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Aimafix D.I.
Composizione qualitativa:fattore IX della coagulazione del plasma umano sottoposto a doppia inattivazione virale.Composizione quantitativa: Attività (U.I.) secondo lo standard dell'O.M.S.
84/681.200 U.I.; 500 U.I.; 1000 U.I.
a seconda della presentazione.Attività specifica: non inferiore a 40 U.I./mg di proteina.
Polvere e solvente per soluzione per infusione endovenosa.Il concentrato di Fattore IX della coagulazione del plasma umano viene fornito in forma liofilizzata.
Profilassi e trattamento delle emorragie: in pazienti affetti da emofilia B (deficienza congenita di Fattore IX); deficienza acquisita di Fattore IX.
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Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del disordine della funzione emostatica, dalla sede e dall'entità dell'emorragia e dalla condizione clinica.L'attività di una unità di fattore IX è equivalente a quella della quantità di Fattore IX contenuto in 1 ml di plasma normale.Il calcolo del dosaggio di Fattore IX richiesto è basato sull'osservazione empirica che 1 U.I.
di Fattore IX per kg di peso corporeo aumenta l'attività plasmatica del Fattore IX dello 0,8% del normale.
La dose necessaria viene calcolata usando la seguente formula: Dose iniziale:le unità richieste sono uguali al peso corporeo (kg) moltiplicato l'aumento desiderato del fattore IX, in percentuale, moltiplicato 1,2.Importante:la quantità da somministrare e la frequenza delle applicazioni devono essere sempre guidate dall'efficacia clinica del singolo caso.Nel caso dei seguenti eventi emorragici l'attività del fattore IX nel periodo corrispondente, non deve scendere al di sotto del dato livello di attività plasmatica (in % del normale).Per emorragie minori: emorragie intrarticolari, i livelli di attività plasmatica del fattore IX terapeuticamente necessari sono del 30%.
Il periodo durante il quale è nececessario mantenere il livello plasmatico di attività di fattore IX terapeutico è almeno un giorno, a seconda dell'entità dell'emorragia.Per emorragie maggiori: emorragie muscolari, estrazioni dentarie, trauma cranico lieve, operazioni di media entità, emorragie del cavo orale, i livelli di attività plasmatica del fattore IX terapeuticamente necessari sono del 30-50%.
Il periodo durante il quale è necessario mantenere il livello plasmatico di attività di fattore IX terapeutico è di 3-4 giorni o finché non c'è un'adeguata guarigione della parte.Per emorragie a rischio di vita: interventi chirurgici importanti, sanguinamento gastrointestinale, emorragie intraddominali o intratoraciche, fratture, i livelli di attività plasmatica del fattore IX terapeuticamente necessari sono del 50-75%.
Il periodo durante il quale è necessario mantenere il livello plasmatico di attività di fattore IX terapeutico è di 7 giorni, in seguito terapia per almeno 7 giorni.In certe circostanze possono essere necessarie quantità maggiori di quelle calcolate, specialmente per quanto riguarda la dose iniziale.In particolare nel caso di grandi interventi chirurgici è indispensabile monitorare precisamente la terapia sostitutiva per mezzo di analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore IX).Per la profilassi a lungo termine delle emorragie in pazienti con emofilia B grave devono essere somministrate dosi di 10-25 U.I.
di fattore IX per kg di peso corporeo ad intervalli di 3-4 giorni.Negli emofilici con anticorpi contro il fattore IX (inibitori) è necessaria una terapia specifica.
Si può indurre immunotolleranza con il trattamento con concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano.Metodo di somministrazione Sciogliere il preparato come descritto al punto "Istruzioni per l'uso" ed iniettare o infondere lentamente per via endovenosa.Si raccomanda di non somministrare dosi superiori a 100 U.I./kg di peso corporeo pro die.
Si raccomanda cautela nei pazienti con reazioni allergiche note ai costituenti del preparato.Alto rischio di trombosi o di coagulazione intravascolare disseminata (vedasi "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Se si verificano reazioni allergiche o anafilattiche l'iniezione/infusione deve essere interrotta immediatamente.
Devono essere seguite le linee guida specifiche correnti della terapia dello shock.Sulla base dell'esperienza con prodotti di fattore IX scarsamente purificati (concentrati di complesso protrombinico) quando i pazienti vengono trattati con concentrati di fattore IX della coagulazione del plasma umano, c'è il rischio potenziale di trombosi o di coagulazione intravascolare disseminata.
I pazienti, ai quali sia stato somministrato concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano, devono essere attentamente osservati al fine di individuare i segni o sintomi di coagulazione intravascolare disseminata o di trombosi.Per il rischio potenziale di complicanze tromboemboliche si deve usare cautela quando il concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano viene somministrato a pazienti con anamnesi di coronaropatie o infarto miocardico, a pazienti con epatopatie, a pazienti nella fase post-operatoria, ai neonati o ai pazienti a rischio di fenomeni tromboembolici o di coagulazione intravascolare disseminata.
In ognuna di queste condizioni, il beneficio potenziale del trattamento con concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano deve essere valutato nei confronti del rischio di queste complicanze.Dopo trattamenti ripetuti di concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano deve essere determinato il livello di inibitore nel plasma.
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Fino ad oggi non sono conosciute interazioni del concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano con altri prodotti medicinali.
La sicurezza dell'uso del concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano durante la gravidanza non è stata stabilita da studi clinici controllati.Gli studi sperimentali sull'animale sono insufficienti per sostenere la sicurezza riguardo alla riproduzione, sviluppo dell'embrione o del feto, decorso della gestazione e sviluppo peri e post-natale.Pertanto il concentrato di fattore IX della coagulazione da plasma umano può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento in caso di documentata necessità.
Non vi sono indicazioni che il concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano possa compromettere la capacità di guidare o di usare macchine.
In rari casi si osservano reazioni allergiche o anafilattiche.In rari casi si osserva aumento della temperatura corporea.Sviluppo di anticorpi contro il fattore IX.Quando si somministrano specialità medicinali preparate da sangue o plasma umano non può essere totalmente escluso il rischio di trasmissione di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi.
Ciò si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta.Per quanto riguarda il rischio di trasmissione di agenti infettivi viene effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei.
Ogni unità di plasma usata per la produzione di questo emoderivato è controllata per l'assenza dell'HBsAg, degli anticorpi anti-HIV1, anti-HIV2 e anti-HCV e sottoposta a screening per il contenuto di ALT; il plasma pool è stato inoltre controllato per la presenza di HCV-RNA mediante tecnica di amplificazione genica ed è risultato non reattivo.
Durante la produzione vengono effettuate procedure di rimozione e di inattivazione.
Il prodotto viene sottoposto a doppia procedura di inattivazione virale; trattamento con miscela solvente tensioattivo e riscaldamento a 100 °C per 30'.In seguito alla somministrazione di concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano c'è il rischio potenziale di episodi tromboembolici.
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L'uso di alte dosi di prodotti contenenti fattore IX (PCC) è stato associato con casi di infarto miocardico, coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolia polmonare.
Pertanto, in caso di sovradosaggio, lo sviluppo di complicanze tromboemboliche o di coagulazione intravascolare disseminata è aumentato in quei pazienti a rischio per queste complicazioni.
Gruppo farmacoterapeutico: fattore IX liofilizzato della coagulazione del plasma umano.Il fattore IX è una glicoproteina a catena singola con un peso molecolare di circa 68.000.
�ˆ un fattore della coagulazione vitamina K-dipendente e viene sintetizzato nel fegato.Il fattore IX viene attivato dal fattore XIa nel sistema intrinseco della coagulazione e dal complesso fattore VII/fattore tissutale nel sistema estrinseco.Il fattore IX attivato, in combinazione con il fattore VIII attivato, attiva il fattore X.
Ciò porta alla fine alla conversione della protrombina a trombina.
La trombina converte il fibrinogeno a fibrina che permette la formazione del coagulo.L'attività del fattore IX è molto ridotta nei pazienti affetti da emofilia B nei quali è pertanto necessaria una terapia sostitutiva.
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L'infusione del concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano in pazienti con emofilia B porta ad un recupero dell'attività plasmatica del fattore IX che va dal 30 al 60%.L'emivita plasmatica del fattore IX va da 16 a 30 ore con una media di 24 ore.
Il fattore IX della coagulazione del plasma umano (del concentrato) è un normale costituente del plasma umano ed agisce come il fattore IX endogeno.Il controllo della tossicità della singola dose non è rilevante in quanto dosi maggiori causano un sovraccarico.Il controllo della tossicità di dosi ripetute nell'animale è impraticabile per l'interferenza dello sviluppo di anticorpi verso la proteina eterologa.Anche dosi diverse volte più grandi di quelle consigliate per kg di peso corporeo nell'uomo, non mostrano effetti tossici negli animali da esperimento.Dato che l'esperienza clinica non fornisce alcuna indicazione di effetti tumorogenici e mutagenici del fattore IX della coagulazione del plasma umano, non vengono considerati imperativi gli studi sperimentali, con particolare riguardo a quelli su specie eterologhe.
Sodio cloruro, sodio citrato tribasi, glicina, eparina, antitrombina III, acqua per preparazioni iniettabili.
Il concentrato di fattore IX della coagulazione del plasma umano non deve essere mescolato con altri prodotti medicinali.Si devono usare soltanto dispositivi approvati per l'iniezione/infusione in quanto si può avere inefficacia del trattamento per assorbimento del fattore IX della coagulazione del plasma umano alle pareti interne di alcuni dispositivi da infusione.
A confezione integra e conservato nelle condizioni prescritte il prodotto ha una validità di 2 anni dalla data di preparazione.Una volta ricostituito il prodotto va usato immediatamente.Se dopo ricostituzione il prodotto presenta depositi o torbidità non può essere usato.
Mantenere ad una temperatura compresa fra +2 °C e +8 °C al riparo dalla luce.Non congelare.
-Aimafix D.I.
200 U.I.: scatola contenente un flacone in vetro bianco neutro di sostanza liofilizzata corrispondente a 200 U.I.
di fattore IX; un flacone solvente da 5 ml; dispositivi sterili, apirogeni, per la ricostituzione e la somministrazione.-Aimafix D.I.
500 U.I.: scatola contenente un flacone in vetro bianco neutro di sostanza liofilizzata corrispondente a 500 U.I.
di fattore IX; un flacone solvente da 10 ml; dispositivi sterili, apirogeni, per la ricostituzione e la somministrazione.-Aimafix D.I.
1000 U.I.: scatola contenente un flacone in vetro bianco neutro di sostanza liofilizzata corrispondente a 1000 U.I.
di fattore IX; un flacone solvente da 10 ml; dispositivi sterili, apirogeni, per la ricostituzione e la somministrazione.- Aimafix D.I.
200 U.I.
- Aimafix D.I.
500 U.I.
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1000 U.I.
Ricostituzione del concentrato: addizionare al liofilizzato il solvente con il doppio ago ed agitare moderatamente fino a completa solubilizzazione.Il liofilizzato può essere disciolto più rapidamente scaldando il solvente a bagnomaria continuando a scaldare il flacone dopo la ricostituzione non superando mai la temperatura di 37 °C.Se il materiale non è interamente disciolto si ha una perdita di attività legata alla filtrazione.
Facendo scendere il solvente lentamente lungo le pareti del flacone si evita la formazione di schiuma.A soluzione pronta aspirare in siringa il concentrato ricostituito, quindi sostituire l'ago-filtro con il secondo ago ed iniettare endovena oppure infondere con l'accluso set.Da non usarsi dopo la data di scadenza riportata sull'etichetta.Di solito la soluzione si presenta limpida o lievemente opalescente.
Non usare soluzioni torbide o che presentano depositi.Tempo di ricostituzione inferiore a 3 minuti.Una volta che il contenitore per l'infusione è stato aperto il contenuto deve essere usato immediatamente.Il contenuto del flacone deve essere adoperato in un'unica somministrazione.Qualsiasi residuo di soluzione deve essere gettato nel modo appropriato.
ISTITUTO SIEROVACCINOGEO ITALIANO I.S.I.
S.p.A.Castelvecchio Pascoli - Lucca (LU)
Aimafix D.I.
200 U.I.
AIC n.
025841077Aimafix D.I.
500 U.I.
AIC n.
025841089Aimafix D.I.
1000 U.I.
AIC n.
025841103
Su presentazione di ricetta medica.
Rinnovo: giugno 2000.
Non pertinente.