Alfacaina N
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

ALFACAINA N

ALFACAINA SP


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Alfacaina N

Ogni tubofiala da 1,8 ml contiene:

Principi attivi:                articaina cloridrato 72 mg

                                   adrenalina 0,0099 mg

Alfacaina SP

Ogni tubofiala da 1,8 ml contiene:

Principi attivi:                articaina cloridrato 72 mg

                                   adrenalina 0,0198 mg


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Soluzione iniettabile (tubofiale da 1,8 ml).


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Alfacaina N: interventi di routine, come avulsione di denti singoli od in serie, preparazione di cavità e di monconi, per l'applicazione di corone, in particolare in pazienti affetti da gravi malattie sistemiche

Alfacaina SP: interventi chirurgici sulle mucose e sull’osso che richiedono intensa ischemia; interventi chirurgici sulla polpa dentaria (amputazione ed estirpazione); estrazione di denti con parodontite apicale e fratturati (osteotomia); interventi chirurgici di lunga durata (per esempio: intervento di Caldwell-Luc, osteosintesi percutanea, cistectomia, interventi mucogengivali, preparazione di cavità e di monconi per l’applicazione di corone).



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Per le estrazioni normali non complicate di denti dell’arcata superiore in stato non infiammatorio, è per lo più sufficiente iniettare nel fornice vestibolare 1,8 ml di Alfacaina N o di Alfacaina SP per ogni dente. Eccezionalmente può essere necessaria un’iniezione  successiva di 1-1,8 ml. Si può evitare così il dolore dell’iniezione palatina.

Nei casi in cui è necessario praticare un incisione od una sutura nel palato, è sufficiente iniettare nel palato circa 0,1 ml per volta. In caso di estrazioni multiple di denti adiacenti, nella maggior parte dei casi, il numero delle iniezioni vestibolari può essere ridotto. Per le estrazioni normali non complicate di premolari dell’arcata inferiore, si può rinunciare all’anestesia tronculare poiché è sufficiente l’anestesia plessica con 1,8 ml di Alfacaina N o di Alfacaina SP per ogni dente.

Nel caso non si instauri anestesia completa, si consiglia di fare un’altra iniezione di 1-1,8 ml in sede vestibolare. Solo se anche in tal caso l’effetto analgesico  non fosse completo, è indicata la consueta iniezione nel forame mandibolare. Per la preparazione di cavità e demolizione di monconi per corone, a seconda dell’entità e durata del trattamento, sono indicati (ad eccezione dei molari dell’osso mandibolare) da 0,5 a 1,8 ml di Alfacaina N per ogni dente in sede vestibolare. In caso di interventi chirurgici, L’Alfacaina SP deve essere dosata caso per caso a seconda della gravità e della durata dell’intervento.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità già nota verso i componenti. Come per tutti gli anestetici locali che contengono adrenalina, è controindicata la somministrazione endovenosa. Controindicazioni classiche dell’adrenalina associata come vasocostrittore agli anestetici locali sono: le cardiopatie, le gravi arteriopatie, l’ipertensione, le manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo, l’emicrania essenziale, le nefropatie, l’ipertiroidismo, il diabete e il glaucoma dell’angolo della camera anteriore dell’occhio, nonché l’impiego nelle anestesie a livello del distretto circolatorio terminale. Gravidanza presunta od accertata.


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Avvertenze

Il paziente può mangiare solo dopo che sia tornata la sensibilità. Le tubofiale aperte non devono essere più usate (pericolo di epatite) Il prodotto contiene sodio bisolfito; tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Tenere fuori dalla portata dei bambini

Speciali precauzioni per l’uso

Prima dell’uso il medico deve  accertarsi dello stato delle condizioni circolatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non somministrare due dosi massime di quest’ultimo senza che sia trascorso un intervallo minimo di 24 ore. E’ necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni più basse che possano consentire l’effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata  con cautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate è consigliabile lasciare trascorrere circa 2 minuti prima di  procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo sospendendo immediatamente la somministrazione al primo segno di allarme (per esempio modificazione del sensorio). E’ necessario avere la disponibilità immediata dell’equipaggiamento dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergenze, poiché in casi rari sono stati riferiti, a seguito dell’uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora da esito infausto, anche in assenza di ipersensibilità individuale all’anamnesi.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Non hanno determinato effetti diversi da quelli desiderati gli oppiacei usati di routine per la premedicazione e per la medicazione supplementare od altri analgesici, atropina, psicofarmaci o analettici periferici o, in caso di anestesia generale supplementare, barbiturici, anestetici da inalazione, chetamine e neuroleptoanalgesici. L’azione ipertensiva dei vasocostrittori di tipo simpaticomimetico, quale è l’adrenalina, può essere potenziata dagli antidepressivi triciclici o dagli IMAO. Interazioni di questo tipo sono state riferite con l’impiego di noradrenalina alla concentrazione di 1:25.000 e di adrenalina alla concentrazione di 1:80.000.

La concentrazione di adrenalina contenuta nella Alfacaina N (1:200.000) e nella Alfacaina SP (1:100.000) è inferiore. Ciò nonostante si deve considerare l’eventualità di una interferenza di questo tipo. Pertanto il prodotto deve essere usato con assoluta cautela in corso di trattamento con farmaci IMAO o anti-depressivi triciclici.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

In caso di gravidanza presunta o accertata il prodotto non deve essere somministrato.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Solo il medico può decidere se, dopo l’intervento, il paziente può guidare veicoli od azionare macchine.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Si possono avere reazioni tossiche e reazioni allergiche sia all’anestetico che al vasocostrittore. Fra le prime vengono riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se è interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolari, respiratorio ed emetico con sudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Effetti di tipo periferico  possono interessare l’apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione. Le reazioni allergiche si verificano per lo più in soggetti ipersensibili ma vengono riferiti molti casi di assenza di ipersensibilità individuale nell’anamnesi. Le manifestazioni a carattere locale comprendono eruzioni cutanee di vario tipo, orticaria, prurito; quelle a carattere generale broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico.

Il vasocostrittore, per la sua azione sul circolo, può determinare effetti abnormi di vario tipo specialmente nei soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio: ansia, sudorazione, ambascia respiratoria, aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti già ipertesi e negli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito; nel caso comparissero sintomi di questo tipo si deve sospendere subito la somministrazione.

Qualora durante il trattamento insorgessero altri effetti indesiderati non descritti nel foglio illustrativo informare il medico.


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Al primo segno di allarme occorre interrompere la somministrazione, porre il paziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervietà delle vie aeree somministrandogli ossigeno in casi di dispnea grave od effettuando la ventilazione artificiale (pallone di Ambu). L’uso di analettici bulbari deve essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il consumo di ossigeno.

Eventuali convulsioni possono essere controllate con l’uso di diazepam in dose di 10-20 mg per via endovenosa; sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono accentuare la depressione bulbare. Il circolo può essere sostenuto con la somministrazione di cortisonici in dosi appropriate per via endovenosa; possono aggiungersi soluzioni diluite di alfa-beta stimolanti ad azione vasocostrittrice (mefentermina, metaraminolo ed altri) o di solfato di atropina. Come antiacidosico può essere impiegato il bicarbonato di sodio in concentrazione mirata per via endovenosa.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

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05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

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06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

ALFACAINA N - ALFACAINA SP

Ogni tubofiale da 1,8 ml contiene:

Acido cloridrico, Sodio cloruro, Sodio bisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non sono note


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

2 anni dalla data di fabbricazione se conservato correttamente a confezionamento integro.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Tenere al riparo dalla luce ed a temperatura inferiore a 25° C.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Tubofiale.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Titolare AIC:

DENTSPLY FRANCE S.A.S, 17 rue Michael Faraday, 78180 Montigny le Bretonneux, Francia.

Distributore esclusivo per l'Italia:

DENTSPLY ITALIA S.r.l., Via Arrigo Cavaglieri, 26, 00173 Roma.

Produttore:

Weimer Pharma GmbH, Im Steingerüst 30, D-76437 Rastatt, Germania.


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Alfacaina N: Astuccio contenente 100 tubofiale da 1,8 ml confezionate in blister da 10 - AIC 028418010

Alfacaina SP: Astuccio contenente 100 tubofiale da 1,8 ml confezionate in blister da 10 - AIC 028418022


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Data di prima autorizzazione: 3 marzo 1992

Data di rinnovo autorizzazione: 3 marzo 1997


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Aprile 2000