Poco si sa circa i genotipi
del virus dell’epatite C ( HCV ) nei bambini infettati da questo tipo di virus.
Lo studio retrospettivo multicentrico effettuato presso la Clinica Medica 5
dell’Università di Padova ha analizzato la distribuzione genotipica e la
correlazione con le caratteristiche cliniche e l’outcome ( esito ) in un’ampia
serie di bambini italiani.
Tra il 1990 e il 2002, 373 bambini positivi per HCV RNA, arruolati
consecutivamente presso 15 centri, sono stati analizzati per l’identificazione
del genotipo virale.
E’ stato osservato il seguente pattern di distribuzione genotipica: 1b = 41%, 1a
= 20%, 2 = 17%, 3= 14.5%, 4 = 5%, altri = 2.5%.
La prevalenza dei genotipi 1b e 2 è diminuita sensibilmente ( p < 0.01 ) tra i
bambini nati a partire dal 1990 rispetto ai bambini più grandi ( 46% versus 70%
), mentre quella dei genotipi 3 e 4 è aumentata in modo significativo ( 8%
versus 30% ).
I bambini infettati dal genotipo 3 del virus dell’HCV presentavano più alti
livelli di alanina aminotransferasi e la più alta percentuale di clearance
spontanea della viremia nei primi 3 anni di vita ( 32% versus 3% nei bambini con
genotipo 1; p < 0.001 ).
Nel 22% dei 96 bambini arruolati negli studi con Interferone è definitivamente
scomparso l’HCV RNA, compreso il 57% di quelli con infezione da genotipo 2 e 3.
In Italia i genotipi 1 e 2 del virus HCV sono risultati ancora prevalenti tra
gli adolescenti ed i giovani adulti infettati, ma la percentuale dell’infezione
da genotipi 3 e 4 sta aumentando rapidamente tra i bambini.
Tali cambiamenti potrebbero modificare il pattern clinico dell’epatite C nei
prossimi anni, in quanto i bambini infettati dal genotipo 3 hanno la migliore
possibilità di clearence spontanea precoce della viremia, e rispondono al
trattamento con Interferone in un’alta percentuale dei casi.( Xagena2005 )
Bortolotti F et al, Gut 2005; 54: 852-857
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