La cefalea da punto di
contatto è stata attribuita al contatto intranasale tra le opposte superfici
mucosali, che dà origine a dolore nella zona di innervazione del trigemino.
Nei soggetti con cefalea primaria, i punti di contatto possono essere correlati
con la refrattarietà al trattamento.
Ricercatori del Mount Sinai Medical Center di New York hanno valutato i benefici
della correzione chirurgica nei pazienti con emicrania refrattaria o emicrania
trasformata, con evidenze radiografiche di punti di contatto nell’area
seno-nasale.
Sono state riviste le cartelle cliniche di pazienti sottoposti a chirurgia
endoscopica sinusale e a settoplastica ( plastica del setto nasale ) per il
punto di contatto, tra ottobre 1998 ed agosto 2003.
I soggetti eleggibili per la chirurgia avevano: emicrania refrattaria (
fallimento di trattamenti farmacologici standard ) o emicrania trasformata
refrattaria, punti di contatto evidenziati dalla tomografia computerizzata ( TAC
), significativi miglioramenti cefalgici dopo anestesia topica nell’area di
contatto.
Le caratteristiche della cefalea sono state accertate in fase pre-operatoria ed
al follow-up ( 6-62 mesi dopo l’intervento chirurgico ), servendosi di un
questionario standardizzato.
Sono stati analizzati i casi di 21 soggetti ( 72.5% donne ).
La frequenza media di cefalea si è ridotta da 17.7 a 7.7 giorni al mese ( p =
0.003 ); la gravità media si è ridotta da 7.8 a 3.6 su una scala da 0 a 10 ( p =
0.0001 ), e la disabilità correlata alla cefalea è scesa da 5.6 a 1.8 ( su una
scala a 10 punti ) ( p < 0.0001 ).
Un totale di 16 soggetti ( 76.2% ) hanno riscontrato un miglioramento dei
punteggi della cefalea del 50% o più, 9 ( 42.9% ) sono risultati liberi da
dolore almeno durante il periodo di follow-up.
Un totale di 18 casi ( 95.8% ) hanno mostrato una riduzione nei punteggi di
cefalea di almeno il 25%, mentre 2 pazienti ( 9.5% ) hanno mostrato un
incremento dei punteggi della cefalea inferiore al 25%.
Per i pazienti selezionati con cefalea refrattaria, la presenza di punti di
contatto dimostrabili ed una risposta positiva all’anestesia topica sono
indicatori dell’utilità dell’approccio chirurgico.( 2005 )
Behin F et al, Cephalalgia 2005; 25: 439-443
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