Alendronato Sandoz
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina.

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina.

03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina.

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina.

Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale.

Alendronato riduce il rischio di fratture vertebrali e dell'anca.


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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina.

Per uso orale.

La dose consigliata è di 1 compressa da 70mg alla settimana.

Come ottenere un soddisfacente assorbimento di alendronato

ALENDRONATO Sandoz 70 mg compresse deve essere assunto a stomaco vuoto, al mattino, immediatamente dopo essersi alzati, solo con acqua naturale, almeno 30 minuti prima del primo alimento, bevanda o medicinale della giornata.. Altre bevande (inclusa l'acqua minerale), cibo e alcuni farmaci potrebbero ridurre l'assorbimento di alendronato (vedere paragrafo 4.5)

Per facilitare il rilascio a livello gastrico e quindi ridurre il rischio di irritazione/effetti collaterali locali e a carico dell'esofago (vedere paragrafo 4.4)

ALENDRONATO Sandoz 70 mg compresse deve essere assunto solo al mattino dopo essersi alzati dal letto, con un bicchiere pieno di acqua (non meno di 200 ml o 7 fl. oz).

ALENDRONATO Sandoz compresse deve essere ingerito intero. Le compresse non devono essere masticate, succhiate o fatte sciogliere in bocca a causa del rischio di ulcerazione orofaringea.

I pazienti non devono sdraiarsi prima di aver consumato il primo pasto del giorno, il che dovrà avvenire almeno 30 minuti dopo l'assunzione della compressa.

I pazienti non devono sdraiarsi nei 30 minuti successivi all'assunzione di ALENDRONATO Sandoz 70 mg compresse.

ALENDRONATO Sandoz 70 mg compresse non deve essere assunto al momento di coricarsi o prima di alzarsi al mattino.

In caso di dieta inadeguata, i pazienti devono ricevere un supplemento di calcio e vitamina D (vedere paragrafo 4.4).

Uso nei pazienti anziani: Negli studi clinici non si è osservata alcuna differenza correlata all'età in relazione ai profili di efficacia o sicurezza di alendronato. Quindi nei pazienti anziani non è necessario nessun aggiustamento della dose.

Uso nei pazienti con funzionalità renale compromessa: Non è necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con velocità di filtrazione glomerulare (VFG) superiore a 35 ml/min. L'alendronato non è raccomandato nei pazienti con funzionalità renale compromessa se la VFG è inferiore a 35 ml/min, in quanto non vi è alcuna esperienza al riguardo.

Uso nei pazienti con funzionalità epatica compromessa:

Non è necessario alcun aggiustamento della dose.

Uso nei bambini: l' Alendronato non è raccomandato nei bambini poiché mancano dati di sicurezza e di efficacia.

ALENDRONATO Sandoz 70mg compresse non è stato studiato nel trattamento dell'osteoporosi indotta da glucocorticoidi.

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina.

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti

Anomalie esofagee ed altri fattori che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi o acalasia.

Incapacità di stare in piedi o seduti eretti per almeno 30 minuti.

Ipocalcemia.

Vedere anche il paragrafo 4.4.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina.

L'alendronato può provocare irritazione locale alla mucosa gastrointestinale superiore. Poiché sussiste un rischio di peggioramento della malattia di base, prestare cautela se l'alendronato viene somministrato a pazienti con problemi del tratto gastrointestinale superiore in fase attiva, quali disfagia, malattia dell'esofago, gastrite, duodenite o ulcere, o in caso di recenti gravi malattie gastrointestinali (occorse durante l'ultimo anno) quali ulcera gastrica, emorragia gastrointestinale attiva o intervento chirurgico a carico del tratto gastrointestinale superiore ad eccezione della piloroplastica (vedere paragrafo 4.3)

Gli effetti collaterali a carico dell'esofago (in alcuni casi gravi e che hanno reso necessario il ricovero del paziente) quali esofagite, ulcere esofagee o erosioni esofagee, raramente seguite da stenosi esofagea, sono stati riportati in pazienti sottoposti a trattamento con alendronato. Il medico dovrebbe quindi prestare attenzione a eventuali segni o sintomi di possibili reazioni esofagee. Avvertire i pazienti che devono interrompere il trattamento con alendronato e rivolgersi al medico qualora sviluppassero sintomi di irritazione esofagea quali disfagia, dolore alla deglutizione, dolore retrosternale, pirosi gastrica recente o suo peggioramento.

Si ritiene che il rischio di gravi effetti collaterali esofagei sia maggiore nei pazienti che non assumono alendronato in modo corretto e/o ne continuano l'assunzione dopo aver sviluppato sintomi indicativi di irritazione esofagea. E' molto importante per il paziente ricevere e comprendere informazioni complete sulla somministrazione del farmaco (vedere paragrafo 4.2). I pazienti devono essere informati che il rischio di sviluppare problemi a carico dell'esofago può aumentare se essi non seguono queste istruzioni.

Nonostante non sia stato osservato un maggior rischio in studi clinici estesi, segnalazioni post-marketing hanno riferito rari casi di ulcera gastrica e duodenale, alcuni dei quali gravi e con complicanze. Non è da escludere una relazione causale (vedere paragrafo 4.8 )

Qualora i pazienti dovessero dimenticare l'assunzione di una dose di ALENDRONATO Sandoz 70 mg compresse, dovranno assumerla il mattino successivo alla dimenticanza. Non dovranno assumere due compresse nello stesso giorno, ma dovranno tornare ad assumere una compressa alla settimana, come originariamente previsto, nel giorno da loro scelto.

L'alendronato è sconsigliato nei pazienti con funzionalità renale compromessa qualora il valore di VFG fosse inferiore a 35 ml/min (vedere paragrafo 4.2)

Si devono prendere in considerazione cause di osteoporosi diverse dalla carenza di estrogeni e dall'età.

L'ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con alendronato (vedere paragrafo 4.3). Altri disturbi del metabolismo minerale (quali carenza di vitamina D e ipoparatiroidismo) devono essere trattati in modo efficace prima di iniziare il trattamento con alendronato. Nei pazienti che presentano queste condizioni, è necessario monitorare i valori di calcio nel siero ed i sintomi di ipocalcemia nel corso del trattamento con alendronato.

In conseguenza degli effetti positivi dell'alendronato sull'aumento della mineralizzazione ossea, possono verificarsi riduzioni di calcio e di fosfato nel siero. Esse sono solitamente lievi e asintomatiche. Tuttavia, in rari casi è stata segnalata ipocalcemia sintomatica occasionalmente grave e spesso si è verificata in pazienti con condizioni predisponenti (ad esempio, ipoparatiroidismo, carenza di vitamina D e malassorbimento del calcio).

E' quindi particolarmente importante assicurarsi che i pazienti che assumono glucocorticoidi ricevano quantitativi adeguati di calcio e vitamina D.

L'osteonecrosi della mandibola e/o della mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (compresa l'osteomielite), è stata riportata in pazienti affetti da cancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o della mascella è stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con bifosfonati orali.

Prima di iniziare il trattamento con bifosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessità di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive.

Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che sviluppano osteonecrosi della mandibola e/o della mascella durante la terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria può esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di procedure dentali, non ci sono dati disponibili che suggeriscono se l'interruzione del trattamento con bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o della mascella.

Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio.

Dolori ossei, articolari e/o muscolari sono stati riscontrati in pazienti che assumono bifosfonati. Nell'esperienza post-marketing, questi sintomi sono stati raramente riscontrati (vedere paragrafo 4.8). Il periodo di insorgenza dei sintomi varia da un giorno a diversi mesi dall'inizio del trattamento. La maggior parte dei pazienti ha avuto sollievo dei sintomi dopo aver cessato il trattamento. Un sottoinsieme di pazienti ha avuto recidive di sintomi dopo la risomministrazione dello stesso prodotto medicinale o di un altro bifosfonato.

ALENDRONATO Sandoz 70mg contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non dovrebbero assumere questo farmaco.

4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Se assunti contemporaneamente, è probabile che cibo e bevande (acqua minerale inclusa), integratori di calcio, antiacidi e alcuni medicinali per uso orale influiscano sull'assorbimento di alendronato. I pazienti devono quindi aspettare almeno 30 minuti dopo l'assunzione di alendronato prima di prendere altri medicinali per uso orale (vedere paragrafo 4.2).

Non è prevista nessunaltra interazione di prodotto medicinale clinicamente significativa. Nel corso di studi clinici, alcuni pazienti hanno assunto estrogeni (per via vaginale, transdermica o orale) in concomitanza ad alendronato. Non è stato possibile correlare gli eventi indesiderati al trattamento in associazione.

Non sono stati eseguiti studi specifici di interazione, ma l'alendronato è stato somministrato in studi clinici insieme ad altri farmaci comunemente prescritti, senza evidenziare interazioni clinicamente sfavorevoli.

4.6 Gravidanza e allattamento

I dati relativi all'uso di alendronato in gravidanza sono insufficienti. Studi sugli animali hanno rivelato effetti sulla formazione ossea del feto dopo somministrazione di dosi elevate di farmaco. L'alendronato somministrato a ratte gravide ha provocato distocia correlata a ipocalcemia (vedere paragrafo 5.3) . Pertanto,, l'alendronato non deve essere utilizzato in gravidanza.

Non si sa se alendronato venga secreto nel latte materno umano. Pertanto, l'alendronato non deve essere utilizzato in donne che allattano.

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04.5 Interazioni - Inizio Pagina.

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina.

ALENDRONATO non influisce sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.

.

04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina.

In uno studio della durata di un anno condotto in donne in età postmenopausale affette da osteoporosi, il profilo globale di sicurezza per alendronato compresse somministrato una volta alla settimana (n=519) è stato simile a quello di alendronato 10 mg somministrato una volta al giorno (n=370).

In due studi della durata di tre anni aventi disegno quasi identico, condotti in donne in età postmenopausale (alendronato 10 mg: n=196; placebo: n= 397) il profilo globale di sicurezza è stato simile per l'alendronato 10mg somministrato una volta al giorno e placebo.

Reazioni avverse riportate dagli sperimentatori come possibili, probabili o certamente correlati al prodotto medicinale sono riportati di seguito se comparsi nel �‰� 1% dei pazienti dei gruppi di trattamento nello studio della durata di un anno oppure nel �‰� 1% dei pazienti trattati con alendronato 10 mg al giorno e con un'incidenza maggiore rispetto ai pazienti trattati con placebo negli studi della durata di tre anni.

Studio di un anno

Studi di tre anni

Alendronato 1 compressa/set-timana (n=519)

%

Alendronato

10 mg/giorno

(n=370)

%

Alendronato

10 mg/gior-

no (n=196)

%

Placebo

(n=397)

%

Gastrointestinale

Dolore addominale

3,7

3,0

6,6

4,8

Dispepsia

2,7

2,2

3,6

3,5

Rigurgito acido

1,9

2,4

2,0

4,3

Nausea

1,9

2,4

3,6

4,0

Distensione addominale

1,0

1,4

1,0

0,8

Stipsi

0,8

1,6

3,1

1,8

Diarrea

0,6

0,5

3,1

1,8

Disfagia

0,4

0,5

1,0

0,0

Flatulenza

0,4

1,6

2,6

0,5

Gastrite

0,2

1,1

0,5

1,3

Ulcera gastrica

0,0

1,1

0,0

0,0

Ulcera esofagea

0,0

0,0

1,5

0,0

Muscoloscheletrico

Dolore muscoloscheletrico (ossa, muscoli o articolazioni)

2,9

3,2

4,1

2,5

Crampi muscolari

0,2

1,1

0,0

1,0

Neurologico

Mal di testa

0,4

0,3

2,6

1,5

I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati anche in studi clinici e/o post-marketing:

Molto comuni: �‰�1/10

Comuni: �‰� 1/100 - <1/10

Non comuni: �‰�1/1,000 - <1/100

Rari: �‰�1/10,000 - <1/1,000

Molto rari: <1/10,000, non conosciuti (non possono essere stimati dai dati disponibili)

Disturbi del sistema nervoso:

Comuni: mal di testa

Disturbi oculari:

Rari: uveite, sclerite, episclerite

Disturbi gastrointestinali:

Comuni: dolore addominale, dispepsia, stipsi, diarrea, flatulenza, ulcere esofagee*, disfagia*, distensione addominale, rigurgito acido.

Non comuni: nausea, vomito, gastrite, esofagite*, erosioni esofagee*, melena.

Rari: stenosi esofagea*, ulcera orofaringea*, PUB del tratto gastrointestinale superiore (perforazioni, ulcere, emorragie); non è possibile escludere una relazione causale.

Molto rari, non conosciuti: in casi isolati è stata riportata perforazione dell'esofago.

* Vedere paragrafi 4.2 e 4.4.

Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo:

Molto rari: sono stati riportati casi isolati di gravi reazioni cutanee, incluse la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi tossica epidermica.

Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivale :

Comuni : dolore muscoloscheletrico (ossa, muscoli o articolazioni)

Rari (�‰�1/10,000, <1/1000): grave dolore muscoloscheletrico (ossa, muscoli o articolazioni) (vedere paragrafo 4.4)

Frequenza sconosciuta: osteonecrosi

Disturbi generali e al sito di somministrazione:

Non comuni :rash, prurito, eritema.

Rari: reazioni di ipersensibilità inclusi orticaria e angioedema. Sintomi transitori come in una reazione di fase acuta (mialgia, malessere e raramente febbre) solitamente all'inizio del trattamento. Rash cutaneo con fotosensibilità. Ipocalcemia sintomatica, generalmente correlata a condizioni predisponenti (vedere paragrafo 4.4 )

Durante l'esperienza di post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza sconosciuta):

Disordini del sistema nervoso:

capogiri

Disordini dell'udito e labirinto:

vertigine

Disturbi generali e al sito di somministrazione:

astenia, edema periferico

Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivale:

Osteonecrosi della mandibola e/o mascella è stata riportata in pazienti trattati con bisfosfonati. La maggioranza delle segnalazioni riguarda pazienti con cancro, ma alcuni casi sono stati riportati anche in pazienti trattati per osteoporosi. L'osteonecrosi della mandibola e/o della mascella è generalmente associata ad estrazione dentale e/o infezione locale (osteomielite inclusa). Diagnosi di cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi e scarsa igiene orale sono ritenuti fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4)

Gonfiore delle articolazioni.

Valori di laboratorio: in studi clinici sono state osservate asintomatiche, lievi e transitorie riduzioni nei valori di calcio e fosfato nel siero in circa il 18 e 10% rispettivamente dei pazienti che assumevano alendronato 10 mg/die in confronto al 12 e 3 % rispettivamente di quelli che assumevano placebo. Tuttavia, l'incidenza delle riduzioni dei valori di calcio nel siero a <2,0 mmol/l e di fosfato nel siero a �‰�0,65 mmol/l è stata comparabile nei due gruppi.

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina.

A seguito di sovradosaggio orale possono verificarsi ipocalcemia, ipofosfatemia ed effetti collaterali a carico del tratto gastrointestinale superiore, quali mal di stomaco, pirosi, esofagite, gastrite o ulcera. Non sono disponibili informazioni specifiche in merito a sovradosaggio con alendronato. Somministrare latte o antiacidi al fine di legare l'alendronato. In considerazione del rischio di irritazione esofagea, non si deve indurre il vomito ed il paziente deve essere tenuto in posizione eretta.

5 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina.

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina.

Categoria farmacoterapeutica: farmaci per il trattamento delle malattie ossee, bisfosfonati.

Codice ATC: M05BA04

Il principio attivo di ALENDRONATO Sandoz 70 mg compresse, l'alendronato di sodio triidrato, è un bifosfonato che inibisce il riassorbimento osteoclastico dell'osso senza alcun effetto diretto sulla formazione dell'osso. Studi preclinici hanno dimostrato una preferenza dell'alendronato a localizzarsi nei siti di riassorbimento attivo. L'attività osteoclastica viene inibita ma non si ha alcun effetto sulla formazione ed il legame degli osteoclasti. L'osso che si forma nel corso del trattamento con alendronato è qualitativamente normale.

Trattamento dell'osteoporosi in post-menopausa

L'osteoporosi viene definita come densità minerale ossea (BMD) del rachide o dell'anca ad un livello di 2,5 deviazioni standard al di sotto della media di una popolazione giovane normale oppure come frattura per precedente fragilità ossea, senza riguardo della densità minerale ossea.

L'equivalenza terapeutica di alendronato compresse una volta alla settimana (n=519) e alendronato 10 mg al giorno (n=370) è stata dimostrata in uno studio multicentrico della durata di un anno condotto su donne in post-menopausa affette da osteoporosi. L'incremento medio rispetto al basale della BMD nella spina lombare dopo un anno è stato pari a 5,1 % (95 % intervallo di confidenza: 4,8; 5,4 %) nel gruppo che riceveva 70 mg una volta alla settimana e pari a 5,4 % (95 % intervallo di confidenza: 5,0; 5,8 %) nel gruppo che riceveva 10 mg al giorno. Gli incrementi medi della BMD nel gruppo che riceveva 70 mg una volta alla settimana e nel gruppo che riceveva 10 mg al giorno sono stati pari a 2,3 % e 2,9 % nel collo del femore e 2,9 % e 3,1 % su tutta anca. I due gruppi di trattamento sono stati simili per quanto concerne l'incremento della densità ossea in altre parti dello scheletro.

Gli effetti dell'alendronato sulla BMD e sull'incidenza di fratture in donne in post-menopausa sono stati investigati in due studi iniziali di efficacia aventi disegno identico (n=994), e nel Fracture Intervention Trial (FIT: n=6459).

Negli studi iniziali di efficacia, gli aumenti della BMD con alendronato 10 mg al giorno rispetto al placebo dopo tre anni sono stati pari a 8,8 %, 5,9 % e 7,8 % rispettivamente a livello della colonna vertebrale, del collo del femore e del trocantere. Anche la BMD dell'organismo in toto è aumentata in modo significativo. Nei pazienti trattati con alendronato, la percentuale dei pazienti con una o più fratture vertebrali si è ridotta del 48% (alendronato 3,2 % rispetto a placebo 6,2 %). Nelle estensioni a due anni di questi studi, la BMD della colonna vertebrale e del trocantere ha continuato ad aumentare. Inoltre, la BMD del collo del femore e dell' organismo in toto si è mantenuta stabile.

Lo studio FIT comprendeva due studi controllati verso placebo, nei quali l'alendronato veniva somministrato una volta al giorno (5 mg al giorno per due anni e 10 mg al giorno per ulteriori uno o due anni).

FIT 1: studio di tre anni con 2027 pazienti con almeno una frattura vertebrale (compressione) al basale. In questo studio, l'alendronato somministrato una volta al giorno ha ridotto del 47% l'incidenza di �‰�1 nuova frattura vertebrale (alendronato 7,9 % versus placebo 15,0 %). Inoltre, è stata confermata una riduzione statisticamente significativa dell'incidenza di fratture dell'anca (1,1 % versus 2,2 %, una riduzione del 51 %).

FIT 2: studio di quattro anni con 4432 pazienti con bassa massa ossea ma senza fratture vertebrali all'inizio dello studio. In questo studio, in un sottogruppo di analisi di donne con osteoporosi (37 % della popolazione totale che soddisfaceva la definizione di osteoporosi sopra riportata) è stata osservata una differenza significativa nell'incidenza delle fratture dell'anca (alendronato 1,0 % versus placebo 2,2 %, riduzione del 56 %) e nell'incidenza di �‰�1 frattura vertebrale (2,9 % versus 5,8 %, riduzione del 50 %).

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina.

Assorbimento

In confronto con una dose endovenosa di riferimento, la biodisponibilità orale media di alendronato nelle donne è stata pari allo 0,64 % per dosi tra 5 e 70 mg somministrate dopo un digiuno notturno e due ore prima di una colazione di tipo standard. La biodisponibilità si è ridotta a valori stimati di 0,46 % e 0,39 % quando l'alendronato è stato somministrato un'ora e mezza o mezz'ora prima di una colazione di tipo standard.

Negli studi sull'osteoporosi, l'alendronato è stato efficace se somministrato almeno 30 minuti prima del primo pasto o della prima bevanda della giornata. La biodisponibilità è stata trascurabile, indipendentemente che l'alendronato sia stato somministrato insieme o fino a due ore dopo una colazione di tipo standard. La somministrazione concomitante di alendronato e caffè o succo d'arancia ha ridotto la biodisponibilità di circa il 60%. In persone sane, il prednisolone per uso orale (20 mg tre volte al giorno per cinque giorni) non ha provocato alcun cambiamento clinicamente significativo della biodisponibilità orale dell'alendronato (un aumento medio dal 20 % al 44 %).

Distribuzione

Studi effettuati nei ratti dimostrano che l'alendronato viene inizialmente distribuito nei tessuti molli dopo somministrazione endovenosa di 1 mg/kg, ma viene quindi rapidamente ridistribuito nello scheletro o escreto nelle urine. Il volume medio di distribuzione allo steady-state, esclusivo per le ossa, è di almeno 28 litri nell'uomo. Le concentrazioni del prodotto medicinale nel plasma dopo dosi terapeutiche orali sono troppo basse per un riscontro analitico (<5 ng/ml). Il legame con le proteine plasmatiche nell'uomo è di circa il 78%.

Biotrasformazione

Non esiste alcuna evidenza che l'alendronato venga metabolizzato negli animali o nell'uomo.

Eliminazione

Dopo una dose singola per via endovenosa di alendronato (14C), circa il 50% della radioattività è stata escreta nelle urine entro 72 ore, e poca se non addirittura nessuna radioattività è stata riscontrata nelle feci. Dopo una dose singola per via endovenosa di 10 mg, la clearance renale dell'alendronato è stata pari a 71 ml/min, e la clearance sistemica non ha superato i 200 ml/min. Le concentrazioni plasmatiche si sono ridotte di oltre il 95% entro le 6 ore successive alla somministrazione endovenosa. L'emivita terminale nell'uomo è stimata essere superiore a dieci anni, riflettendo un rilascio dell'alendronato dallo scheletro. L'alendronato non viene escreto attraverso i sistemi di trasporto acidi o basici dei reni nei ratti: quindi non si ritiene che esso interferisca con la escrezione di altri prodotti medicinali attraverso tali sistemi nell'uomo.

Caratteristiche nei pazienti

Studi preclinici dimostrano che il il prodotto medicinale , che non si deposita nelle ossa, viene rapidamente eliminato attraverso le urine. Non è stata osservata evidenza di saturazione di captazione ossea dopo somministrazione cronica di dosi endovenose cumulative fino a 35 mg/kg negli animali. Sebbene non sia disponibile nessuna informazione clinica, è probabile che, come negli animali, l'eliminazione dell'alendronato per via renale sia ridotta nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Di conseguenza, si potrebbe prevedere un accumulo alquanto superiore di alendronato a livello osseo in pazienti con funzionalità renale compromessa (vedere paragrafo 4.2 )

05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina.

Studi convenzionali di tossicità generale, genotossicità e carcinogenicità non hanno rilevato rischi specifici per l'uomo. Studi su ratti femmina hanno dimostrato che il trattamento con l'alendronato nel corso della gravidanza è associato a distocia duranteil parto, correlata a ipocalcemia. Studi riguardanti somministrazioni di alte dosi nei ratti hanno mostrato un'aumentata incidenza di formazione ossea incompleta nel feto. La rilevanza di tali dati nell'uomo è sconosciuta.

6 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina.

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina.

Cellulosa microcristallina

Lattosio monoidrato

Croscarmellosa sodica

Magnesio stearato

06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina.

Non applicabile

06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina.

2 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina.

Non conservare al di sopra di 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall'umidità.

06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina.

Le compresse vengono fornite in confezioni con blister triplo (PVC/PE/PVDC/Al), contenenti 2, 4, 8, 12 e 40 compresse.

E' possibile che non tutte le confezioni vengano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina.

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina.

09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina.

10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina.