Amlodipina Ratiopharm Italia 5 Mg
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INDICE

01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
03.0 FORMA FARMACEUTICA
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
04.2 Posologia e modo di somministrazione
04.3 Controindicazioni
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

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01.0 DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE -Inizio Pagina

AMLODIPINA RATIOPHARM ITALIA 5 mg


02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - Inizio Pagina

Amlodipina ratiopharm Italia 5 mg compresse

Ogni compressa contiene 5 mg di amlodipina (come amlodipina besilato)

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1


03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

Compressa.

Compresse rotonde di colore bianco.


04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Ipertensione essenziale.

Angina pectoris cronica-stabile e vasospastica.



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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Negli adulti

La dose iniziale abitualmente raccomandata per il trattamento sia dell’ipertensione che dell’angina pectoris equivale a 5 mg una volta al giorno. Se l’effetto terapeutico desiderato non viene ottenuto entro 2-4 settimane la dose può essere aumentata ad un massimo di 10 mg/die (in somministrazione singola) a seconda della risposta individuale. L’amlodipina può essere impiegata sia in monoterapia sia in combinazione con altri farmaci antianginosi in pazienti con angina.

Nei bambini con ipertensione dai 6 ai 17 anni di età

La dose orale antiipertensiva raccomandata nei pazienti di età pediatrica compresa tra 6-17 anni è di 2,5 mg una volta al giorno come dose iniziale, aumentata a 5 mg una volta al giorno se il controllo della pressione sanguigna non è ottenuto dopo 4 settimane.

Dosi superiori ai 5 mg al giorno non sono state studiate in pazienti pediatrici (vedi paragrafo 5.1 e 5.2).

L’effetto della amlodipina sulla pressione sanguigna in pazienti di età inferiore ai 6 anni non è noto.

Gli effetti della amlodipina sulla pressione sanguigna in pazienti di età inferiore ai 6 anni non è nota.

La dose di 2,5 mg non può essere ottenuta con Amlodipina ratiopharm Italia.

Nei pazienti anziani

La posologia raccomandata negli anziani è quella indicata, ma si consiglia cautela in caso di aumento del dosaggio (vedi paragrafo 5.2).

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale

L’amlodipina può essere somministrata in questi pazienti alla posologia indicata (vedi paragrafo 5.2). La somministrazione di amlodipina a pazienti dializzati deve avvenire con particolare cautela.L’amlodipina non è dializzabile.

Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica

Un regime di dosaggio per pazienti con compromissione della funzionalità epatica non è stato definito e pertanto l’amlodipina deve essere somministrata con prudenza (vedi paragrafo 4.4).

Le compresse devono essere assunte con un bicchiere d’acqua, con o senza cibo.


04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

L’amlodipina è controindicata in pazienti con:

•  ipersensibilità, ai derivati diidropiridinici, all’amlodipina o a uno qualsiasi degli eccipienti

•  grave ipotensione

•  shock (incluso lo shock cardiogeno)

•  occlusione del tratto di efflusso ventricolare sinistro (ad es. stenosi aortica di grado elevato)

•  insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto


04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

La sicurezza e l’efficacia dell’amlodipina nei pazienti in crisi ipertensive non sono state accertate.

Pazienti con insufficienza cardiaca

I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con prudenza. In uno studio a lungo termine in pazienti affetti da grave insufficienza cardiaca (Classe NYHA III e IV) l’incidenza registrata di edema polmonare è stata maggiore nel gruppo trattato con amlodipina rispetto a quello trattato con placebo; questo tuttavia non è stato messo in relazione ad un aggravamento dell’insufficienza cardiaca (vedi paragrafo 5.1).

Uso in pazienti con ridotta funzionalità epatica

L’emivita della amlodipina è prolungata nei pazienti con funzionalità epatica compromessa; il dosaggio raccomandato non è stato definito. L’amlodipina deve perciò essere usata con cautela in questi pazienti.

Uso nei pazienti anziani

Nei pazienti anziani si consiglia prudenza al momento dell’incremento del dosaggio (vedi paragrafo 5.2).

Uso nei pazienti con insufficienza renale

L’amlodipina può essere usata in tali pazienti alle dosi indicate. Le modifiche delle concentazioni plasmatiche dell’amlodipina non sono correlate con il grado di insufficienza renale. L’amlodipina non è dializzabile.


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04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Effetti di altri medicinali sulla amlodipina

Inibitori del CYP3A4: le concentrazioni plasmatiche dell’amlodipina sono incrementate rispettivamente del 22% e del 50% con l’uso concomitante di inibitori del CYP3A4 quali eritromicina nei pazienti giorvani e diltiazem nei pazienti anziani. Tuttavia la rilevanza clinica di questo risultato è incerta.

Non si può escludere che inibitori più potenti del CYP3A4 (per es. il ketoconazolo, l’itraconazolo, il ritonavir) accrescano la concentrazione plasmatica dell’amlodipina in misura maggiore del diltiazem. Si deve usare prudenza nell’utilizzo di amlodipina in combinazione con inibitori del CYP3A4. Tuttavia non sono stati riportati eventi avversi attribuiti a tali interazioni.

Induttori del CYP3A4: non ci sono informazioni sull’effetto degli induttori del CYP3A4 sulla amlodipina

L’uso concomitante di induttori del CYP3A4 (per es. la rifampicina, l’iperico) può portare ad una diminuita concentrazione plasmatica dell’amlodipina. Si deve usare prudenza nell’utilizzo di amlodipina in combinazione con induttori del CYP3A4.

In studi clinici di interazione il succo di pompelmo, la cimetidina, l’alluminio/magnesio (antiacidi) e il sildenafil non hanno dato prova di influenzare la farmacocinetica dell’amlodipina.

Effetti dell’amlodipina su altri medicinali

Gli effetti antiipertensivi dell’amlodipina si sommano agli effetti antiipertensivi di altri medicinali antiipertensivi.

In studi clinici di interazione l’amlodipina non ha mostrato di influire sulla farmacocinetica della atorvastatina, della digossina, dell’etanolo (alcool), del warfarin o della ciclosporina.

L’amlodipina non ha effetti sui test di laboratorio.


04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

Gravidanza

Non vi sono dati adeguati sulla sicurezza dell’amlodipina nelle donne in stato di gravidanza.

Studi effettuati sui ratti non hanno mostrato tossicità ad eccezione di un ritardo della data del parto e al prolungamento della durata delle doglie alle dosi 50 volte più grandi rispetto alla massima dose raccomandata per gli uomini.

L’uso in gravidanza è raccomandato solamente se non c’è un’alternativa più sicura e quando la malattia stessa comporta un rischio maggiore per la madre e per il feto.

Allattamento

Non è noto se l’amlodipina venga escreta nel latte materno umano. Una decisione se continuare o meno l’allattamento o continuare o meno la terapia con l’amlodipina deve essere fatta tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia con amlodipina per la madre.


04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

L’amlodipina può avere scarsa o moderata influenza sulla sua capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari.

Se i pazienti che fanno uso di amlodipina soffrono di giramenti di testa, mal di testa, stanchezza o nausea la sua capacità di reagire può essere compromessa.


04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con amlodipina con le seguenti frequenze: molto comune: (≥1/10), comune: (>1/100 e <1/10), non comune: (≥1/1.000 e <1/100), raro: (≥1/10.000 e <1/1.000), molto raro: (<1/10.000).

Classe organo sistemica Frequenza Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Leucocitopenia, trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario Molto raro Reazioni allergiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro Iperglicemia
Disturbi psichiatrici Non comune Insonnia, alterazioni del tono dell’umore (compresa ansietà), depressione
Raro Confusione
Patologie del sistema nervoso Comune Sonnolenza, giramenti di testa, mal di testa (specialmente all’inizio del trattamento)
Non comune Tremore, disgusia, sincope, ipoestesia, parestesia
Molto raro Ipertonia, neuropatia periferica
Patologie dell’occhio Non comune Disturbi visivi (incluso diplopia)
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Tinnito
Patologie cardiache Non comune Palpitazioni
Molto raro Infarto miocardio (incluso bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale)
Patologie vascolari Comune Arrossamenti
Non comune Ipotensione
Molto raro Vasculite
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune       Dispnea, rinite
Molto raro Tosse
Patologie gastrointestinali Comune Dolore addominale, nausea
Non comune Vomito, dispepsia, alterata regolarità intestinale (incluso diarrea e costipazione) secchezza della bocca
Molto raro Pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale
Patologie epatobiliari Molto raro Epatite, ittero, incremento degli enzimi epatici*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Alopecia, porpora, decolorazione della pelle, iperidrosi, prurito, rash, esantema
Molto raro Angioedema, eritema multiforme, orticaria, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson, edema di Quincke, fotosensibilità
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa Comune Gonfiore alle caviglie
Non comune Artralgia, mialgia, crampi muscolari, dolore alla schiena
Patologie renali ed urinarie Non comune Disordini della minzione, orinazione notturna, incremento della frequenza urinaria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune Impotenza, ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Edema, fatica
Non comune Dolore al petto, astenia, dolore, malessere
Esami diagnostici Non comune Aumento, diminuizione di peso

* molto consistente con colestasi


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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

L’esperienza di sovradosaggio intenzionale nell’uomo è limitata.

Sintomi

I dati disponibili suggeriscono che il sovradosaggio possa portare ad una eccessiva vasodilatazione periferica e possibile tachicardia riflessa.

È stata riportata anche una marcata e probabilmente prolungata ipotensione sistemica fino a shock con esito fatale.

Trattamento

L’ipotensione clinicamente significativa al sovradosaggio di amlodipina richiede un supporto cardiovascolare attivo incluso frequente monitoraggio della funzione cardiaca e respiratoria, sollevamento delle estremità, attenzione al volume fluido circolante e eliminazione dell’urina.

Un vasocostrittore può essere d’aiuto per la riattivazione del tono vascolare e della pressione arteriosa, fatto salvo che non vi siano controindicazioni al suo impiego. Il gluconato calcico per via endovenosa può essere utile per invertire gli effetti dell’inibizione dei canali del calcio. In alcuni casi può essere indicata la lavanda gastrica. In volontari sani l’uso di carbone attivo fino a 2 ore dopo la somministrazione di amlodipina 10 mg ha dimostrato di ridurre il tasso di assorbimento dell’amlodipina. Siccome l’amlodipina è altamente legata alle proteine, la dialisi non porterà probabilmente benefici.


05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

Categoria farmacoterapeutica: derivati diidropiridinici

Codice ATC: C08C A01

L’amlodipina è un calcio-antagonista che agisce inibendo il flusso degli ioni calcio verso la cellula cardiaca e le cellule della muscolatura liscia. Il meccanismo dell’azione antiipertensiva è dovuto all’effetto spasmolitico diretto sulla muscolatura liscia vascolare. Il preciso effetto antianginoso dell’amlopidina non è stato completamente stabilito, ma si basa fondamentalmente sulle due seguenti azioni:

1.  L’amlodipina determina dilatazione arteriolare periferica riducendo così la resistenza periferica (post-carico) contro cui il cuore pompa. Questa riduzione di lavoro cardiaco si traduce in una diminuzione del consumo di energia e della richiesta di ossigeno da parte del miocardio.

2.  La dilatazione delle principali arterie coronariche e delle arteriole coronariche svolge probabilmente a sua volta un ruolo in quest’azione. Questa dilatazione aumenta l’apporto di ossigeno al miocardio nei pazienti con angina di Prinzmetal.

Nei pazienti ipertesi una dose singola giornaliera determina una riduzione clinicamente significativa della pressione arteriosa (sia in clinostatismo che in ortostatismo) ancora evidente a 24 ore di distanza dalla somministrazione.

Nei pazienti con angina pectoris, una singola somministrazione giornaliera di amlodipina aumenta il tempo totale di esercizio e ritarda l’insorgenza di un attacco anginoso, determina inoltre un aumento del tempo di comparsa di una depressione del segmento S-T pari a 1 mm. L’amlodipina diminuisce sia la frequenza degli attacchi anginosi sia il consumo di compresse a base di nitroglicerina.

Uso nei pazienti con insufficienza cardiaca

In studi emodinamici su pazienti con insufficienza cardiaca ed in studi clinici basati su prove d’esercizio fisico in pazienti affetti da insufficienza cardiaca di classe II-IV, NYHA, l’amlodipina non ha determinato alcun deterioramento clinico, in base a quanto rilevato in seguito alla valutazione della tolleranza allo sforzo, della frazione di eiezione del ventricolo sinistro e della sintomatologia clinica.

In uno studio controllato vs placebo (PRAISE) volto a valutare pazienti con insufficienza cardiaca di classe III-IV NYHA trattati con digossina, diuretici e ACE-inibitori, l’amlodipina non ha mostrato di causare alcun aumento del rischio di morte o del rischio combinato di mortalità e morbilità in pazienti affetti da insufficienza cardiaca.

Uno studio di follow-up a lungo termine controllato vs placebo (PRAISE 2) ha dimostrato che l’amlodipina non ha influenza sulla mortalità totale o cardiovascolare dei pazienti affetti da scompenso cardiaco di classe III-IV ad eziologia non ischemica trattati con Ace inibitori, digitalici e diuretici. Nell’ambito di questo studio, il trattamento con amlodipina è stato associato ad un aumento di edema polmonare, anche se questo non è stato correlato ad un aumento dei sintomi.

Uso nei bambini e negli adolescenti

In uno studio che ha coinvolto 268 bambini di età compresa tra i 6 e i 17 anni con una ipertensione secondaria predominante, la comparazione di una dose da 2,5 mg e 5 mg di amlodipina verso placebo, ha mostrato che entrambi le dosi riducono significativamente la pressione sanguigna sistolica rispetto al placebo. La differenza tra le due dosi non è stata statisticamente significativa.

Gli effetti a lungo termine dell’amlodipina sulla crescita, pubertà e sullo sviluppo generale non sono stati studiati. L’efficacia a lungo termine dell’amlodipina nella terapia nell’infanzia per ridurre la morbilità e la mortalità cardiovascolare nell’età adulta non è stata inoltre stabilita.


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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento/distribuzione

Dopo assunzione orale di dosi terapeutiche, l’amlodipina viene assorbita lentamente dal tratto gastrointestinale. L’assorbimento dell’amlodipina non viene influenzato dall’assunzione concomitante di cibo. La biodisponibilità assoluta del principio attivo immodificato è stata stimata tra il 64 e l’80%. I livelli di picco plasmatico vengono raggiunti entro 6-12 ore dalla somministrazione. Il volume di distribuzione equivale a circa 20 l/kg. La pka dell’amlodipina è pari a 8.6. Il legame alle proteine plasmatiche in vitro è circa il 98%.

Metabolismo/eliminazione

L’emivita di eliminazione plasmatica va da 35 ore a 50 ore.

I livelli plasmatici allo stato stazionario vengono raggiunti dopo 7-8 giorni di somministrazioni consecutive.

L’amlodipina viene ampiamente metabolizzata in metaboliti inattivi. Circa il 60% della dose somministrata viene escreta nelle urine, e solo il 10% in forma immodificata.

Nei pazienti anziani

Le concentrazioni di picco plasmatico vengono raggiunte nello stesso lasso di tempo nei pazienti anziani come in quelli più giovani. Nei pazienti anziani la clearance può essere ridotta con conseguente aumento dell’area sotto la curva (AUC) e dell’emivita di eliminazione terminale. L’aumento dell’AUC e l’emivita di eliminazione nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia era come quello atteso per i pazienti anziani (vedi paragrafo 4.4).

Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale

L’amlodipina viene ampiamente metabolizzata in metaboliti inattivi. Il 10% della sostanza viene escreto immodificato nelle urine. Le modificazioni nelle concentrazioni plasmatiche dell’amlodipina non sono correlate al grado di compromissione della funzione renale. In questi pazienti l’amlodipina può essere somministrata alla posologia normale. L’amlodipina non è dializzabile.

Pazienti con compromissione della funzionalità epatica

L’emivita dell’amlodipina nei pazienti con funzionalità epatica compromessa risulta prolungata.

Bambini e adolescenti

Uno studio di farmacocinetica sulla popolazione è stato condotto su 74 bambini ipertesi di età compresa tra 1 mese e 17 anni (con 34 pazienti di età compresa tra 6-12 anni e 28 pazienti di età compresa tra 13-17 anni) che hanno ricevuto una dose di amlodipina compresa tra 1,25 e 20 mg somministrati o una volta o due volte al giorno.

Nei bambini tra i 6-12 anni di età e negli adolescenti tra 13-17 anni di età la tipica clearance orale (CL/F) è stata rispettivamente 22.5 e 27,4 l/h nei maschi e 16.4 e 21.3 l/h nelle femmine.

È stata osservata tra gli individui una grande variabilità nell’esposizione. I dati riportati ei bambini di età inferiore ai 6 anni è limitata.


05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

I dati preclinici di sicurezza non mettono in rilievo rischi speciali per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dose ripetuta, genotossicità e potenziale cancerogeno. In studi di tossicità riproduttiva condotti sui ratti sono stati osservati parti ritardati e difficili e diminuita sopravvivenza di feto e prole dopo somministrazione di alte dosi.


06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Povidone K 30, cellulosa microcristallina (E460), Calcio idrogeno fosfato anidro (E341), Crospovidone, Magnesio stearato (E470b)


06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Non pertinente.


06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

3 anni.


06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Blister in PVC/PVDC-Alluminio

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare il medicinale nella confezione originale per proteggerlo dall’umidità.

Flaconi HDPE

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Tenere il flacone ermeticamente chiuso per farmaco tenerlo al riparo dall’umidità.


06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Amlodipina ratiopharm Italia 5 mg compresse

Blister PVC/PVDC-Alluminio contenenti 10, 20, 28, 30, 50, 98, 100 e 300 (10 x 30) compresse

Flaconi HDPE con chiusura a clip contenenti 100,300 e 500 compresse

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

Nessuna istruzione particolare.


07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

Ratiopharm Italia s.r.l. - Viale Monza, 270 - 20128 Milano


08.0 NUMERI DELLE AUTORIZZAZIONI ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - Inizio Pagina

AIC n. 037546013/M - 5 mg compresse 10 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546025/M - 5 mg compresse 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546037/M - 5 mg compresse 28 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546049/M - 5 mg compresse 30 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546052/M - 5 mg compresse 50 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546064/M - 5 mg compresse 98 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546076/M - 5 mg compresse 100 compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546088/M - 5 mg compresse 300 (10X30) compresse in blister PVC/PVDC/AL

AIC n. 037546090/M - 5 mg compresse 100 compresse in flaconi HDPE

AIC n. 037546102/M - 5 mg compresse 300 compresse in flaconi HDPE

AIC n. 037546114/M - 5 mg compresse 500 compresse in flaconi HDPE


09.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - Inizio Pagina

Determinazione 663 del 18/12/2007 - GU 302 del 31 Dicembre 2007


10.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - Inizio Pagina

Febbraio 2010