L’emicrania parossistica è caratterizzata da un dolore unilaterale, generalmente
vicino all’occhio o in sede temporale di breve durata ( 2-45 minuti ) con
elevata frequenza di attacchi (superiore ai 5 al giorno) con associati segni
vegetativi importanti (secrezione nasale, arrossamento congiuntivale e
lacrimazione) sempre dallo stesso lato del dolore. Per fare diagnosi occorre che
il dolore sia responsivo all’Indometacina. Si tratta di una patologia rara, ma
spesso viene confusa con una sinusite.
Da una valutazione di una casistica inglese su 11 pazienti è emerso che vi
possono essere delle sovrapposizioni fra l’emicrania parossistica e la cefalea a
grappolo.
Quattro pazienti avevano le caratteristiche dell’emicrania parossistica e
rispondevano all’Indometacina. Quattro avevano tutti i criteri tranne la
frequenza e la durata degli attacchi (avevano solo un attacco al giorno e questo
durava più di due ore) . Un altro paziente aveva tutti i sintomi dell’emicrania
parossistica ma non rispondeva all’Indometacina mentre erano efficaci il
Pizotifene ed i triptani. Questi ultimi farmaci sono infatti efficaci nella
cefalea a grappolo. Due pazienti hanno dovuto sospendere l’assunzione di
Indometacina , perchè provocava gravi effetti collaterali gastrointestinali.
Gli Autori inglesi hanno concluso che vi sono molte evidenze in favore di un
meccanismo scatenante comune per l’emicrania parossistica e la cefalea a
grappolo e che le due forme non hanno una differenza così netta in termini di
risposta all’Indometacina e periodicità delle crisi ( 2002 )
Fonte : Clin Otolaryngol 2002 ;27: 472-479
Fabio Antonaci, Dip. di Scienze Neurologiche , Istituto Mondino Pavia