 30 minuti associati a importanti segni
vegetativi a livello del volto ( lacrimazione, arrossamento congiuntivale,
secrezione nasale ) e dallo stesso lato del dolore. Da notare come in passato la
cefalea sia stata erroneamente diagnosticata come cefalea psicogena.
La storia familiare della bambina era negativa per emicrania o cefalea a
grappolo, l’esame neurologico, l’esame obiettivo generale e gli esami
neuroradiologici avevano consentito di escludere una possibile associazione con
traumi cranici o patologie vascolari.
Dopo aver eseguito il test con indometacina, che consente di differenziare
questa cefalea da altre forme similari e che è risultato negativo, l’Autore ha
somministrato una dose quotidiana di Prednisolone e.v., che ha interrotto gli
attacchi già al terzo giorno di trattamento.
Il quadro clinico della bambina soddisfaceva i criteri diagnostici della Società
Internazionale delle Cefalee per la cefalea a grappolo.
Di fronte ad una cefalea unilaterale e di intensità severa anche in età
pediatrica occorre pensare alla eventualità di una cefalea a grappolo (
2002 )
( Lampl C , Pediatr Neurol 2002 ;27(2):138 )
Dott. Fabio Antonaci, Dip. di Scienze Neurologiche , Istituto Mondino Pavia
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