Principalmente, le evidenze
circa l’associazione tra emicrania e cefalea e un successivo rischio di ictus
derivano da studi caso-controllo retrospettivi.
I dati prospettici che hanno valutato l’associazione tra specifiche forme di
cefalea e l’ictus sono scarsi.
Uno studio prospettico di coorte è stato condotto presso il Brigham and Women’s
Hospital di Boston tra 39.754 sanitari statunitensi di età pari a 45 anni o più,
partecipanti al Women’s Health Study con un periodo medio di follow-up di 9
anni.
Si sono manifestati 385 casi di ictus ( 309 ischemico, 72 emorragico e 4 non
definito ).
Rispetto a coloro che non soffrivano di emicrania, i partecipanti che hanno
riportato emicrania o emicrania senza aura non hanno presentato un aumento del
rischio per nessun tipo di ictus.
I partecipanti, che hanno riferito di soffrire di emicrania con aura, hanno
presentato un incremento del rischio ( hazard ratio, HR ) di 1.53 per l’ictus
totale e di 1.71 per l’ictus ischemico, ma nessun aumento del rischio per ictus
emorragico.
I pazienti con emicrania con aura di età inferiore a 55 anni hanno avuto un più
elevato incremento del rischio di ictus totale ( HR = 1.75 ) e di ictus
ischemico ( HR = 2.25 ).
Rispetto ai partecipanti senza cefalea, la cefalea in generale e la cefalea
non-emicranica non erano correlate all’ictus totale, all’ictus ischemico o
all’ictus emorragico.
In questi dati prospettici, non è emersa una relazione tra emicrania e ictus
totale, ictus ischemico o ictus emorragico.
Nell’analisi di sottogruppo, è stato riscontrato un incremento del rischio di
ictus totale ed ischemico per coloro che soffrono di emicrania con aura.
L’incremento assoluto di rischio è stato, tuttavia, basso con 3.8 casi
aggiuntivi per 100.000 donne-anno. ( 2005 )
Kurth T et al, Neurology 2005 ; 64: 1020-1026
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