Il quadro epidemiologico
dell’infezione da virus dell’epatite C ( HCV ) nella popolazione generale è
ampiamente sconosciuto, anche nei paesi sviluppati.
Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Genova ha stimato la prevalenza e la
distribuzione genotipica del virus HCV in un ampio campione della popolazione
italiana.
Uno screening per gli anticorpo anti-HCV con i test ELISA e RIBA è stato
compiuto su 3577 campioni plasmatici.
Tra i campioni analizzati, il 2.7% ( n = 95 ) è risultato positivo agli
anticorpi anti-HCV.
In 50 campioni plasmatici il genoma è stato sequenziato.
La prevalenza aggiustata per età è stata del 4.4%.
Il sottotipo 1b ha mostrato la più alta prevalenza in tutte le aree geografiche
e gruppi di età, seguito dal sottotipo 2c ( riscontrato principalmente tra la
popolazione più anziana nel Sud d’Italia ), 4a/d, e 3a ( riscontrati
esclusivamente tra i soggetti adulti ) ed 1a.
Quanto emerso conferma che l’Italia Centrale e quella Meridionale sono aree
iperendemiche.
L’alta prevalenza osservata tra gli adulti di età superiore ai 30 anni è
attribuibile, probabilmente, ad un incremento della prevalenza di 1b, ma anche
alle infezioni da sottotipi 2c e3/4.
I dati di prevalenza età-specifica e la caratterizzazione molecolare del virus
hanno indicato che in Italia coesistono due pattern di trasmissione: uno
caratterizzato dalle infezioni del sottotipo 1b e 2c, principalmente nei
soggetti adulti con più di 60 anni di età, e l’altro dalle infezioni del
sottotipo 3 e 4, principalmente nel gruppo di età compresa tra i 31 ed i 60
anni, associate all’impiego di droghe iniettabili e all’immigrazione.(
Xagena2005 )
Ansaldi F et al, J. Med Virol 2005; 76: 327-332
|