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ALKERAN 50 mg/10 ml Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Un flaconcino di polvere contiene:
Principio attivo:
melfalan cloridrato 50 mg Per gli eccipienti vedere 6.1
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
ALKERAN 50 mg/10 ml Polvere e solvente per soluzione iniettabile, somministrato per perfusione arteriosa regionale, è indicato nel trattamento di:
�€ï¿½ melanoma maligno localizzato delle estremità; �€ï¿½ sarcoma dei tessuti molli localizzato delle estremità.
ALKERAN, al dosaggio convenzionale per via endovenosa, può essere usato nel trattamento di:
�€ï¿½ mieloma multiplo:
ALKERAN, da solo o in associazione con altri farmaci citotossici, è efficace quanto la formulazione orale nel trattamento del mieloma multiplo; �€ï¿½ carcinoma ovarico avanzato:
ALKERAN, somministrato da solo o in associazione con altri farmaci citotossici, dà luogo ad una risposta diretta in circa il 50% dei pazienti con adenocarcinoma ovarico avanzato.
ALKERAN, ad alto dosaggio per via endovenosa, può essere usato nel trattamento di:
�€ï¿½ mieloma multiplo:
remissioni complete sono state raggiunte fino al 50% dei pazienti ai quali era stato somministrato ALKERAN ad alte dosi, con o senza trapianto di cellule staminali ematopoietiche, sia come trattamento di prima linea che per consolidare una risposta alla chemioterapia convenzionale; �€ï¿½ neuroblastoma avanzato nell´infanzia:
ALKERAN ad alte dosi con trapianto di cellule staminali ematopoietiche è stato impiegato, sia da solo che associato alla radioterapia e/o altri farmaci citotossici, per consolidare la risposta al trattamento convenzionale.
In uno studio prospettico randomizzato i pazienti trattati con ALKERAN, rispetto a quelli non trattati, hanno dimostrato un aumento significativo di durata della sopravvivenza libera dalla malattia.
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ALKERAN è un farmaco citotossico che appartiene alla classe generale degli agenti alchilanti.
Deve essere prescritto solo da medici con esperienza nell´uso di tali farmaci.
Poichè ALKERAN causa mielodepressione, è fondamentale effettuare frequenti controlli emocromocitometrici durante la terapia e, se necessario, la dose deve essere ritardata o modificata (vedere sezione 4.4).
Mieloma multiplo ALKERAN è stato impiegato su base intermittente da solo, o in associazione con altri farmaci citotossici, a dosi varianti tra 8 e 30 mg/m2 di superficie corporea, somministrati ad intervalli compresi tra le 2 e le 6 settimane.
Inoltre la somministrazione di prednisone è stata inclusa in alcuni regimi terapeutici.
Per dettagli più precisi sui protocolli di trattamento si consulti la letteratura pubblicata.
Lo schema posologico tipico per via endovenosa, quando impiegato da solo, prevede 0,4 mg/kg di peso corporeo (16 mg/m2 di superficie corporea) ripetuti ad intervalli adeguati (ad esempio una volta ogni 4 settimane), a condizione che durante tale periodo vi sia stato il recupero della conta ematica periferica.
I regimi ad alte dosi generalmente impiegano singole dosi e.v.
comprese tra 100 e 200 mg/m2 di superficie corporea (circa 2,5.5,0 mg/kg di peso corporeo), ma diviene essenziale il trapianto di cellule staminali ematopoietiche a seguito di dosi superiori a 140 mg/m2 di superficie corporea.
In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta del 50% (vedere Posologia nell´insufficienza renale).
In previsione della mielosoppressione grave indotta da alte dosi di ALKERAN, il trattamento deve essere condotto solo in centri specialistici con attrezzature idonee e somministrato solo da clinici esperti (vedere sezione 4.4).
Adenocarcinoma ovarico avanzato Se somministrato per via endovenosa da solo, è stata spesso impiegata la dose di 1 mg/kg di peso
1 - 7 corporeo (circa 40 mg/m2 di superficie corporea) somministrata ad intervalli di 4 settimane.
Se somministrato in associazione con altri farmaci citotossici, sono state impiegate dosi comprese tra 0,3 e 0,4 mg/kg di peso corporeo (12.16 mg/m2 di superficie corporea) ad intervalli di 4.6 settimane.
Melanoma maligno La perfusione regionale con ALKERAN associata ad ipertermia è stata impiegata come adiuvante alla chirurgia per i melanomi maligni allo stadio iniziale e come trattamento palliativo nelle forme avanzate ma localizzate.
Per dettagli sulla tecnica di perfusione e sul dosaggio da usare si consulti la letteratura scientifica.
Sarcoma dei tessuti molli La perfusione regionale con ALKERAN è stata associata ad ipertermia nel trattamento di tutti gli stadi di sarcoma dei tessuti molli localizzato, generalmente in associazione con la chirurgia.
ALKERAN è stato somministrato anche con actinomicina D; si consulti la letteratura scientifica per gli schemi posologici.
Neuroblastoma avanzato nell´infanzia Alte dosi di ALKERAN comprese tra 100 e 240 mg/m2 di superficie corporea (a volte suddivise in modo omogeneo in 3 giorni consecutivi) in associazione al trapianto di cellule staminali ematopoietiche, sono state impiegate da sole o in associazione con radioterapia e/o altri farmaci citotossici.
Uso nei bambini Alte dosi di ALKERAN, in associazione al trapianto di midollo, sono state impiegate nel neuroblastoma dell'infanzia, utilizzando linee guida di dosaggio basate sulla superficie corporea (vedere sopra Neuroblastoma avanzato nell'infanzia).
ALKERAN, nell'ambito della posologia convenzionale, è solo raramente indicato nei bambini e non possono essere fornite linee guida definite per il dosaggio.
Uso negli anziani Sebbene ALKERAN sia frequentemente impiegato ai dosaggi convenzionali nell´anziano, non sono disponibili specifiche informazioni relative alla somministrazione in questo gruppo di pazienti.
L´esperienza nell´impiego di ALKERAN ad alte dosi nell´anziano è limitata.
Si deve pertanto assicurare, prima della somministrazione di ALKERAN nell´anziano, che venga garantito un adeguato stato generale e funzionale degli organi.
Posologia nell´insufficienza renale (vedede anche sezione 4.4) La clearance dell´ALKERAN, sebbene variabile, può essere ridotta in caso di insufficienza renale.
Nel caso in cui ALKERAN venga impiegato a dosaggi convenzionali per via endovenosa (8.40 mg/m2 di superficie corporea), si raccomanda che la dose iniziale venga ridotta del 50% nei pazienti con insufficienza renale moderata-grave e la posologia successiva venga determinata in rapporto al grado di mielosoppressione.
Nel caso di dosi elevate di ALKERAN per via endovenosa (100-240 mg/m2 di superficie corporea), la necessità di riduzione della dose dipende dal grado di insufficienza renale, dalla reinfusione o meno di cellule staminali ematopoietiche, e dalla necessità terapeutica.
Indicativamente, in caso di pazienti con insufficienza renale di grado moderata-grave ((51.Cr)-EDTA clearance della creatinina da 30-50 ml/min) è usuale una riduzione della dose del 50%.
Sono anche necessarie una adeguata idratazione ed una diuresi forzata.
ALKERAN ad alte dosi non è raccomandato nei pazienti con insufficienza renale più grave (EDTA clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min).
Somministrazione parenterale In caso di perfusione regionale arteriosa, si consulti la letteratura per dettagli sulla metodologia di impiego.
Tranne nei casi in cui sia indicata la perfusione regionale arteriosa, ALKERAN è indicato per il solo uso endovenoso.
Per la somministrazione per via endovenosa, si raccomanda che la soluzione di ALKERAN venga iniettata lentamente in una soluzione per infusione rapida tramite un sito disinfettato.
Se l´iniezione diretta in infusione rapida non è adeguata, la soluzione di ALKERAN può essere somministrata diluita in una sacca infusionale.
Deve essere prestata attenzione per evitare possibili stravasi di ALKERAN e, in caso di difficile accesso venoso periferico, deve essere preso in considerazione l'uso di un catetere venoso centrale.
Se vengono somministrate alte dosi di ALKERAN con o senza trapianto di cellule staminali emopoietiche, si raccomanda la somministrazione tramite un catetere venoso centrale.
Preparazione, manipolazione sicura ed eliminazione della soluzione di ALKERAN (vedere sezione 6.6)
2 - 7 Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante l´allattamento (vedede sezione 4.6).
ALKERAN è un agente citotossico attivo che deve essere impiegato sotto il diretto controllo di medici con esperienza nella somministrazione di tali agenti.
La soluzione di ALKERAN può causare danno tissutale locale in caso di stravaso, di conseguenza non deve essere somministrato con iniezione diretta in una vena periferica.
Si raccomanda che la soluzione di ALKERAN venga somministrata per iniezione lenta in infusione endovenosa rapida attraverso un sito disinfettato, o attraverso un catetere venoso centrale.
Considerato il rischio e il livello di terapie di supporto richieste, la somministrazione di alte dosi di ALKERAN deve essere condotta solo in centri specialistici con attrezzature idonee e solo da parte di clinici esperti.
Deve essere presa in considerazione, nei pazienti che assumano alte dosi di ALKERAN, la somministrazione profilattica di agenti antinfettivi e la somministrazione di derivati ematici ed il mantenimento di un elevato filtrato glomerulare renale mediante idratazione e diuresi forzata durante il periodo immediatamente seguente la somministrazione di ALKERAN..
Prima di impiegare alte dosi di ALKERAN deve essere garantito il mantenimento di un adeguato stato generale e funzionale degli organi.
Manipolazione sicura di ALKERAN:
vedere sezione 6.6.
Monitoraggio Poichè ALKERAN è un potente agente mielosoppressivo, è essenziale che particolare attenzione venga posta nel monitorare la conta delle cellule ematiche per evitare la possibilità di una eccessiva mielosoppressione ed il rischio di una aplasia midollare irreversibile.
I valori emocromocitometrici possono continuare a diminuire anche dopo che il trattamento sia stato sospeso, pertanto al primo segno di abbassamento anomalo e grave del numero dei leucociti o delle piastrine, la terapia deve essere temporaneamente interrotta.
ALKERAN deve essere usato con cautela in pazienti sottoposti di recente a radioterapia o chemioterapia in quanto esposti ad un maggiore rischio di tossicità midollare.
ALKERAN causa soppressione della funzione ovarica in donne in premenopausa, dando luogo ad amenorrea in un significativo numero di pazienti.
Pazienti con insufficienza renale La clearance di ALKERAN può essere ridotta nei pazienti con insufficienza renale, i quali possono avere anche mielosoppressione uremica.
E´ necessaria pertanto una riduzione della dose (vedere sezione 4.2) ed una attenta osservazione dei pazienti.
Temporanei aumenti significativi dell´aurea ematica sono stati osservati negli stadi precoci della terapia con Melfalan in pazienti affetti da mieloma con danno renale.
Mutagenesi Sono state osservate aberrazioni cromosomiche in pazienti trattati con il farmaco.
Cancerogenesi Melfalan, come altri agenti alchilanti, può essere leucemogeno nell´uomo.
Sono stati riportati casi di leucemia acuta in seguito a trattamento prolungato con melfalan per malattie quali amiloidosi, melanoma maligno, mieloma multiplo, macroglobulinemia, malattia da crio-agglutinine e cancro dell´ovaio.
Un confronto tra pazienti con neoplasie ovariche che hanno ricevuto o meno agenti alchilanti, ha dimostrato che l´uso di questi agenti, compreso melfalan, aumenta in modo significativo l´incidenza di leucemia acuta.
Quando si prende in considerazione l´uso di melfalan il rischio leucemogeno deve essere bilanciato con i potenziali benefici terapeutici.
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L´associazione di Acido nalidissico con alte dosi di melfalan per via endovenosa ha causato la morte per enterocolite emorragica in bambini.
Sono state descritte alterazioni della funzionalità renale in pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo, che avevano ricevuto il trattamento di condizionamento con alte dosi di melfalan per via endovenosa e che successivamente erano stati trattati con ciclosporina per prevenire il rigetto del trapianto.
Gravidanza Come nel caso di tutti gli altri trattamenti chemioterapici citotossici, adeguate precauzioni contraccettive devovo essere impiegate quando ad uno dei partner venga somministrato ALKERAN.
L´uso di melfalan deve essere evitato ove possibile durante la gravidanza, particolarmente durante il primo trimestre.
In ciascun caso individuale il rischio potenziale per il feto deve essere bilanciato con il beneficio atteso per la madre.
3 - 7 Allattamento Le madri in trattamento con ALKERAN non devono allattare al seno.
Teratogenesi Il potenziale effetto teratogeno di ALKERAN non è stato studiato.
In ragione delle sue proprietà mutagene e delle similitudini strutturali con noti composti teratogeni, è possibile che il melfalan possa causare difetti congeniti nella prole di pazienti trattati con il farmaco.
Non esistono dati.
Per questo prodotto non esiste una documentazione clinica recente da usare come supporto per la determinazione della frequenza degli effetti indesiderati.
Gli effetti indesiderati possono variare nella loro incidenza a seconda dell´indicazione e della dose ricevuta ed anche se somministrati in combinazione con altri agenti terapeutici.
Per la classificazione della frequenza degli effetti indesiderati è stata adottata la seguente convenzione:
molto comuni >1/10, comuni >1/100, <1/10, non comuni >1/1000, <1/100, rari >1/10000,
<1/1000, molto rari <1/10000.
Disturbi ematologici e del sistema linfatico Molto comuni:
depressione midollare, che si manifesta con leucopenia e trombocitopenia Rari:
anemia emolitica Disturbi del sistema immunitario Rari:
reazioni allergiche (vedere Disturbi cutanei e sottocutanei) Sono state riportate, raramente, reazioni allergiche al melfalan quali orticaria, edema, rash cutanei e shock anafilattico, a seguito della prima somministrazione o delle successive, particolarmente dopo somministrazione endovenosa.
Raramente, in associazione a tali eventi, è stato anche riportato arresto cardiaco.
Disturbi respiratori, toracici e del mediastino Rari:
polmonite interstiziale e fibrosi polmonare (inclusi casi fatali) Disturbi gastrointestinali Molto comuni:
nausea, vomito, diarrea; stomatite ad alte dosi Rari:
stomatite a dosi convenzionali L´incidenza di diarrea, vomito e stomatite rappresenta la tossicità dose-limitante nei pazienti ai quali è somministrato melfalan ad alte dosi per via endovenosa in associazione con trapianto autologo di midollo osseo.
Il pretrattamento con ciclofosfamide sembra ridurre la gravità del danno gastrointestinale indotto da alte dosi di melfalan; per maggiori dettagli si consulti la letteratura.
Disturbi epatobiliari Rari:
disturbi epatici che vanno da anomalie nei test di funzionalità epatica a manifestazioni cliniche quali epatite e ittero; patologia veno-occlusiva susseguente a trattamento con alte dosi.
Disturbi cutanei e sottocutanei Molto comuni:
alopecia a dosi elevate Comuni:
alopecia a dosi convenzionali Rari:
Rash maculo-papulare e prurito (vedere Disturbi del sistema immunitario) Disturbi renali ed urinari Comuni:
temporanei aumenti significativi dell´azotemia sono stati osservati negli stadi precoci della terapia con melfalan in pazienti affetti da mieloma con danno renale.
Disturbi generali e relativi al sito di somministrazione Molto comuni:
sensazione soggettiva e transitoria di calore e/o formicolio
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Gli effetti immediati di sovradosaggio acuto per via endovenosa sono nausea e vomito.
Può anche
4 - 7 seguire danno della mucosa gastro-intestinale, ed è stata anche riportata diarrea, talvolta emorragica, a seguito di sovradosaggio.
Il principale effetto tossico è la depressione midollare, che può condurre a leucopenia, trombocitopenia ed anemia.
Trattamento Se necessario, dovranno essere istituite misure generali di supporto, associate ad appropriate trasfusioni ematiche e piastriniche, e deve essere presa in considerazione l´ospedalizzazione, la profilassi delle infezioni con agenti antinfettivi, l´uso di fattori ematologici di crescita.
Non esistono antidoti specifici.
Il quadro ematico deve essere attentamente controllato per almeno 4 settimane dall´avvenuto sovradosaggio fino a che non vi sia evidenza di recupero.
Categoria farmacoterapeutica:
Antineoplastici – Sostanze alchilanti – Analoghi della mostarda azotata.
Codice ATC:
L01AA03 Meccanismo di azione Melfalan è un agente alchilante bifunzionale.
La formazione di composti intermedi contenenti carbonio da ciascuno dei due gruppi bis-2.cloroetilici consente l´alchilazione attraverso la formazione di un legame covalente con l´azoto in posizione 7 della guanina del DNA, con la formazione di legami crociati tra i due filamenti del DNA e conseguente inibizione della replicazione cellulare.
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L'assorbimento del melfalan, valutato in 13 pazienti a cui sono stati somministrati 0,6 mg/Kg per via orale è estremamente variabile, sia rispetto al tempo di comparsa del farmaco nel sangue (da 0 a 336 minuti), sia rispetto alle concentrazioni di picco raggiunte (da 70 a 630 ng/ml).
La biodisponibilità assoluta del melfalan, valutata in 5 pazienti a cui è stata somministrata una dose equivalente per via endovenosa, è del 56 ± 27%.
L'emivita plasmatica è di 90 ± 57 minuti; l'11% della dose si ritrova nelle urine dopo 24 ore.
La farmacocinetica di ALKERAN per via endovenosa somministrato sia a dosi convenzionali che ad alte dosi è rappresentata al meglio da un modello biesponenziale a due compartimenti.
In 8 pazienti ai quali era stata somministrata la dose singola in bolo di 0,5.0,6 mg/kg di peso corporeo, la emivita iniziale e terminale erano di 7.7+3.3 minuti e 108+20.8 minuti rispettivamente.
A seguito di una iniezione di melfalan, sono stati ritrovati nel plasma dei pazienti monoidrossimelfalan e diidrossimelfalan, che raggiungevano livelli di picco rispettivamente dopo 60 e 105 minuti circa.
Una emivita simile di 126+6 minuti è stata osservata quando melfalan è stato aggiunto in vitro (37°) al siero di pazienti; questo suggerisce che la degradazione spontanea possa essere il principale determinante dell´emivita del farmaco nell´uomo piuttosto che il metabolismo enzimatico.
A seguito della somministrazione per infusione in 2 minuti a 10 pazienti con cancro ovarico o mieloma multiplo di dosi da 5 a 23 mg/m2 di superficie corporea (approssimativamente 0,1.0,6 mg/kg di peso corporeo), l´emivita iniziale e terminale erano rispettivamente di 8.1+6.6 minuti e 76.9+40.7 minuti.
In questo studio i volumi medi di distribuzione allo stato stazionario e nel compartimento centrale erano 29.1+13.6 litri e 12.2+6.5 litri rispettivamente, e la clearance media riportata era di 342.7+96.8 ml/minuto.
In 15 bambini e 11 adulti la somministrazione endovena di alte dosi di ALKERAN (140 mg/m2 di superficie corporea), con diuresi forzata, l´emivita media iniziale e terminale sono state rispettivamente di 6.5+3.6 minuti e 41.4+16.5 minuti.
In 28 pazienti con varie patologie maligne ai quali erano state somministrate dosi comprese tra 70 e 200 mg/m2 di superficie corporea con infusioni da 2 a 20 minuti, l´emivita media iniziale e terminale erano rispettivamente di 8.8+6.6 minuti e 73.1+45.9 minuti.
I volumi medi di distribuzione allo stato stazionario e nel compartimento centrale erano, rispettivamente, 40.2+18.3 litri e 18.2+11.7 litri, e la clearance media era di 564.6+159.1 ml/minuto.
A seguito di perfusione ipertermica (39°) in arto inferiore di 1.75 mg/kg di peso corporeo in 11 pazienti con melanoma maligno avanzato, l´emivita media iniziale e terminale erano rispettivamente di 3.6+1.5 minuti e 46.5+17.2 minuti.
I volumi medi di distribuzione allo stato stazionario e nel compartimento centrale erano, rispettivamente, 2.87+0.8 litri e 1.01+0.28 litri, e la clearance media era di 55.0+9.4 ml/minuto.
Mutagenesi Melfalan è mutageno negli animali.
Effetti sulla fertilità Esistono evidenze da studi nell´animale che ALKERAN può avere effetti negativi sulla spermatogenesi.
Pertanto è possibile che ALKERAN possa causare nell´uomo sterilità temporanea o permanente.
Flaconcino di polvere:
acido cloridrico, povidone Flaconcino di solvente-diluente:
glicole propilenico, sodio citrato, etanolo, acqua p.p.i.
ALKERAN 50 mg/10 ml Polvere e solvente per soluzione iniettabile non è compatibile con soluzioni per infusione contenenti destrosio e si raccomanda che venga utilizzato SOLO sodio cloruro in infusione endovenosa 0,9% peso/volume.
Flaconcino prima dell´apertura:
3 anni.
Soluzione ricostituita per iniezione:
la soluzione di ALKERAN ha una stabilità limitata e deve essere preparata immediatamente prima dell´uso.
Le soluzioni non utilizzate devono essere eliminate.
Soluzione ricostituita ed ulteriormente diluita per infusione:
il tempo totale dalla preparazione della soluzione ricostituita al completamento della diluizione per infusione non deve superare 1 ora e mezza.
Flaconcino prima dell´apertura:
conservare al di sotto di 30°C.
Proteggere dalla luce.
Soluzione ricostituita per iniezione:
conservare a temperatura ambiente di circa 25°C, non refrigerare.
Soluzione ricostituita ed ulteriormente diluita per infusione:
conservare a temperatura ambiente di circa 25°C.
Confezione comprendente un flaconcino di vetro trasparente, con tappo in gomma, chiusura in alluminio, copertura in plastica, contenente 50 mg di polvere liofilizzata sterile, di colore bianco-biancastro di melfalan anidro (come cloridrato), ed un flaconcino di vetro trasparente, con tappo in gomma, chiusura in alluminio, copertura in plastica, contenente 10 ml di soluzione tampone di diluente-solvente.
ALKERAN 50 mg/10 ml Polvere e solvente per soluzione iniettabile – 1 flaconcino di polvere + 1 flaconcino di solvente da 10 ml
Preparazione della soluzione di ALKERAN (vedere anche di seguito, Manipolazione sicura ed eliminazione di ALKERAN) La soluzione iniettabile di ALKERAN deve essere preparata, A TEMPERATURA AMBIENTE, ricostituendo la polvere liofilizzata con il solvente-diluente.
10 ml di tale solvente-diluente devono essere aggiunti, in una unica quantità, e il flaconcino immediatamente agitato vigorosamente fino a che la soluzione sia completa.
La soluzione che ne risulta contiene l´equivalente di 5 mg/ml di melfalan anidro ed ha un pH di circa 6.5.
La soluzione di ALKERAN ha una stabilità limitata e deve essere preparata immediatamente prima dell´uso.
Le soluzioni non utilizzate devono essere eliminate (vedede di seguito Eliminazione).
La soluzione ricostituita non deve essere refrigerata in quanto ciò causerebbe precipitazione.
Quando diluita in una soluzione per infusione, la soluzione di ALKERAN ha una stabilità ridotta ed il tasso di degradazione aumenta rapidamente con l´aumento della temperatura.
Se la somministrazione avviene alla temperatura ambiente di circa 25°C il tempo totale compreso fra la preparazione della soluzione ricostituita ed il completamento della diluizione per infusione non deve superare 1 ora e mezza.
Se appare qualsiasi torbidità o cristallizzazione nelle soluzioni ricostituite o diluite, la preparazione deve essere eliminata.
Manipolazione sicura di ALKERAN ALKERAN 50 mg/10 ml Polvere e solvente per soluzione iniettabile deve essere preparato per la somministrazione da, o sotto il diretto controllo di, farmacisti che conoscano le sue caratteristiche e le modalità per una manipolazione sicura.
ALKERAN deve essere preparato per l´uso in una unità asettica di una farmacia fornita di una idonea camera a flusso laminare verticale.
Ove ciò non sia disponibile, può essere utilizzata una apposita sala attigua alla corsia ospedaliera o all´ambulatorio.
Il personale che prepara o maneggia ALKERAN deve indossare i seguenti indumenti protettivi:
guanti chirurgici a perdere di latex o polivinilcloruro di idonea qualità (guanti di gomma non sono adatti); mascherine chirurgiche di idonea qualità; occhiali di protezione che devono essere lavati con acqua dopo l´uso; grembiule a perdere.
In una struttura asettica, sarà richiesto altro idoneo vestiario.
Qualsiasi spargimento della soluzione deve essere trattato immediatamente (da personale che indossi indumenti protettivi adatti) pulendo con asciugatoi umidi di carta a perdere che dopo l´uso sono posti in contenitori a perdere per l´eliminazione ad alto rischio in conformità con la normativa in vigore.
Le superfici contaminate devono essere lavate con abbondanti quantità di acqua.
6 - 7 Se la soluzione di ALKERAN dovesse venire a contatto con la cute, lavare immediatamente con sapone ed abbondante acqua fredda.
In tali eventualità è prudente richiedere un parere medico.
In caso di contatto con gli occhi, lavare IMMEDIATAMENTE gli occhi con una irrigazione di sodio cloruro e richiedere subito consiglio medico.
Se la soluzione di sodio cloruro non fosse disponibile, può essere usata una abbondante quantità di acqua.
Eliminazione Le soluzioni di ALKERAN devono essere eliminate in conformità alla normativa vigente.
In assenza di normative, la soluzione deve essere eliminata nel modo appropriato per le sostanze chimiche tossiche, per esempio, con incenerimento ad alta temperatura o sotterramento in profondità.
L´eliminazione di oggetti taglienti, quali aghi, siringhe, set di somministrazione e flaconi deve avvenire in contenitori rigidi etichettati con sigilli appropriati per il rischio.
Il personale coinvolto nell´eliminazione deve adottare le precauzioni necessarie ed il materiale deve essere distrutto, se necessario, mediante incenerimento.
Tutte le operazioni di smaltimento devono essere in accordo con le normative in vigore.
The Wellcome Foundation Ltd - Greenford - Gran Bretagna Rappresentante legale e di vendita:
GlaxoSmithKline S.p.A.
- Via A.
Fleming, 2 - Verona.
ALKERAN 50 mg/10 ml Polvere e solvente per soluzione iniettabile A.I.C.
021250028
22 Aprile 1969/Maggio 2005