La cefalea a grappolo è una cefalea primaria, caratterizzata da attacchi
ripetuti, lancinanti, gravi, che in genere si presentano diverse volte al
giorno.
La maggior parte dei pazienti con cefalea a grappolo cronico presenta una
malattia non-remittente, richiedente terapia preventiva giornaliera per anni.
Un gruppo di ricerca internazionale ha descritto l’esito clinico della
stimolazione del nervo occipitale in 14 pazienti con cefalea a grappolo cronica,
intrattabile.
Elettrodi bilaterali sono stati impiantati nella regione suboccipitale, ed è
stato valutato in maodo retrospettivo l’esito clinico ottenuto.
A un follow-up mediano di 17,5 mesi ( range da 4 a 35 mesi ), 10 dei 14 pazienti
hanno riportato miglioramenti e 9 di essi raccomandano ONS.
Tre pazienti hanno notato un sensibile miglioramento del 90% o superiore ( 90%,
90% e 95% ), 3 un miglioramento moderato uguale o superiore al 40% ( 40%, 50% e
60% ), e 4 un miglioramento lieve del 20-30% ( 20%, 20%, 25% e 30% ).
I miglioramenti si sono verificati entro giorni o settimane per quelli che hanno
risposto meglio e i pazienti hanno affermato che gli attacchi si sono
ripresentati nel giro di poche ore o giorni quando il dispositivo di
stimolazione era spento.
Un paziente ha riferito che la stimolazione del nervo occipitale ha aiutato a
bloccare gli attacchi acuti.
Gli eventi avversi preoccupanti sono stati: migrazione degli elettrodi e
l’esaurimento delle batterie.
In conclusione, la cefalea a grappolo cronica intrattabile è una condizione
devastante e invalidante, che è stata tradizionalmente trattata con procedure
craniali invasive o distruttive a livello neurologico.
La stimolazione del nervo occipitale offre un’opzione sicura ed efficace per
alcuni pazienti con cefalea a grappolo cronica. ( 2009 )
Burns B et al, Neurology 2009; 72: 341-345
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