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ALLOPURINOLO MOLTENI 100 mg compresse
ALLOPURINOLO MOLTENI 300 mg compresse
Una compressa di ALLOPURINOLO MOLTENI 100 mg compresse contiene:
Allopurinolo mg 100
Eccipienti: lattosio, amido, magnesio stearato, talco.
Una compressa di ALLOPURINOLO MOLTENI 300 mg compresse contiene:
Allopurinolo mg 300
Eccipienti: polivinilpirrolidone, carbossimetil-amido, cellulosa microgranulare, magnesio stearato.
Compresse orali divisibili.
Iperuricemia in genere, gotta, calcolosi renale da acido urico, nefropatie da acido urico. Coadiuvante nella terapia delle malattie mieloproliferative in trattamento con antiblastici. Iperuricemia da terapia diuretica protratta, iperuricemia da nefropatia cronica.
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ALLOPURINOLO MOLTENI 100 mg compresse: da 2 a 8 compresse al giorno, secondo prescrizione medica, dopo i pasti.
ALLOPURINOLO MOLTENI 300 mg compresse: 1-2 compresse al giorno, secondo prescrizione medica, dopo i pasti.
E' consigliabile iniziare il trattamento con una dose bassa di ALLOPURINOLO MOLTENI (100 mg/die) ed aumentare via via il dosaggio (di 100 mg/die settimanali) sino a raggiungere un'uricemia di 6 mg/100 ml, rimanendo nei limiti della dose massima consigliata (800 mg/die). E' opportuno diminuire il dosaggio nei pazienti con insufficienza renale in rapporto alla funzionalità che va periodicamente controllata.
Per la prevenzione delle nefropatie uratiche conseguenti all'eccessivo catabolismo nucleoproteico nelle malattie neoplastiche, il trattamento con ALLOPURINOLO MOLTENI deve essere praticato, quando possibile, 2-3 giorni prima della terapia citotossica. Il trattamento può essere mantenuto durante tutta la terapia antiblastica.
Ipersensibilità individuale accertata all'allopurinolo. Attacchi acuti di gotta. Gravidanza accertata o presunta.
La somministrazione iniziale di allopurinolo può acutizzare l'insorgenza degli attacchi gottosi. In questo caso può essere necessaria la somministrazione preventiva di colchicina o antiinfiammatori fino a che gli attacchi diminuiscano di intensità e frequenza. Gli attacchi generalmente divengono più brevi e meno gravi dopo alcuni mesi di terapia.
Durante la terapia è opportuno assicurare la diuresi giornaliera di almeno 2 litri di urina neutra o alcalina mediante assunzione di liquidi appropriati.
In pazienti con diminuita funzionalità renale o con malattie concomitanti che possono ripercuotersi su di essa, come l'ipertensione o il diabete mellito, va periodicamente controllata la funzionalità renale, in particolare l'azotemia e la creatininemia o la clearance della creatinina ed eventualmente riadattato il dosaggio di ALLOPURINOLO MOLTENI.
Si raccomanda di eseguire periodici esami della funzionalità epatica durante la prima fase della terapia in pazienti con preesistenti malattie epatiche.
In pazienti trattati con ALLOPURINOLO MOLTENI che assumono dicumarolo va controllato periodicamente il tempo di protrombina.
Nonostante non sia stato chiarito il tipo di interazione fra l'allopurinolo ed i diuretici tiazidici, anche in assenza di insufficienza renale è opportuno controllare la funzionalità renale nei pazienti trattati contemporaneamente con ALLOPURINOLO MOLTENI e diuretici tiazidici e diminuire il dosaggio se si rileva una ridotta funzionalità renale.
Avvertenze
Il trattamento con ALLOPURINOLO MOLTENI deve essere interrotto non appena compaiono reazioni cutanee o altri segni che possano indicare una reazione allergica.
Reazioni di ipersensibilità possono verificarsi più facilmente in pazienti con disturbi della funzionalità renale che assumono contemporaneamente allopurinolo e diuretici tiazidici.
Tenere il prodotto fuori dalla portata dei bambini.
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La concomitante somministrazione di 300-600 mg al giorno di allopurinolo, in pazienti trattati con mercaptopurina o con il suo derivato azatioprina, può innalzare il tasso ematico di questi farmaci, per cui è necessaria la riduzione della dose di mercaptopurina o di azatioprina a circa 1/3 o ¼ di quella abituale.
L'allopurinolo prolunga l'emivita dell'anticoagulante dicumarolo, e ciò va tenuto in considerazione quando si associano i due farmaci.
Qualora si ritenga opportuna la contemporanea somministrazione di ALLOPURINOLO MOLTENI e farmaci uricosurici, va tenuto conto che l'aumentata escrezione urinaria dell'allopurinolo e del suo metabolita da parte degli uricosurici riduce il grado di inibizione della xantino-ossidasi e quindi l'attività terapeutica.
I diuretici tiazidici possono interferire con l'allopurinolo aumentandone l'emivita.
L'emivita plasmatica della clorpropamide può essere prolungata dall'allopurinolo poichè i due farmaci possono competere per l'escrezione nei tubuli renali.
Poichè in uno studio condotto con alte dosi di allopurinolo, somministrato per via i.p. nel topo, si sono osservate anormalità fetali, anche se in ulteriori studi per via orale effettuati nel ratto e nel coniglio non si è osservata alcuna anormalità, il prodotto è controindicato in gravidanza.
Poichè inoltre l'allopurinolo passa nel latte materno ed il suo effetto sul lattante non è noto, la somministrazione del farmaco ad una madre che allatta va effettuata con cautela.
Poichè il trattamento con ALLOPURINOLO MOLTENI può causare sonnolenza, i pazienti devono essere avvertiti di prendere le necessarie precauzioni qualora svolgano attività in cui è necessaria l'integrità del grado di vigilanza.
Reazioni di ipersensibilità cutanea: sono le reazioni più comuni che posssono verificarsi in qualsiasi momento del trattamento e comprendono prurito, reazioni maculopapulari, raramente esfoliative, qualche volta a tipo di porpora. Il trattamento deve essere sospeso immediatamente quando si manifestano queste reazioni. Per reazioni cutanee lievi, a guarigione avvenuta, il farmaco può essere somministrato nuovamente ad una dose ridotta (per es. 50 mg/die) che può in seguito venire gradualmente aumentata. Se ricompare l'eruzione, il trattamento deve essere definitivamente sospeso.
Reazioni di ipersensibilità generalizzata: raramente si osservano reazioni cutanee gravi, quali la sindrome di Stevens-Jonhson (eritema essudativo multiforme) e la sindrome di Lyell (necrolisi epidermica tossica) associate a brividi, febbre, linfoadenopatia, artralgia, eosinofilia e lieve leucocitosi o leucopenia. Vasculiti secondarie e risposte tissutali possono manifestarsi in vari modi compresa l'epatite, l'ittero colestatico, la nefrite interstiziale e, molto raramente, l'epilessia. La terapia con ALLOPURINOLO MOLTENI in questi casi deve essere immediatamente interrotta in modo permanente. I corticosteroidi possono essere impiegati per trattare queste manifestazioni. Nei casi di ipersensibilità generalizzata sono di solito concomitanti le alterazioni renali o epatiche.
Reazioni a carico dell'apparato digerente: sono stati segnalati dolori addominali, diarrea, nausea e vomito, che possono comunque essere evitati prendendo il medicamento dopo i pasti. Sono stati anche segnalati rari casi di epatomegalia ed ittero.
Reazioni a carico del sangue e sistema linfatico: è stata segnalata la transitoria riduzione del numero delle cellule ematiche mature, solitamente in concomitanza ad alterazioni renali e/o epatiche. Non è stato confermato il rapporto causale con l'uso del medicamento.
Reazioni a carico dell'apparato genito-urinario: ematuria. Qualora si rilevino casi di dispermia, interrompere il trattamento, ciò che consentirà la reversibilità del sintomo.
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Non sono noti casi di iperdosaggio o di intossicazione acuta.
L'allopurinolo inibisce la xantino-ossidasi, enzima che catalizza la trasformazione dell'ipoxantina in xantina e di quest'ultima in acido urico. L'allopurinolo riduce la formazione dell'acido urico anche perchè l'inibizione della xantino-ossidasi fa sì che aumentino le quantità di ipoxantina e xantina riutilizzabili nel ciclo metabolico delle purine. In tal modo, per un meccanismo di retroinibizione, si ha una riduzione della sintesi delle purine. Riducendo la formazione di acido urico, l'allopurinolo determina un abbassamento dell'uricemia e dell'uricosuria, a differenza degli uricosurici che invece aumentano l'uricosuria per un incremento dell'escrezione renale dell'acido. La riduzione di acido urico o di urati permette la mobilizzazione e la dissoluzione dei depositi degli urati nella pelle, nelle ossa, nelle articolazioni e nel tessuto renale-interstiziale.
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L'allopurinolo è rapidamente assorbito nel primo tratto intestinale. Nell'uomo ha un'emivita plasmatica di circa 1 ora ed è rapidamente trasformato nel suo principale metabolita, l'ossipurinolo, anch'esso attivo. L'emivita plasmatica dell'ossipurinolo varia da 15 a 30 ore. Sia l'allopurinolo che l'ossipurinolo sono escreti principalmente per via renale.
Nel ratto, la tossicità acuta DL50, per somministrazione i.p., è di 900 mg/kg.
Nell'uomo, la minima dose tossica che risulta dalla letteratura è di 21,4 mg/kg, per somministrazione intermittente durante 5 giorni. I segni tossici riguardavano il SNC, il fegato ed il sangue.
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Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
5 anni a confezionamento integro.
Conservare in luogo asciutto.
ALLOPURINOLO MOLTENI 100 mg compresse – 50 compresse: astuccio contenente 2 blister in PVC/alluminio da 25 compresse divisibili.
ALLOPURINOLO MOLTENI 300 mg compresse – 30 compresse: astuccio contenente 2 blister in PVC/alluminio da 15 compresse divisibili.
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L. Molteni & C. dei F.lli Alitti Società di Esercizio S.p.A., Strada Statale 67, località Granatieri, Scandicci (Firenze).
ALLOPURINOLO MOLTENI 100 mg compresse – 50 compresse: 022441036
ALLOPURINOLO MOLTENI 300 mg compresse – 30 compresse: 022441048
ALLOPURINOLO MOLTENI 100 mg compresse – 50 compresse: febbraio 1972
ALLOPURINOLO MOLTENI 300 mg compresse – 30 compresse: aprile 1986
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