Nella cefalea a grappolo, la
cefalea da uso eccessivo di farmaci è descritta in modo incompleto, forse per la
relativamente bassa incidenza di questa cefalea.
Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’Institute of Neurology affiliato all’University
College London ( UCL ), ha preso in esame in modo retrospettivo 17 casi di
pazienti ( 13 uomini e 4 donne ) affetti da cefalea a grappolo, che ha
sviluppato cefalea da abuso di farmaci.
L’abuso consisteva nell’eccessivo uso di monoterapia o di combinazioni di
semplici analgesici ( n = 9 ), caffeina ( n = 1 ), oppioidi ( n = 10 ),
Ergotamina ( n = 3 ) e triptani ( n = 14 ).
A 3 pazienti è stata diagnosticata la cefalea da abuso di triptani, in 1
paziente la cefalea da abuso di oppioidi ed in 1 paziente la cefalea da abuso di
Ergotamina.
In quasi la metà dei pazienti ( n = 8 ), il fenotipo della cefalea da abuso di
farmaci era bilaterale, e senza manifestazioni, mentre negli altri 9 pazienti la
cefalea da abuso di farmaci era associata a nausea ( n = 61 ), ad esacerbazione
dopo movimenti del capo ( n= 5 ) o a dolore pulsante ( n = 5 ).
Nei 15 pazienti, il comune denominatore era rappresentato da una storia
personale o familiare, o di entrambe, di emicrania.
L’interruzione del farmaco è risultata associata a successo in 13 pazienti.
Secondo gli Autori, la cefalea da abuso di farmaci è un problema trattabile, ma
sotto-diagnosticato, associato alla cefalea a grappolo.
I pazienti che soffrono di cefalea a grappolo dovrebbero essere attentamente
monitorati, specialmente coloro che hanno una storia personale o familiare di
emicrania. ( 2006 )
Paemeleire K et al, Neurology 2006; 67: 109-113
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