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ADVATE 1000 UI
Octocog alfa (Fattore VIII della coagulazione ricombinante umano ottenuto con tecnologia DNA ricombinante da cellule di ovaio di criceto cinese) 1000 UI/flaconcino.
Octocog alfa 1000 UI per 5 ml dopo ricostituzione.
La concentrazione dopo ricostituzione è di 200 UI/ml. Il titolo (UI) viene determinato per mezzo del test cromogenico confrontato con uno standard interno riferito allo standard WHO. L’attività specifica è di circa 4.000-10.000 UI/mg di proteina.
Preparato senza l’aggiunta di alcuna proteina esogena umana o animale sia durante il processo della coltura cellulare, sia durante il processo di purificazione, sia nella formulazione finale.
Eccipienti:
Sodio cloruro: 90 mmol
Per un elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
Polvere friabile di colore bianco o biancastro. Dopo la ricostituzione, la soluzione ha un pH fra 6,7 e 7,3.
Trattamento e profilassi di episodi emorragici in pazienti affetti da emofilia A (deficit congenito di Fattore VIII) vedere il paragrafo 4.2.
ADVATE non contiene Fattore von Willebrand in quantità farmacologicamente efficace e pertanto non è indicato nel trattamento della malattia di von Willebrand.
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Il trattamento con ADVATE deve essere iniziato sotto il controllo di un medico specializzato nel trattamento dell’emofilia.
Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del deficit di Fattore VIII, dalla sede e dall’entità dell’emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente.
La dose di Fattore VIII somministrata viene espressa in Unità Internazionali (UI), riferite all’attuale standard del WHO per i concentrati di Fattore VIII. L’attività plasmatica di Fattore VIII è espressa sia in percentuale (riferita al plasma umano normale) sia in Unità Internazionali (riferite allo standard internazionale per il Fattore VIII plasmatico).
Una UI di attività di Fattore VIII è equivalente alla quantità di Fattore VIII contenuta in un ml di plasma umano normale. La stima della dose richiesta di Fattore VIII si basa sulla considerazione mpirica che 1 UI di Fattore VIII per kg di peso corporeo aumenta l’attività plasmatica di Fattore VIII di 2 UI/dl. La dose necessaria viene determinata per mezzo della seguente formula:
Unità (UI) richieste = peso corporeo (kg) x aumento di Fattore VIII desiderato (%) x 0,5.
Nell’eventualità dei seguenti episodi emorragici, l’attività di Fattore VIII non deve scendere al di sotto dei livelli di attività plasmatica determinati (in % o in UI/dl) rispetto ai livelli normali nel periodo corrispondente. La seguente tabella può essere utilizzata come riferimento per il dosaggio negli episodi emorragici ed in chirurgia:
Grado dell’emorragia / tipo di intervento chirurgico | Livello di Fattore VIII richiesto (%) o (UI/dl) | Frequenza delle dosi (h) / Durata della terapia (gg) |
Emorragie |
Emartro in fase precoce, emorragie intramuscolari o orali. | 20-40 | Ripetere l’infusione ogni 12-24 ore (8-24 ore per pazienti di età inferiore a 6 anni) per almeno 1 giorno fino a che, a cessazione del dolore, l’episodio emorragico sia risolto o si sia giunti a guarigione. |
Emartri più estesi, emorragie intramuscolari o ematomi. | 30-60 | Ripetere l’infusione ogni 12-24 ore (8-24 ore per pazienti di età inferiore a 6 anni) per 3-4 giorni o più, fino alla scomparsa del dolore e dell’invalidità acuta. |
Emorragie a rischio per la vita. | 60-100 | Ripetere l’infusione ogni 8-24 ore (6-12 ore per pazienti di età inferiore a 6 anni) fino alla risoluzione dell’evento. |
Interventi chirurgici |
Minori Incluse le avulsioni dentarie. | 30-60 | Ogni 24 ore (12-24 ore per pazienti di età inferiore a 6 anni), per almeno 1 giorno, fino al raggiungimento della guarigione. |
Maggiori | 80-100 (pre- e post-intervento) | Ripetere l’infusione ogni 8-24 ore (6-24 ore per pazienti di età inferiore a 6 anni) fino al raggiungimento di una adeguata cicatrizzazione; successivamente continuare la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere l’attività del Fattore VIII a valori compresi tra il 30-60% (UI/dl). |
La quantità e la frequenza della somministrazione devono essere adattate alla risposta clinica per ogni singolo caso. In certe circostanze (ad esempio, presenza di un inibitore a basso titolo), possono essere necessarie dosi maggiori di quelle calcolate usando la formula.
Durante il corso del trattamento è consigliabile eseguire una adeguata determinazione dei livelli di Fattore VIII plasmatico per stabilire la dose da somministrare e la frequenza delle infusioni. In particolare, in caso di interventi chirurgici maggiori, è indispensabile eseguire un attento monitoraggio della terapia sostitutiva per mezzo della determinazione dell’attività plasmatica del fattore VIII. La risposta verso il Fattore VIII può variare a seconda del singolo paziente, mostrando livelli differenti di recupero in vivo e differente emivita.
Per la profilassi antiemorragica a lungo termine in pazienti affetti da grave emofilia A, le dosi usuali sono di 20-40 UI di Fattore VIII per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. Nei pazienti di età inferiore a 6 anni si raccomandano dosi di 20-50 UI di Fattore VIII per kg di peso corporeo 3-4 volte alla settimana.
Nel caso in cui non si raggiungano i livelli di attività di Fattore VIII plasmatico desiderati o se l’emorragia non è controllata con una dose adeguata, i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitore del Fattore VIII. Nei pazienti con elevati livelli di inibitore, la terapia con Fattore VIII può non risultare efficace per cui devono essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche. Il trattamento di tali pazienti deve essere effettuato sotto la responsabilità di medici con esperienza nel trattamento dell’emofilia.
Vedere anche il paragrafo 4.4.
Preparare il prodotto come descritto nel paragrafo 6.6. ADVATE deve essere somministrato per via endovenosa.
È necessario determinare la velocità di somministrazione, in modo da non creare disagio al paziente, fino ad un massimo di 10 ml/min.
Ipersensibilità alla sostanza attiva o a uno qualsiasi degli eccipienti o alle proteine murine o di criceto.
Come con tutti i farmaci per uso endovenoso, sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine murine e di criceto.
I pazienti devono essere informati circa le reazioni da ipersensibilità di tipo immediato che comprendono eruzione cutanea, prurito, orticaria generalizzata, angioedema, ipotensione (es. capogiri o sincope), shock e stress respiratorio acuto (es. costrizione toracica, dispnea). Se insorgono tali sintomi, i pazienti devono interrompere immediatamente il trattamento e contattare il proprio medico.
In caso di shock anafilattico devono essere osservate le procedure mediche per il trattamento dello shock (vedere il paragrafo 4.8).
La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) verso il Fattore VIII rappresenta una complicanza nota nel trattamento di soggetti affetti da emofilia A. Tali inibitori sono generalmente immunoglobuline IgG dirette contro l’attività procoagulante del Fattore VIII, e sono quantificate in Unità Bethesda (UB) per ml di plasma per mezzo del test Bethesda modificato. Il rischio di sviluppare inibitori è correlato al tempo di esposizione al Fattore VIII, essendo maggiore entro i primi 20 giorni, e ad altri fattori genetici e ambientali. Raramente gli inibitori possono svilupparsi dopo i primi 100 giorni dall’esposizione. Casi di comparsa di inibitori (a basso titolo) sono stati osservati a seguito del passaggio da un prodotto a base di Fattore VIII ricombinate ad un altro, in pazienti già in precedenza trattati con più di 100 giorni di esposizione e con una storia di sviluppo di inibitori.
I pazienti trattati con Fattore VIII ricombinante della coagulazione devono essere sottoposti ad osservazioni cliniche e ad attento monitoraggio per evidenziare lo sviluppo di inibitori mediante adeguati test di laboratorio. Vedere anche al paragrafo 4.8.
Nell’interesse dei pazienti si deve, ove possibile, ogni qualvolta venga loro somministrato ADVATE, prendere nota del nome e del numero di lotto del prodotto.
Questo medicinale contiene 90 mmol di sodio per dose. Bisogna tenerne conto in caso di pazienti sottoposti a dieta iposodica.
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Non si conoscono interazioni di ADVATE con altri medicinali.
A causa dei rari casi di emofilia A fra le donne, non sono disponibili dati riguardanti l’impiego di ADVATE durante la gravidanza. Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con ADVATE. Pertanto durante la gravidanza, il beneficio relativo all’utilizzo dell’ADVATE deve essere confrontato con il rischio per la madre ed il bambino e deve essere usato solo se strettamente necessario.
In assenza di dati relativi all’uso di ADVATE durante il periodo di allattamento, è necessario interrompere l’allattamento.
ADVATE non influenza la capacità di guidare e di utilizzare macchinari.
Come con qualsiasi prodotto per via endovenosa, possono insorgere reazioni da ipersensibilità di tipo allergico di cui i pazienti devono essere informati. Esse possono includere: eruzione cutanea, prurito, orticaria generalizzata, angioedema, ipotensione (es. capogiri e sincope), shock e stress respiratorio acuto (es. costrizione toracica e dispnea). Ai pazienti deve essere consigliato di contattare immediatamente il proprio medico in caso di insorgenza di tali sintomi (vedere il paragrafo 4.4).
Nel corso di studi clinici con ADVATE sono state riportate in totale 56 reazioni avverse da farmaco (ADR) in 27 su 234 soggetti trattati singoli. Le ADR riportate nella maggior parte dei soggetti sono state le seguenti: anticorpi neutralizzanti verso il Fattore VIII (5 soggetti), tutte verificatesi in pazienti precedentemente non trattati, con elevato rischio di sviluppo di inibitori, capogiri, cefalea (5 soggetti), febbre e capogiri (3 soggetti in ciascun caso). Delle 56 ADR, nessuna è stata riportata in neonati, 16 in 13/32 lattanti, 7 in 4/56 bambini, 8 in 4/31 adolescenti e 25 in 14/94 adulti.
La tabella seguente riporta il numero di soggetti con reazioni avverse da farmaco in sperimentazioni cliniche:
Classe sistemica organica secondo MedDRA | Termini secondo MedDRA | Numero di soggetti | Frequenza esperienze avverse (% soggetti) a | Categoria frequenza esperienze avverse b |
Infezioni ed infestazioni | Influenza | 1 | 0,43 | Non comune |
Laringite | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Linfangite | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | 5 | 2,14 | Comune |
Capogiri | 3 | 1,28 | Comune |
Alterazione della memoria | 1 | 0,43 | Non comune |
Tremore | 1 | 0,43 | Non comune |
Emicrania | 1 | 0,43 | Non comune |
Disgeusia | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie dell'occhio | Infiammazione oculare | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie vascolari | Ematoma | 1 | 0,43 | Non comune |
Vampate | 1 | 0,43 | Non comune |
Pallore | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie gastrointestinali | Diarrea | 2 | 0,85 | Non comune |
Dolore addominale superiore | 1 | 0,43 | Non comune |
Nausea | 1 | 0,43 | Non comune |
Vomito | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Prurito | 2 | 0,85 | Non comune |
Esantema | 2 | 0,85 | Non comune |
Iperidrosi | 1 | 0,43 | Non comune |
Dermatitis diaper | 1 | 0,43 | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Piressia | 3 | 1,28 | Comune |
Edema periferico | 1 | 0,43 | Non comune |
Dolore toracico | 1 | 0,43 | Non comune |
Brividi | 1 | 0,43 | Non comune |
Sensazione di anormalità | 1 | 0,43 | Non comune |
Esami diagnostici | Positività anticorpi anti Fattore VIII | 5 | 2,14 | Comune |
Aumento di alanina aminotransferasi | 1 | 0,43 | Non comune |
Abbassamento livello Fattore VIII di coagulazionec | 1 | 0,43 | Non comune |
Abbassamento dell’ematocrito | 1 | 0,43 | Non comune |
Test di laboratorio fuori norma | 1 | 0,43 | Non comune |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Complicanza post intervento | 1 | 0,43 | Non comune |
Emorragia da post intervento | 1 | 0,43 | Non comune |
Reazione locale da intervento | 1 | 0,43 | Non comune |
a) Percentuale di soggetti calcolati sulla base del numero totale di soggetti singoli (234).
b) La frequenza è stata valutata utilizzando i seguenti criteri: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a < 1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), rara (da ≥1/10000 a <1/1000), molto rara (<1/10000). All’interno di ciascuna classe di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
c) L’imprevista diminuzione dei livelli del Fattore VIII della coagulazione si è verificata in un soggetto durante l’infusione continua di ADVATE a seguito di un intervento chirurgico (10-14 giorni dopo l’intervento). L’emostasi è stata mantenuta sempre durante questo periodo e sia i livelli plasmatici di fattore VIII che le percentuali della clearance sono ritornati a livelli adeguati entro il 15° giorno post-operatorio. I test per l’inibitore del fattore VIII eseguiti dopo il completamento della infusione continua e al termine dello studio hanno dato risultati negativi.
Nei pazienti che sviluppano degli anticorpi neutralizzanti (inibitori) verso il Fattore VIII, la condizione si manifesterà sotto forma di risposta clinica insufficiente. In tali casi, si raccomanda di contattare un centro emofilia specializzato.
L’immunogenicità di ADVATE è stata valutata in pazienti già trattati in precedenza. Nel corso di sperimentazioni cliniche con ADVATE in 145 bambini (2 anni ≤ età < 12 anni) adolescenti (12 anni ≤ età < 16 anni) e adulti (età ≥ 16 anni), ai quali è stata diagnosticata emofilia A da grave a moderatamente grave (FVIII ≤ 2%), con precedente esposizione a concentrati di Fattore VIII ≥ 150 giorni, 1 soggetto ha sviluppato inibitori a basso titolo (2,4 BU nel dosaggio modificato Bethesda) dopo 26 giorni di esposizione ad ADVATE. In questo soggetto, i test di follow-up su inibitori dopo ritiro dallo studio sono risultati negativi. Inoltre, su 53 soggetti pediatrici al di sotto dei 6 anni d’età, anch’essi con diagnosi di emofilia A da grave a moderatamente grave (FVIII ≤ 2%), con precedente esposizione a concentrati di Fattore VIII ≥ 50 giorni, non è stato riscontrato nessun inibitore di FVIII.
In pazienti precedentemente non trattati in uno studio clinico in via di realizzazione, 5 soggetti (20%) su 25 cui era stato somministrato ADVATE hanno sviluppato inibitori del Fattore VIII. Di questi, 4 sono stati riscontrati ad alto titolo (≥ 5 unità Bethesda) e 1 a basso titolo (< 5 unità Bethesda). La frequenza di inibitori di FVIII finora riscontrata è nel range previsto e precedentemente osservato. La risposta immunologica dei soggetti alle piccole quantità di proteine contaminanti è stata analizzata esaminando i titoli degli anticorpi di queste proteine, i parametri di laboratorio e gli eventi avversi riportati. Dei 182 soggetti trattati, testati per anticorpi della proteina cellulare CHO, 3 hanno evidenziato una tendenza verso l’alto statisticamente significativa nei titoli mediante analisi di regressione lineare e 4 hanno evidenziato picchi costanti o picchi transitori. 1 soggetto ha evidenziato sia una tendenza verso l’alto statisticamente significativa, sia un picco costante nel livello di anticorpi della proteina cellulare anti-CHO, ma non sono stati riscontrati altri segni o sintomi indicativi di risposta allergica o di ipersensibilità. Dei 182 soggetti trattati, testati per anticorpi della IgG murina, 10 hanno evidenziato una tendenza verso l’alto statisticamente significativa mediante analisi di regressione lineare e 2 hanno evidenziato picchi costanti o picchi transitori. Solo su 1 soggetto è stata riscontrata una tendenza verso l’alto statisticamente significativa, sia un picco costante nel livello di anticorpi della IgG anti-murina. Quattro di questi soggetti hanno riportato casi isolati di orticaria, prurito, esantema e conta degli eosinofili leggermente elevata fra le numerose esposizioni ripetute al prodotto di studio.
Come con altri prodotti per somministrazione endovenosa, sono state riportate con ADVATE reazioni di ipersensibilità di tipo allergico, incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi di frequenza non nota.
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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio con il Fattore VIII della coagulazione umano ricombinante.
Categoria farmacoterapeutica: antiemorragici: Fattore VIII della coagulazione del sangue. Codice ATC: B02BD02.
Il complesso Fattore VIII/Fattore di von Willebrand è formato da due molecole (Fattore VIII e Fattore von Willebrand) con differenti funzioni fisiologiche.
ADVATE contiene il Fattore VIII della coagulazione ricombinante, una glicoproteina che contiene una sequenza di aminoacidi comparabile al Fattore VIII umano, e modificazioni post-traslazionali simili a quelle della molecola derivata dal plasma.
ADVATE è una glicoproteina composta da 2332 aminoacidi con un peso molecolare di circa 280 kD.
A seguito di infusione in un paziente emofilico, il Fattore VIII si lega al fattore von Willebrand endogeno nella circolazione ematica del paziente.
Il Fattore VIII attivato agisce come Co-fattore per il Fattore IX attivato, accelerando la conversione del Fattore X in Fattore X attivato. Il Fattore X attivato converte la protrombina in trombina. La trombina a sua volta converte il fibrinogeno in fibrina dando luogo alla formazione di un coagulo. L’emofilia A è una malattia ereditaria legata al sesso caratterizzata da un disordine della coagulazione del sangue dovuto a riduzione dei livelli dell’attività del fattore VIII che causa emorragie massive a carico delle articolazioni, dei muscoli o di organi interni, sia spontaneamente o in conseguenza di traumi accidentali o chirurgici. I livelli di Fattore VIII plasmatico vengono aumentati per mezzo della terapia sostitutiva, consentendo così la correzione temporanea della carenza di fattore e della diatesi emorragica.
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Tutti gli studi farmacocinetici con ADVATE sono stati condotti in pazienti con emofilia A grave o moderatamente grave (Fattore VIII basale < 2%). L’analisi dei campioni di plasma è stata condotta in un laboratorio centralizzato per mezzo di un test di coagulazione one stage. I parametri farmacocinetici ottenuti da uno studio crossover di ADVATE in 100 pazienti precedentemente trattati di età pari o superiore a 10 anni sono elencati nella tabella sottostante.
Riassunto dei parametri di farmacocinetica per ADVATE in 100 pazienti con emofilia A grave |
Parametro PK | Media | DS | Mediana | Range Interquartile |
AUC0-∞(UI·h/dl) | 1.527* | 528 | 1549 | 668 |
Emivita (h) | 11,8 | 3,1 | 11,1 | 2,8 |
Recupero aggiustato (UI/dl/UI/kg) | 2,38* | 0,50 | 2,42 | 0,68 |
Cmax (UI/dl) | 120* | 26 | 119 | 38 |
Clearance (dl/kg·h) | 0,037 | 0,030 | 0,033 | 0,0147 |
MRT (h) | 15,2 | 4,8 | 14,1 | 4,2 |
VSS (dl/kg) | 0,52 | 0,39 | 0,48 | 0,13 |
* Media geometrica
Per ottenere la seguente tabella sono stati utilizzati i dati relativi alla somministrazione di singole dosi di ADVATE su 53 pazienti pediatrici di età inferiore a 6 anni.
Riassunto dei parametri di farmacocinetica per ADVATE su 53 pazienti pediatrici con emofilia A grave |
Parametro PK | Media | DS |
AUC0-∞(UI·h/dl) | 1.195* | 430 |
Emivita (h) | 9,7 | 1,9 |
Recupero aggiustato (UI/dl/UI/kg) | 1,84* | 0,42 |
Cmax (UI/dl) | 93* | 22 |
Clearance (dl/kg·h) | 0,044 | 0,014 |
MRT (h) | 12,2 | 3,1 |
VSS (dl/kg) | 0,51 | 0,12 |
* Media geometrica
Il recupero aggiustato è risultato inferiore di circa il 20% rispetto agli adulti, coerentemente con il volume plasmatico per kg di peso corporeo notoriamente maggiore in pazienti più giovani. Anche l’emivita terminale è risultata inferiore del 20% rispetto agli adulti, conformemente con un’osservazione similare di Courter e Bedrosian in pazienti dello stesso gruppo d’età sottoposti a infusione di Fattore VIII ricombinante privo di dominio B (Courter SG and Bedrosian CL: Clinical evaluation of B-domain deleted recombinant factor VIII in previously treated patients. Semin Hematol 38: 44-51, 2001, Courter SG and Bedrosian CL: Clinical evaluation of B-domain deleted recombinant factor VIII in previously untreated patients. Semin Hematol 38: 52-59, 2001).
Attualmente non sono disponibili dati di farmacocinetica con ADVATE su pazienti precedentemente non trattati.
I dati non clinici non mostrano rischi particolari per l’uomo in base a studi farmacologici di sicurezza, di tossicologia acuta, di tossicità da dosi ripetute, di tossicità locale e genotossicità.
Polvere
Mannitolo
Sodio cloruro
Istidina
Trealosio
Calcio cloruro
Trometamolo
Polisorbato 80
Glutatione (ridotto).
Solvente:
Acqua per preparazioni iniettabili.
In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali o solventi.
Due anni. ADVATE deve essere somministrato a temperatura ambiente entro 3 ore dalla sua ricostituzione. Dal punto di vista microbiologico il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo la ricostituzione.
Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Non congelare. Durante il periodo di validità il prodotto può essere conservato a temperatura ambiente (non superiore a 25°C) per un singolo periodo di tempo non superiore a 2 mesi. Si prega di registrare l’inizio del periodo di conservazione a temperatura ambiente sull’etichetta esterna. Il prodotto non può più essere conservato in frigorifero dopo la conservazione a temperatura ambiente.
Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo ricostituzione vedere il paragrafo 6.3.
Una singola confezione contiene un flaconcino di polvere liofilizzata, un flaconcino di solvente da 5 ml (entrambi in vetro di tipo I chiusi con tappo di gomma di alogenobutile) e un dispositivo per la ricostituzione (BAXJECT II).
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Il preparato deve essere somministrato per via endovenosa dopo ricostituzione con l’acqua sterile per preparazioni iniettabili contenuta nella confezione. Dopo ricostituzione la soluzione è limpida, incolore e priva di corpi estranei.
- Per la ricostituzione utilizzare solo acqua sterile per preparazioni iniettabili e il dispositivo per la ricostituzione contenuti nella confezione. Per la somministrazione utilizzare la siringa luerlock.
- Utilizzare entro tre ore dalla ricostituzione.
- Non conservare in frigorifero il preparato dopo la ricostituzione.
- Smaltire il medicinale non utilizzato o i rifiuti derivati da tale medicinale in conformità alla normativa locale vigente.
- Non usare il prodotto nel caso in cui il dispositivo BAXJECT II, il suo sistema sterile di barriera o il suo confezionamento siano danneggiati o mostrino qualsiasi segno di deterioramento.
Ricostituzione: Adottare condizioni di asepsi:
1. Portare ADVATE (polvere liofilizzata) e l’acqua sterile per preparazioni iniettabili (solvente) a 15-25°C.
2. Togliere i tappi dai flaconi della polvere liofilizzata e del solvente.
3. Pulire i tappi con i batuffoli di cotone imbevuto di alcol. Porre i flaconi su una superficie piatta.
4. Aprire la confezione di Baxject II togliendo la parte superiore evitando di toccare l’interno. Non rimuovere il dispositivo dalla confezione.
5. Capovolgere la scatola, inserire il puntale in plastica trasparente attraverso il tappo del diluente. Afferrare il bordo della scatola e sfilarla liberando il dispositivo BAXJECT II. Non rimuovere il tappo blu dal dispositivo BAXJECT II.
6. Tenendo il BAXJECT II collegato al flaconcino del solvente, capovolgere il sistema in modo che il flaconcino del solvente si venga a trovare sopra il dispositivo. Inserire il puntale in plastica bianco attraverso il tappo del flaconcino di ADVATE. Il solvente verrà aspirato all’interno del flaconcino di ADVATE.
7. Agitare delicatamente fino al discioglimento della sostanza. Assicurarsi che ADVATE sia disciolto completamente, altrimenti il materiale attivo non passerà attraverso il filtro del dispositivo. Il prodotto si discioglie rapidamente (in genere in meno di 1 minuto).
Somministrazione: Adottare condizioni di asepsi:
Ogni qualvolta la soluzione ed il contenitore lo permettano, i farmaci per uso parenterale devono essere controllati per la presenza di materiali non disciolti . ADVATE deve apparire incolore e limpido.
1. Rimuovere il cappuccio blu da BAXJECT II. NON FAR ENTRARE ARIA NELLA SIRINGA. Collegare la siringa a BAXJECT II.
2. Capovolgere il sistema (il flaconcino del concentrato ora si trova sopra). Aspirare il concentrato nella siringa tirando indietro lo stantuffo lentamente.
3. Scollegare la siringa.
4. Collegare il set per la somministrazione alla siringa. Iniettare per via endovenosa. La preparazione può essere somministrata fino ad una velocità di 10 ml per minuto. Prima e durante la somministrazione di ADVATE, controllare le pulsazioni del paziente: in caso di un loro aumento significativo, la diminuzione della velocità di somministrazione o la temporanea sospensione dell’iniezione fanno, di solito, cessare rapidamente la sintomatologia (vedere i paragrafi 4.4 e 4.8).
Baxter AG
Industriestrasse, 67
A- 1221 Vienna
Austria
036160036/E
Data della prima autorizzazione: 2 marzo 2004
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