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AMISULPRIDE MYLAN GENERICS COMPRESSE
Amisulpride Mylan Generics 50 mg contiene 50 mg di amisulpride per compressa.
Amisulpride Mylan Generics 100 mg contiene 100 mg di amisulpride per compressa.
Amisulpride Mylan Generics 200 mg contiene 200 mg di amisulpride per compressa.
Eccipienti:
25 mg di lattosio monoidrato / Amisulpride Mylan Generics 50 mg compresse.
50 mg di lattosio monoidrato / Amisulpride Mylan Generics 100 mg compresse.
100 mg di lattosio monoidrato / Amisulpride Mylan Generics 200 mg compresse.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Compresse.
Amisulpride 50 mg: compresse bianco-biancastre, rotonde, del diametro di 6,0 mm, biconvesse, con una linea di rottura su di un lato.
Amisulpride 100 mg: compresse bianco-biancastre, rotonde, del diametro di 8,0 mm, piatte, con una linea di rottura su di un lato.
Amisulpride 200 mg: compresse bianco-biancastre, rotonde, del diametro di 11,0 mm, piatte, con una linea di rottura su di un lato.
La compressa può essere divisa in due metà uguali.
Amisulpride Mylan Generics è indicato per il trattamento di disturbi schizofrenici acuti e cronici:
Sintomi produttivi con manie, allucinazioni, disturbi del pensiero, ostilità e comportamento sospettoso.
Sintomi principalmente negativi (sindrome da deficit) con appiattimento affettivo, astinenza emotiva e sociale.
Amisulpride Mylan Generics controlla anche sintomi secondari negativi in condizioni produttive e così pure disturbi affettivi come umore depresso o ritardo.
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Per le condizioni produttive, la dose orale raccomandata varia da 400 a 800 mg/die. Dosi oltre 800 mg/die non sono state associate ad una maggior efficacia ed hanno prodotto incidenze più elevate di sintomi extrapiramidali. Non è richiesta una titolazione specifica quando si inizia il trattamento con Amisulpride Mylan Generics. Le dosi devono essere adattate a seconda della risposta individuale. Il trattamento di mantenimento deve essere stabilito individualmente in base alla dose minima efficace.
Nei pazienti con sintomi misti positivi e negativi, le dosi devono essere adattate per ottenere un controllo ottimale dei sintomi positivi.
Per i pazienti caratterizzati da sintomi prevalentemente negativi, si raccomandano dosi orali tra 50 mg/die e 300 mg/die. Le dosi devono essere adattate individualmente.
Amisulpride Mylan Generics può essere somministrato per via orale una volta al giorno ad una dose fino a 300 mg. Dosaggi più elevati devono essere suddivisi in 2 somministrazioni.
Amisulpride Mylan Generics può essere somministrato indipendentemente dai pasti. Le compresse devono esser assunte intere o divise in due, con una sufficiente quantità di liquido.
Anziani
Amisulpride Mylan Generics deve essere usato con particolare cautela a causa del possibile rischio di ipotensione o sedazione (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
Pazienti pediatrici
Amisulpride Mylan Generics è controindicato in bambini al di sotto dei 15 anni d’età poiché la sua sicurezza non è ancora stata stabilita.
Insufficienza renale
Amisulpride Mylan Generics viene eliminato per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della metà in pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min e ad un terzo nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 10 e 30 ml/min. Poiché non vi è esperienza nei soggetti con grave compromissione renale, Amisulpride Mylan Generics non è indicato in questi pazienti (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni e paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
Insufficienza epatica
Poiché l’amisulpride viene scarsamente metabolizzato, non deve essere necessaria una riduzione della dose.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
Tumori prolattino-dipendenti concomitanti, ad es. prolattinomi dell’ipofisi e cancro della mammella.
Feocromocitoma.
Bambini fino ai 15 anni d’età.
Allattamento.
In associazione con i seguenti medicinali che possono indurre “torsioni di punta”, per esempio:
Agenti antiaritmici di classe Ia, come chinidina, disopiramide
Agenti antiaritmici di classe III, come amiodarone e sotalolo
Altri medicinali come bepridil, cisapride, sultopride, tioridazina, metadone, eritromicina endovenosa, vincamina endovenosa, alofantrina, pentamidina, sparfloxacina.
In combinazione con levodopa
Grave compromissione renale (Clearance della creatinina < 10 ml/min).
Sindrome Neurolettica Maligna
Come con altri neurolettici, può manifestarsi la Sindrome Neurolettica Maligna, caratterizzata da ipertermia, aumento della rigidità muscolare, instabilità del sistema nervoso autonomo ed aumento della CPK. In caso di ipertermia, in particolare con elevate dosi giornaliere, tutti i medicinali antipsicotici, inclusa Amisulpride Mylan Generics, devono essere sospesi.
Amisulpride Mylan Generics viene eliminato per via renale.
In caso di insufficienza renale, la dose deve essere diminuita e deve essere considerato un trattamento intermittente (veder paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
Amisulpride Mylan Generics può abbassare la soglia convulsiva. Pertanto i pazienti con precedenti di convulsioni, devono essere monitorati attentamente durante la terapia con amisulpride.
Negli anziani, la terapia con amisulpride, come con altri neurolettici, deve essere utilizzata con particolare cautela, a causa del possibile rischio di ipotensione o sedazione. Una riduzione del dosaggio può essere necessaria anche in caso di insufficienza renale.
Si deve usare cautela anche nel prescrivere Amisulpride Mylan Generics a pazienti con Morbo di Parkinson, perché può causare un peggioramento della malattia. Amisulpride Mylan Generics deve essere usato solo quando un trattamento neurolettico non può essere evitato.
Prolungamento dell’intervallo QT
Amisulpride Mylan Generics produce un prolungamento dell’intervallo QT dose-dipendente. E’ noto che questo effetto potenzia il rischio di gravi aritmie ventricolari come le “torsioni di punta”. Prima di una qualsiasi somministrazione e, se possibile, in base allo stato clinico del paziente, si raccomanda di monitorare i fattori che possono favorire l’insorgenza di questi disturbi, per esempio:
Bradicardia minore di 55 b.p.m.
Squilibrio elettrolitico, in particolare ipopotassiemia
Prolungamento congenito dell’intervallo QT
Trattamento concomitante con medicinali che possono produrre una pronunciata bradicardia (< 55 b.p.m.), ipopotassiemia, diminuzione della conduzione intracardiaca o prolungamento dell’intervallo QTc (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).
Ictus
In studi clinici randomizzati vs. placebo, condotti in una popolazione di pazienti anziani con demenza e trattati con alcuni medicinali antipsicotici atipici, è stato osservato un aumento di 3 volte del rischio di eventi cerebrovascolare. Il meccanismo dell’aumento di tale rischio è sconosciuto. Non può essere escluso un aumento del rischio con altri medicinali antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Amisulpride Mylan Generics deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per l’ictus.
Altro
È stata riscontrata iperglicemia in pazienti trattati con medicinali antipsicotici atipici, inclusa Amisulpride Mylan Generics. Pertanto i pazienti con una diagnosi accertata di diabete mellito o con fattori di rischio per il diabete, che iniziano una terapia con Amisulpride Mylan Generics, devono essere sottoposti ad un adeguato monitoraggio della glicemia.
Deve essere evitata la prescrizione concomitante di altri antipsicotici.
Sintomi acuti da astinenza, inclusi nausea, vomito ed insonnia, sono stati descritti raramente in seguito ad interruzione improvvisa di dosi elevate di medicinali antipsicotici. Può verificarsi anche la ricomparsa dei sintomi psicotici ed è stata riportata la comparsa di disturbi con movimenti involontari (come acatisia, distonia e discinesia). Pertanto, si consiglia una sospensione graduale.
Lattosio
Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza di Lapp-lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio, non devono prendere questo medicinale.
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Associazioni controindicate:
Medicinali che possono causare “torsioni di punta” (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni)
Levodopa: antagonismo reciproco di effetti tra levodopa e neurolettici.
Associazioni che non sono raccomandate:
Medicinali che aumentano il rischio di “torsioni di punta” o che possono prolungare l’intervallo QT:
Medicinali che inducono bradicardia, come calcio-antagonisti che inducono bradicardia (diltiazem, verapamil), beta-bloccanti, clonidina, guanfacina, digitale.
Medicinali che possono causare ipopotassiemia: diuretici ipopotassiemici, lassativi stimolanti, amfotericina B per e.v., glucocorticoidi, tetracosactidi. L’ipopotassiemia deve essere corretta.
Neurolettici come tioridazina, clorpromazina, trifluperazina, pimozide, aloperidolo, imipramina, antidepressivi, litio.
Amisulpride Mylan Generics può aumentare gli effetti dell’alcool.
Associazioni che devono essere valutate:
Depressivi del SNC inclusi i narcotici, anestetici, analgesici, antistaminici-H1 sedativi, barbiturici, benzodiazepine ed altri ansiolitici, clonidina e derivati.
In associazione con altri antipsicotici, non può essere escluso un potenziamento degli effetti depressivi centrali (sedazione, sonnolenza, alterata capacità di reazione).
Medicinali antiipertensivi ed altri farmaci ipotensivi.
L’amisulpride può contrastare gli effetti degli agonisti della dopamina, ad es. bromocriptina, ropinirolo.
Gravidanza
Amisulpride Mylan Generics non ha dimostrato effetti diretti sulla riproduzione negli studi sugli animali. E’ stata riscontrata ridotta fertilità associata agli effetti farmacologici del medicinale (mediante la prolattina). Non è stato rilevato alcun effetto teratogeno.
Sono disponibili solo dati clinici molto limitati sulla somministrazione del medicinale durante la gravidanza. Pertanto la sicurezza dell’amisulpride durante la gravidanza nell’uomo non è stata confermata. L’uso del medicinale durante la gravidanza non è raccomandato a meno che i benefici superino i possibili rischi. Se l’amisulpride viene somministrato durante la gravidanza, il neonato può presentare effetti indesiderati correlati e pertanto si deve considerare un monitoraggio appropriato.
Allattamento
Non è noto se l’amisulpride è escreto nel latte materno. Pertanto l’allattamento è controindicato.
Amisulpride Mylan Generics può causare sonnolenza e pertanto riduce la capacità di guidare veicoli ed usare macchinari, anche quando usato alle dosi raccomandate (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
Gli effetti indesiderati sono classificati secondo la loro incidenza come segue:
Molto comuni (≥1/10), Comuni (≥1/100 e <1/10), Non comuni (≥1/1000 e <1/100), Rari (≥1/10.000 e<1/1000), Molto rari (<1/10.000), frequenza non nota (non può essere determinata sulla base dei dati disponibili).
Entro ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Dati clinici
I seguenti effetti collaterali sono stati osservati in studi clinici controllati. Si deve notare che in alcuni casi può essere difficile differenziare gli eventi avversi dai sintomi della malattia di base.
Dati di laboratorio
Comune: aumento del peso
Non comuni: aumento degli enzimi epatici, principalmente delle transaminasi.
Patologie cardiache
Comune: ipotensione
Non comune: bradicardia.
Patologie del sistema nervoso
Molto comuni: possono comparire sintomi extrapiramidali: tremore, rigidità, ipocinesia, ipersalivazione, acatisia, discinesia. Questi sintomi sono in genere lievi al dosaggio ottimale e parzialmente reversibili, senza sospensione dell’amisulpride, dopo somministrazione di medicinali anti-parkinson. L’incidenza di sintomi extrapiramidali, che è dose-correlata, rimane molto bassa quando si somministrano dosi clinicamente efficaci a pazienti con schizofrenia da deficit (50-300 mg/die).
Comuni:
Può manifestarsi distonia acuta (torcicollo da spasmo, crisi oculogire, trisma). Questo disturbo è reversibile senza sospensione dell’amisulpride, dopo somministrazione di medicinali anti-parkinson.
Sonnolenza
Non comuni:
E’ stata riscontrata discinesia tardiva caratterizzata movimenti ritmici involontari, principalmente della lingua e/o del viso, di solito dopo un lungo periodo di trattamento. I medicinali anti-parkinson sono inefficaci e possono indurre un aggravamento dei sintomi.
Convulsioni.
Patologie gastrointestinali
Comuni: stitichezza, nausea, vomito, secchezza delle fauci.
Patologie endocrine
Comuni: l’amisulpride causa un aumento dei livelli plasmatici di prolattina, che è reversibile in seguito a sospensione del farmaco. Questo può causar galattorrea, amenorrea o disordini mestruali, ginecomastia, dolore al seno, disfunzione dell’orgasmo e disfunzione erettile.
Patologie del metabolismo e della nutrizione
Non comune: iperglicemia (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
Patologie del sistema immunitario
Non comuni: reazioni allergiche.
Disturbi psichiatrici
Comuni: sonnolenza, ansia, agitazione, disfunzioni dell’orgasmo.
Monitoraggio post-marketing :
Sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati (rapporti spontanei):
Patologie cardiache:
Incidenza non nota: prolungamento dell’intervallo QT ed aritmia ventricolare, come la “Torsione di punta”, tachicardia ventricolare, che può portare a fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco, morte improvvisa (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego ).
Patologie del sistema nervoso:
Incidenza non nota: sintomi delle sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
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L’esperienza con casi di sovradosaggio è limitata. E’ stata riportata un’esagerazione degli effetti farmacologici del farmaco con sintomi quali sonnolenza e sedazione, coma, ipotensione e sintomi extrapiramidali.
In caso di sovradosaggio acuto, deve essere considerata la possibilità di assunzione di più farmaci.
Poiché l’amisulpride viene scarsamente dializzato, l’emodialisi non è utile per eliminare il farmaco.
Non si dispone di un antidoto specifico per l’amisulpride. Pertanto devono essere stabilite appropriate misure di supporto con attenta supervisione delle funzioni vitali, incluso monitoraggio cardiaco continuo a causa del rischio di prolungamento dell’intervallo QT, fino a completa guarigione del paziente.
Se compaiono sintomi extrapiramidali gravi, si devono somministrare agenti anticolinergici.
Classificazione farmacoterapeutica: antipsicotici.
Codice ATC: N05AL05.
L’Amisulpride si lega selettivamente, con elevata affinità, ai recettori dopaminergici del sottotipo D2/D3 mentre è privo di affinità per i sottotipi D1, D4 e D5.
A differenza dei neurolettici classici ed atipici, l’amisulpride non ha affinità per i recettori della serotonina, alfa-adrenergici, H1-istaminici e colinergici. Inoltre l’amisulpride non si lega ai recettori sigma.
In studi sugli animali, l’amisulpride, ad alti dosaggi, blocca i recettori dopaminergici localizzati principalmente al di fuori dello striato nel sistema mesolimbico. All’opposto dei neurolettici classici, non causa catalessi. Durante l’uso ripetuto, non sviluppa ipersensibilità ai recettori D2 dopaminici. A bassi dosaggi, blocca preferenzialmente i recettori presinaptici D2/D3, causando rilascio di dopamina, responsabile dei suoi effetti disinibitori.
Questo profilo farmacologico atipico può spiegare l’effetto anti-psicotico dell’amisulpride a dosi più elevate mediante il blocco del recettore post-sinaptico dopaminergico ed il suo effetto sui sintomi negativi a dosaggi più bassi, causato dall’inibizione dei recettori pre-sinaptici della dopamina. La diminuita incidenza dei sintomi extrapiramidali può essere causata dall’attività preferenziale sul sistema limbico.
In studi clinici, che hanno monitorato pazienti con riacutizzazioni della schizofrenia, l’amisulpride ha ridotto significativamente i sintomi secondari negativi, come pure sono diminuiti i sintomi affettivi e psicomotori.
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Nell’uomo, l’amisulpride mostra due picchi di assorbimento: uno che viene raggiunto rapidamente, un’ora dopo l’assunzione della dose, ed un secondo tra 3 e 4 ore dopo la somministrazione. Le concentrazioni plasmatiche corrispondenti sono 39 ± 3 e 54 ± 4 ng/ml dopo una dose di 50 mg. Il volume di distribuzione è 5,8 l/kg, il legame con le proteine plasmatiche è basso (16%) e non sono conosciute interazioni del farmaco. La biodisponibilità assoluta è del 48%. L’amisulpride viene scarsamente metabolizzato: sono stati identificati due metaboliti inattivi che costituiscono circa il 4% della dose. Non vi è accumulo di amisulpride e la sua farmacocinetica rimane invariata dopo somministrazione di dosi ripetute. L’emivita di eliminazione dell’amisulpride è di circa 12 ore dopo somministrazione orale di una dose. L’amisulpride viene eliminato in forma immodificata nelle urine. Il 50% di una dose e.v. viene escreta attraverso le urine, di cui il 90% nelle prime 24 ore. La clearance renale è dell’ordine di 20 l/h o 330 ml/min. Un pasto ricco di carboidrati (contenente il 68% di liquidi) diminuisce significativamente le AUC, Tmax e Cmax dell’amisulpride, mentre non sono stati rilevati cambiamenti dopo un pasto ricco di grassi. Tuttavia, il significato di questi dati nell’uso clinico di routine è sconosciuto.
Insufficienza epatica: poiché il farmaco viene scarsamente metabolizzato, non è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica.
Insufficienza renale: l’emivita di eliminazione rimane immutata nei pazienti con insufficienza renale mentre la clearance sistemica risulta ridotta di un fattore da 2,5 a 3. L’AUC dell’amisulpride nell’insufficienza renale lieve aumenta di 2 volte e di quasi 10 volte nell’insufficienza renale moderata (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Tuttavia l’esperienza è limitata e non vi sono dati con dosi maggiori di 50 mg.
L’amisulpride viene scarsamente dializzato.
Dati limitati di farmacocinetica nei soggetti anziani (> 65 anni) dimostrano che vi è un aumento del 10-30% della Cmax, T1/2 ed AUC dopo somministrazione orale di una dose singola di 50 mg. Non sono disponibili dati dopo somministrazioni ripetute.
Una revisione globale degli studi di sicurezza completati indica che l’amisulpride non presenta rischi generali, organo-specifici, teratogeni, mutageni o carcinogenici. Le alterazioni osservate nei ratti e nei cani a dosi inferiori alla massima dose tollerata sono effetti farmacologici o sono privi di un significato tossicologico importante in queste condizioni. Rispetto ai dosaggi massimi raccomandati nell’uomo, le dosi massime tollerate sono 2 e 7 volte maggiori nel ratto (200 mg/kg/die) e nel cane (120 mg/kg/die), il che corrisponde ad una AUC nel ratto 1,5 - 4,5 volte maggiore rispetto all’uomo. Studi sulla riproduzione condotti in ratti, conigli e topi non hanno evidenziato alcun potenziale teratogeno.
Lattosio monoidrato
Metilcellulosa
Sodio amido glicolato (Tipo A)
Cellulosa microcristallina
Magnesio stearato
Non pertinente.
36 mesi.
Questo medicinale non richiede alcuna istruzione particolare per la conservazione.
Amisulpride Mylan Generics 50 mg: PVC/Alluminio blister da 10, 12, 20, 30, 60 o 90 compresse.
Amisulpride Mylan Generics 100 mg: PVC/Alluminio blister da 10, 30 o 60 compresse.
Amisulpride Mylan Generics 200 mg: PVC/Alluminio blister da 10, 30, 60, 90, 120 o 150 compresse.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Nessuna istruzione particolare.
Mylan S.p.a.
Via Vittor Pisani, 20
20124 Milano
50 mg compresse 10 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402019/M
50 mg compresse 20 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402021/M
50 mg compresse 12 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402033/M
50 mg compresse 30 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402045/M
50 mg compresse 60 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402058/M
50 mg compresse 90 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402060/M
100 mg compresse 10 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402072/M
100 mg compresse 30 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402084/M
100 mg compresse 60 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402096/M
200 mg compresse 10 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402108/M
200 mg compresse 30 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402110/M
200 mg compresse 60 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402122/M
200 mg compresse 90 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402134/M
200 mg compresse 120 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402146/M
200 mg compresse 150 compresse in blister PVC/AL - AIC n. 039402159/M
febbraio 2010