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ALBIOMIN 5%
Albumina umana.
Albiomin 5% (50 g/l) si presenta come una soluzione contenente 50 g/l di proteine totali, di cui almeno il 95% è costituito da albumina umana.
Il medicinale ha un effetto lievemente ipo-oncotico.
Per l’elenco degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Soluzione per infusione.
Liquido chiaro, leggermente viscoso, pressoché incolore, giallo, ambrato o verde.
Ripristino e mantenimento della volemia, quando il deficit di volume è accertato e l’uso di un colloide è appropriato.
La scelta dell’albumina piuttosto che di un colloide artificiale dipende dalla situazione clinica del paziente, in considerazione delle raccomandazioni ufficiali.
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La concentrazione della preparazione di albumina, il dosaggio e la velocità di infusione dipendono dal singolo caso specifico.
Posologia
La dose necessaria dipende dal peso del paziente, dalla gravità del trauma o della malattia e dalla perdita continua di liquidi e proteine. Per determinare la dose necessaria occorre effettuare misurazioni relative all’adeguatezza del volume in circolo e non dei livelli di albumina nel plasma.
Se si deve somministrare albumina umana, occorre tenere regolarmente monitorati i parametri emodinamici, tenendo conto di
– pressione arteriosa e frequenza delle pulsazioni
– pressione venosa
– pressione di incuneamento dell’arteria polmonare
– diuresi
– elettroliti
– ematocrito/emoglobina
Modo di somministrazione
L’albumina umana può essere somministrata direttamente per via endovenosa.
La velocità di infusione dipende dalla situazione individuale e dalle indicazioni terapeutiche
In caso di plasmaferesi, la velocità di infusione deve essere adeguata alla velocità di rimozione del plasma.
Ipersensibilità ai preparati a base di albumina o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Nel caso vi sia il sospetto di una reazione di tipo allergico o da anafilassi, interrompere immediatamente l’infusione. In caso di shock mettere in atto la terapia medica standard per questo tipo di situazione.
L’albumina deve essere utilizzata con cautela quando l’ipervolemia e le sue conseguenze o la diluizione del sangue possono rappresentare un rischio per il paziente. Esempi di tali condizioni sono:
– insufficienza cardiaca scompensata
– ipertensione
– varici esofagee
– edema polmonare
– diatesi emorragica
– grave anemia
– anuria renale e post-renale
Le soluzioni di albumina non devono essere diluite con acqua per preparazioni iniettabili, perché ciò può causare emolisi nei riceventi.
Se si devono sostituire volumi relativamente ampi, è necessario effettuare controlli della coagulazione e dell’ematocrito. Particolare attenzione deve essere posta nei confronti di un’adeguata sostituzione di altri componenti del sangue (fattori della coagulazione, elettroliti, piastrine ed eritrociti).
Se la dose e la velocità di infusione non vengono adeguate alla situazione circolatoria del paziente, si può verificare ipervolemia. Ai primi sintomi di sovraccarico cardiovascolare (emicrania, dispnea, congestione della vena giugulare), o di aumento della pressione, venosa o arteriosa, o di edema polmonare, l’infusione deve essere interrotta immediatamente.
Le misure standard per prevenire infezioni conseguenti all’uso di medicinali ottenuti da sangue umano o plasma includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool plasmatici, utilizzando specifici marker di infezione, e l’inserimento di passaggi produttivi efficaci di rimozione/inattivazione virale. Malgrado ciò, quando vengono somministrati medicinali ottenuti da sangue umano o plasma, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente esclusa. Questo riguarda anche virus di natura sconosciuta o emergenti e altri patogeni.
Non sono stati segnalati casi di trasmissione di virus con l’albumina prodotta secondo le specifiche della Farmacopea Europea in base a procedure ben definite.
Ogni volta che Albiomin 5% (50 g/l) viene somministrata a un paziente, si raccomanda vivamente, di annotare il nome e il numero di lotto del prodotto al fine di poter risalire sempre dal paziente al lotto di produzione.
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Non sono note interazioni specifiche dell’albumina umana con altri medicinali.
La sicurezza dell’uso di Albiomin 5% (50 g/l) in gravidanza non è stata stabilita da studi clinici controllati. Tuttavia, i dati clinici relativi all’albumina suggeriscono che sono da escludere effetti dannosi sul corso della gravidanza, sul feto e sul neonato.
Gli studi sperimentali condotti sugli animali non sono sufficienti per dimostrare la sicurezza nei confronti della riproduzione, dello sviluppo embrionale e fetale, del decorso della gestazione e dello sviluppo peri- e post-natale.
Comunque l’albumina umana è un normale costituente del sangue umano.
Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.
Lievi reazioni avverse, come rossore, orticaria, febbre e nausea, sono rare. Queste reazioni scompaiono di solito rapidamente con il rallentamento della velocità di infusione o l’interruzione dell’infusione. Molto raramente, possono manifestarsi reazioni gravi che possono giungere fino allo shock. In questi casi, interrompere immediatamente l’infusione e intraprendere una terapia adeguata.
Per la sicurezza riguardo agli agenti infettivi, vedere il par. 4.4.
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Una dose o una velocità di infusione troppo elevate possono causare ipervolemia. Ai primi sintomi di sovraccarico cardiovascolare (emicrania, dispnea, congestione della vena giugulare), o di incremento della pressione arteriosa, della pressione venosa centrale e di edema polmonare, l’infusione deve essere immediatamente interrotta e i parametri circolatori del paziente devono essere attentamente monitorati.
Gruppo farmacoterapeutico: sostituti del plasma e frazioni delle proteine plasmatiche,
Codice ATC: B05AA01.
L’albumina umana rappresenta quantitativamente più della metà delle proteine totali presenti nel plasma e costituisce circa il 10% dell’attività di sintesi proteica del fegato.
Dati chimico-fisici: l’albumina umana da 40 a 50 g/l ha un effetto lievemente ipo-oncotico sul plasma normale.
Le più importanti funzioni fisiologiche dell’albumina sono date dal suo contributo alla pressione oncotica del sangue e dalla sua funzione di trasporto. L’albumina stabilizza il volume del sangue in circolo e ha funzione di trasporto di ormoni, enzimi, farmaci e tossine.
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In condizioni normali, la concentrazione totale di albumina è 4-5 g/kg di peso corporeo, di cui il 40-45% è presente nel comparto vascolare e il restante 55-60% si trova nello spazio extravascolare. Una accresciuta permeabilità capillare altera la cinetica dell’albumina e si può verificare una distribuzione anormale in situazione di gravi ustioni e shock settico.
In condizioni normali, l’albumina ha un’emivita media di circa 19 giorni. L’equilibrio tra la sintesi e il catabolismo è normalmente raggiunto da una regolazione a feed-back. L’eliminazione avviene principalmente in sede intracellulare ad opera di proteasi lisosomiali.
Nei soggetti sani, meno del 10% dell’albumina infusa lascia il compartimento vascolare durante le prime due ore successive all’infusione. L’effetto sul volume plasmatico varia considerevolmente da individuo a individuo. In alcuni pazienti il volume plasmatico può rimanere elevato per alcune ore. Tuttavia, nei pazienti gravi, l’albumina può fuoriuscire dallo spazio vascolare in quantità cospicue, a una velocità imprevedibile.
L’albumina umana è un normale costituente del plasma umano e agisce come l’albumina fisiologica.
Negli animali, i test di tossicità per somministrazione singola sono di scarsa rilevanza e non permettono la valutazione delle dosi tossiche o letali o di stabilire la relazione dose-effetto. I test di tossicità per somministrazioni ripetute non possono essere effettuati, a causa dello sviluppo nei modelli animali di anticorpi verso proteine eterologhe.
Ad oggi, non sono stati riportati casi di tossicità embrio-fetale e di potenzialità oncogene o mutagene associati all’albumina umana.
Non sono stati descritti sintomi di tossicità utilizzando modelli animali
Caprilato (4 mmol/l), N-acetil-DL-triptofanato (4 mmol/l), ioni sodio (145 mmol/l), acqua per preparazioni iniettabili a 1000 ml.
L’albumina umana non deve essere mescolata con altri prodotti medicinali (ad eccezione del diluente raccomandato), sangue intero e concentrato di globuli rossi.
3 anni.
Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Non congelare.
Conservare il contenitore nella scatola esterna per tenere il prodotto al riparo dalla luce.
250 ml di soluzione in un flaconcino (vetro di tipo II) con un tappo in gomma grigio (bromobutyle) e una chiusura (in alluminio) – confezione di un flaconcino.
La soluzione può essere somministrata direttamente per via endovenosa.
Le soluzioni di albumina non devono essere diluite con acqua per preparazioni iniettabili, perchè ciò può causare emolisi nei riceventi.
Se occorre somministrare quantità elevate, il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente o a temperatura corporea prima dell’uso.
La soluzione deve essere limpida o leggermente opalescente. Non usare soluzioni torbide o che presentano depositi. Questo può essere indizio che la proteina è instabile o che la soluzione è contaminata.
Una volta aperto il contenitore, il contenuto deve essere utilizzato immediatamente. Il prodotto rimasto inutilizzato deve essere smaltito secondo le disposizioni locali vigenti.
Biotest Pharma GmbH
Landsteinerstraße 5
D-63303 Dreieich
Germania
Rappresentante in Italia:
Biotest Italia srl
Via Leonardo da Vinci 43
Trezzano s/Naviglio (Milano)
Albiomin 5% (50 g/l) soluzione per infusione
AIC n. 039073010/M - 1 flaconcino in vetro da 250 ml
3 luglio 2009
3 luglio 2009