La prevalenza di depressione nell’età avanzata aumenta con
l’aumentare della concentrazione totale di omocisteina.
Alti livelli di omocisteina totale sono responsabili del 15% dei casi di
depressione, ma gli studi osservazionali sono soggetti a fattori confondenti e
bias.
Studi di associazione genetica non sono soggetti alle stesse fonti di errore e
offrono la possibilità di esplorare meglio questa relazione.
Un gruppo di Ricercatori australiani ha condotto uno studio per determinare se i
livelli di omocisteina totali fossero legati in maniera casuale a depressione
nell’età avanzata.
E’ stato condotto uno studio cross-sezionale ( Health in Men Study ) su 3.752
uomini di età uguale o superiore ai 70 anni.
Le principali misure di esito erano rappresentate dalla scala GDS ( Geriatric
Depression Scale ) 15-item e dai trattamenti precedenti o attuali per
depressione riferiti dagli stessi pazienti.
Nel Health in Men Study, l’odds ratio ( OR ) per la depressione prevalente è
aumentato del 4% ( OR: 1.4% ) per ogni aumento di una unità di omocisteina
totale ( micromoli per litro ).
Il livello di omocisteina totale era 0.19% mg/L più alto tra i soggetti con
genotipo MTHFR C677T TT rispetto a quelli con genotipo CC.
La meta-analisi ha mostrato che gli anziani con alti livelli di omocisteina
totale avevano un aumentato rischio di depressione ( OR: 1.70 ) e i portatori
del genotipo TT avevano una probabilità del 22% superiore, rispetto ai portatori
del genotipo CC, di avere depressione ricorrente o una storia di depressione (
OR: 1.22 ).
In conclusione, l’associazione triangolare tra li genotipo MTHFR, l’omocisteina
totale e la depressione implica che una più alta concentrazione di omocisteina
totale aumenta il rischio di depressione e che un abbassamento di 0.19 mg/L di
omocisteina totale potrebbe ridurre il rischio di depressione di circa il 20%.
Ora sono necessari dati di conferma da studi randomizzati sulle terapie di
abbassamento dei livelli di omocisteina per verificare se la relazione tra
omocisteina totale e depressione sia veramente causale. ( 2008 )
Almeida OP et al, Arch Gen Psychiatry 2008; 65:1286-1294
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